Sierra PV
Il sole era alto nel cielo.
Caldo.
Troppo caldo.
Ma chi aveva inventato questo
caldo atroce?
In compenso il cielo era
azzurro, mi sembrava di poter volare su quelle nuvole così soffici… si soffici
non so neanche se sono soffici, ma lo sembrano.
Voglio un letto di nuvole!
Fa caldoooooooooooooooooooooooooo!!!
Dove mai avrei potuto trovare
un po’ d’aria fresca? Ah si! che stupida, ovviamente non chiusa qui, tra queste
quattro mura.
Dopo aver indossato i miei mini short preferiti e un top azzurrino uscii pronta
a godermi un po’ d’aria e si anche il sole.
DOVEVO ABBRONZARMI!
I piedi mi portarono verso la
spiaggia… quanti ricordi riemergevano solo guardando quella spiaggia?
Chiusi gli occhi.
Un respiro profondo.
“ooooh
sia lodato il cielo, che frescura” mi crogiolai in quell’aria frizzantina.
Fu tutto così veloce, un
ricordo mi piombò alla mente
“ dai Chaty lanciaaaa
In riva al mare… le onde che sfioravano i nostri
piedi. La palla dai mille colori era tra le mani della mia migliore amica, doveva lanciare. Perché non
lanciava? Odiavo aspettare, sembrava imbambolata per qualcosa.
“hai perso la testa? Non è di sicuro quella che hai in
mano” risi quando si decise a lanciarmi, con un po’ troppa forza la palla.
“ops scusa” rideva. Amavo
sentirla ridere.
“ooh questa proprio non
dovevi farla mia cara, adesso me la paghiii!!”
Lasciai cadere la palla e corsi nella sua direzione.
Gocce d’acqua che sembravano kaiser per quanto li facevo schizzare, ci
bagnavano il corpo
“corri che ti conviene”
Lei rideva. Correva e rideva.
D’un tratto si fermò, cercai di fermarmi, ma non ci
riuscii e finii addosso a lei.
Ma che diavolo si ferma a fare se vede che corro?
Le sue braccia mi strinsero. Non avevo mai potuto
immaginare ciò che sarebbe accaduto dopo. Mi trascinò in acqua!
-NOOO IN ACQUA NOOOO-
“No Chaty lo sai che ti voglio bene, la spiaggia è di
là… quella è l’acqua ed è bagnata.” sembrava non sentirmi. Continuava a tenermi
saldamente e incamminarsi nell’acqua.
Puff! Ero immersa dall’acqua!
Ma feci in tempo a stringerle il polso per portarla
dentro con me “ NOOOOOO” la sentii urlare. Quando riemerse sembrava un
cagnolino bagnato.
Una fragorosa risata echeggiò tra le onde. Com’era
bella l’acqua. Se non fosse stato per gli abiti appiccicati al corpo.
“Amiche per la vita” la sentii sussurrare, io sorrisi,
contenta di quelle parole.
“ Amiche per la vita” ripetei.
Ritornai alla realtà. Il mare
che si infrangeva sulla riva.
In lontananza quasi sembrava
un miraggio!
È lei o non è lei? Siiii
La mia Chaty, sembrava
fossimo state chiamate a posta in quel luogo. Gli corsi incontro, con le
lacrime agli occhi.
Stavo piangendo??’ oddio e
perché?
Ancora pochi passi e finalmente l’avrei raggiunta.
Kath pv
Buio, perché il buio mi
circonda? Aaah si ecco perché.
Tastai le mani sul mio viso
ed eccola come immaginavo, la mia mascherina da notte.
Delicatamente tolsi il
tessuto che copriva i miei occhi e la luce ritornò a illuminarmi il viso.
Sentivo di essere sola… Sierra sarà uscita pensai è ovvio.
Ma un altro pensiero si
impossessò della mia mente. Un pensiero che aveva accompagnato il mio cuore in
questa nottata.
Il bacio di Ian.
Non posso crederci mi ha baciataaaaaa!!!!!!
Premetti le mie mani sul
volto, quasi per nascondere all’intero mondo la mia felicità e cominciai a
scalciare in aria, disfacendo ancor di più il letto.
Mi sembrava di avere ancora
il suo sapore in bocca. Mi stringo le labbra socchiudendo gli occhi per
ritornare ancora a quel momento. Una sola parola
F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!
Andai diretta in bagno. Avevo
bisogno di una doccia.
Un’improvvisa voglia di aria
marina mi investi completamente e dopo essermi preparata mi diressi alla
spiaggia.
L’acqua era fresca, i piedi
che venivano sommersi di tanto in tanto dalle onde che s’infrangevano a riva,
il sole picchiava sulla mia pelle scoperta, rosea, già abbastanza abbronzata
per essere inizio estate. Ma d’altronde a me capitava sempre così.
In lontananza dei passi
giungevano frettolosi verso la mia direzione, voltai il capo e la vidi.
Sorrisi.
Un passo e…
“Ma cosa ti sei bevuta questa
mattina?” dissi ridendo mentre stavo sprofondando nella sabbia caldissima.
Vidi il suo volto rigato
dalle lacrime. Cominciai decisamente a preoccuparmi.
