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Autore: buffy46    16/08/2012    3 recensioni
“ Amicizia significa essere stupidi insieme ”
Questo è il motto di due ragazze : Cathy e Sierra. Sognano Londra, sognano una vita diversa. Due attori - Joseph Morgan e Ian Somerhalder- , un volo sbagliato, uno scontro fortuito, cambieranno la loro vita senza che le due protagoniste se ne accorgano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic Il sole era alto nel cielo

Sierra PV

 

Il sole era alto nel cielo.

Caldo.

Troppo caldo.

Ma chi aveva inventato questo caldo atroce?

 

In compenso il cielo era azzurro, mi sembrava di poter volare su quelle nuvole così soffici… si soffici non so neanche se sono soffici, ma lo sembrano.

 

Voglio un letto di nuvole!

 

Fa caldoooooooooooooooooooooooooo!!!

 

Dove mai avrei potuto trovare un po’ d’aria fresca? Ah si! che stupida, ovviamente non chiusa qui, tra queste quattro mura.


Dopo aver indossato i miei mini short preferiti e un top azzurrino uscii pronta a godermi un po’ d’aria e si anche il sole.

 

DOVEVO ABBRONZARMI!

 

I piedi mi portarono verso la spiaggia… quanti ricordi riemergevano solo guardando quella spiaggia?

 

Chiusi gli occhi.

Un respiro profondo.

 

ooooh sia lodato il cielo, che frescura” mi crogiolai in quell’aria frizzantina.

 

Fu tutto così veloce, un ricordo mi piombò alla mente

 

dai Chaty lanciaaaa  

In riva al mare… le onde che sfioravano i nostri piedi. La palla dai mille colori era tra le mani della mia  migliore amica, doveva lanciare. Perché non lanciava? Odiavo aspettare, sembrava imbambolata per qualcosa.

“hai perso la testa? Non è di sicuro quella che hai in mano” risi quando si decise a lanciarmi, con un po’ troppa forza la palla.

ops scusa” rideva. Amavo sentirla ridere.

ooh questa proprio non dovevi farla mia cara, adesso me la paghiii!!”

Lasciai cadere la palla e corsi nella sua direzione. Gocce d’acqua che sembravano kaiser per quanto li facevo schizzare, ci bagnavano il corpo

“corri che ti conviene”

 

Lei rideva. Correva e rideva. 

D’un tratto si fermò, cercai di fermarmi, ma non ci riuscii e finii addosso a lei.

 

Ma che diavolo si ferma a fare se vede che corro?

 

Le sue braccia mi strinsero. Non avevo mai potuto immaginare ciò che sarebbe accaduto dopo. Mi trascinò in acqua!

-NOOO IN ACQUA NOOOO-

 

“No Chaty lo sai che ti voglio bene, la spiaggia è di là… quella è l’acqua ed è bagnata.” sembrava non sentirmi. Continuava a tenermi saldamente e incamminarsi nell’acqua.

 

Puff! Ero immersa dall’acqua!

 

Ma feci in tempo a stringerle il polso per portarla dentro con me “ NOOOOOO” la sentii urlare. Quando riemerse sembrava un cagnolino bagnato.

Una fragorosa risata echeggiò tra le onde. Com’era bella l’acqua. Se non fosse stato per gli abiti appiccicati al corpo.

 

“Amiche per la vita” la sentii sussurrare, io sorrisi, contenta di quelle parole.

“ Amiche per la vita” ripetei.

 

Ritornai alla realtà. Il mare che si infrangeva sulla riva.

 

In lontananza quasi sembrava un miraggio!

 

È lei o non è lei? Siiii

 

La mia Chaty, sembrava fossimo state chiamate a posta in quel luogo. Gli corsi incontro, con le lacrime agli occhi.

Stavo piangendo??’ oddio e perché?

 

Ancora pochi  passi e finalmente l’avrei raggiunta.

 

 

Kath pv

 

Buio, perché il buio mi circonda? Aaah si ecco perché.

Tastai le mani sul mio viso ed eccola come immaginavo, la mia mascherina da notte.

Delicatamente tolsi il tessuto che copriva i miei occhi e la luce ritornò a illuminarmi il viso.

 

Sentivo di essere sola… Sierra sarà uscita pensai è ovvio.

 

Ma un altro pensiero si impossessò della mia mente. Un pensiero che aveva accompagnato il mio cuore in questa nottata.

Il  bacio di Ian.  Non posso crederci mi ha baciataaaaaa!!!!!!

 

Premetti le mie mani sul volto, quasi per nascondere all’intero mondo la mia felicità e cominciai a scalciare in aria, disfacendo ancor di più il letto.

 

Mi sembrava di avere ancora il suo sapore in bocca. Mi stringo le labbra socchiudendo gli occhi per ritornare ancora a quel momento. Una sola parola

 

F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!

 

Andai diretta in bagno. Avevo bisogno di una doccia.

Un’improvvisa voglia di aria marina mi investi completamente e dopo essermi preparata mi diressi alla spiaggia.

 

L’acqua era fresca, i piedi che venivano sommersi di tanto in tanto dalle onde che s’infrangevano a riva, il sole picchiava sulla mia pelle scoperta, rosea, già abbastanza abbronzata per essere inizio estate. Ma d’altronde a me capitava sempre così.

