Ogni volta.
Ti amavo.
Chiude
gli occhi tra i suoi capelli, stringe le dita a pugno nei suoi vestiti, preme
le labbra sulla sua spalla. Trema.
Ti ho amata ogni volta.
La
sente immobile e non ha il coraggio di guardarla, ma sale piano sul profilo del
collo, del mento, della guancia. Le sfiora le labbra con le sue.
Ti ho amata così tanto.
La
sente ansimare e vorrebbe fermarsi, lei
non dovrebbe sapere, non è giusto sconvolgerla così, ma troppe volte
avrebbe voluto conoscere il sapore di un suo bacio e troppe volte si è vista
strappare via il tempo da sotto le unghie.
Così profondamente.
E
la bacia e la respira e la tocca e la stringe e la respira e la bacia e la
bacia. E trema, soprattutto, trema. E lei
è immobile e non merita questo, non è
giusto sconvolgerla così, ma troppe volte l’ha persa, troppe volte non è
riuscita a salvarla, troppe volte non è riuscita ad averla con sé e per sé.
Che ho annullato me
stessa.
Soltanto
quando trova la forza di allontanarsi dalle sue labbra e di aprire gli occhi,
vede quelli di lei pieni dei suoi, e sente il calore di un abbraccio ricambiato
e sente la magia di un momento che – forse – non si ripeterà.
Ti ho amata ogni volta.
Un
sussurro.
Ti amo.
«Ho
sognato di questo.»
Ti amerò sempre.
[ 230 parole
]
Spazio dell’autrice
Questa storia è nata in virtù dell’iniziativa per il femslash di White Pages, i cui prompt mi sono
stati gentilissimamente suggeriti in un momento di calo d’ispirazione dall’amministratrice
VerderameAliH,
che molti di voi certo conosceranno ♥ Io ho
scelto la frase ‘Ti amavo. Ti ho amata
così tanto e così profondamente da essere riuscita ad annullare me stessa.’
e il mio primo pensiero è corso naturalmente a Homura
e a Madoka. *fiumi di lacrime random*
L’ambientazione di questa flash si colloca nell’episodio 11 dell’anime,
il momento dell’abbraccio insomma. *ancora fiumi di lacrime random* E niente, è
davvero una scemenza piccola piccola, però in fondo
ci tengo. L’ho sentita molto, e spero che qualcosina arrivi anche a voi.
Aya ~