La spostai un po’ per poterla
guardare dritta nel mare dei suoi occhi, erano pallidi, il loro luccichio vivo
che amavo in lei era sparito, nascosto dalle lacrime.
“Perché piangi?” mi abbracciò
forte e io ricambiai la presa
“Ti prego non stiamo più così
lontane, mi manchi, mi manca tutto ciò che ci univa prima. L’amore non deve dividerci…” cominciò a parlare come un fiume in piena “…
voglio che ci riuniamo, voglio che torniamo ad essere ciò che eravamo fino a
poco fa”.
Sorrisi a quelle parole. In
effetti da un po’ di tempo che ciò che c’era tra di noi si era un po’
sgretolato.
Dovevo rimediare!!!
Cercai di alzarmi.
La sabbia mi ricopriva la
maggior parte della pelle, sembrava che luccicassi al sole. Lei vestita con i suoi short preferiti. Mi
ricordavo di averli presi un paio di volte. In effetti erano troppo sexy!!
“Dai andiamo a prendere un
gelato” gli dissi mentre le prendevo la
mano
“Frenaaa!
Vuoi andare conciata così a prendere un gelato?? E se ce un bel ragazzo in giro
che ti vuole puntare?”
Non era proprio cambiata!
“cosa ho che no va?”
“ beh vediamo, sei mezza nuda
e piena di sabbia, se non vuoi che ti stuprino è meglio che metti su qualcosa”
“ok ok! Andiamo di la! Ho la
mia roba”
Andammo nel piccolo camerino
dove avevo accuratamente sistemato i miei abiti e con accuratamente intendo
aver buttato come mi capitava la maglia e la mini sul tavolino vicino alla
borsa.
Una volta cambiata e ripulita
dalla sabbia che mi camminava senza il mio permesso nel costume, mi diressi
insieme alla mia cara amica Sierra a prendere un gelato
“ mmmmh
ci voleva proprio”
La sento dire mentre comincia
a fare una delle sue smorfie gustatrici. Era alquanto imbarazzante mentre
passava la gente, ma divertente. Da quanto non passavo una giornata così bella
con la mia migliore amica? Booooooooooooh
“Ehy
belle ragazze che ne dite di fare un salto a questa festa? È in spiaggia questa
sera “
Quel ragazzo ha qualcosa di
familiare, ma cosa? Lo già visto… ma dove?
Maledetto cervello ricordaaaa!
Siiiiii “Daviiid, ma qual buon vento, pensavo fossi ti fossi
trasferito” ero completamente sorpresa nel vederlo. Gli sorrisi inclinando di
poco il capo. Era ritornato e come ben vedevo voleva subito rifarsi del tempo
che aveva perso non rimanendo qui. Bene perché no!
“Chaty?
Oddio non ti avevo riconosciuta. Dio che figa che sei diventata” oh che bella la sua risata
“allora che fai tu e la tua
amica ci sarete?”
Siè mi guardava cercando di capire, non gli avevo
raccontato di David, ma la sua espressione era alquanto divertente.
“Per me va bene tu che ne
dici?”
“ Ehm si ci saremo” mmh mi sa che stava sognando qualcosa, lo ridestata da
chissà quali pensieri.
“Perfetto! A stasera”
Lo vidi correre tra la gente
a consegnare volantini, mentre Siè mi guardava
strana.
“un vecchio amico d’infanzia”
dissi senza pensarci troppo. “Dai andiamo a casa che tra poco c’è la festa!!!”
La trascinai a casa.
Sierra Pv
Doccia! Doccia! Doccia!!!!!
Le ore correvano troppo
veloci il tempo per prepararmi al meglio era poco.
Mi immersi sotto la doccia,
lavai la salsedine che l’aria del male aveva inglobato il mio corpo.
Fico so di mare!
L’acqua sgorga sul mio corpo,
scivola non mancando una curva, prendo un bagnoschiuma a caso e insapono il mio
corpo cominciando a canticchiare. “Las manos arriba cintura sola”
istintivamente cominciai a muovere le mani e il bacino a ritmo di musica,
aumentando il tono di voce mentre cantavo
“Da
media vuelta danza kuduro
No te canses ahora que esto
solo empieza
Mueve la cabeza
danza kuduro”
cominciai a sculettare a destra e a sinistra schizzando un po’ ovunque con i
getti d’acqua. “ohi ohi ohiiiii
oooooo ooohi ohi ohiii” cantai a squarciagola quando sentii bussare
pesantemente sulla porta del bagno.
Nooo ecco la guastafeste!
“mi spieghi una cosa? Hai
organizzato un concerto nel bagno?”
“quanto sei noiosa Chaty, mi
stavo solo preparando suvvia!”
“ehm non occorre solo a te il
bagno e …” stava continuando la frase ma il suono del suo cellulare la
interruppe, raggiungendolo immediatamente.
Salvata in calcio d’angolo!!!
Rientrai nel bagno a ritmo di musica, una musica naturalmente immaginaria.
Non ho preso il costumeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!
Allarmata e ancora avvolta nel mio asciugamano
corsi fuori diretta nel cassettone cercando un costume che avrei potuto
indossare a quella festa.
