Ed ecco a voi la prima delle sorprese che vi avevo promesso.

Spero vi piaccia e, nell'attesa di conoscere il vostro parere, vi auguro un Buon Ferragosto,

anche se un po' in ritardo.

Grazie a tutti, vostra Miss_Writer

Chiamami mamma

“  A more sono a casa.”

La sua voce risuona stanca mentre mi giunge dal corridoio e un piccolo sorriso spunta sulle labbra del piccolo esserino che stringo fra le braccia.

Ma guarda.. Ha già capito a chi appartiene quella voce!

“  Dove sei tesoro?”

“  In cucina. Sto allattando il piccolo.”

Entro in cucina e mia moglie in tutto il suo splendore tiene in braccio il mio bellissimo erede dagli occhietti blu che mi fa ciao con la manina.

Adoro ritornare a casa e ricevere questa calorosa accoglienza!

“  Ma ciao piccolino! Come siamo eleganti oggi. Sei proprio un giovanotto affascinante!”

Un bacio a schiocco si posa sulla fronte del nostro amato bimbo che batte le mani entusiasta e sorride come una Pasqua.

“  Guarda chi c'è..”

“  Dad-dda.”

“  Apprezzo il tentativo..”

“  Hai fatto più tardi oggi..”

“  Stamattina ho dovuto lasciare la macchina fuori dagli uffici, dato che stanno ristrutturando i parcheggi. Comunque ciao anche a te mia bellissima mogliettina.”

Prendo le sue labbra fra le mie e la bacio lentamente per qualche secondo, dato che qualcuno è parecchio affamato..

“  Pap-ppa...”

“  Tranquillo amore mio, ora ti do la pappa. Aspetta solo un attimo..

Hai camminato un'ora sotto la pioggia per arrivare alla macchina?”

“  Già, infatti credo proprio che andrò a fare una bella doccia.. Su dà da mangiare al nostro affamatissimo pargolo, prima che divori anche me.”

“  Eh sì, non voglio che si metta a piangere questo bel bambino. Fai con calma.”

“  Anche tu. A preparare il pranzo ci penso io.”

“  Sei sicura? Sarai esausta..”

“  Sì è vero, ma oggi ho proprio voglia di cucinare. Così mi rilasso un po'.”

“  Ok..”

“  Dammi un bacio.”

Insisto sulla sua bocca per qualche istante in più, assaporandone il gusto dolce e la carnosità di quelle labbra.

Non c'è che dire: mia moglie diventa ogni giorno più bella!

“  A dopo.”

“  A dopo. Buon appetito piccoletto.”

Con due dita solletica quel piedino calzato di bianco e sulle labbra del nostro piccino compare un sorriso dolcissimo.

*****

Mi ci voleva proprio una bella doccia!

Ora però è meglio che mi inventi qualcosa per il pranzo..

Ho voglia di pesce. Mmmh vediamo..

Sugo ai frutti di mare? No.. non abbiamo più sugo. E non ho voglia di mangiare pasta.

Non ho nemmeno voglia di friggere..

Ci sono! Insalata di riso al profumo di mare!

*****

“  Buono eh?”

Guardo con attenzione questo esserino che tiene una piccola mano appoggiata sul mio seno sinistro e che con tranquillità ne succhia il latte.

È una sensazione meravigliosa. Allattare questo birbantello mi rilassa. Un vero toccasana per il mio umore.

Ah che carino! Mi ha fatto un sorriso tenerissimo..

Sei il più bel bambino che io abbia mai visto amore mio!

“  Ma guardalo! Ancora a farsi coccolare dalla mamma.”

“  Sentito che ha detto piccolo? Sei d'accordo?”

“  No no”

“  Vuoi ancora la pappa?”

“  No.. dad-dda.”

“  Ma io non sono commestibile.”

Strappo una risata divertita alla splendida donna che mi sta davanti e il piccoletto di casa inizia a gattonare verso di me.

“  Vieni qui ometto. Oh fatti abbracciare.”

La guancia paffutella va ad adagiarsi sulla spalla assieme al braccetto sinistro mentre quello destro circonda il collo del genitore. Quanto sono belli insieme.

“  Susso..”

