Buonasera miei cari lettori!!! Lo
so lo so vi eravate chiesti dove fossi finita, beh purtroppo non avevo
con me il mio adorato pc e poi con questo caldo la voglia di aggiornare
era pari a zero.
Questo mio ultimo lavoro è stato realizzato per il contest
sulla famiglia degli Originali a cui sto partecipando.
Come avrete modo di vedere ho inserito un nuovo personaggio per
esigenze di trama. Spero che la storia sia di vostro gradimento e che
mi lasciate anche solo un piccolo commento per farmi sapere se vi
è piaciuta.
Ringrazio di cuore Midnight Dreams per
aver corretto e riveduto la storia.
Vi mando un bacio e non posso che
augurarvi buona lettura!!!!!!!
Può
un’intera esistenza essere costellata
d’infelicità?
Elijah se lo era chiesto tante
volte, e anche quella sera, nell’imponente dimora che
divideva con il resto della sua famiglia, si era posto lo stesso
identico interrogativo, non trovando però alcuna risposta.
Certe volte non avrebbe voluto essere ciò che era. Non
avrebbe mai desiderato essere
un vampiro e di certo per nulla al mondo avrebbe voluto vivere
rinchiuso in una bara, per anni e anni. Avrebbe voluto essere soltanto
se stesso. Un uomo.
Il fato però aveva deciso diversamente, condannando lui e
tutta la sua famiglia a una vita piena di dolore e disperazione,
rassegnazione e amarezza, odio e risentimento.
Bevve un goccio del suo liquore mentre un sorriso amaro gli
increspò le labbra. Sbagliava a incolpare il fato: in
fondo le azioni degli uomini sono scritte alla loro nascita,
il destino non c’entra nulla. Eppure per lui era stato
diverso: l’unico responsabile di tutto era Mikael, suo
padre.
Se quella maledetta notte non avesse ucciso i suoi stessi figli con la
scusa di proteggerli, né lui né tantomeno i suoi
fratelli sarebbero diventati ciò che erano: degli assassini
assetati di sangue, incapaci di mantenere ogni controllo.
Dopotutto riusciva a capire Klaus e Rebekah: loro avevano tentato di
sfuggirgli moltissime volte, ma tutto era stato inutile visto che lui
era sempre in grado di rintracciarli; non si meravigliava che lo
odiassero tanto. In fondo aveva distrutto per sempre la loro famiglia,
condannandoli a una vita di solitudine e sofferenza eterna.
Di tutti i fratelli, Elijah era stato quello che aveva pagato il prezzo
più alto, perdendo l’unica persona davvero
importante della sua vita. La donna che amava.
Se chiudeva gli occhi, Elijah riusciva ancora a vederla con chiarezza,
anche dopo tutto quel tempo: la pelle candida, quasi trasparente, gli
zigomi alti, gli occhi azzurri come il mare in tempesta e le labbra
rosse come i petali della rosa che si ritrovò a osservare
nel vaso di cristallo posto sul tavolo.
Trangugiò l’ultimo sorso di liquore tutto
d’un fiato e si apprestò a versarsi
l’ennesimo bicchiere di quella triste serata, quando
improvvisamente una folata di vento attirò la sua
attenzione. Qualcuno era riuscito a entrare in casa.
<< Ciao Elijah >>. Nell’udire
quella voce, il vampiro sussultò sperando di averla
solamente immaginata. Decise allora di girarsi per verificare le sue
supposizioni. Purtroppo non si era sbagliato: Mikael era proprio
lì di fronte a lui.
Cercando di nascondere lo stupore della sua comparsa, Elijah gli
sorrise cordiale e tentò di celare il suo nervosismo.
<< Padre, è un piacere rivederti. Credevo che
te ne fossi andato già da un pezzo dopo che Katerina ti
aveva liberato, considerato che il tuo tentativo di distruggere mio
fratello e di conseguenza tutti noi è fallito; ma come vedo
mi sono sbagliato, visto che sei ancora qui >>.
<< Non temere figliolo, l’ora di Klaus
giungerà presto. Deve pagare per aver ucciso vostra madre,
ma ora sono venuto per un altro motivo. Voglio parlare con te e con i
tuoi fratelli per chiedervi di perdonarmi per quello che vi ho fatto.
So di non essere mai stato un buon padre e di avervi tolto ogni
possibilità di scelta con il mio comportamento, ma credimi,
Elijah, l’ho fatto per proteggervi; non volevo che i
licantropi uccidessero un altro dei miei figli come avevano fatto con
Henrik. Il mio unico errore è stato quello di far
trasformare anche Klaus, rendendolo un ibrido. È per questo
che vostra madre mi ha tramutato in un vampiro che uccide i suoi
simili: per liberarci di Klaus. Il mio solo obbiettivo era lui
>>.