Chaty ancora al cellulare? Ma
chi era? BAH…
Presi dal primo cassettone un
costume comprato… oddio quando avevo comprato quel costume? Me lo rigirai dalle
mani non ricordavo di averlo mai avuto
“Ehi Chaty
è tuo?” lei mi fece segno di no con la mano e si allontanò nel cucinino. Ma chi
diavolo sarà mai!
Feci spallucce e mi recai
nuovamente in bagno, il grande specchio mi si presentò davanti rispecchiando il
mio corpo privo ancora di ogni indumento, ora che avevo lasciato cadere
l’accappatoio. Mmmh lasciai perdere ogni commento e mi infilai il
costume azzurrino, molto bello direi anche se non proprio il mio genere, ma per
quella sera poteva andare.
Mancava da scegliere ciò che
avrebbe coperto per quel momento il costume…. Scelta alquanto complicata! Oh
meglio no…
Corsi all’armadio rovistando
tra i miei abiti, trovando finalmente ciò che cercavo. Da quanto tempo lo
tenevo li? Era giunto il momento di indossarlo…
Presi qualcosa da portare
alla festa, tenendo tutto nella borsa. Mi buttai sul letto socchiudendo gli
occhi volando con la fantasia… cosa sarebbe successo quella sera?
Aspettai con calma che la
“sognatrice” si preparasse.
Kath PV
La voce stonata di Sierra mi
giunge alle orecchie, mi precipitai in bagno bussando a più non posso. La porta
si aprì e il suo faccino piccino mi si presentò davanti agli occhi, l’aria fin
troppo innocente.
“mi spieghi una cosa? Hai
organizzato un concerto nel bagno?”
Le sue lamentele cominciarono
subito, non appena la frase terminò. La sua dote canora non era proprio il
massimo da sopportare. All’improvviso il cellulare mi squillò e corsi subito
infischiandomene del fatto che lei stesse continuando a parlare
-
numero
sconosciuto - aggrottai la fronte e poi risposi
“pronto?”
“Ciao” la sua voce risuonò
dall’apparecchio telefonico e un sussulto al cuore mi pervase nel petto.
Socchiusi gli occhi e l’immagine della sera prima si riportò alla mente.
-
“Dai dammi il tuo numero…”
“Perché lo vuoi?” risposi con un tono dolce, sensuale,
forse un po troppo provocatorio.
“Perché… perché voglio
sentirti, cercarti, non vuoi?”
A quelle parole sentivo il sangue ribollirmi nelle
vene e presi il suo cellulare. Segnai il mio numero e gli e lo riporsi.
“Grazie” io gli sorrisi, lui si stava avvicinando
sempre di più, un vortico nello stomaco; gli sorrisi mentre cercavo di
mantenere il controllo, le mani sudavano, il mio corpo fremeva ma dovevo allontanarmi
prima di rovinare tutto. Sierra dovevo cercarla, ma subito la sua vocina mi
rimbombò nelle tempie – io vado a casa, Jos ha detto che mi accompagna lui- e
poi se n’era andata via, qualcosa l’aveva infastidita?? Mi incamminai verso
casa con Ian sempre tra i miei pensieri -
Ritornai alla realtà,
sembrava che il pensiero mi avesse portata anni luce lontana da lì, quando
invece erano passati solo pochi secondi.
“Ian”
sorrisi nel pronunciare il suo nome, mi aveva chiamata e non lo credevo ancora
possibile.
“Chaty,
spero di non averti disturbata…” - che dolce si
preoccupa – calma Chaty calma!!!
“no affatto per ora il bagno
è occupato quindi mi tocca prepararmi dopo”
parlai senza neanche pensare al fatto che non sarebbe andato alla festa,
a meno che conoscesse l’evento di quella sera … perché non chiederglielo,
magari ci sarebbe stato un’incontro.
Sospirai “prepararti eh?? Per
chi dovresti farti bella??” per te!
Pensai non mi accorsi fino a quel momento che l’idea di farmi bella per lui mi
fece arrossire.
“ma cosa vai a pensare? È
solo una festa alla quale ci hanno invitato, giù alla spiaggia”
“una festa in spiaggia, fico!”
“già” arricciai le labbra,
mentre Siè uscì dal bagno avvolta nel suo
accappatoio, così mi allontanai entrando in un’altra stanza “tu…ci sarai?” esitai nella speranza di ottenere una si.
“beh se me lo chiedi potrei
anche farci un pensierino…” cosaaa???
Dovrei chiederglielo io?? Ma dov’è finita la galanteria? Ridacchiai
“altrimenti?” gli chiesi
sfidandolo
“altrimenti? Beh altrimenti
andrò con la tua amica” si sentì la sua melodiosa risata, sembrava di udire un
usignolo che cantava;
“non è molto carino da parte
tua, non ero io la tua scelta??” gli dissi con tono provocatorio
“se la metti così allora
potrei chiedere a Jos di accompagnarmi alla festa…” dal telefono potevo sentire dei suoni strani come
se si stesse strozzando con qualcosa. tossì e io soffocai una risata
“dunque?” sorrisi ben sapendo
che non avrebbe potuto godere del mio sorriso dall’altra parte del cellulare.