 

 

In lontananza dei passi giungevano frettolosi verso la mia direzione, voltai il capo e la vidi.

Sorrisi.

 

Un passo e…

 

“Ma cosa ti sei bevuta questa mattina?” dissi ridendo mentre stavo sprofondando nella sabbia caldissima.

 

Vidi il suo volto rigato dalle lacrime. Cominciai decisamente a preoccuparmi.

 

La spostai un po’ per poterla guardare dritta nel mare dei suoi occhi, erano pallidi, il loro luccichio vivo che amavo in lei era sparito, nascosto dalle lacrime.

 

“Perché piangi?” mi abbracciò forte e io ricambiai la presa

 

“Ti prego non stiamo più così lontane, mi manchi, mi manca tutto ciò che ci univa prima. L’amore non deve dividerci…” cominciò a parlare come un fiume in piena “… voglio che ci riuniamo, voglio che torniamo ad essere ciò che eravamo fino a poco fa”.

 

Sorrisi a quelle parole. In effetti da un po’ di tempo che ciò che c’era tra di noi si era un po’ sgretolato.

Dovevo rimediare!!!

 

Cercai di alzarmi.

 

La sabbia mi ricopriva la maggior parte della pelle, sembrava che luccicassi al sole.  Lei vestita con i suoi short preferiti. Mi ricordavo di averli presi un paio di volte. In effetti erano troppo sexy!!

 

“Dai andiamo a prendere un gelato”  gli dissi mentre le prendevo la mano

 

Frenaaa! Vuoi andare conciata così a prendere un gelato?? E se ce un bel ragazzo in giro che ti vuole puntare?”

 

Non era proprio cambiata!

“cosa ho che no va?”

 

“ beh vediamo, sei mezza nuda e piena di sabbia, se non vuoi che ti stuprino è meglio che metti su qualcosa”

 

 

“ok ok! Andiamo di la! Ho la mia roba”

 

Andammo nel piccolo camerino dove avevo accuratamente sistemato i miei abiti e con accuratamente intendo aver buttato come mi capitava la maglia e la mini sul tavolino vicino alla borsa.

 

Una volta cambiata e ripulita dalla sabbia che mi camminava senza il mio permesso nel costume, mi diressi insieme alla mia cara amica Sierra a prendere un gelato

 

mmmmh ci voleva proprio”

 

La sento dire mentre comincia a fare una delle sue smorfie gustatrici. Era alquanto imbarazzante mentre passava la gente, ma divertente. Da quanto non passavo una giornata così bella con la mia migliore amica? Booooooooooooh

 

Ehy belle ragazze che ne dite di fare un salto a questa festa? È in spiaggia questa sera “

 

Quel ragazzo ha qualcosa di familiare, ma cosa? Lo già visto… ma dove?

Maledetto cervello ricordaaaa!

 

Siiiiii  Daviiid, ma qual buon vento, pensavo fossi ti fossi trasferito” ero completamente sorpresa nel vederlo. Gli sorrisi inclinando di poco il capo. Era ritornato e come ben vedevo voleva subito rifarsi del tempo che aveva perso non rimanendo qui. Bene perché no!

 

Chaty? Oddio non ti avevo riconosciuta. Dio che figa che sei diventata”  oh che bella la sua risata

“allora che fai tu e la tua amica ci sarete?”

 

Siè mi guardava cercando di capire, non gli avevo raccontato di David, ma la sua espressione era alquanto divertente.

 

“Per me va bene tu che ne dici?”

 

“ Ehm si ci saremo” mmh mi sa che stava sognando qualcosa, lo ridestata da chissà quali pensieri.

“Perfetto! A stasera”

 

Lo vidi correre tra la gente a consegnare volantini, mentre Siè mi guardava strana.

 

“un vecchio amico d’infanzia” dissi senza pensarci troppo. “Dai andiamo a casa che tra poco c’è la festa!!!”

 

La trascinai a casa.

 

 

Sierra Pv

 

Doccia! Doccia! Doccia!!!!!

 

Le ore correvano troppo veloci il tempo per prepararmi al meglio era poco.

 

Mi immersi sotto la doccia, lavai la salsedine che l’aria del male aveva inglobato il mio corpo.

 

Fico so di mare!

 

L’acqua sgorga sul mio corpo, scivola non mancando una curva, prendo un bagnoschiuma a caso e insapono il mio corpo cominciando a canticchiare. “Las manos arriba cintura sola” istintivamente cominciai a muovere le mani e il bacino a ritmo di musica, aumentando il tono di voce mentre cantavo

 Da media vuelta danza kuduro

No te canses ahora que esto solo empieza

Mueve la cabeza danza kuduro” cominciai a sculettare a destra e a sinistra schizzando un po’ ovunque con i getti d’acqua. “ohi ohi ohiiiii oooooo ooohi ohi ohiii” cantai a squarciagola quando sentii bussare pesantemente sulla porta del bagno.

 

Nooo ecco la guastafeste!

 

“mi spieghi una cosa? Hai organizzato un concerto nel bagno?”