Elijah guardò il padre incredulo. Non riusciva a credere che
avesse detto una cosa del genere. Per secoli aveva tentato di scovare
non solo l’ibrido, ma tutti i suoi figli nella speranza di
poterli eliminare; e ora sosteneva il contrario, tentando di
abbindolarlo come se lui fosse il più misero degli uomini.
D’ un tratto iniziò a ridere, profondamente
divertito da quello che il padre gli aveva detto. Non credeva neanche
a una sola delle sue parole e se suo padre era sicuro di
imbrogliarlo così si sbagliava di grosso.
<< Padre, non tentare di giustificarti per delle azioni
che sai di aver compiuto consapevolmente. Ogni volta che hai voluto
punirci lo hai fatto di tua spontanea volontà, anche se
nostra madre tentava di fermarti. Hai persino osato picchiarla quando
ha provato a difendere me e Klaus! Sei sempre stato un uomo
senza alcun sentimento paterno; l’unica della famiglia a cui
volevi bene forse era Rebekah e un po’ anche a
nostra madre, ma per il resto sei sempre stato freddo. Hai compiuto
ogni genere di abominio senza mai pentirtene, anzi ne andavi fiero
perché il tuo orgoglio di guerriero si sentisse appagato,
non ti interessava se i tuoi figli soffrivano come cani, a te
importava solo di te stesso! >>.
Mikael sorrise malignamente: sapeva benissimo a cosa suo figlio si
riferisse, nonostante fosse passato tutto quel tempo, Elijah non era
riuscito a dimenticarla. Sapeva che dopotutto suo figlio era un debole:
la sua umanità e l’amore per quella donna lo
avevano reso una marionetta. Continuando a scrutarlo gli rispose:
<< Figlio, so perfettamente cosa vuoi insinuare. Vedo che
anche dopo secoli non sei riuscito a dimenticare quella donna.
Incontrandola hai perso il lume della ragione; non sei stato
più lo stesso. Ti sei perfino rivoltato contro la tua stessa
famiglia per lei e le hai rivelato la tua identità, mettendo
in pericolo tutti noi, pur sapendo che lei non era chi diceva di
essere! Sono stato molto contento di liberarmene personalmente!
>>.
Il viso di Elijah mutò in una frazione di secondo. In un
solo attimo rivisse la morte della sua adorata Sibéal come
un flash.
*******
Elijah e la sua famiglia erano sbarcati in Irlanda per cominciare una
nuova vita, nessuno sapeva che erano vampiri e speravano che
nessuno se ne accorgesse, visto che Esther aveva incantato
degli anelli di lapislazzuli per evitare che il sole li bruciasse.
C’erano tutti tranne la loro madre e Mikael, che dopo la
morte della moglie era fuggito chissà dove.
Ormai era passata quasi una settimana dal loro arrivo in quella
meravigliosa terra; Elijah stava passeggiando per i boschi quando a un
tratto udì una magnifica voce che intonava un dolce canto.
Cercando di raggiungere quel richiamo si ritrovò ai piedi di
un’ immensa cascata. Vicino a un tronco d’albero
cavo vide una splendida ragazza la cui bellezza superava quella di un
angelo. Aveva la pelle candida, le labbra rosse, i capelli biondo
rossicci e gli zigomi alti. Incantato si avvicinò alla
giovane, cercando di non far rumore, ma lei lo sentì
ugualmente e aprì gli occhi di scatto.
Il vampiro si immobilizzò e si perse in quegli occhi color
del cielo in tempesta, quella creatura lo aveva colpito dritto al cuore.
La giovane lo osservò per qualche minuto, gli sorrise e poi
parlò:
<< Salve. Non l’ho mai vista da queste parti,
è nuovo della città? >>.
Lui sentendo la melodia della sua voce si riscosse dal suo torpore e le
rispose:
<< Sì, sono arrivato all’incirca una
settimana fa con i miei fratelli. Molto piacere, il mio nome
è Elijah >>.
<< Molto piacere, io sono Sibéal; mio padre
è il sacerdote del villaggio. Cosa vi ha condotto qui?
>>.
<< Stavo passeggiando e vi ho sentita cantare, siete
molto brava. Mi dispiace di avervi interrotto >>.
<< Oh, no, non preoccupatevi, avevo finito di
esercitarmi. Mi dispiace, ma ora devo andare. Mio padre mi sta
aspettando, spero di rivedervi presto. Arrivederci, Elijah.
