Premessa: Intanto, vi chiedo di ascoltare, nel frattempo, la canzone "My Immortal" degli Evanescence. Poi vorrei sapere se Kenny è OOC.
My Immortal
I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone
Sono così stanca di stare qui
Soppressa da tutte le mie paure infantili
E se devi andartene
Vorrei che tu te ne andassi e basta
Perché la tua presenza indugia qui
E non mi lascerà da sola
Erano passati sei mesi circa dalla partenza di Kenny da Sinnoh a Hoenn, per continuare la sua carriera da Coordinatore, sebbene non fosse tanto convinto sulla strada che aveva scelto tanto tempo prima.
Aveva affrontato tante Gare, con il suo Empoleon e Torchic, ma non aveva ottenuto tanti fiocchi: ne aveva a malapena due.
Da quando era arrivato in quella Regione, il rossiccio non gareggiava tanto bene: si distraeva facilmente, cadeva nelle trappole più stupide, non riusciva a coordinare bene gli attacchi Acqua con quelli di altri Tipi – anche se doveva esserne esperto, ormai –.
Neanche al di fuori delle Gare, il ragazzo stava bene: spesso s’immobilizzava improvvisamente, fissava per ore il cielo azzurro, stava sotto la pioggia quando pioveva e, certe volte, fissava intensamente qualche albero.
I suoi Pokémon capivano bene cosa avesse quel Coordinatore: rimpiangeva di aver abbandonato chi era, per Kenny, un modello da seguire, un sogno da realizzare, un qualcosa per cui combattere.
Spesso, Empoleon lo trovava in pessime condizioni, di notte: stava rannicchiato su se stesso, a piangere; oppure urlava durante il sonno.
“Sei ossessionato da qualche presenza!” gli ripeteva Barry nelle poche volte in cui si sentivano; ma nessuno – all’infuori dei suoi Pokémon – sembrava capire cosa avesse quel Coordinatore.
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that
time cannot erase
When you cried I'd wipe away
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Nessuno capiva il vero dolore di Kenny: spesso si burlavano di lui dandogli dell’asociale e del depresso; cosa che, di natura, non era.
Solo i suoi Pokémon lo consolavano, poiché avevano capito alla perfezione il malessere che avvolgeva quel Coordinatore.
Era pentito, affranto della sua decisione.
Aveva lasciato la sua unica ragione di quel disperato viaggio, aveva abbandonato ciò che l’aveva fatto rialzare nei momenti di maggiore tristezza…aveva lasciato che qualcun altro se la portasse via.
Lui aveva permesso che Ash portasse con sé Lucinda, quella ragazza che significava tutto per quel ragazzo.
Come aveva fatto a farsi portare via la sua luce?
Non voleva combattere per ciò che voleva?
Perché, allora, l’ha lasciato a quell’incompetente?
Aveva pensato solo al bene dell’amica: non voleva costringerla a fare qualcosa che la Coordinatrice non voleva; per l’amore di quella ragazza, lui stava in quelle condizioni.
Spesso si ritrovava a pensare alla sua infanzia, a ciò che aveva passato assieme alla giovane dai capelli blu oltre oceano: la consolava quando piangeva, affrontava ciò che Lucinda non voleva, l’aiutava quando non gli altri c’erano per lei…
E più pensava a quei momenti, più le lacrime scendevano da quegli occhi neri, come il buio che lo stava circondando da qualche tempo.
You used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life
you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
Mi catturavi con la tua luce risonante
Adesso sono costretta dalla vita che hai lasciato indietro
Il tuo volto pervade
I miei sogni, una volta piacevoli
Che la tua voce ha cacciato via
Tutta la sanità in me
Kenny non smetteva di pensare al suo viaggio a Sinnoh: la scelta dello stesso starter di Lucinda, la corsa contro il tempo per vederla, la prima volta – dopo tanto tempo – che la vide con il suo gruppo, la sconfitta subita dall’amata, la sua vittoria contro la blu, la domanda del viaggio e la sua partenza per Hoenn.
Aveva sempre in mente il volto di quella ragazza che lo ossessionava dappertutto, che gli aveva rovinato la vita, che non faceva altro che procurargli nuovo dolore.
Tutte le barriere mentali che aveva costruito nell’arco della sua vita erano state distrutte da un semplice bigliettino di carta con una statuina di un Piplup.
Mentre continuava a pensare a ciò che era stato, intravide una figura femminile, dagli occhi azzurri e i capelli lunghi che incorniciavano quel volto bianco di ragazza.
“Sei stato carino, si; ma Ash è stato meglio di te!” sussurrò quella Coordinatrice che Kenny conosceva tanto bene.
-Basta!- urlò il rossiccio, prendendo quel Piplup di legno e lo scagliò contro Lucinda, la cui figura si dissolse nell’aria.
La statua cadeva per terra; mentre il Coordinatore respirava a fatica, come se avesse fatto una lunga corsa.
“Stai andando in preda alla follia, sai?”
Quella dannata Coordinatrice sembrava che lo stesso torturando dall’interno della sua mente, per farlo cadere e non farlo mai più rialzare.
I've tried so hard to tell myself
that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
Ho provato così tanto a dirmi che te ne sei andato
ma anche se tu sei ancora qui con me
sono stata sempre da sola
Si mise le mani tra i capelli: non poteva continuare così, solo perché aveva abbandonato Lucinda.
L’aveva lasciata libera di scegliere perché l’amava, giusto?
Perché, allora, Kenny si sentiva tanto male?
Ormai lei si sarà messa con Ash. Non preoccuparti, pensa alla tua carriera e rinuncia alla coordinazione: diventerai il più grande Allenatore di tutti i tempi.
Una voce femminile lo invogliava a cambiare vita, a distogliere lo sguardo da un’utopia troppo lontana da raggiungere; ma lui continuava a stare rannicchiato e a piangere, urlando che non poteva abbandonare per una seconda volta ciò che amava.
Se non poteva stare con lui fisicamente, gli avrebbe fatto compagnia tramite i ricordi.
Vuoi rovinarti un’esistenza per una stupida ragazza che non ti merita?
Bene, se vuoi ferirti ulteriormente senza un motivo, fallo!
Quella voce sparì nella sua mente: Kenny continuò a stare rannicchiato e cominciò a riflettere su ciò che gli aveva detto il suo subconscio:
Abbandonare o continuare la carriera da Coordinatore?
Spazio Autrice:
Bene, questa shot l'avevo fatta tanto tempo fa.
Non sapete quante storie sto scrivendo e dovrei pubblicare una song della Darkness da un bel po' di tempo!
Ma comunque, non badate a ciò che scrivo...
Siccome la canzone è davvero deprimente, mi sembra logico che non ne può uscire qualcosa di allegro.
Non preoccupatevi: non dipende dal mio stato d'animo.
Se lo fosse, avrei scritto qualcosa sull'essere impegnati o meno.
Ci ho messo anima, corpo, mani, cervello, orecchie (perché, per questa song, mi sono pure imparata a memoria la canzone) e chi ne a più ne metta per la storia.
Potevo svilupparla di più, sicuramente, ma migliorerò con il tempo, no?
Le frasi, quelle scritte in corsivo con il colore che sto usando qui, sono dette da me, un po' come quella famosa intervista immaginaria a Zoey.
Qui, ho fatto l'inconscio di Kenny.
Per la follia, mi sono ispirata a Soul Eater. (La prossima volta, mi ispiro a Death Note!*^*)
Sayonara!