Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama!
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Autore: Kim_Pil_Suk    17/08/2012    1 recensioni
[AoixNuovo Personaggio]
Qui il problema è: Perchè l'amore più forte è quello che viene dall'odio? Aoi farà conoscenza di una ragazza, una ragazza che cambia il suo aspetto per non essere diversa dalle altre. Ad Aoi questa ragazza non piacerà e litigheranno spesso. Ma i migliori nemici diventano poi i migliori alleati.
Dal testo:
[...]"Ahi! Ahi! Ahi! Ahi! Che botta!" si lamentò massaggiandosi la testa "Ehi tu! Guarda dove metti i piedi! Per poco non mi facevo male..." ma non riuscì a finire le sue proteste che rimase folgorato. Davanti a lui c'era una bellezza paradisiaca. Forse paradisiaca era un po' troppo, ma in effetti non si riusciva a trovare un aggettivo adeguato, tanta era la sua bellezza. Una ragazza pallida e con i capelli neri pieni di piccoli fiori di ciliegio era davanti ad Aoi, seduta per terra con le gambe distese in avanti.[...]"Eri te che dovevi stare attenta a dove andavi!" ribattè lei sempre con sguardo gelido seduta per terra. "Mi passeresti quello per favore?" gli chiese meno gelidamente. Aoi si allungò a prendere un bastone nero da passeggio[...] Poi si diede dello stupido per averlo fatto. Ma quella ragazza aveva una voce magnetica.
Buona Lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

 

Era una giornata piovosa di metà Aprile. Fuori la pioggia cadeva velocemente sulle teste delle persone che correvano a lavoro o a casa. C'era qualche sfortunato che non si era portato l'ombrello che correva a testa china alla ricerca di un riparo.

Il campanello del Maid Latte suonò e Aoi, vestito da ragazza, fece il suo ingresso aspettandosi sguardi ammalianti e acclamazioni dai ragazzi.
Si diresse verso la porta da cui entravano e uscivano le maid e per poco non sbatté contro qualcuno.
"Ah, ciao Aoi! Tutto ok?" gli chiese una voce familiare. Lui alzò gli occhi per incontrare quelli di Misaki. Arrossì leggermente, da poco aveva scoperto di essersi innamorato di lei, ma non batteva il confronto con Usui.
"S-sì, tutto apposto!" rispose lui.
"Se cerchi il Capo lo trovi in cucina!" gli rispose per poi dileguarsi per servire i cappuccini che i clienti avevano ordinato.

Aoi si diresse in cucina annusando l'odore di dolci e glasse nell'aria. Fece una faccia disgustata. Non che odiasse il cibo, ma non apprezzava tutta quella roba zuccherata e dolce. Varcò la soglia della cucina e vide Satsuki ammirare il parfait che Usui stava decorando con cura.
"Sono qui!" disse lui appena arrivato.
"Oh, ciao Aoi! Guarda che bel Parfait che sta preparando Usui?" disse la giovane (solo in apparenza) direttrice del Maid Latte. Misaki arrivò subito dopo interrompendo la loro discussione.
"Serve un Parfait per i clienti!" annunciò avvicinandosi a Satsuki.
"Questo è per te Misa-chan!" disse Usui a Misaki facendo uscire tanti fiorellini Moe Moe dal Capo. Aoi trattenne un gemito di gelosia. Misaki ignorò Usui e mise il Parfait sul vassoio allontanandosi velocemente.
"Lo porto ai clienti!" affermò la ragazza prima di scomparire dietro la porta. Usui sbuffò disperato.

Aoi corse allo spogliatoio per poi tornare subito dopo vestito da Maid.
"Alla Capo, che devo fare?" chiese lui come se lei gli avesse dato il permesso di lavorare.
"Aoi! Lo sai che non puoi lavorare qui! Sei un minorenne!" lo sgridò la zia.
"Ma attireresti un sacco di clienti!" si lamentò lui
"Sì, è vero, ma ti serve il consenso di uno dei tuoi genitori e loro non lo permetteranno mai!"
"Ma tu sei mia zia! Vali uguale!"
"Non voglio avere responsabilità!" lo sgridò la ragazza per poi mandarlo a cambiarsi. Quando si rimise i suoi vestiti da ragazza decise di fare un giro e caso mai, fare qualche ripresa o qualche foto. Camminò per una dozzina di minuti per poi arrivare in un piccolo boschetto illuminato e colorato. Mise la macchina fotografica sul piedistallo e mise lo scatto automatico. Fece un sacco di foto.
"Aahh! Cavoli! E' molto difficile fare delle foto decenti senza nessuno che scatta o fa volare i petali! Diamine!" si lamentò lui mentre tornava verso casa, ma non riuscì a finire che inciampò in qualcosa che assomigliava ad una gamba. "Ahi! Che botta!" si lamentò massaggiandosi la testa "Ehi tu! Guarda dove metti i piedi! Per poco non mi facevo male..." ma non riuscì a finire le sue proteste che si bloccò. Davanti a lui c'era una bellezza.

Una ragazza pallida e con i capelli neri pieni di piccoli fiori di ciliegio era davanti ad Aoi, seduta per terra con le gambe distese in avanti. Indossava un abito da ragazza simile a quelli che indossava Aoi, solo che il suo era più sobrio ed elegante molto più corto davanti e con dei pantaloni a pinocchietto. Il tutto di colore nero, che si intonava perfettamenti ai suoi occhi blu come il mare. I due, o dovrei dire le due, rimasero a guardarsi stupite per un po'. Aoi osservò i suoi lineamenti graziosi e femminili e la magrezza delle braccia e delle gambe, per non parlare dei fianchi. Poi la ragazza misteriosa si riprese dalla trance e si tolse i fiori dai capelli con sguardo irritato.
"Dovresti fare attenzione a dove metti i piedi!" rispose lei gelida ma senza alzare il tono di voce. Aoi si riprese anche lui dalla trance e la guardò arrabbiato.
"Piuttosto dovresti essere tu a non mettere le gambe ovunque in modo che la gente possa inciamparci in qualsiasi caso!" ribatté lui arrabbiato spolverandosi il vestito pieno di terra.
"Eri te che dovevi stare attenta a dove andavi!" ribatté lei sempre con sguardo gelido seduta per terra. "Mi passeresti quello per favore?" gli chiese meno gelidamente. Aoi si allungò a prendere un bastone nero da passeggio come quello che usavano i signori del '500, e glielo passò. Poi si diede dello stupido per averlo fatto. Ma si accorse la voce della ragazza aveva qualcosa di magnetico. La ragazza gli strappò piano il bastone dalle mani e iniziò a far leva sul manico per alzarsi. Dopo essersi alzata allargò leggermente le gambe con sguardo fiero. Poi come se Aoi non ci fosse fece dietro front, prese la sua giacca nera e si diresse alla fine del boschetto.
"Ehi tu! Aspetta! Non ho finito sai?!" le gridò contro Aoi.
"Io invece sì!" ribatté la ragazza per poi scomparire dietro gli alberi. Aoi rimase qualche secondo per poi tornarsene a casa, farsi una bella doccia e far finta di niente, far finta di non essere mai inciampato su quella ragazza e di non averci mai litigato.

Ma dovette ricredersi il giorno dopo, cioè il primo giorno di scuola.

  
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