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Autore: Itsamess    16/08/2012    2 recensioni
STORIA DA REVISIONARE
Rachel si è trasferita a Sidney, Australia, con Finn, dove è diventata la stella dell'Opera House. Un giorno trova sulla spiaggia qualcosa che potrebbe cambiare completamente la vita che si è creata: un messaggio in bottiglia.
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Questa storia fa parte della serie Erbario, la pianta legata a questa one-shot è la zinnia (la tua assenza mi addolora)
Genere: Malinconico, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel, Jessie/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Erbario'
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It's like being on the ocean floor (zinnia, la tua assenza mi addolora)




«Mi piace rimanere nell'auto quando viene lavata, sembra di essere sul fondo dell'oceano»
Rachel non aveva mai visto l'oceano.
Nella sua mente, il Pacifico era una distesa azzurra, talvolta verde, a primavera, popolata da mostri marini e sirene dalla coda iridescente, capace di inghiottire velieri e isole perdute.
E ora lo aveva attraversato per giungere lì, a Sidney, Australia, la sua nuova casa, se si poteva definire così un cottage bianco sulla spiaggia.
Di notte, se si prestava attenzione, si poteva perfino sentire lo zampettare dei gabbiani sul tetto.

 


Questa è una lettera al mare,
immenso e invincibile,
quel mare che mi separa da tutto ciò che desidero
e che non avrò mai.
Quel mare color del cielo,
verde
azzurro
blu
nero di notte
e viola durante le eclissi
secondo le leggende locali.
Quel mare che lei ha solcato
allontanandosi da me
quel mare che fisso impotente
perchè ciò che mi frena-
la sola cosa che può fermarmi-
è
la consapevolezza
che se anche io la raggiungessi,
lei non potrebbe essere mia.

Quante volte,
o mare,
hai chiamato il mio nome
hai tentato di abbracciarmi
di sovrastarmi con la tua acqua scura

O mio Dio, sta affogando, perchè è ancora sotto, aiutatelo, qualcuno chiami i soccorsi

Ma sono riemerso
non potevo morire
perchè forse ero già morto
il giorno in cui l'ho perduta.

Questa è una lettera
è una preghiera
perchè tu la riporti da me
io non posso farlo
non più


Jesse chiuse gli occhi e scagliò la bottiglia nell'oceano, desiderando con tutto se stesso la sua preghiera non rimanesse inascoltata.
Nella notte scura fu solo il rumore di quell'inaspettato tuffo a rompere il silenzio, e lo scricchiolio dei suoi passi sul vecchio pontile di legno.

 

Otto fusi orari più a ovest, Rachel raccolse un mucchietto di sabbia e la fece scorrere fra le dita.
Il mare, finalmente.
E sulla battigia, levigata dalla sabbia, una bottiglia.
Partì con la prima nave del mattino, senza lasciare spiegazioni, ma solo un mucchietto di conchiglie sul tavolo della cucina, posizionate in modo da formare la parola "scusa".
Finn avrebbe capito, forse.


 

  
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