Passano, le nuvole passano.

Su nel cielo, sopra i miei occhi, tra le mie dita che  sciocche incorniciano una foto immaginaria.

Sono mobili e infinite, gobbe e impalpabili, e come me, che sono più nuvola che donna, scorrono sulla vita di tutti ma nella vita di nessuno.

..."più nuvola che donna", soffice nel cuore quanto irraggiungibile nel corpo, troppo devota al destino per concedersi consistenza nel presente...E' questo che tu pensi di me.

Tu, che invece sei terra, presente e fermo. 

Tu che ami con le mani piene della carne che ti ama. 

Tu che non hai bisogno di scattare foto immaginarie e che, cieco non vedi l'amore nei miei sguardi.

Tu, infinitamente tu, che una volta mi hai sorriso come si fa ad un tramonto che si trascina lontano il sole sconvolgendomi i pensieri.

Ed è per quel sorriso privo d' amore che nuvola resterò, sognando senza speranza una terra troppo lontana in cui perdere me stessa e dimenticare il mio dovere.

Passano, le nuvole passano e io per te passerò con loro, mentre tu, mio amore senza amore, resterai nel mio cuore fino alla fine del mondo.