 

“quanto sei noiosa Chaty, mi stavo solo preparando suvvia!”

 

“ehm non occorre solo a te il bagno e …” stava continuando la frase ma il suono del suo cellulare la interruppe, raggiungendolo immediatamente.

 

Salvata in calcio d’angolo!!! Rientrai nel bagno a ritmo di musica, una musica naturalmente immaginaria.

 

Non ho preso il costumeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!  Allarmata e ancora avvolta nel mio asciugamano corsi fuori diretta nel cassettone cercando un costume che avrei potuto indossare a quella festa.

 

Chaty ancora al cellulare? Ma chi era? BAH…

 

Presi dal primo cassettone un costume comprato… oddio quando avevo comprato quel costume? Me lo rigirai dalle mani non ricordavo di averlo mai avuto

“Ehi Chaty è tuo?” lei mi fece segno di no con la mano e si allontanò nel cucinino. Ma chi diavolo sarà mai!

 

Feci spallucce e mi recai nuovamente in bagno, il grande specchio mi si presentò davanti rispecchiando il mio corpo privo ancora di ogni indumento, ora che avevo lasciato cadere l’accappatoio. Mmmh  lasciai perdere ogni commento e mi infilai il costume azzurrino, molto bello direi anche se non proprio il mio genere, ma per quella sera poteva andare.

Mancava da scegliere ciò che avrebbe coperto per quel momento il costume…. Scelta alquanto complicata! Oh meglio no…

 

Corsi all’armadio rovistando tra i miei abiti, trovando finalmente ciò che cercavo. Da quanto tempo lo tenevo li? Era giunto il momento di indossarlo…

 

Presi qualcosa da portare alla festa, tenendo tutto nella borsa. Mi buttai sul letto socchiudendo gli occhi volando con la fantasia… cosa sarebbe successo quella sera?

 

Aspettai con calma che la “sognatrice” si preparasse.

 

 

Kath PV

 

La voce stonata di Sierra mi giunge alle orecchie, mi precipitai in bagno bussando a più non posso. La porta si aprì e il suo faccino piccino mi si presentò davanti agli occhi, l’aria fin troppo innocente.

 

“mi spieghi una cosa? Hai organizzato un concerto nel bagno?”

 

Le sue lamentele cominciarono subito, non appena la frase terminò. La sua dote canora non era proprio il massimo da sopportare. All’improvviso il cellulare mi squillò e corsi subito infischiandomene del fatto che lei stesse continuando a parlare

 

-         numero sconosciuto - aggrottai la fronte e poi risposi

 

“pronto?”

 

“Ciao” la sua voce risuonò dall’apparecchio telefonico e un sussulto al cuore mi pervase nel petto. Socchiusi gli occhi e l’immagine della sera prima si riportò alla mente.

 

-         Dai dammi il tuo numero…

“Perché lo vuoi?” risposi con un tono dolce, sensuale, forse un po troppo provocatorio.

Perché… perché voglio sentirti, cercarti, non vuoi?”

A quelle parole sentivo il sangue ribollirmi nelle vene e presi il suo cellulare. Segnai il mio numero e gli e lo riporsi.

“Grazie” io gli sorrisi, lui si stava avvicinando sempre di più, un vortico nello stomaco; gli sorrisi mentre cercavo di mantenere il controllo, le mani sudavano, il mio corpo fremeva ma dovevo allontanarmi prima di rovinare tutto. Sierra dovevo cercarla, ma subito la sua vocina mi rimbombò nelle tempie – io vado a casa, Jos ha detto che mi accompagna lui- e poi se n’era andata via, qualcosa l’aveva infastidita?? Mi incamminai verso casa con Ian sempre tra i miei pensieri -

 

Ritornai alla realtà, sembrava che il pensiero mi avesse portata anni luce lontana da lì, quando invece erano passati solo pochi secondi.

 

Ian” sorrisi nel pronunciare il suo nome, mi aveva chiamata e non lo credevo ancora possibile.

 

Chaty, spero di non averti disturbata…” - che dolce si preoccupa – calma Chaty calma!!!

 

“no affatto per ora il bagno è occupato quindi mi tocca prepararmi dopo”  parlai senza neanche pensare al fatto che non sarebbe andato alla festa, a meno che conoscesse l’evento di quella sera … perché non chiederglielo, magari ci sarebbe stato un’incontro.

Sospirai “prepararti eh?? Per chi dovresti farti bella??”  per te! Pensai non mi accorsi fino a quel momento che l’idea di farmi bella per lui mi fece arrossire.

 

“ma cosa vai a pensare? È solo una festa alla quale ci hanno invitato, giù alla spiaggia”

“una festa in spiaggia, fico!”

“già” arricciai le labbra, mentre Siè uscì dal bagno avvolta nel suo accappatoio, così mi allontanai entrando in un’altra stanza “tu…ci sarai?” esitai nella speranza di ottenere una si.

