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Autore: directionangel02    16/08/2012    2 recensioni
Una ragazza «Non posso farcela da sola, ho bisogno di aiuto e di tempo.»
«Non c'è più tempo, devi intervenire!»
Due ciondoli magici «Il ciondolo è stato spezzato in due parti e sparse per la galassia, questa è la parte pura, l'altra è quella oscura.»
Un po' di magia «Io..Io non ci posso credere! Sono una strega!»
E un'intera galassia da salvare «Solo tu puoi riuscirci» «Il nostro destino è nelle tue mani!»
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Destini Paralleli
Capitolo 1 - Il ciondolo.



«Dai Radish, dammi quel ciondolo! È mio!» urlai inutilmente a mio fratello.
«Voglio solo vederlo!» glielo strappai dalle mani «Ti ho già detto che è importante, non ci devi giocare!»
«Non mi devi dare ordini! Ti ricordo che qui sono io il fratello maggiore, ragazzina» gli feci la linguaccia, era davvero antipatico, per questo preferivo mille volte Goku, o meglio, Karoth, come lo chiamavano loro, a me quel nome non piaceva per niente e quindi io lo chiamavo così.
«Io non sono una ragazzina, zuccone!» urlai. Odiavo quando pensavano ancora che fossi una bambina.
«Come mi hai chiamato? Ti faccio..» stava per tirarmi un pugno ma io fui più veloce e lo tirai a lui. Stava per lanciarmi una sfera di luce ma una voce lo fermò.
«Non pensavo fossi caduto così in basso Radish, prendertela con una ragazzina, non sai fare di meglio?»
A parlare fu un uomo grande e grosso pelato, l’avevo visto altre volte, mi sembrava si chiamasse Nappa ed era colui che aveva allenato il principe dei Sayan.
«Senti chi parla!»
« Radish, dobbiamo parlare.» disse una voce a me sconosciuta, ma che mio fratello conosceva bene; lo vidi rabbrividirsi al suono della sua voce.
«Vegeta! Come stai? Sei venuto a trovarci? Mi spiace ma il pollo è finito, l’ho mangiato io, comunque penso che sia rimasto ancora…» vidi che Radish e il ragazzo misterioso che sembrava chiamarsi Vegeta guardavano male Goku, così lo portai in casa e lo feci tacere.
«Freezer è appena tornato, dobbiamo riunirci e ucciderlo prima che..»
«Una missione segreta?! Voglio partecipare anche io!»
«Non puoi.» disse serio Radish. «Sarebbe rischioso per te, non sai nemmeno chi è»
« è l’uomo che ha distrutto la collana, un essere viola e bianco che vuole l’immortalità. Visto? So chi è! Quindi posso venire! Vero?»
«Non gliel’hai ancora detto, vero?» domandò Vegeta.
In quel momento li guardai con aria interrogativa, cosa doveva dirmi?
«Non è ancora pronta Vegeta.» rispose mio fratello.
«E chi lo dice?» disse Vegeta con un ghigno «L’hai mai messa alla prova?» domandò.
«No»
«Allora lo farò io.» ghignò, aveva qualcosa di strano, non avevo mai visto nessuno così. «Nappa, lotta contro la ragazzina.» ordinò.
«Ma..Ma è una ragazzina!»
«Io non sono una ragazzina! In che lingua devo dirtelo, ciccione!» gli urlai contro.
«Una ragazzina che ha fegato ed un’aura potente.» lo corresse il principe.
«Un’aura potente? Vegeta ma ti rendi conto di quello che dici? È debolissima!»
«Sai Radish, tua sorella ti ha superato e di gran lunga anche! Da qualche tempo ho imparato a percepire le aure dei guerrieri e se devo dirtela tutta quando ti ha colpito, non ha usato neanche la metà della sua forza.»
«Non può essere!» disse sorpreso mio fratello.
«Visto? Io non sono più una ragazzina!»
«Oh si che lo sei, non hai ancora superato la prova mia cara.» mi disse Vegeta
«E quale sarebbe la prova?» domandai.
Mi erano sempre piaciute le prove, soprattutto quelle difficili e di sicuro questa lo sarebbe stata; quel sayan non scherzava affatto, era serio.
«Dovrai battere Nappa, dopo di che, ti dirò la faccenda. Chiaro?»
«Battere quel ciccione pelato? Gioco da ragazzi caro.» Quel Nappa non mi spaventava affatto, sapevo di essere più forte. Beh, si certo ero molto più minuta rispetto a lui e questo era uno svantaggio, ma ero più abile e veloce rispetto a lui e quindi ero in vantaggio io.
Inutile dire che avevo già capito come stenderlo.
Noi sayan eravamo tutti uguali, bastava solo una parola e potevamo perdere il controllo di noi stessi, quindi, utilizzai questo trucchetto, sono furba, devo ammetterlo.
«Tua sorella è astuta, penso che dovremmo informarla del rischio che corre se viene con noi.»
«Non voglio che  Freezer le faccia del male.»
«E chi ti dice che la voglio portare con me?» domanda Vegeta «Spiegale la situazione, perché se tu non lo fai, lo farò io. E vedi di muoverti!»