>>. Dopo quel loro primo incontro non smise di pensare a
lei, ormai gli aveva rapito il cuore. Anche i suoi fratelli se ne
accorsero e si rallegrarono per lui. I giorni passavano e il loro
rapporto si faceva di giorno in giorno più stretto, fin
quando Elijah non capì di essersi innamorato della
fanciulla. Decise allora di confessarle i suoi sentimenti, ma ancora
più importante, le avrebbe rivelato la sua
identità. Le diede appuntamento alla cascata al calar del
sole e appena la vide un moto di paura lo invase. E se lei non avesse
ricambiato i suoi sentimenti? E se fosse già promessa ad un
altro uomo?
Titubante le si avvicinò e lei appena lo vide gli sorrise
con calore.
<< Ciao, Elijah, scusa se ci ho messo un po’ ad
arrivare, ma mio padre aveva bisogno di me per sistemare i preparativi
della festa di domani. Tu verrai, vero? >>
<< Non preoccuparti, Sibéal, io sono arrivato
adesso. Certo che verrò alla festa, non potrei mancare
sapendo che sarai presente anche tu. Ascolta, volevo parlarti di una
cosa importante che ci riguarda…volevo parlarti di noi
>>.
A quelle parole Sibéal arrossì visibilmente e
imbarazzata gli rispose:
<< Certo, dimmi pure >>.
<< Vedi, Sibéal, io mi sono accorto di provare
qualcosa di forte per te, qualcosa che va oltre la semplice amicizia e
l’affetto fraterno. Io mi sono innamorato di te! Ma posso
comprendere se tu non provi i miei stessi sentimenti. Se
così dovesse essere, sarò pronto a esserti solo
amico oppure scomparirò per sempre dalla tua vita
>>.
Senza alcuna esitazione lei gli si buttò tra le braccia e
con voce tremante gli sussurrò:
<< Non voglio assolutamente che tu te ne vada o che tu
debba reprimere i tuoi sentimenti perché anche io provo la
stessa cosa. Ti amo, Elijah, mi spiace di non avertelo detto
prima. Perdonami, se puoi >>.
Lui le prese il viso tra le mani, avvicinandolo sempre di
più al suo, e fece combaciare le loro labbra in un casto
bacio pieno di amore. Ora era convinto più che mai a dirle
tutta la verità. Staccò le loro labbra per
premetterle di respirare e guardandola negli occhi le disse:
<< Sibéal, ci sono tante cose che non sai di
me, cose che potrebbero farti scappare maledicendo il mio nome, ma
voglio essere sincero con te, fino in fondo. Io non sono un umano, o
meglio, una volta lo ero, tanto tempo fa. Sono uno dei vampiri
originali. Vedi, io e i miei fratelli siamo stati creati da nostra
madre mediante un rito per salvarci la vita. Oltre a noi è
stato trasformato anche mio padre con l’unico intento di
uccidere mio fratello Klaus, che oltre a essere un vampiro è
anche un lupo mannaro. Purtroppo dopo che nostra madre ci
trasformò, nostro padre la uccise perché aveva
scoperto che mio fratello non era suo figlio, quindi scappò.
Ma io so che ci sta cercando e ho paura che possa raggiungerci un
giorno o l’altro per farci del male, e sapere che tu potresti
essere in pericolo mi tormenta. Se non vorrai più vedermi,
capirò >>.
Lei lo guardò dolcemente e accarezzandogli le labbra
parlò:
<< Sapevo che in te c’era qualcosa di speciale,
l’ho sempre saputo. Avevo iniziato a sospettare qualcosa e
ora ne ho la certezza. Sai, un paio di settimane prima che tu
arrivassi, avevo iniziato a fare degli strani sogni. Vedevo mia madre
che mi diceva che presto un uomo sarebbe arrivato da molto lontano, ma
che quest’uomo non era chi diceva di essere e che io me ne
sarei innamorata nonostante i suoi segreti. Ora so che
quell’uomo sei tu, Elijah. Io ti amo per come sei e non
m’importa che tua sia un vampiro. L’importante per
me è poter passare la mia vita con te. Il resto
può aspettare >>.
Lui la prese tra le braccia e la fece girare finché entrambi
non caddero a terra. Ora sapeva cosa fare, la voleva accanto a
sé per tutta la vita e oltre.
<< Sposami, Sibéal. Sposami e rendimi felice
>>.
<< Sì, Elijah, ti sposerò. Niente
potrebbe impedirmelo. Ma prima devi sapere una cosa. >>
<< Che cosa? >>.