“beh se me lo chiedi potrei anche farci un pensierino…cosaaa??? Dovrei chiederglielo io?? Ma dov’è finita la galanteria? Ridacchiai

 

“altrimenti?” gli chiesi sfidandolo

“altrimenti? Beh altrimenti andrò con la tua amica” si sentì la sua melodiosa risata, sembrava di udire un usignolo che cantava;

“non è molto carino da parte tua, non ero io la tua scelta??” gli dissi con tono provocatorio

“se la metti così allora potrei chiedere a Jos di accompagnarmi alla festa…” dal telefono potevo sentire dei suoni strani come se si stesse strozzando con qualcosa. tossì e io soffocai una risata

 

“dunque?” sorrisi ben sapendo che non avrebbe potuto godere del mio sorriso dall’altra parte del cellulare.

 

“ci vediamo alla festa Chaty” mi disse per poi chiudere la telefonata.

 

La mia testa iniziava già a girarmi, corsi in bagno per prepararmi anch’io, le ore volavano e presto avrei visto quegli occhi color ghiaccio che mi facevano piegare le ginocchia ogni volta che mi guardavano.

 

POV SIERRA

 

La sera stava calando e la festa stava iniziando, l’abitino che mi copriva il costume svolazzava leggermente con la brezza marina, la spiaggia sembrava affollata e tutte quelle tende facevano presagire che la festa sarebbe durata tutta la notte, sicuramente ci saremmo divertite.

Chaty la vedevo sovrappensiero e ciò mi incuriosiva maggiormente su chi l’aveva chiamata, non aveva voluto farmi vedere il suo costume! Non è giusto, volevo essere la prima a vederlo!!

Arricciai involontariamente le labbra e guardai la miriade di persone ,mezze nude che si davano alla pazza gioia.

 

alloraaaaa… cominciamo dai pazzi alcolizzati, dai golosoni con le ciambelle e i marshmallow o vuoi già buttarti in acqua??” non mi rispose continuava a guardarsi intorno, ma che diamine eravamo lì per divertirci o cosa?? Mmm ora vedo di attirare la sua attenzione, mi tolsi l’abito lanciandoglielo addosso.

 

“bene allora vado a scoparmi quel ragazzo laggiù”  sapevo che sarebbe ritornata in sé e come previsto si voltò verso di me scioccata

 

“tu cosa??!!” scoppiai a ridere scuotendo il capo

“dovresti vedere la tua faccia! Bentornata nel mondo dei vivi!!”

“oh ehm scusa Siè” sorrise passandosi una mano tra i capelli

 

“si un bel drink è quello che ci..” la interruppi vedendo il campo da pallavolo

waaaa guarda andiamo?? Ci andiamo verooo??” la trascinai letteralmente contro il banchetto delle iscrizioni per poi farla sbattere accidentalmente contro un ragazzo… un momento! Jos era lìììì!!!

 

I nostri sguardi si incrociarono come quelli di Ian e Chaty, alternandosi sugli occhi dei presenti

 

ohoh ma guarda chi abbiamo qui, anche voi vi iscrivete?” gli feci la linguaccia ma dentro di me sentivo il cuore che aumentava il suo solito ritmo cardiaco.

“si! Vogliamo umiliare qualcuno se a te non dispiace” sorrisi con aria di sfida.

uuuuh uuh a quanto pare non hai letto il regolamento piccina” mi sventolò un foglio di carta davanti agli occhi;

“cos’è??” domandò Cathy inclinando il capo di lato

“che ingenuee!! Allora il maestro vi spiega tutto” cominciò a riprendere il discorso Jos mentre Ian guardava turbato il suo volto.

“le coppie per giocare devono essere composti da uomini e donne non da ragazzi dello stesso sesso” mi guardava con sguardo soddisfatto ma perché??  

 

Da quando in qua esisteva questo regolamento per giocare una semplice partita di beach volley?

Sospirai facendo una smorfia con le labbra.

 

“Devo fidarmi di te? “

Joseph e Ian si scambiarono quello che sembrava uno sguardo d’intesa, non capivo cosa mai potessero architettare, ma perché non tentare? Sarebbe stato divertente!

 “fidati” intervenne Ian con il solito sorriso luminoso, non lo avevo mai notato fin a quel momento! Wow che sorriso, “io sto in coppia con Chaty”.

 

Guardai Jos e coppie ci mettemmo in fila per l’iscrizione.

 

Kath POV

 

Mi aveva scelta. Come sua compagna. Mi aveva scelta! Per diamine! Si era una semplice partita di beach volley, ma ero con lui. Ok ora basta calmiamoci e concentriamoci!

 

La sabbia era calda sotto i miei piedi nudi, le pietricelle si incastravano tra le dita… dio era così fastidioso, ma la sensazione del piede immerso nella sabbia era ineguagliabile.

La folla acclamava a vicenda i nostri nomi; David era in prima fila che sventolava un qualcosa urlando a squarciagola, l’aria calda era soffocante durante quel momento di sfida.

La prima battuta fu lanciata. La partita ebbe inizio.

 

Dovevo concentrarmi sulla palla e non la schiena scolpita di Ian, era così difficile.

I minuti passavano, la palla correva da un campo all’altro, sobbalzando sulle nostre mani, a volte sulle teste, segnando punti o addirittura lanciandola a diversi metri di distanza.

Ci stavamo divertendo un mondo.