«Glielo dirai?» domanda Goku.
«é ancora troppo piccola per sapere..Ma il pericolo c’è sempre.»
«Radish, Vegeta per me ha ragione, dobbiamo dirglielo o non si fiderà più di noi! E tu sai che se mettiamo in difficoltà Freezer, dobbiamo avere il ciondolo per distruggerlo del tutto e se lei si impunta, nessuno la ferma.» Radish, per stavolta, gli diede ragione.
«Chi glielo dice?» ed ecco la domanda più difficile.
Di solito erano i nostri genitori a dare le notizie, belle o brutte che erano, però i nostri genitori erano morti durante una battaglia contro Freezer.
Il problema era che Radish, qualunque cosa fosse, la diceva in modo spaventoso, mentre Goku, anche se la notizia era che il pianeta sarebbe esploso da un momento all’altro, lo avrebbe detto con il sorriso, per cui decisero che a darmi la notizia sul pericolo che corro non sarebbero stati loro ma qualcun altro.
Alla sera nessuno osava parlare ed era strano per quei due non litigare per una coscia di pollo ed era anche strano che avessero mangiato poco, dato che mangiavano sempre tutto quello che c’era in casa.
Finita la cena Radish disse solo «Alzatevi presto domani mattina, perché dobbiamo andare da una persona.» poi se ne andò via, così anche come Goku.
«Si può sapere perché siete tutti così strani oggi?» Non ci capivo più niente.
Nessuno mi parlava più, cosa avevo fatto di male? Se la saranno presa perché ho battuto quel pelato? No, non credo..
La mattina seguente a tutte e tre ci è toccato alzarci presto dato che dovevamo andare da quel nanetto con il ciuffo e dal ciccione pelato.
«Dunque, perché siete qui? Non avete altro da fare che ciondolarmi tutto il giorno attorno? Oh, ora a quanto pare si è aggiunta la ragazzina!»
«Ragazzino sarai tu! Io di certo sono più grande di te!»
«Ascolta una cosa» urlò infuriato sbattendomi contro il muro «Io non accetto che qualcuno mi parli in questo modo, tantomeno una terza classe come te! Almeno sai con chi hai a che fare? Con il grande principe dei Sayan, quindi, comportati bene.» mi fece cadere a terra e stava per andarsene via.
«Principe dei miei stivali» dissi sottovoce ma lui mi sentì e mi fulminò con lo sguardo anche se non ci feci molto caso, non mi faceva paura.
«In ogni caso non ti posso fare fuori subito, ho bisogno di quella collana che hai al collo» disse puntandola.
«Non l’avrai mai, è l’unico ricordo che ho di mia madre!»
«Ci tieni alla tua pellaccia?»
«Certo che si! Che razza di domande fai?»
«Beh sappi che fino a quando avrai quel coso addosso sarai in pericolo, quindi dammelo, o lo prenderò con la forza, lo riavrai quando dimostrerai di essere capace di difenderti da sola. Non ti possiamo proteggere»
«Non me ne importa, vorrà dire che morirò con questo ciondolo che da come ne hai parlato sembra maledetto» Perché avrei dovuto dargli l’unica cosa che mi legava a mia madre? Io ero la più piccola della famiglia, poco dopo che nacqui mia madre morì perché un certo Freezer aveva dato inizio ad una guerra e uccise maggior parte dei sayan, compresi i miei genitori..
Noi tre per fortuna siamo stati risparmiati perché gli avevano offerto il trono pur di smettere di ucciderci.
«Vorrà dire che me lo prenderò io.» Con un fascio di luce sottilissimo ruppe il gancio e si prese il mio ciondolo.
«Ridammelo! Quello è mio!» urlai inutilmente. Continuava a fare no con il dito e continuava a ripetermi «Te lo devi gudagnare, solo quando riuscirai a dimostrarmi di essere in grado di proteggerti, lo riavrai.»
Guardai Radish e Goku, perché non lo fermavano? Avevano forse paura di lui? No, loro non hanno paura, forse Radish, ma Goku non di certo. O forse erano d’accordo con lui, altrimenti non mi avrebbero portata qui.
‘Te lo devi guadagnare’ ma come potevo fargli capire che io potevo difendermi, dovevo forse battermi con lui? So che non si abbasserebbe mai a scontrarsi con me, per il suo fottuto orgoglio, ma se il ciondolo era l’unico modo per essere in pericolo e quindi per proteggermi, come posso fare?
 

 

Angolo dell’autrice: 
Ok, questo è il mio primo capitolo della mia nuova FF :3
Non è molto bello perché è una specie di introduzione per la storia
e non ho voluto approfondire più di tanto perché volevo incuriosire un po’  e,
se ci sono riuscita, continuate a seguirmi!
Ps. Recensite in tanti!!

  
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