“  Vado a prenderlo.”

“  Sentito? Ora la mamma va a prendere il ciuccio.”

“  Eccolo qui. Tieni amore.”

“  Assie.”

“  Prego.”

“  Passo...”

“  Come?”

“  Vuole andare a giocare nel box, con i pupazzi.”

A“  h capisco. E allora forza campione! Andiamo nel box.

Ora mi prometti che farai il bravo mentre io e la mamma prepariamo il pranzo?”

Scuote la testa su e giù in segno di risposta affermativa e inizia a giocherellare con il suo pupazzo preferito. È incredibile il modo in cui capisce quello che gli diciamo. Spero che rimanga così obbediente anche quando sarà più grandicello..

“  Amore mi ascolti?”

“  Oh, scusami.. Ero sovrappensiero.. Dimmi.”

“  Metti ammollo le vongole mentre io pulisco le seppie?”

“  Non c'è bisogno tesoro, le vongole sono quasi pronte. Le ho messe ammollo mezz'oretta fa.”

“  Fantastico! Mi aiuti a preparare il resto.”

“  Certo amore.”

*****

“  Allora. Com'era il pranzo?”

“  Squisito, come sempre.”

“  Portiamo il nostro amato pargolo in camera con noi?”

“  Direi proprio di sì.”

“  Oh issa.. Forza cucciolo che ti metto a nanna.”

“  Na-n-na.”

“  Certo lupachiotto. È arrivata proprio l'ora del riposino. Eccoti qua bello comodo nella tua culla.”

“  Dormi bene piccolino.”

Mi stendo sul letto prendendo fra le braccia la mia compagna, venendo subito catturata dal suo irresistibile profumo che piano piano mi conduce e mi accompagna in quel mondo fatto di sogni e avventure.

“  Ti va di accompagnarmi in un posto dopo?

Amore..”

Alzo lo sguardo e mi accorgo che sono l'unica ad essere rimasta nella realtà.

Quasi quasi mi unisco anch'io ai miei due ronfanti amori.

*****

“  Mam-mma...”

La voce del piccolo coperta, dal ciuccio mi risveglia dal limbo in cui mi hanno portata le braccia del mio più grande amore.

Apro gli occhi e mettendomi in una posizione seduta, vedo il nostro birbante preferito che saltella allegramente attaccato alle sbarre della culla.

Mi volto verso la sveglia e vi leggo le 16 e 20. Mmh, sarà meglio svegliare anche il ghiro che mi dorme accanto.

“  Ben svegliato amore della mamma! Quanta energia che hai..

Che dici? Hai voglia di svegliare dad-dda?”

L'applauso che nasce sulle sue manine è una risposta più che esauriente.

Ovvio che ne ha voglia!

“  Corri piccolo!”

Dei passi pesanti e incerti si fanno strada lenti sul materasso, ma questo non basta a farmi riprendere piena coscienza di me.

Mi sento afferrare per i pantaloni come fossi un appiglio da tenere stretto e quei passi si fanno meno pesanti ma comunque incerti.

A metà strada la camminata si arresta e un peso instabile si concentra poco più in basso del mio ventre..

Credo di sapere di cosa, o meglio, di chi si tratti..

Qualcuno vuole darmi il ben svegliato, o il ben servito.. Dipende dai punti di vista.

“  Dad-dda..”

“  Mmh.. sto sognando.. Mi sembra di avere qualcuno sulla pancia.”

“  Dad-dda.. batta nanna.”

“  Ora che ci penso ho un certo pruritino proprio lì..”

Trattenendo a stento le risate mi godo la scena in cui una mano mesta va a grattare delicatamente la schiena del bimbo che scoppia a ridere sorpreso dal solletico.

“  Dadda, batta..”

Lo stendo con il solletico e leggermente esausto si arrende sul mio petto per riprendere fiato. Adoro farlo ridere!

“  Ma quanto siete belli insieme!!”

“  Ma che domande? Tantissimo no. Vero ometto?”

Annuisce sfregando la testolina sulla mia pelle nuda e stavolta sono io a ridere per il contatto.

“  Il mio bellissimo leoncino! Ora ti sbrano di baci..!”

“  E poi sono io quella sdolcinata..”