 

Rotolava così veloce che a momenti i contorti erano sfocati, la palla stava andando verso il centro, nessuno dei due era su quel punto. C’è l’avrei fatta! Feci un salto sicura di prendere la palla.

 

Baaam!

 

Mi scontrai contro Ian, che botta! Finimmo a terra. Il suo corpo fece da scudo contro la sabbia scottante, la mia pelle fu salva. Tutto il mondo in quell’istante sembrò svanire, il suo viso così vicino al mio, nuovamente, ma questa volta dinanzi a una miriade di persona che ci guardavano. Chissà che stavano pensando. Non ebbi il coraggio di incrociare i loro sguardi, neanche quelli della mia amica e di Jos. Ma rimasi li, a guardare i suoi occhi, così intensi, il suo sorriso che mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Come se il sole cocente non bastasse.

 

“ehm tutto bene?” sussurrò lui alzando un angolo della bocca. Mi limitai ad annuire.

 

Baciami, baciamo ora davanti a tutti, ti prego stringimi al tuo petto. Dichiara al mondo intero che vuoi me!!

 

mmmh sei comoda?” quella domanda mi riportò alla realtà, ritornai a usare la mia parte del cervello razionale.

Il mio volto divenne bordeaux, ma non per via del caldo, ma a causa di quel momento di imbarazzo.

Mi alzai goffamente ma qualcosa mi trattenne, mi ritrovai sulle spalle, la sabbia, le righe che segnavano il campo le vedevo un po’ riavvicinate, i corpi del “pubblico” erano rovesciati. Si sono messi tutti in testa in giù? Ahah che buffi.

NO! Ma aspetta! Il sedere di Ian?

 

“Cosa hai intenzione di fare?” lui si limitò a ridere e cominciò a camminare non vedevo dove stava andando ma potevo immaginare.

L’acqua!

“No ti prego no! Mettimi giùùùùùùùùùùù

 

Sentivo la sua risata accompagnata a quella di Joseph, insieme a quella di Sierra che chiacchieravano chissà di che cosa.

L’acqua era sempre più vicina

 

“No ti prego, non avevo progettato di fare il bagno! Non farmi questoooooooooo

“ma no dai che gusto c’è se ti metto già adesso?”

 

L’acqua gli arrivava al ginocchio se avrei allungato la mano avrei potuto sfiorare a superficie.

Brrr freddaaaaa

 

uno…

“uno cosa?”

Due…

Ian??”

Mi sentii sollevare! Che forza!

treeee!” e il mio corpo sprofondò nell’acqua immergendosi completamente.

 

Riemersi e potevo scommetter quello che volevo che ora sembravo un gattino arruffato. Presi Ian per il polso spingendo anch’esso in acqua.

 

“dovresti vederti” rise, ma perché trova sempre tutto divertente? Ma a dir il vero era divertente come cosa, ma… ok mi stava mandando in incandescenza.

“cosa ho di così divertente?” si avvicinò togliendomi una ciocca di capelli incollata alla bocca. “oh ehm grazie”

 

In pochi minuti tutti si tuffarono in acqua, il sole calava lentamente all’orizzonte fino a scomparire del tutto.

Il mio sguardo correva spesso sul viso e sul corpo di Jos, non capivo esattamente il motivo ma qualcosa mi attirava come se due calamite fossero incastrate dentro i nostri corpi.

Nuotavo tranquilla, insieme al gruppetto creatosi quella sera. Gruppetto per modo di dire, eravamo in quattro. Chi ci vedeva avrebbe potuto scambiarci per una coppia. Una coppia? Io e chi? Ian? Jos? E Sierra? Piace qualcuno dei due?

 

Troppeee domandeee rischio di far esplodere il mio prezioso cervello.  Ed ora? Che sarebbe accaduto?

 

SIERRA POV

 

Adoravo l’acqua, adoravo la compagnia della mia cara amica e si, anche se dimostravo diversamente, mi piaceva la compagnia di Joseph. Non era male come ragazzo, forse per questo continuavo a litigarci? E Ian? Sembrava avere un debole per Chaty, ma quanto era sexy? Soprattutto con quel costumino.

 

“Stanno per iniziare il gioco della bottiglia vi va di andare?”

“Ma è per bambini!” Jos, sempre il solito.

“Hai paura di baciare una racchia?” risposi a comando, le mie solite risposte alla cazzo.

“no forse te!” e scoppiò a ridere.

 

A quelle parole rimasi malissimo, poteva pur scherzare, ma questa volta aveva decisamente esagerato. Uscii dall’acqua, dirigendomi verso un asciugamano per avvolgerci il mio corpo bagnato e salato. Stringevo i denti.

 

Che vada al diavolo!

 

Chaty mi raggiunse, non mi andava di farla preoccupare e sorrisi anche se dentro non sorridevo. Aspettammo qualche secondo, il tempo i dure ragazzi uscissero dall’acqua.

“non pensarci, è un idiota” mi sussurrò Ian quando mi passò accanto

 

Ma quanto è dolce?

 

Gli sorrisi, inclinando il capo in segno di gratitudine.