“ci vediamo alla festa Chaty” mi disse per poi chiudere la telefonata.
La mia testa iniziava già a
girarmi, corsi in bagno per prepararmi anch’io, le ore volavano e presto avrei
visto quegli occhi color ghiaccio che mi facevano piegare le ginocchia ogni
volta che mi guardavano.
POV SIERRA
La sera stava calando e la
festa stava iniziando, l’abitino che mi copriva il costume svolazzava
leggermente con la brezza marina, la spiaggia sembrava affollata e tutte quelle
tende facevano presagire che la festa sarebbe durata tutta la notte,
sicuramente ci saremmo divertite.
Chaty la vedevo
sovrappensiero e ciò mi incuriosiva maggiormente su chi l’aveva chiamata, non
aveva voluto farmi vedere il suo costume! Non è giusto, volevo essere la prima
a vederlo!!
Arricciai involontariamente
le labbra e guardai la miriade di persone ,mezze nude che si davano alla pazza
gioia.
“alloraaaaa…
cominciamo dai pazzi alcolizzati, dai golosoni con le ciambelle e i marshmallow o vuoi già buttarti in acqua??” non mi rispose
continuava a guardarsi intorno, ma che diamine eravamo lì per divertirci o
cosa?? Mmm ora vedo di attirare la sua attenzione, mi
tolsi l’abito lanciandoglielo addosso.
“bene allora vado a scoparmi
quel ragazzo laggiù” sapevo che sarebbe
ritornata in sé e come previsto si voltò verso di me scioccata
“tu cosa??!!” scoppiai a
ridere scuotendo il capo
“dovresti vedere la tua
faccia! Bentornata nel mondo dei vivi!!”
“oh ehm scusa Siè” sorrise passandosi una mano tra i capelli
“si un bel drink è quello che
ci..” la interruppi vedendo il campo da pallavolo
“waaaa
guarda andiamo?? Ci andiamo verooo??” la trascinai
letteralmente contro il banchetto delle iscrizioni per poi farla sbattere
accidentalmente contro un ragazzo… un momento! Jos era lìììì!!!
I nostri sguardi si
incrociarono come quelli di Ian e Chaty, alternandosi sugli occhi dei presenti
“ohoh
ma guarda chi abbiamo qui, anche voi vi iscrivete?” gli feci la linguaccia ma
dentro di me sentivo il cuore che aumentava il suo solito ritmo cardiaco.
“si! Vogliamo umiliare
qualcuno se a te non dispiace” sorrisi con aria di sfida.
“uuuuh
uuh a quanto pare non hai letto il regolamento
piccina” mi sventolò un foglio di carta davanti agli occhi;
“cos’è??” domandò Cathy
inclinando il capo di lato
“che ingenuee!!
Allora il maestro vi spiega tutto” cominciò a riprendere il discorso Jos mentre
Ian guardava turbato il suo volto.
“le coppie per giocare devono
essere composti da uomini e donne non da ragazzi dello stesso sesso” mi
guardava con sguardo soddisfatto ma perché??
Da quando in qua esisteva
questo regolamento per giocare una semplice partita di beach volley?
Sospirai facendo una smorfia
con le labbra.
“Devo fidarmi di te? “
Joseph e Ian si scambiarono
quello che sembrava uno sguardo d’intesa, non capivo cosa mai potessero
architettare, ma perché non tentare? Sarebbe stato divertente!
“fidati” intervenne Ian
con il solito sorriso luminoso, non lo avevo mai notato fin a quel momento! Wow
che sorriso, “io sto in coppia con Chaty”.
Guardai Jos e coppie ci
mettemmo in fila per l’iscrizione.
Kath POV
Mi aveva scelta. Come sua
compagna. Mi aveva scelta! Per diamine! Si era una semplice partita di beach
volley, ma ero con lui. Ok ora basta calmiamoci e concentriamoci!
La sabbia era calda sotto i
miei piedi nudi, le pietricelle si incastravano tra le dita… dio era così
fastidioso, ma la sensazione del piede immerso nella sabbia era ineguagliabile.
La folla acclamava a vicenda
i nostri nomi; David era in prima fila che sventolava un qualcosa urlando a
squarciagola, l’aria calda era soffocante durante quel momento di sfida.
La prima battuta fu lanciata.
La partita ebbe inizio.
Dovevo concentrarmi sulla
palla e non la schiena scolpita di Ian, era così difficile.
I minuti passavano, la palla
correva da un campo all’altro, sobbalzando sulle nostre mani, a volte sulle
teste, segnando punti o addirittura lanciandola a diversi metri di distanza.
Ci stavamo divertendo un mondo.
Rotolava così veloce che a
momenti i contorti erano sfocati, la palla stava andando verso il centro,
nessuno dei due era su quel punto. C’è l’avrei fatta! Feci un salto sicura di
prendere la palla.
Baaam!
