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Autore: _Trixie_    14/08/2012    9 recensioni
«Oggi ho perso un paziente» esordì Callie, incrociando lo sguardo della fidanzata e lasciandosi cadere sul divano.
«Mi dispiace» si accigliò Arizona, che aveva intuito i pensieri di Callie e sapeva, dal tono di voce dell’altra, che la donna si sarebbe sciolta in lacrime di lì a poco.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Nickname: _Trixie_
Titolo: I was made for you
Personaggi/Pairing: Arizona Robbins, Calliope Torres, Calliope/Arizona
Genere: fluff, romantico
Avvertimenti: Femslash, One-Shot
Contesto: Sesta stagione
Introduzione: «Oggi ho perso un paziente» esordì Callie, incrociando lo sguardo della fidanzata e lasciandosi cadere sul divano.
«Mi dispiace» si accigliò Arizona, che aveva intuito i pensieri di Callie e sapeva, dal tono di voce dell’altra, che la donna si sarebbe sciolta in lacrime di lì a poco.  
 
 

 

I was made for you

 
 
 

La porta d’ingresso si chiuse violentemente e Arizona alzò lo sguardo dai fornelli. Un invitante profumo di arrosto, che cuoceva nel forno, si spandeva nell’aria.
«Oggi ho perso un paziente» esordì Callie, incrociando lo sguardo della fidanzata e lasciandosi cadere sul divano.
«Mi dispiace» si accigliò Arizona, che aveva intuito i pensieri di Callie e sapeva, dal tono di voce dell’altra, che la donna si sarebbe sciolta in lacrime di lì a poco.  
Arizona si era innamorata di lei anche per questa sua apparente fragilità, per il bisogno che Callie aveva di protezione e che lei era pronta a darle, in qualsiasi momento.
Così si morse il labbro, si slacciò il grembiule e spense i fornelli. Si avvicinò a Callie e le accarezzò i capelli.
«Chi era?» domandò Arizona a bassa voce, piegando le gambe così da trovarsi con il viso all’altezza delle ginocchia di Callie.
«Il signor Peterson» rispose l’altra, fissando un punto indistinto di fronte a lei. Non si era accorta della carezza di Arizona, né che lei si fosse avvicinata, ma sussultò quando sentì le dita fredde dell’altra che le stringevano delicatamente una caviglia, mentre le sfilava le scarpe.
Callie rientrando era così assorbita degli avvenimenti della giornata che non aveva nemmeno pensato di togliersi la giacca o lo scarpe, portava ancora la borsa sottobraccio e stringeva convulsamente le chiavi della macchina.
«Quel signore anziano dai capelli lunghi?»
Arizona si rialzò e si sedette accanto a Callie, che nel frattempo aveva lanciato borsa e chiavi su un basso tavolo accanto al divano e ora cercava di togliersi la giacca.
«Maledizione!» sbottò Callie. La zip si era incastrata.
«Non sono nemmeno in grado di togliermi la giacca da sola! E ho perso un paziente, un paziente che aveva una schiera di nipotini ansiosi di sedersi sulle sue ginocchia. E ho anche mandato all’aria un matrimonio, anzi, praticamente tutte le relazioni che ho avuto. E non dimentichiamoci dei i miei genitori, che non mi rivolgono la parola!»
Callie singhiozzò, lasciando perdere la giacca e portandosi le mani al viso.
«E mi ostino a voler fare il chirurgo, quando sono un’incapace, maledizione! E il signor Peterson era un uomo buono, lui non doveva morire… io… io non dovevo ucciderlo» Callie riprese fiato, le lacrime che minacciavano di soffocare ogni sua parola.
«Vieni qui» le sussurrò Arizona, attirandola a sé e cingendole le spalle con un braccio. «Non l’hai ucciso tu. Lui era in là con gli anni, Callie, la percentuale di riuscita dell’intervento era bassa, lui-».
«Lui era… era co-come il nonno, il nonno dei film. Lui…» disse Callie, sorda alle parole di Arizona.
«Calliope…»
Arizona le baciò la fronte e le asciugò le guance con il dorso della mano.
Callie respirò profondamente e per qualche minuto rimase in silenzio, abbandonandosi tra le braccia di Arizona, la testa reclinata in avanti e lo sguardo fisso sulla cerniera della giacca.
«Dovresti lasciarmi, Arizona» disse, quando fu sicura di essere in grado di parlare senza singhiozzare. «Perché stai con una come me? Che non sa togliersi una giacca, uccide i propri pazienti e ti piange tra le braccia? Tu meriti qualcuno che ti renda felice. E io cosa ci faccio qui? Dovrei trovarmi in obitorio al posto del signor Peterson in questo momento. Forse non sono fatta per questo mondo».
Il cuore di Arizona mancò qualche battito, nel sentire le parole di Callie.
«Non dire sciocchezze, Calliope. Il signor Peterson ha avuto una vita lunga e felice. E forse tu non sei fatta per questo mondo, ma di sicuro sei fatta per me, perché io ti possa amare, Callie» disse Arizona, assalita all’improvviso dall’irrazionale paura di perdere la donna che stringeva tra le braccia.
Facendosi forza, liberò Callie dall’abbraccio e con gesti delicati sistemò la zip.
Callie la lasciò fare e non oppose resistenza nemmeno quando Arizona le tolse la giacca e la lasciò cadere alle sue spalle.
«Arizona, io…» sussurrò Callie. I loro nasi si sfioravano e Arizona le accarezzò la guancia, il collo e poi scese, seguendo la linea del seno e dei fianchi.
«E poi tu sei fatta per essere baciata» la interruppe Arizona, baciandola dolcemente una prima volta.
«Spesso e bene» aggiunse, facendo seguire al primo, casto, bacio, uno più profondo e spingendo l’altra all’indietro, sdraiandosi su di lei.
 
***
 
Le due si rialzarono solo dopo parecchie ore, quando si accorsero dell’insistente odore di bruciato che aleggiava in tutta la casa. Callie era confusa, ma la sua mente tornò lucida alla sola vista di Arizona che, completamente nuda a parte un guanto da cucina che aveva appena infilato, apriva il forno per tirarne fuori ciò che rimaneva di un arrosto ormai completamente bruciato.
«Mi sono dimenticata di spegnerlo, l’avevo fatto per te, so che lo adori» disse Arizona, con espressione affranta.
«Se devo essere sincera, credo che questo sia l’arrosto più invitante e sexy che abbia mai visto». 
 




 
NdA
 
“Tu sei fatta per essere baciata, spesso e bene”è una citazione di George R. R. Martin che trovate in “A storm of sword”, mentre il titolo della FF è un verso della canzone “The story” di Brandi Carlile.
Spero che abbiate trovato la lettura interessante :)
Trixie <3

   
 
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