 

“Su andiamo a prendere posto, il gioco sta per iniziare”

 

Chaty mi spinse, mi era passata la voglia di giocare. Davanti a noi i due ragazzi che parlottavano tra di loro. Chissà di cosa.

 

Tutti e quattro ci mettemmo vicini.

 

 “ Scusate voi quattro se vi conoscete dovete sparpagliarvi”

“Cosa e perché?” Chiese Ian

“è il regolamento, almeno potrebbe capitare la possibilità che anche tra di voi accada qualcosa”

 

Di malavoglia ci alzammo mettendomi un po’ distanti tra di noi, chi in mezzo ad altre ragazze, chi dall’altra parte del cerchio. Ci guardavamo agitati, ma ridevamo, la cosa elettrizzava tutti.

 

Il primo girò iniziò, le penitenze sorvolavano ogni cosa, pochi erano gli audaci a provare “il bacio”.

 

Era il turno di Joseph. “Bacio” 

Il cuore cominciò ad aumentare il suo battito. Non potevo credere al fatto che aveva scelto quella parola.

Ian e Chaty si erano già baciati un paio di volte, era capitato anche a me di dare un bacio lieve a Ian, ma Jos?

 

La bottiglia roteava, roteava, roteava, sembrava non volersi mai fermare. Ma eccola che rallentava la sua corsa, chi sarebbe stata o stato il prescelto?

Ancora pochi secondi.

 

La notte che ci avvolgeva ci allontanava dal mondo, allontanava me, non riuscivo a vedere nient’altro che il tappo di quella bottiglia, ora ferma, che indicava… me? Stava indicando proprio… me?

Alzai lo sguardo timidamente verso quello di Jos, non volevo guardarlo dopo ciò che aveva detto un istante prima, il suo primo giro di bacio e gli toccava baciare proprio colei che non voleva baciare.

Si alzò senza indiscrezione, tranquillo, con un lieve sorriso sulle labbra, si avvicino a me.

mmmh il mio primo tentativo, mi è andata bene” sussurrò girandomi verso di lui.

Ma sei scemo o cosa? Riordina ci che hai in mente per l’amor di dio!

 

Trattenni il fiato. Si avvicinava sempre di più.

Oddio aiutooo!! Ed ora?

Sentivo il battito del mio cuore nelle orecchie. –e rallenta un po’ maledetto cuore-

Ma niente non voleva saperne.

 

Le campane suonarono nell’istante in cui le sue labbra premettero sulle mie. Via era fatta! Com’erano morbide. Perché non si stacca? Gli piace?

Mi lasciai trasportare dalla morbidezza delle sue labbra.

Socchiusi gli occhi.

Era tutto un sogno, no ti prego fa che non sia solo un sogno.

 

L’incantesimo terminò nell’istante in cui le sue labbra si staccarono dalle mie e si dirige al suo posto, portai le dite involontariamente sulle mie labbra. Non potevo ancora crederci.

 Guardai Chaty era turbata. Cos’era successo nel frattempo? Perché aveva la fronte corrugata? A che pensava?

 

Il gioco finì. Ci dirigemmo verso un banchetto per bere qualcosa, per ridere e scherzare, avevo preso molta confidenza con Ian, era stato davvero carino con me quella sera, Jos si comportava sempre da solito idiota, ma sembrava che dentro di lui ci fosse qualcosa di dolce, ma tentava sempre di nasconderla.

Chaty era ancora avvolta da una nube di inquietudine, la vidi allontanarsi. Forse aveva bisogno solo di un po’ di solitudine.

 

 

Joseph Pov

 

Eccoci tutti accerchiati a giocare a questo stupido gioco.

Guardavo le facce dei presenti, c’erano tante belle ragazze in effetti. Guardai Ian, sembrava elettrizzato all’idea di quel gioco. Ma si perché no infondo sarebbe stato divertente.

Bene era il mio turno, presi in mano la bottiglia.

mmh scelgo… ma si dai. Bacio” annunciai prima di cominciar a far roteare la bottiglia.

Fa che sia una ragazza! Fa che sia una ragazza! Magari anche carina! Ma una ragazzaaaa!

 

La bottiglia stava per terminare il suo giro. E la fortunata è……

Sierra?

Dopo ciò che gli avevo detto, anche se non lo pensavo realmente, avrei dovuta baciarla. Ma lei era davvero una bella donna.

 

Si lo avrei fatto con piacere.

 

Mi alzai e mi diressi verso di lei con un sorriso sulle labbra. Mi inchinai, lei non mi guardava in faccia, l’avevo ferita? Ma dovrebbe aver capito che io scherzo! Bah…

 

Presi il suo viso tra le mani, era così piccolo, la sua pelle liscia, i capelli che liberavano ancora qualche goccia di acqua. Mi avvicinai alle sue labbra e la baciai. Sapeva ancora di mare misto al sapore della birra che fino a pochi minuti fa stava sorseggiando. Le mie mani sentivano il bollore delle sue guancie.

 

Ho hoooo le piaccio? Mmh e poi che morbide queste labbra

 

Mi alzai per dirigermi nuovamente al mio posto. L’avevo baciata e mi era piaciuto, oddio davvero mi era piaciuto?