Mi scontrai contro Ian, che
botta! Finimmo a terra. Il suo corpo fece da scudo contro la sabbia scottante,
la mia pelle fu salva. Tutto il mondo in quell’istante sembrò svanire, il suo
viso così vicino al mio, nuovamente, ma questa volta dinanzi a una miriade di
persona che ci guardavano. Chissà che stavano pensando. Non ebbi il coraggio di
incrociare i loro sguardi, neanche quelli della mia amica e di Jos. Ma rimasi
li, a guardare i suoi occhi, così intensi, il suo sorriso che mi faceva
ribollire il sangue nelle vene. Come se il sole cocente non bastasse.
“ehm tutto bene?” sussurrò
lui alzando un angolo della bocca. Mi limitai ad annuire.
Baciami, baciamo ora davanti a tutti, ti prego
stringimi al tuo petto. Dichiara al mondo intero che vuoi me!!
“mmmh
sei comoda?” quella domanda mi riportò alla realtà, ritornai a usare la mia
parte del cervello razionale.
Il mio volto divenne
bordeaux, ma non per via del caldo, ma a causa di quel momento di imbarazzo.
Mi alzai goffamente ma
qualcosa mi trattenne, mi ritrovai sulle spalle, la sabbia, le righe che
segnavano il campo le vedevo un po’ riavvicinate, i corpi del “pubblico” erano
rovesciati. Si sono messi tutti in testa in giù? Ahah
che buffi.
NO! Ma aspetta! Il sedere di
Ian?
“Cosa hai intenzione di fare?”
lui si limitò a ridere e cominciò a camminare non vedevo dove stava andando ma
potevo immaginare.
L’acqua!
“No ti prego no! Mettimi giùùùùùùùùùùù”
Sentivo la sua risata
accompagnata a quella di Joseph, insieme a quella di Sierra che chiacchieravano
chissà di che cosa.
L’acqua era sempre più vicina
“No ti prego, non avevo
progettato di fare il bagno! Non farmi questoooooooooo”
“ma no dai che gusto c’è se
ti metto già adesso?”
L’acqua gli arrivava al
ginocchio se avrei allungato la mano avrei potuto sfiorare a superficie.
Brrr freddaaaaa
“uno…”
“uno cosa?”
“Due…”
“Ian??”
Mi sentii sollevare! Che
forza!
“treeee!”
e il mio corpo sprofondò nell’acqua immergendosi completamente.
Riemersi e potevo scommetter
quello che volevo che ora sembravo un gattino arruffato. Presi Ian per il polso
spingendo anch’esso in acqua.
“dovresti vederti” rise, ma
perché trova sempre tutto divertente? Ma a dir il vero era divertente come
cosa, ma… ok mi stava mandando in incandescenza.
“cosa ho di così divertente?”
si avvicinò togliendomi una ciocca di capelli incollata alla bocca. “oh ehm
grazie”
In pochi minuti tutti si
tuffarono in acqua, il sole calava lentamente all’orizzonte fino a scomparire
del tutto.
Il mio sguardo correva spesso
sul viso e sul corpo di Jos, non capivo esattamente il motivo ma qualcosa mi
attirava come se due calamite fossero incastrate dentro i nostri corpi.
Nuotavo tranquilla, insieme
al gruppetto creatosi quella sera. Gruppetto per modo di dire, eravamo in
quattro. Chi ci vedeva avrebbe potuto scambiarci per una coppia. Una coppia? Io
e chi? Ian? Jos? E Sierra? Piace qualcuno dei due?
Troppeee domandeee rischio di far
esplodere il mio prezioso cervello. Ed
ora? Che sarebbe accaduto?
SIERRA POV
Adoravo l’acqua, adoravo la
compagnia della mia cara amica e si, anche se dimostravo diversamente, mi
piaceva la compagnia di Joseph. Non era male come ragazzo, forse per questo
continuavo a litigarci? E Ian? Sembrava avere un debole per Chaty, ma quanto
era sexy? Soprattutto con quel costumino.
“Stanno per iniziare il gioco
della bottiglia vi va di andare?”
“Ma è per bambini!” Jos,
sempre il solito.
“Hai paura di baciare una
racchia?” risposi a comando, le mie solite risposte alla cazzo.
“no forse te!” e scoppiò a
ridere.
A quelle parole rimasi malissimo,
poteva pur scherzare, ma questa volta aveva decisamente esagerato. Uscii
dall’acqua, dirigendomi verso un asciugamano per avvolgerci il mio corpo
bagnato e salato. Stringevo i denti.
Che vada al diavolo!
Chaty mi raggiunse, non mi
andava di farla preoccupare e sorrisi anche se dentro non sorridevo. Aspettammo
qualche secondo, il tempo i dure ragazzi uscissero dall’acqua.
“non pensarci, è un idiota” mi
sussurrò Ian quando mi passò accanto
Ma quanto è dolce?
Gli sorrisi, inclinando il
capo in segno di gratitudine.
“Su andiamo a prendere posto,
il gioco sta per iniziare”
Chaty mi spinse, mi era
passata la voglia di giocare. Davanti a noi i due ragazzi che parlottavano tra
di loro. Chissà di cosa.
Tutti e quattro ci mettemmo
vicini.
