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Autore: _Atreius_    15/08/2012    2 recensioni
Questa è la storia della mia vita. Ho deciso che finalmente qualcuno debba conoscerla.
Tutto è iniziato quando Trunks mi chiese di raccontargli del popolo Saiyan.
Quell’unico, semplice interrogativo ha inevitabilmente portato a galla la mia vita, quella che era rimasta sconosciuta a tutti per anni.
Ora finalmente saprete la verità.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Ho deciso di impersonare Vegeta in questo racconto perciò sarà in prima persona. Spero non ne venga fuori una schifezza, perché dovrebbe essere drammatico.

Se non vi dovesse piacere, dovete solo dirlo.
P.S. Credo che Vegeta sia un po’, anzi tanto, OOC.
 
Prologo
 
Questa è la storia della mia vita. Ho deciso che finalmente qualcuno debba conoscerla.
Tutto è iniziato quando Trunks mi chiese di raccontargli del popolo Saiyan.
Quell’unico, semplice interrogativo ha inevitabilmente portato a galla la mia vita, quella che era rimasta sconosciuta a tutti per anni.
Ora finalmente saprete la verità.
 
< Papà, mi racconti la storia dei Saiyan? >
Quella domanda mi fece trasalire. Perché mai mio figlio avrebbe dovuto farmi una richiesta del genere?
Tuttavia, era una domanda così innocente che non riuscii a dirgli che avevo da fare e quindi non potevo.
< Perché me lo chiedi, Trunks? > chiesi ugualmente, sperando di riuscire a fargli dire il motivo che l’aveva spinto a farmi una simile domanda.
< Volevo ascoltare la tua storia, a dir la verità. > rispose infatti lui.
< Ne sei sicuro? Non sarà una bella esperienza. Ho vissuto troppo a lungo pensando solo a me stesso da non ricordare neanche più il volto di mio padre… Vuoi davvero ascoltare tutte le atrocità che ho commesso prima di conoscere tua madre? Perché è stata lei a farmi cambiare, Trunks. Non immagini nemmeno com’ero, prima di incontrarla. >
Speravo che con quel discorso Trunks perdesse il coraggio di ascoltarmi, ma avevo dimenticato che nelle sue vene scorreva sangue Saiyan e per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
Mi fissò a lungo con quegli occhi azzurri tanto simili a quelli di Bulma, così chiari e innocenti.
< Sì, papà. Sono pronto ad ascoltarti. Non pensi sia arrivato il momento di condividere con qualcun il dolore che ti porti addosso? >
Nelle sue parole scovai lo zampino di Bulma. Solo lei era capace di parlare così e doveva avergli dato qualche suggerimento per convincermi a parlare.
< Scommetto che è stata tua madre a dirti di dirmi così, non è vero? >
< No, papà. So che possono sembrare sue le parole che ti ho appena detto, ma in realtà vengono da qui. >
Si indicò il cuore, come se volesse dimostrarmi di aver scelto lui con cura le parole del suo discorso.
< Perché vorresti sapere la mia storia? > domandai ancora.
< Papà, io ti voglio bene e sono pronto a portare il peso di ciò che hai fatto. Lo faccio solo per te, perché ne hai bisogno. Quei ricordi non ti abbandoneranno mai. Vuoi continuare a vivere con le immagini del tuo passato a tormentarti ogni giorno? Io voglio aiutarti, papà. Perciò te lo chiedo: per favore, vuoi condividere con me la storia della tua vita? > Trunks sembrava sconvolto più che mai, le lacrime agli occhi, il corpo scosso dai singhiozzi.
Lo abbracciai.
Non avevo mai provato a consolare qualcuno, men che meno mio figlio, ma quando sentii le sue lacrime scivolare sulla mia pelle capii che pessimo padre ero stato fino a quel momento.
< Perdonami, Trunks. Non voglio farti soffrire inutilmente. La mia vita è un peso che solo io posso reggere. > sussurrai.
< No, papà. Io voglio conoscere cosa hai vissuto da giovane, come sei diventato e come mamma è riuscita a cambiarti. > singhiozzò lui. Poi si asciugò le lacrime con la manica e si sedette accanto a me sul divano.
< Ti prego. Farà bene anche a te, vedrai. > sussurrò ancora, appoggiando la testa sulla mia spalla.
Non credevo che un sedicenne potesse essere preda delle emozioni così facilmente, ma evidentemente Trunks, complice forse il carattere sensibile di Bulma, era la prova che ciò era possibile.
< Va bene. Allora preparati ad ascoltare. Te lo ripeto non sarà una storia leggera. Ho commesso talmente tanti errori da non ricordarli nemmeno tutti… >
< Comincia, papà. Io ti ascolterò fino in fondo. Non m’importa quanti innocenti hai fatto soffrire o quanti pianeti hai distrutto: io in te vedo chi ha reso possibile la mia vita. Se potessi rimediare ai tuoi sbagli lo farei e ti aiuterei a farlo, se tu lo volessi. >
Quelle parole mi fecero tornare alla mente tutte le persone innocenti che avevo trucidato, tutti quelli che mi avevano implorato di lasciarli in vita e che io avevo sterminato senza pietà.
Trunks aveva ragione: non potevo continuare a vivere con qui ricordi.
Era giunto il momento di mettere qualcuno a parte della storia della vita del principe dei Saiyan, anche se avrebbe significato far soffrire mio figlio. Colui per il quale avevo sposato Bulma e per il quale avrei dato la vita pur di proteggerlo, lui e anche mia moglie.
Avevo giurato che non li avrei fatti soffrire, ma ora lui mi stava chiedendo di infrangere quella promessa.
Spero che un giorno possa perdonarmi. 

  
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