Cominciai a pensar a quel contatto, alle sue labbra morbide al suo profumo che mi aveva inebriato, la salsedine sulle sue labbra. Wow!

 

Il gioco finì e ci prestammo a portarci verso un tendone dove servivano da bere. Ne avevo assolutamente bisogno.

 

“già giù giù!” continuavo ad incitare qualcuno che provava a mandar giù qualche liquore in un sol sorso. Che pandemonio ahahaha.

 

Mi guardavo intorno le stelle brillavano in cielo, una sera bellissima, il falò ebbe inizio. Tutti si prestarono a cuocere qualcosa intorno ad esso. Con lo sguardo notai Chaty che si era allontanata, aveva lo sguardo turbato. Cosa gli era successo?

 

Guardavo Ian che rideva e giocava con Sierra, se era innamorato di Chaty perché non andava da lei?

Aspettai qualche minuto e vedendo che non si muoveva mi diressi da lei.

 

Seduta sugli scogli con i piedi immersi nell’acqua c’era lei, aveva un fascino tutto suo, era una bellissima donna chi mai poteva resisterle? La luce della luna che faceva splendere la sua pelle. Troppi pensieri mi giravano alla testa su di lei ma perché???

 

Ehy sirenetta” eccola che si girò di scatto. Che sussulto al cuore.

 

Kath pov

 

Perché mi infastidiva il bacio tra Jos e Sierra? C’era qualcosa tra di loro ed io non me ne sono resa conto?

Con i pensieri sottosopra mi allontanai dalla festa che cominciava a mettermi malinconia. Con un bicchiere di ponce in mano, ovviamente corretto con dell’alcool, mi diressi tra la massa scura di scogli. Lontano da tutti.

 

Mi sedetti su uno scoglio, il fruscio dell’acqua era rilassante, i piedi immersi, il cielo stellato. Tutto era magnifico.

 

Ehy sirenetta” la voce di Jos ruppe il silenzio e mi fece girare di scatto.

“Cosa ci fai qui? Non dovresti essere alla festa?” bevvi un sorso.

“Beh se per questo anche tu!”

mmh cercavo un po’ di tranquillità tutto qui” dissi infine, dovevo nascondere tutto ciò che covavo dentro. Non so perché ma avevo sempre la tendenza ad esprimere contro il mio volere ciò che sentivo.

 

“Bello il gioco della bottiglia vero? Non  era mica un gioco per bambini?” lo stuzzicai un po’

“si hai ragione, ma beh si lo ammetto mi sono divertito”

Il mio sorriso scomparve.

“e anche il bacio con Sierra?”

“Perché me lo chiedi?”

 

Mi raddrizzai, incrociando le gambe in perfetto equilibrio sulla roccia, sulla quale sedevo.

“non lo so, il vostro modo di stuzzicarvi, il bacio, lo so era un gioco ma vedere la vostra espressione”feci spallucce.

Come previsto lui rise.

 

Puff che imbecille

“sei per caso gelosa?”

“cosa?” questa volta risi io “gelosa di cosa scusa?”

Lui inclinò il capo “beh perché a posto di baciar te ho baciato la tua amica Sierra”

“ma fammi il favore! Era un gioco! E poi scommetto su tutto ciò che vuoi che Ian bacia molto meglio di te!” canzonai altezzosa voltandomi di spalle.

“ah tu credi? Ne sei proprio così sicura?”

“Si” dissi con decisione.

Poi accadde tutto così velocemente. Mi sentii attirata contro il suo corpo, il volto girato dalla sua mano che raccontava la storia della sua vita. Le sue labbra che si univano alle mie in un bacio languido. Mi stringeva a lui e non voleva saperne di staccarsi. Quando decise di farlo non sapevo che dire, lo guardavo con la bocca dischiusa.

 

Mi.. mi… mi ha baciato?

 

Senza dir nulla si allontano,  o meglio sentii mormorare uno “scusa”.

Rimasi ancora li qualche istante. Troppe emozioni mi riempivano in quel momento.

 

Sierra Pov

 

Direi che la festa si può dire conclusa. Vidi Jos sbucare da alcuni scogli, dove diavolo era andato?

Mi reggevo a stendo addosso a Ian, abbastanza ubriaco anche lui. Barcollavamo sulla sabbia.

Joooooooooooooooos ma dove scappi?” urlai tra le mille risate.

Nessuna risposta

Ehy Ian andiamo a cercare Chaty” dissi con voce balbettante.

Ma nell’istante in cui ci dirigemmo verso gli scogli dove, precedentemente era uscito Jos, ecco che uscì Chaty.

La raggiunsi subito, inciampando qualche volta nella sabbia.

Lei si precipitò da me prendendomi tra le braccia prima che io cadessi nuovamente a casa

“Diamine Sierra, ma quanto hai bevuto?”

Io scoppiai a ridere mentre Ian ritornava penso a casa.

“non ho bevuto tanto uno o due bicchieri” mentii barcollando tra le sue braccia mentre ci dirigevamo in macchina. Molte persone avrebbero passato la notte sotto le stelle eccetto noi che l’avremmo passata nel nostro letto.

 

“su dai cambiati veloce che ti aiuto a metterti a letto” sentii la voce di Chaty a tratti, la stanza vorticava.