“ Scusate voi quattro se vi conoscete dovete
sparpagliarvi”
“Cosa e perché?” Chiese Ian
“è il regolamento, almeno
potrebbe capitare la possibilità che anche tra di voi accada qualcosa”
Di malavoglia ci alzammo
mettendomi un po’ distanti tra di noi, chi in mezzo ad altre ragazze, chi
dall’altra parte del cerchio. Ci guardavamo agitati, ma ridevamo, la cosa
elettrizzava tutti.
Il primo girò iniziò, le
penitenze sorvolavano ogni cosa, pochi erano gli audaci a provare “il bacio”.
Era il turno di Joseph. “Bacio”
Il cuore cominciò ad
aumentare il suo battito. Non potevo credere al fatto che aveva scelto quella
parola.
Ian e Chaty si erano già
baciati un paio di volte, era capitato anche a me di dare un bacio lieve a Ian,
ma Jos?
La bottiglia roteava, roteava,
roteava, sembrava non volersi mai fermare. Ma eccola che rallentava la sua
corsa, chi sarebbe stata o stato il prescelto?
Ancora pochi secondi.
La notte che ci avvolgeva ci
allontanava dal mondo, allontanava me, non riuscivo a vedere nient’altro che il
tappo di quella bottiglia, ora ferma, che indicava… me? Stava indicando
proprio… me?
Alzai lo sguardo timidamente
verso quello di Jos, non volevo guardarlo dopo ciò che aveva detto un istante
prima, il suo primo giro di bacio e gli toccava baciare proprio colei che non
voleva baciare.
Si alzò senza indiscrezione,
tranquillo, con un lieve sorriso sulle labbra, si avvicino a me.
“mmmh
il mio primo tentativo, mi è andata bene” sussurrò girandomi verso di lui.
Ma sei scemo o cosa? Riordina ci che hai in mente per
l’amor di dio!
Trattenni il fiato. Si
avvicinava sempre di più.
Oddio aiutooo!!
Ed ora?
Sentivo il battito del mio
cuore nelle orecchie. –e rallenta un po’
maledetto cuore-
Ma niente non voleva saperne.
Le campane suonarono
nell’istante in cui le sue labbra premettero sulle mie. Via era fatta!
Com’erano morbide. Perché non si stacca? Gli piace?
Mi lasciai trasportare dalla
morbidezza delle sue labbra.
Socchiusi gli occhi.
Era tutto un sogno, no ti
prego fa che non sia solo un sogno.
L’incantesimo terminò
nell’istante in cui le sue labbra si staccarono dalle mie e si dirige al suo
posto, portai le dite involontariamente sulle mie labbra. Non potevo ancora
crederci.
Guardai Chaty era turbata. Cos’era successo
nel frattempo? Perché aveva la fronte corrugata? A che pensava?
Il gioco finì. Ci dirigemmo
verso un banchetto per bere qualcosa, per ridere e scherzare, avevo preso molta
confidenza con Ian, era stato davvero carino con me quella sera, Jos si
comportava sempre da solito idiota, ma sembrava che dentro di lui ci fosse
qualcosa di dolce, ma tentava sempre di nasconderla.
Chaty era ancora avvolta da
una nube di inquietudine, la vidi allontanarsi. Forse aveva bisogno solo di un po’
di solitudine.
Joseph Pov
Eccoci tutti accerchiati a
giocare a questo stupido gioco.
Guardavo le facce dei
presenti, c’erano tante belle ragazze in effetti. Guardai Ian, sembrava
elettrizzato all’idea di quel gioco. Ma si perché no infondo sarebbe stato
divertente.
Bene era il mio turno, presi
in mano la bottiglia.
“mmh
scelgo… ma si dai. Bacio” annunciai prima di
cominciar a far roteare la bottiglia.
Fa che sia una ragazza! Fa che sia una ragazza! Magari
anche carina! Ma una ragazzaaaa!
La bottiglia stava per
terminare il suo giro. E la fortunata è……
Sierra?
Dopo ciò che gli avevo detto,
anche se non lo pensavo realmente, avrei dovuta baciarla. Ma lei era davvero
una bella donna.
Si lo avrei fatto con
piacere.
Mi alzai e mi diressi verso
di lei con un sorriso sulle labbra. Mi inchinai, lei non mi guardava in faccia,
l’avevo ferita? Ma dovrebbe aver capito che io scherzo! Bah…
Presi il suo viso tra le
mani, era così piccolo, la sua pelle liscia, i capelli che liberavano ancora
qualche goccia di acqua. Mi avvicinai alle sue labbra e la baciai. Sapeva ancora
di mare misto al sapore della birra che fino a pochi minuti fa stava
sorseggiando. Le mie mani sentivano il bollore delle sue guancie.
Ho hoooo le piaccio? Mmh e poi che morbide queste labbra
Mi alzai per dirigermi
nuovamente al mio posto. L’avevo baciata e mi era piaciuto, oddio davvero mi
era piaciuto?
Cominciai a pensar a quel
contatto, alle sue labbra morbide al suo profumo che mi aveva inebriato, la
salsedine sulle sue labbra. Wow!
Il gioco finì e ci prestammo
a portarci verso un tendone dove servivano da bere. Ne avevo assolutamente
bisogno.