<< Vedi, io non sono ciò che sembro. Il mio
corpo è per metà immortale. Io sono una delle
quattro sacerdotesse degli elementi, rappresento il fuoco e sono la
fenice. Quando mio padre morirà, verrà il mio
tempo di succedergli come guardiana del villaggio. Ho voluto dirtelo
perché voglio che non ci siano segreti tra di noi, fin da
ora >>.
Elijah la guardò rapito, sapeva che la sua energia era
innaturale, ma aveva deciso di non indagare sulla cosa. Ora lei gli
rivelava che era per metà immortale quindi sarebbero potuti
stare insieme per sempre. La sua gioia era infinita. Tenendola stretta
tra le braccia la cullò amorevolmente, fino a farla
addormentare. La prese in braccio e la portò nella sua
capanna, per poi dirigersi nella propria per dare la bella notizia ai
suoi fratelli. Rebekah si offrì di preparare le nozze e
disse al fratello che avrebbe fatto volentieri da testimone a
Sibéal, mentre come suo testimone Elijah volle
Klaus.
Il tutto venne preparato il giorno seguente, e la sera stessa Elijah e
Sibéal divennero marito e moglie.
I novelli sposi trascorsero mesi bellissimi amandosi e rispettandosi,
ma la loro felicità non era destinata a durare a lungo. Un
giorno infatti qualcosa andò storto.
Era pomeriggio inoltrato e Elijah stava ritornando a casa dopo una
giornata di proficua caccia, quando a un tratto sentì la
moglie gridare di dolore. Con uno scatto fulmineo si avviò
verso casa. Quando arrivò, la scena che gli si
parò davanti lo lasciò senza fiato: Mikael aveva
spaccato la cassa toracica di Sibéal e le aveva estratto il
cuore dal petto, ma lei era ancora agonizzante a terra. Suo
padre con il cuore della compagna tra le mani lo guardava, sorridendo
maligno, e l’unica cosa che riuscì a fare Elijah,
fu avvicinarsi e urlare il nome dell’amata.
<< Sibéal! Ti prego non lasciarmi. Amore, non
andare via. Avevi detto che saremmo stati insieme per sempre, non puoi
lasciami adesso. Perché lo hai fatto padre?!
Perché?! >>.
Sibéal con le ultime forze rimaste inviò un
messaggio telepatico a Elijah “Ti
proteggerò sempre, amore mio, ovunque tu andrai mi avrai
sempre vicina. Ti amo e così sarà per
sempre.” E poi chiuse gli occhi
senza vita.
*******
I ricordi accecarono la sua mente e il suo cuore ormai morto si
spezzò in tanti piccoli pezzi. Come una furia impazzita si
scagliò contro suo padre che parò con maestria i
colpi infertigli dal figlio. Elijah allora decise di tentare il tutto
per tutto, poco importava se ci avrebbe rimesso la vita, avrebbe
raggiunto Sibéal e finalmente sarebbe potuto rimanere per
sempre con lei.
<< Mi hai portato via l’unica cosa bella della
mia vita. Non ti perdonerò mai per questo! Oggi pagherai, te
lo garantisco! >>. E così dicendo,
piantò un braccio nel cuore del padre che
strabuzzò gli occhi per la sorpresa.
Finalmente avrebbe liberato lui e i suoi fratelli da quella piaga che
li assillava da secoli. Improvvisamente, però, Elijah
udì la voce di Sibèal. “Elijah
non farlo! Tu non sei come lui, non sei un assassino. Fermati
finché sei in tempo.”
Udendo la sua voce, il vampiro si fermò, guardò
il padre con occhi di ghiaccio e gli disse:
<< La tua buona stella veglia su di te oggi, Mikael.
Vattene finché te ne è data la
possibilità. Ma ricorda che se ti rincontrerò di
nuovo sulla mia strada potrei non essere così
clemente>>.
Mikael se ne andò e Elijah rimase solo. Ora ne era certo.
Lui era solo e lo sarebbe sempre stato, ma il dolce ricordo
di lei lo avrebbe accompagnato per sempre nella sua eterna solitudine.
Angolo
autrice: Allora, la storia come vi
è sembrata? Lo so il finale è piuttosto triste ma
a me è sembrato perfetto! Non fraintendetemi non avrei mai
voluto fa soffrire Elijah, ma visto che il prompt comprendeva anche
Mikael non me la sono sentita di scrivere un finale tutto rose e fiori.