Tutto ciò che ricordai fu la morbidezza del mio cuscino e il buio assoluto.

 

JOS POV

 

Ora nel mio letto ripensavo al bacio dato a Chaty, la sua espressione stupita… avevo agito d’istinto, o forse ero semplicemente ubriaco?

Fu con questi pensieri che mi addormentai rapidamente.

 

Kath POV

 

La macchina correva tra le strade libere, l’aria fresca mi pizzicava sulla pelle, non avevo bevuto, ma sentivo ugualmente girarmi la testa. Con molta attenzione riuscii a tornare a casa sana a salva.

Feci spogliare Sierra e la misi a letto.

“che ragazza” sussurrai sorridendo, mentre la guardavo già immersa nei sogni.

 

-se comincia così sicuramente passerò la notte sveglia… dio come russa

 

Mi feci una doccia, dovevo liberare la mente. So quello che provo per Ian, ma perché continuava a tornarmi in mente il baci  di Jos? E perché mi aveva baciato?? semplicemente perché lo avevo provocato?

 

Uscita dalla doccia mi rivestii e mi misi a letto.

 

Kath si svegliò la mattina successiva sentendosi terribilmente stordita. Stava per entrare in bagno quando sentì il familiare rumore dell'acqua che scorreva.

Sapendo che Sierra aveva un bagno adiacente tutto suo, entrò lentamente confusa per vedere chi lo stava usando.

Dal box della doccia appannato, riuscì a distinguere l'immagine sfocata di una larga schiena maschile di fronte a lei. Una delle sue mani era tenuta fermamente contro il muro, mentre l'altra andava verso l'alto per lavare via lo shampoo dai corti capelli neri. Ian.

Velocemente, abbandonò tutti i suoi vestiti e lo raggiunse nella doccia.

Nel momento in cui le labbra di Chaty fecero piovere baci sulla sua schiena, l'intero corpo si tese. Il suo respiro divenne debole e il suo membro si indurì quasi istantaneamente.

“Oh Chaty sei tu piccola” la sua dolce voce risuonò cullandola con dolcezza.

 

L'acqua della doccia stava diventando sempre più calda mentre continuava a cadere su di loro, ma a Chaty non poteva importare di meno. Lo voleva così tanto che poteva sentire il suo corpo tremare per la troppa anticipazione.

Lentamente, lui si voltò per guardarla in viso. I suoi occhi divorarono la vista del suo corpo nudo mentre lei lo guardava con desiderio. Con un gemito, lui la sollevò per aiutarla ad avvolgergli le gambe attorno alla vita. Con una mossa veloce, si voltò per premerla stabilmente contro il freddo muro di mattonelle e schiacciarle le labbra con le sue.

Kath chiuse gli occhi quando lo sentì affondare il suo membro nel profondo di lei. “Oh, è così bello”

“No, non chiudere gli occhi” la blandì lui mentre la sua voce diventava improvvisamente familiarmente più bassa. “Guardami, love... voglio che tu mi veda mentre vieni”

Chaty spalancò gli occhi, un piccolo ansito le sfuggì dalle labbra quando si ritrovò a fissare un paio di profondi occhi blu invece che ghiaccio. “Jos?”

“Oh Katherine...” disse lui in tono gutturale mentre continuava a pompare dentro e fuori di lei.

“Oh Jos... è così bello”

“Vuoi che mi fermi, sweety?” sibilò lui.

“Non fermarti! Non fermarti mai... ungggh

“Oh Chaty... ti voglio così tanto...” gemette lui mentre iniziava ad accelerare le spinte.

“Oh Dio, ho bisogno di te... (ansito) Oh Jos, ti amo così tanto...” Kath sentì dire da se stessa proprio mentre la sveglia sul suo comodino suonava.

 

Aprendo gli occhi, si tirò velocemente a sedere, un'espressione di perplessità le riempì gli occhi quando realizzò che era nel suo letto e che Jos non era da nessuna parte che lei potesse vedere. Il suo corpo era vestito e non bagnato, non era sotto la doccia.

 

Oh cavoli allora è stato tutto un sogno….

“Oh merda!” sussurrai guardando il muro davanti a me “ed ora?”

 

 

 

Rieccomi so che è passata un’eternità dall’ultimo aggiornamento ma spero che questo capitolo serva per farmi perdonare della lunga attesa anche perché sono cambiate delle cose, per prima cosa la ragazza che scriveva con me ha dato forfait e quindi ho trovato un’altra ragazza altrettanto brava lei non scrive qui su EFP ma ha un blog dove scrive i suoi libri e se volete posso darvi il link ma me lo dovete richiedere nei commenti ok?? Che dire questo capitolo parla da solo quindi è inutile commentarlo no?? Ora stà a voi dirmi cosa ne pensate aspetto con ansia le vostre recensioni!!!! Vi dico già che il prossimo capitolo ci sarà tra 2 settimane perché domani parto e torno il 1 settembre ma non preoccupatevi l’altra ragazza che scrive con me si occuperà di scrivere il capitolo e al mio ritorno lo posterò promesso XDXDXDXD

 

 

   
 
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