“già giù giù!”
continuavo ad incitare qualcuno che provava a mandar giù qualche liquore in un
sol sorso. Che pandemonio ahahaha.
Mi guardavo intorno le stelle
brillavano in cielo, una sera bellissima, il falò ebbe inizio. Tutti si
prestarono a cuocere qualcosa intorno ad esso. Con lo sguardo notai Chaty che
si era allontanata, aveva lo sguardo turbato. Cosa gli era successo?
Guardavo Ian che rideva e
giocava con Sierra, se era innamorato di Chaty perché non andava da lei?
Aspettai qualche minuto e
vedendo che non si muoveva mi diressi da lei.
Seduta sugli scogli con i
piedi immersi nell’acqua c’era lei, aveva un fascino tutto suo, era una
bellissima donna chi mai poteva resisterle? La luce della luna che faceva
splendere la sua pelle. Troppi pensieri mi giravano alla testa su di lei ma
perché???
“Ehy
sirenetta” eccola che si girò di scatto. Che sussulto al cuore.
Kath pov
Perché mi infastidiva il
bacio tra Jos e Sierra? C’era qualcosa tra di loro ed io non me ne sono resa
conto?
Con i pensieri sottosopra mi
allontanai dalla festa che cominciava a mettermi malinconia. Con un bicchiere
di ponce in mano, ovviamente corretto con dell’alcool, mi diressi tra la massa
scura di scogli. Lontano da tutti.
Mi sedetti su uno scoglio, il
fruscio dell’acqua era rilassante, i piedi immersi, il cielo stellato. Tutto
era magnifico.
“Ehy
sirenetta” la voce di Jos ruppe il silenzio e mi fece
girare di scatto.
“Cosa ci fai qui? Non
dovresti essere alla festa?” bevvi un sorso.
“Beh se per questo anche tu!”
“mmh
cercavo un po’ di tranquillità tutto qui” dissi infine, dovevo nascondere tutto
ciò che covavo dentro. Non so perché ma avevo sempre la tendenza ad esprimere
contro il mio volere ciò che sentivo.
“Bello il gioco della
bottiglia vero? Non era mica un gioco
per bambini?” lo stuzzicai un po’
“si hai ragione, ma beh si lo
ammetto mi sono divertito”
Il mio sorriso scomparve.
“e anche il bacio con Sierra?”
“Perché me lo chiedi?”
Mi raddrizzai, incrociando le
gambe in perfetto equilibrio sulla roccia, sulla quale sedevo.
“non lo so, il vostro modo di
stuzzicarvi, il bacio, lo so era un gioco ma vedere la vostra espressione”feci
spallucce.
Come previsto lui rise.
Puff che imbecille
“sei per caso gelosa?”
“cosa?” questa volta risi io “gelosa
di cosa scusa?”
Lui inclinò il capo “beh
perché a posto di baciar te ho baciato la tua amica Sierra”
“ma fammi il favore! Era un
gioco! E poi scommetto su tutto ciò che vuoi che Ian
bacia molto meglio di te!” canzonai altezzosa voltandomi di spalle.
“ah tu credi? Ne sei proprio
così sicura?”
“Si” dissi con decisione.
Poi accadde tutto così
velocemente. Mi sentii attirata contro il suo corpo, il volto girato dalla sua
mano che raccontava la storia della sua vita. Le sue labbra che si univano alle
mie in un bacio languido. Mi stringeva a lui e non voleva saperne di staccarsi.
Quando decise di farlo non sapevo che dire, lo guardavo con la bocca dischiusa.
Mi.. mi… mi ha baciato?
Senza dir nulla si
allontano, o meglio sentii mormorare uno
“scusa”.
Rimasi ancora li qualche
istante. Troppe emozioni mi riempivano in quel momento.
Sierra Pov
Direi che la festa si può
dire conclusa. Vidi Jos sbucare da alcuni scogli, dove diavolo era andato?
Mi reggevo a stendo addosso a
Ian, abbastanza ubriaco anche lui. Barcollavamo sulla sabbia.
“Joooooooooooooooos
ma dove scappi?” urlai tra le mille risate.
Nessuna risposta
“Ehy
Ian andiamo a cercare Chaty”
dissi con voce balbettante.
Ma nell’istante in cui ci
dirigemmo verso gli scogli dove, precedentemente era uscito Jos, ecco che uscì
Chaty.
La raggiunsi subito,
inciampando qualche volta nella sabbia.
Lei si precipitò da me
prendendomi tra le braccia prima che io cadessi nuovamente a casa
“Diamine Sierra, ma quanto
hai bevuto?”
Io scoppiai a ridere mentre
Ian ritornava penso a casa.
“non ho bevuto tanto uno o
due bicchieri” mentii barcollando tra le sue braccia mentre ci dirigevamo in
macchina. Molte persone avrebbero passato la notte sotto le stelle eccetto noi
che l’avremmo passata nel nostro letto.
“su dai cambiati veloce che
ti aiuto a metterti a letto” sentii la voce di Chaty a tratti, la stanza
vorticava.
