“Quante volte hai fatto l'eroe salvando l'intera umanità”?

Ferito, sanguinante e con l'orgoglio infranto ma sopito nel più profondo del suo cuore.

Quando hai qualcuno da salvare, nulla è più importante che rivedere i loro occhi, incontrare nuovamente gli sguardi delle persone che hai amato e che ogni giorno ti accoglievano sorridenti in un posto sereno come quella che hai imparato a considerare la tua nuova casa.

Aveva sbagliato. Aveva barattato la sua voglia di combattere contro Kakaroth con la felicità dei propri cari e sacrificando la vita di migliaia di innocenti.

Doveva mettere fine a tanta sofferenza e lui un piano ce l'aveva già.

Avrebbero dovuto ascoltarlo, ubbidendo servilmente come quando sul suo pianeta imponeva ordini a destra e a manca senza pensare alle conseguenze; poco importava se chi avesse eseguito gli ordini erano il Supremo e un'autorità ancora più grande di Re Kaioh.

Era un principe, un abile stratega e per Dio lo avrebbe dimostrato in quel frangente dove tutto sembrava perso per sempre, dove il destino dell'intera umanità sarebbe diventato un cumulo di macerie se lui non avesse avuto un'idea delle sue.

Non era la prima volta che dimostrava il suo intelletto, ma stavolta lo faceva solo ed esclusivamente per il bene di tutti.

Non per lui o il per suo atavico orgoglio, ma solo per trovare definitivamente un posto su quella terra che tanto aveva odiato e sulla quale voleva tornare da vincitore una volta per tutte.

Mai più da sconfitto o offeso, voleva sentirsi parte integrante di un pianeta che aveva aiutato a ripristinare con tutto sé stesso.

Avrebbe abbracciato la sua donna con l'amore di sempre e guardato suo figlio con l'orgoglio che lo aveva contraddistinto, per dirgli che in una battaglia importante come quella, lui si era fatto onore, e che aveva resistito e combattuto con la tempra di un vero sayan.

Stavolta avrebbe parlato ai propri cari e lo avrebbe fatto col cuore in mano.

Aveva avuto un'idea, forse non quella decisiva, ma doveva provarci anche a costo di sprecare i desideri delle sfere di Namecc. Doveva assolutamente realizzare il suo piano e l'avrebbe fatto...

“Quante volte hai fatto l'eroe salvando l'intera umanità”?

“Perché mi fai questa domanda”?

“Rispondi e basta”!

“Beh ecco vedi... io non ricordo...!

Quanto era cambiato dal suo primo atterraggio sulla terra non riusciva a comprenderlo nemmeno lui; ripensamenti e rimorsi non ce ne sarebbero stati mai più, per quanto non gli fosse mai piaciuto ammetterlo, era diventato uno di loro e anche per questo ora lottava con tutto l'ardore che aveva in corpo.

Avrebbe suggerito al suo vecchio nemico l'arma con cui sconfiggere Majin Bu, lui sarebbe stata la mente ed un suo suddito il braccio.

Poco importava che tutti gli esseri umani non avrebbero mai conosciuto la verità, l'importante era guardare la sua famiglia negli occhi e leggervi l'orgoglio che tanto aveva cercato per sé e la sua intera esistenza.

“Preparati ad accogliere l'energia sferica di tutti i terrestri che riporteremo in vita con le sfere del drago. E' ora di dare nelle loro mani il destino dell'intera umanità”.

Il suo amico capì e si preparò alla battaglia.

Finalmente si considerava un umano e non più il cinico e malvagio principe dei sayan.

Tutto pur di rivedere i loro sguardi e le loro risate, tutto pur di mettere fine a tutta quella distruzione che aveva contribuito a creare.

Non più per lui o il suo orgoglio, ma solo ed esclusivamente per il bene di tutti...

Carissimi lettori, sono a casa e la voglia di scrivere è più forte della mia voglia di mare ^_^

Riguardando la puntata n. 283 di dragon ball z, il piano di Vegeta, mi è venuta in mente questa breve storia che spero possa piacervi .

Auguro a tutti buone vacanze e ringrazio come sempre anticipatamente quanti di voi vorranno lasciarmi un commento riguardo la fanfiction...

ps. Aggiornerò a breve CREDERE NEL FUTURO, e che dire... Vi adoroooooooo

Reina.