Di piccole manie e rituali.
Merlin non capiva cosa Arthur ci trovasse di bello nei falò sulla spiaggia. Era uno dei ragazzi più popolari del college, quindi era ovvio che lo invitassero a tutte le feste, e il giovane non se ne perdeva una, incaricando sempre lui – che, come uno stupido, non era mai in grado di dirgli di no – di preparare qualcosa da portare per mangiarla insieme a tutti gli altri. Era un'altra delle sue manie, quella di non arrivare mai ad un falò a mani vuote, anche se lui si prendeva solo il merito del lavoro che era toccato a Merlin.
Eppure tutto quel lavoro a qualcosa serviva, e Merlin lo scopriva quando tornava al campus alle quattro del mattino, magari sorreggendo Arthur ubriaco e barcollante. Ogni volta si ripeteva un piccolo rituale: prima di ricadere pesantemente sul suo letto, Arthur lo baciava sulle labbra e gli diceva che aveva fatto bene il suo lavoro.
E, per quel bacio, Merlin sapeva che avrebbe cucinato volentieri tutte le torte del mondo.
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Questa flashfic
partecipa all'iniziativa di Ferragosto su drabble/flashfic/oneshot del sito
WhitePages.
È una sciocchezzuola di nemmeno duecento parole, una modern!verse, come avrete
facilmente intuito leggendo.
E nulla, Buon Ferragosto (anche se io non capisco perché adesso si usi farsi gli
auguri :P)
Aika.