Tira fuori la sua lingua e poi si diletta a riempire il suo 'leoncino' di baci mentre lui furbescamente, gode di tutte quelle coccole. Io li amo questi due furbacchioni!

*****

“  Volete andare da qualche parte? E' una bella giornata e sarebbe un peccato sprecarla qui al chiuso.”

“  Sai che pensavo proprio la stessa cosa?”

“  Bene. Allora, dove si va?”

“  Prima vado a prendere le mie cose, poi te lo dico.”

“  Oh oh.. Ricorda piccoletto mio.. Far decidere le donne a volte può essere rischioso..

Ahi!!”

“  Se non vuoi un altro scappellotto ritira cos'hai appena detto.”

“  Ok........ Fatto!”

“  Bene. Adesso andiamo.”

“  Agli ordini Signora! Signorina..!”

*****

“  Eccoci qui. Bella idea quella di venire nella parte antica del parco.”

“  Era da un po' che volevo venirci per ritrarre questo splendido salice”

“  E perché non ci sei mai venuta?”

“  Perché aspettavo di farlo con la mia famiglia.

Vai in braccio a dadda amore.”

“  Sì vieni qui. Così la mamma dipinge con calma.”

“  Nella borsa ci sono alcuni suoi peluche nel caso volesse giocare.”

Se sapesse che sono venuta qui con Ami per preparare i contorni del quadro mi farebbe a pezzettini. Infatti ora devo solo dargli colore.

Però potrei fare un altro ritratto.. Magari proprio a quei due che mi stanno alle spalle..

Dopo un tempo indefinito la vedo sedersi su un masso e cominciare un nuovo disegno.

Chissà cosa cattureranno queste mani d'oro in questo posto incantato.

Non mi resta che aspettare che lo finisca.

*****

“  Tesoro.. Ho lasciato dei colori in macchina. Vado a prenderli, e cerca di non sbirciare!”

“  Ok.. Quanto sei diffidente!”

“  Ti conosco amore.”

“  Già, è vero. Su va tranquilla. Ti prometto che non ficcherò il naso nel tuo quadro..”

“  Sarà meglio per te.”

Non appena si allontana e sparisce oltre il cancello prendo Darien in braccio e mi avvicino alla tela..

Oops. È la prima volta che lo chiamo per nome.. perdonate questa mia mancanza.

“  Allora piccolino. Diamo un'occhiatina prima che la mamma ritorni.”

“  Mamma.”

“  Dove amore? La mamma è andata alla macchina. Su non farmi spaventare.”

“  No.. Mamma.”

Indica con il ditino la tela e mi abbasso con lui a guardarla ma non c'è traccia di lei..

Cosa vorrà dire?

“  Tu mamma.”

Io mamma... Mamma!

Uno strano senso d'inquietudine mi prende alla sprovvista e afferro alla bene e meglio i colori chiudendo violentemente lo sportello della macchina e pigiando con ancor meno galateo il tasto delle chiavi.

Inizio a correre a perdifiato finché non li raggiungo.

“  Amore, amore tutto bene?”

La sua voce mi giunge ovattata dalle emozioni che sto provando in questo istante.

Il piccolo continua a guardarmi normalmente e sorridente e io non credo a quello che appena successo.

“  Amore.. Stai bene? Cos'è successo?”

Il mio respiro fatica a tornare alla normalità e il suo sguardo mi preoccupa in quanto colmo di perplessità e sorpresa.

Le metto una mano sulla spalla e cerco di calmarmi anch'io.

“  Mamma..”

“  Come? Amore di che parli?”

“  Mamma.. Mi ha chiamata mamma! Darien mi ha chiamata mamma!!”

Ancora incredula lo prendo e lo stringo a me abbracciandolo con tutta la felicità e l'affetto di cui sono capace.

Oh amore mio! Quanto ti voglio bene leoncino mio!

Mi commuovo quando capisco cosa è accaduto e vedere la gioia indefinibile dipinta sul suo volto e su quello del bambino mi scalda il cuore e mi rende difficile trattenere alcune lacrime di felicità.

“  Michiru! Mi ha chiamata mamma! Nostro figlio mi ha chiamata mamma!”