15/08/2012
2 recensioniNew York, 24 dicembre 1980
Mio amato John,
non so perché ti scrivo questa lettera. So che non potrai mai leggerla, ma devo togliermi questa soddisfazione.
Il piccolo Sean sente tantissimo la tua mancanza, come tutti del resto. Qualche notte fa si è svegliato venendo nel mio letto e chiedendomi << Mamma, papà non tornerà mai più? >>. Non sapevo che rispondergli. Mi sono limitata a dirgli che tu non te ne sei mai andato e che sarai sempre nel suo cuore.
Tutto il mondo è rimasto a bocca aperta davanti alla tua morte, nessuno se lo aspettava. Quel maledetto Mark Chapman…Non è giusto, non doveva succedere a NOI! Senza di te è tutto più difficile…Poi ci sono quei tuoi amici, i Beatles…Mi affibbiano la colpa di tutto ciò! Ma non sono stata di certo io a spararti! Non l’avrei mai fatto! Solo Paul mi è un po’ più vicino, facendomi ogni tanto qualche visita e comportandosi quasi come un padre con il piccolo Sean. Già, proprio Paul! Ora, per fortuna, stiamo entrando in buoni rapporti.
Senza di te il dolore per la scomparsa della mia Kyoko diventa sempre più grande. Anche il dolore per la tua perdita è incontenibile. Non riesco a farmene una ragione. Non potevamo mai immaginare che la strada che portava all’hotel dove ti aspettavo sarebbe stata, invece, quella che ti avrebbe portato alla morte. Mark, con quel suo << Ehy, Mr. Lennon! >>…Vorrei tanto capire perché l’abbia fatto, in fondo era anche un tuo fan! Forse è come si dice, è un malato mentale.
Come dicevi? “ Non ho paura di morire, sono preparato alla morte perché non ci credo. Penso che sia solo scendere da un'auto per salire su un'altra.”
Spero che anche ora la pensi così.
Oggi è la vigilia di Natale…Avrei tanto voluto passarlo serenamente, ma si vede che non doveva essere così.
Ora ti lascio, con queste ultime frasi.
Ti amo,
tua Yoko.