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Autore: Lily Inuzuka    13/08/2012    2 recensioni
Dieci fic a tema angst per la challenge "Think angst" indetta da Simph8 e Vogue91 sul forum di Efp.
#1. Strengthless.
I corpi squarciati di amici, nemici, fungevano da agghiacciante scenografia a quella scena, il rosso che tingeva il cielo stava iniziando a scomparire, assieme a tutta quella follia. A che prezzo, però?
Non gli era rimasto nulla, oramai.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Black Star, Maka Albarn
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Lily Inuzuka.
Fandom: Soul Eater.
Personaggio/Pairing: Black*Star, Maka Albarn. Black\Ma.
Set: Citazioni 2.
Prompt(solo nel caso scegliate il set mix): 02. Non sono riuscito a proteggere la persona che amavo. Con queste mani sporche di sangue, non posso stringere nessuno a me. 
(Saiyuki, Minekura Kazuya)
 
Strengthless.
 
Si inginocchiò al suolo, gli occhi vuoti, apatici, osservavano addolorati. Poggiò le mani sulla pancia della ragazza. Si macchiarono di sangue, del suo sangue. Carezzò i lunghi capelli biondi di lei, racchiusi in due infantili codini, ora macchiati dal liquido cremisi.
Lei gli rivolse un ultimo sguardo, i suoi occhi verdi incontrarono quelli addolorati di lui. Un lieve sorriso, prima di chiuderli, per non riaprirli mai più. 
Black*Star emise un urlo di disperazione. Non era un Dio, non lo era mai stato. Era un rammollito, un debole che non era neanche riuscito a difenderla. 
Chinò la testa, facendo combaciare la sua fronte a quella della ragazza, poi le lasciò un ultimo, lieve bacio sulle esili e rosee labbra. Stavano già perdendo il loro calore.
Debole, debole, debole.
Desiderò ardentemente che quello fosse solo uno stupido, orribile incubo. Promise che sarebbe stato più forte, il più forte, tutto pur di riaverla indietro. Eppure la consapevolezza di quella realtà era presente e gli logorava l'anima.
Chi altro sarebbe mai stato in grado di amare un egocentrico ed esuberante demone, se non la sciocca Maka? Chi altro sarebbe passato su tutti i suoi errori, sugli sbagli della sua famiglia, sui pregiudizi, sui suoi difetti, se non la piccola e sciocca Maka?
Black*Star volle poter piangere, in quel momento. Desiderò che le lacrime iniziassero a spingere sui suoi occhi, derubandoli di quell'assurdo nulla.
I corpi squarciati di amici, nemici, fungevano da agghiacciante scenografia a quella scena, il rosso che tingeva il cielo stava iniziando a scomparire, assieme a tutta quella follia.
A che prezzo, però?
Non gli era rimasto nulla, oramai. 
Black*Star non sarebbe mai riuscito a superare gli dei, perché loro erano forti da soli, unici ed insuperabili, invece lui era solamente un ragazzino innamorato e con manie di grandezza. 
Tsubaki gli si avvicinò lentamente, le lacrime scendevano a fiotti dagli occhi azzurri. La invidiò incredibilmente: lei riusciva a piangere.
Si accucciò, provando ad abbracciare l'azzurro, immobile e con lo sguardo fisso sul corpo martoriato della bionda.
«Non sono riuscito a proteggere la persona che amavo. Con queste mani sporche di sangue, non posso stringere nessuno a me. » un debole sussurro, la voce rotta.
Un'unica lacrima scavò un solco sul suo viso. Aveva sempre pensato di essere troppo forte, per lasciarsi andare a patetici pianti, la verità ora gli si mostrava dolorosa e tagliente più che mai: era semplicemente troppo debole, per tutto quel dolore.
Carezzò la guancia della bionda, macchiando la pelle nivea del suo stesso sangue. 
Tutti festeggiavano, fra qualche triste stilla per i compagni perduti, la vittoria. 
La mora sciolse la presa, dirigendosi verso il resto degli amici, mentre Black*Star, solo, osservava quello che era stato il suo mondo cadere a pezzi con la morte della sua unica fonte di forza.
   
 
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