Fatemi sapere un vostro parere!!!!! A prestooooooooooooooo. Sotto
trovate le recensioni dei giudici!!! Grazie alla fantastica Aqua Efp
per il banner!!!!
Acqua Efp:
Innanzitutto
perdona il ritardo, sono stati mesi piuttosto movimentati e ancora ora
a stento
trovo il tempo per scrivere, figurarsi per leggere e recensire.
Ho
pensato che
essando la tua storia l'unica inviata al contest era inutile seguire la
scaletta del punteggio e ho pensato, invece, di darti un commento meno
schematico.
La
storia è molto
carina e scritta bene, ti ho "corretto" solamente due virgole, una
che avevi dimenticato di inserire e un'altra che invece io non avrei
messo in
quel punto; per quanto riguarda la correttezza grammaticale non mi pare
ci
siano problemi, difatti non ti ho segnato nulla.
La
storia scorre
via liscia, usi un linguaggio semplice e piuttosto diretto che fa
arrivare
subito al lettore l'idea che vuoi dare del rapporto tra i personaggi.
Avrei
indugiato un po' di più sui sentimenti di Elijah sia verso
Sibéal che verso il
padre, piuttosto che sulla conoscenza dei due innamorati ma credo che
la tua
scelta sia stata anche una questione di lunghezza, essendo questa una
OS.
Per
quanto riguarda
i prompt, invece, sicuramente sei riuscita a utilizzare bene il secondo
personaggio ma avrei preferito che dessi un po' più di
spazio alla rosa, l'hai
citata è già questo può essere
considerato un utilizzo ma speravo avesse un
ruolo un po' più importante, magari anche usandola come
metafora.
Non
è una storia
particolarmente originale ma è comunque una lettura
piacevole!
In
definitiva,
dovendo dare un voto da uno a dieci come valutazione mia personale
sarebbe un
7.5, ma è solo un numero indicativo non avendo seguito una
vera scaletta.
Spero,
di aver
detto tutto, ma non esitare a contattarmi se vuoi sapere qualcosa di
più
particolare =)
Un
bacio e grazie
per aver partecipato!
_DarkLady_90:
Prima
cosa, perdona il ritardo. Quando dicevo che non trovavo dove era
finito, era
vero >.< Ho talmente tante cartelle e sottocartelle che
alla fine mi sono
dimenticata di dove l'avevo messo, eppure l'avevo inserito in un
contesto
facilmente trovabile... mah, dovrò fare un po' di ordine nel
portatile XD
Comunque
tornando a
noi fanciulla... vediamo cosa dire sulla storia.
Bella
storia
davvero racchiuso molto in queste poche pagine.
Descrizioni
brevi e
scorrevoli per niente pesanti, anzi una lettura piacevole. Elijah
è sempre
stato uno dei miei Originali preferiti, dopo Klaus, e veramente mi
è piaciuto
leggere di lui in versione leggermente diversa dal suo solito carattere
cupo e
ordinato. Il concetto di rosa, ad essere sincera mi sarebbe piaciuto
vedere con
Mikael, sarebbe stato davvero divertente, ma comunque va bene anche nel
contesto come l’hai messo tu.
Ho
rivisto le tre
stagioni di The Vampire Diaries e veramente l’ultima stagione
mi è piaciuta
semplicemente ed esclusivamente per la presenza degli Originali che
davano un
po’ di azioni al telefilm, non il solito monotono rapporto
triangolare tra
Damon Elena Stefan. Damon non mi è piaciuto per niente ma
Elijah ha fatto la
sua parte perfettamente.
Ho
notato che in
certi posti hai usato un sinonimo per non ripetere, o forse
è una mia
impressione, ma comunque certe volte vanno bene anche parole semplici
per un
testo scorrevole e ritmico nella lettura, non distaccando tiene
l’attenzione
del lettore.
Ultima
cosa, non
sono critiche ok? solo suggerimenti… comunque il pezzo che
hai scritto al
passato, a parte che è bellissimo per come l’hai
reso riassuntivo e breve ma
abbastanza esplicativo, avrei usato del ‘Voi’ nei
dialoghi tra Elijah e Sibèal
dato che i tempi in cui li hai fatto ambientare in teoria dovrebbero
essere
lontani, poi dipende che come li hai immaginati.
Quasi
inesistenti
errori ortografici, lessico a posto. Trama rispettata e il concetto
trattato
con maestria.
Nel
complesso direi
che sei a metà tra 7.5 e 8 ma lascio volentieri un 8 solo
per il tuo sforzo.
Credo che tu abbia le capacità di fare anche di
più quindi continua così!
Complimenti
per la
storia!
darky
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