Tutto ciò che ricordai fu la
morbidezza del mio cuscino e il buio assoluto.
JOS POV
Ora nel mio letto ripensavo
al bacio dato a Chaty, la sua espressione stupita… avevo agito d’istinto, o
forse ero semplicemente ubriaco?
Fu con questi pensieri che mi
addormentai rapidamente.
Kath POV
La macchina correva tra le
strade libere, l’aria fresca mi pizzicava sulla pelle, non avevo bevuto, ma
sentivo ugualmente girarmi la testa. Con molta attenzione riuscii a tornare a
casa sana a salva.
Feci spogliare Sierra e la
misi a letto.
“che ragazza” sussurrai
sorridendo, mentre la guardavo già immersa nei sogni.
-se comincia così sicuramente passerò la notte sveglia… dio come russa
Mi feci una doccia, dovevo
liberare la mente. So quello che provo per Ian, ma perché continuava a tornarmi
in mente il baci di Jos? E perché mi
aveva baciato?? semplicemente perché lo avevo provocato?
Uscita dalla doccia mi
rivestii e mi misi a letto.
Kath si svegliò la mattina successiva sentendosi
terribilmente stordita. Stava per entrare in bagno quando sentì il familiare
rumore dell'acqua che scorreva.
Sapendo che Sierra aveva un
bagno adiacente tutto suo, entrò lentamente confusa per vedere chi lo stava
usando.
Dal box della doccia
appannato, riuscì a distinguere l'immagine sfocata di una larga schiena
maschile di fronte a lei. Una delle sue mani era tenuta fermamente contro il
muro, mentre l'altra andava verso l'alto per lavare via lo shampoo dai corti
capelli neri. Ian.
Velocemente, abbandonò tutti
i suoi vestiti e lo raggiunse nella doccia.
Nel momento in cui le labbra
di Chaty fecero piovere baci sulla sua schiena, l'intero corpo si tese. Il suo
respiro divenne debole e il suo membro si indurì quasi istantaneamente.
“Oh Chaty
sei tu piccola” la sua dolce voce risuonò cullandola con dolcezza.
L'acqua della doccia stava
diventando sempre più calda mentre continuava a cadere su di loro, ma a Chaty
non poteva importare di meno. Lo voleva così tanto che poteva sentire il suo
corpo tremare per la troppa anticipazione.
Lentamente, lui si voltò per
guardarla in viso. I suoi occhi divorarono la vista del suo corpo nudo mentre
lei lo guardava con desiderio. Con un gemito, lui la sollevò per aiutarla ad
avvolgergli le gambe attorno alla vita. Con una mossa veloce, si voltò per
premerla stabilmente contro il freddo muro di mattonelle e schiacciarle le
labbra con le sue.
Kath chiuse gli occhi quando lo sentì affondare il suo
membro nel profondo di lei. “Oh, è così bello”
“No, non chiudere gli occhi” la
blandì lui mentre la sua voce diventava improvvisamente familiarmente più
bassa. “Guardami, love... voglio che tu mi veda mentre vieni”
Chaty spalancò gli occhi, un
piccolo ansito le sfuggì dalle labbra quando si ritrovò a fissare un paio di
profondi occhi blu invece che ghiaccio. “Jos?”
“Oh Katherine...” disse lui
in tono gutturale mentre continuava a pompare dentro e fuori di lei.
“Oh Jos...
è così bello”
“Vuoi che mi fermi, sweety?” sibilò lui.
“Non fermarti! Non fermarti
mai... ungggh”
“Oh Chaty...
ti voglio così tanto...” gemette lui mentre iniziava ad accelerare le spinte.
“Oh Dio, ho bisogno di te...
(ansito) Oh Jos, ti amo così tanto...” Kath sentì
dire da se stessa proprio mentre la sveglia sul suo comodino suonava.
Aprendo gli occhi, si tirò
velocemente a sedere, un'espressione di perplessità le riempì gli occhi quando
realizzò che era nel suo letto e che Jos non era da nessuna parte che lei
potesse vedere. Il suo corpo era vestito e non bagnato, non era sotto la
doccia.
Oh cavoli allora è stato
tutto un sogno….
“Oh merda!” sussurrai guardando
il muro davanti a me “ed ora?”
Rieccomi so che è passata un’eternità
dall’ultimo aggiornamento ma spero che questo capitolo serva per farmi
perdonare della lunga attesa anche perché sono cambiate delle cose, per prima
cosa la ragazza che scriveva con me ha dato forfait e quindi ho trovato un’altra
ragazza altrettanto brava lei non scrive qui su EFP ma ha un blog dove scrive i
suoi libri e se volete posso darvi il link ma me lo dovete richiedere nei
commenti ok?? Che dire questo capitolo parla da solo quindi è inutile
commentarlo no?? Ora stà a voi dirmi cosa ne pensate
aspetto con ansia le vostre recensioni!!!! Vi dico già che il prossimo capitolo
ci sarà tra 2 settimane perché domani parto e torno il 1 settembre ma non
preoccupatevi l’altra ragazza che scrive con me si occuperà di scrivere il capitolo
e al mio ritorno lo posterò promesso XDXDXDXD