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Autore: madeitpossible    13/08/2012    4 recensioni
Un weekend tra Rick e Alexis negli Hamptons a chiacchierare e il ritorno di Rick con il regalo perfetto per la sua musa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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SDFGHJKA novembre era tradizione che Castle padre e Castle figlia, passassero un weekend negli Hamptons. Non che facessero nulla di eccezionale, stavano insieme, tentavano di fare il bagno, ma il più delle volte, oltre ai piedi non andavano. Allora si sedevano sulla spiaggia e con l’odore di mare nelle narici, si raccontavano quello che non si erano detti in quei mesi. Non c’erano mai stati segreti tra di loro. Si fidavano l’uno dell’altro, ma si sa che non si riesce a dire tutto quello che si ha in testa. Quindi loro creavano questo momento per dire ciò che avrebbero voluto dire, ma o avevano perso l’occasione, oppure se ne erano semplicemente scordati. Insomma parlavano di tutto.
Da più o meno cinque mesi la relazione tra Castle e Beckett aveva subito una svolta.
Stavano insieme ora.
Rick avrebbe voluto portare anche Kate, ma sapeva che Alexis gli avrebbe fatto parecchie domande su di loro, e quindi avere Kate li, l’avrebbe bloccata, come sempre era successo a casa. Gli dispiacque lasciarla a casa da sola per due giorni e quando glielo disse, lei rise e gli rispose che non sarebbe di certo morta e che ne avrebbe approfittato per passare un po’ di tempo con Lanie. Rick le disse che le avrebbe preso un pensierino, per farsi perdonare, sebbene sapeva che non ci fosse nulla da perdonare.

Fu cosi, in quella solita spiaggia che Alexis venne a conoscenza dei dettagli che le interessavano su Kate.
“Quindi è una storia seria?”
“Certo, Al.”
“Te lo chiedo perché anche con Gina, avevi detto che era una cosa seria e poi..”
“Lo so che ti ho ferito, comportandomi in quel modo, ma dai, lo sai anche tu che Kate è diversa.”
“Appunto perché lo so, ti chiedo soltanto di non lasciartela scappare, perché a lei ci tengo moltissimo anche io.”
Alla fine della giornata avevano parlato solo di Kate e a Rick questo, fece immensamente piacere, perché sua figlia non fece altro che parlare bene di lei. E lui voleva che si volessero bene, quasi come una madre ed una figlia.
La sera andarono a fare un giro nel centro città e Rick vide il regalo perfetto per la sua musa.
Alexis gli chiese più volte se fosse convinto. E lui le rispose sempre che era perfetto.
In quel weekend, parlarono tantissimo. Sembravano due fiumi in piena.
Se un osservatore esterno li avesse guardati, sarebbe arrivato alla conclusione che non si vedevano da tanto tempo.
A volte è strano quanti fatti omettiamo di dire ai nostri parenti più stretti, volutamente o non.
E poi quando invece iniziamo a parlare, nessuno ci può arrestare, perché ci sentiamo più liberi, più sicuri e talvolta perché ce ne ricordiamo solo in quel momento.
Alexis raccontò tante avventure che le erano capitate con le sue amiche, dalle più banali, a quelle più serie.
Rick, dal canto suo non poteva che ascoltarla e annuire o rimproverarla sempre con dolcezza, se qualcosa non gli piaceva.
Molte volte si erano ritrovati a ridere per una battuta di Castle grande o per un racconto di Alexis.
Mentalmente Rick si rese conto che non poteva seriamente, rimproverare nulla a sua figlia, perché quello che combinava lui, alla sua stessa età, era molto peggio.


Quando tornarono, Rick si era già dimenticato del pensiero che aveva comprato per Kate.
Ma Alexis no. Glielo ricordò e gli disse di portarglielo immediatamente. Lei sarebbe uscita con le sue amiche e non avrebbe fatto tardi. Da brava bambina di diciannove anni, a mezzanotte sarebbe già stata a letto. Prima di uscire, Alexis diede un bacio sulla guancia al padre e lo ringraziò delle magnifiche ore passate insieme.

Beckett gli aprì la porta e lo fece entrare. Si salutarono e lei gli disse che si aspettava di vederlo l’indomani in centrale.
“Ti dispiace se sono passato?”
“No, è una bella sorpresa.”
Si avvicinò a lui e gli diede un bacio fugace.
Si sedettero sul divano e Rick le porse il regalo che le aveva comprato.
Lei lo scartò e si trovò un peluche a forma di squalo tra le mani.
Kate sorrise perché lo squaletto aveva un’espressione fantastica.
“Ti piace?” Le chiese Rick tutto contento.
“Si, certo, lo squalo non è un animale dolce e simpatico..”
Castle la interruppe e le disse: “ Tutti i fidanzati regalano alla loro compagna un orsacchiotto, un cane, uno scoiattolo, solo perché sono teneri. Sai perché ti ho regalato uno squalo? Perché tutti e due siete determinati, forti ed ottenete sempre ciò che volete.”
“E io ti avrei sparato se mi avessi regalato un orsacchiotto. Questo squalo è perfetto. Come lo chiamiamo?”
Lui la guardò sorridendo e le rispose: “Igor”.
Dopodiché iniziarono a baciarsi con più foga di prima. Rick la prese in braccio e si diresse in camera da letto. L’appoggiò e ricominciò a baciarla.
“Rick.. aspetta.. non posso.”
Lo avevano già fatto, dove stava il problema?
Castle la guardò spaventato.
“Ho il ciclo.” Gli disse lei.



Il mio commento? Diamo colpa agli ormoni stavolta e a Freccia che mi ha mandato una foto di lei e un tenerissimo peluche a forma di squalo, e alla quale dedico la storia.
Un bacio.
Madeitpossible.
  
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