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Autore: nefrit93    17/08/2012    11 recensioni
Fanfiction ideata su uno dei vampiri Originali più amati: Elijah Mikealson. La storia di un amore pure e sincero macchiato da un infausto destino.
Fanfiction partecipante al contest "The Original Family" indetto dal gruppo facebook "La foresta della fantasia" di Acqua Efp e _DarkLady90_
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera miei cari lettori!!! Lo so lo so vi eravate chiesti dove fossi finita, beh purtroppo non avevo con me il mio adorato pc e poi con questo caldo la voglia di aggiornare era pari a zero.
Questo mio ultimo lavoro è stato realizzato per il contest sulla famiglia degli Originali a cui sto partecipando.
Come avrete modo di vedere ho inserito un nuovo personaggio per esigenze di trama. Spero che la storia sia di vostro gradimento e che mi lasciate anche solo un piccolo commento per farmi sapere se vi è piaciuta.

Ringrazio di cuore Midnight Dreams per aver corretto e riveduto la storia.

Vi mando un bacio e non posso che augurarvi buona lettura!!!!!!! 

Errore



Può un’intera esistenza essere costellata d’infelicità? 
Elijah se lo era chiesto tante volte, e anche quella sera, nell’imponente dimora che divideva con il resto della sua famiglia, si era posto lo stesso identico interrogativo, non trovando però alcuna risposta.
Certe volte non avrebbe voluto essere ciò che era. Non avrebbe mai desiderato essere 
un vampiro e di certo per nulla al mondo avrebbe voluto vivere rinchiuso in una bara, per anni e anni. Avrebbe voluto essere soltanto se stesso. Un uomo.
Il fato però aveva deciso diversamente, condannando lui e tutta la sua famiglia a una vita piena di dolore e disperazione, rassegnazione e amarezza, odio e risentimento.
Bevve un goccio del suo liquore mentre un sorriso amaro gli increspò le labbra. Sbagliava a incolpare il fato: in fondo  le azioni degli uomini sono scritte alla loro nascita, il destino non c’entra nulla. Eppure per lui era stato diverso: l’unico responsabile di tutto era Mikael, suo padre. 
Se quella maledetta notte non avesse ucciso i suoi stessi figli con la scusa di proteggerli, né lui né tantomeno i suoi fratelli sarebbero diventati ciò che erano: degli assassini assetati di sangue, incapaci di mantenere ogni controllo.
Dopotutto riusciva a capire Klaus e Rebekah: loro avevano tentato di sfuggirgli moltissime volte, ma tutto era stato inutile visto che lui era sempre in grado di rintracciarli; non si meravigliava che lo odiassero tanto. In fondo aveva distrutto per sempre la loro famiglia, condannandoli a una vita di solitudine e sofferenza eterna. 
Di tutti i fratelli, Elijah era stato quello che aveva pagato il prezzo più alto, perdendo l’unica persona davvero importante della sua vita. La donna che amava.
Se chiudeva gli occhi, Elijah riusciva ancora a vederla con chiarezza, anche dopo tutto quel tempo: la pelle candida, quasi trasparente, gli zigomi alti, gli occhi azzurri come il mare in tempesta e le labbra rosse come i petali della rosa che si ritrovò a osservare nel vaso di cristallo posto sul tavolo. 
Trangugiò l’ultimo sorso di liquore tutto d’un fiato e si apprestò a versarsi l’ennesimo bicchiere di quella triste serata, quando improvvisamente una folata di vento attirò la sua attenzione. Qualcuno era riuscito a entrare in casa.
<< Ciao Elijah >>. Nell’udire quella voce, il vampiro sussultò sperando di averla solamente immaginata. Decise allora di girarsi per verificare le sue supposizioni. Purtroppo non si era sbagliato: Mikael era proprio lì di fronte a lui.
Cercando di nascondere lo stupore della sua comparsa, Elijah gli sorrise cordiale e tentò di celare il suo nervosismo.
<< Padre, è un piacere rivederti. Credevo che te ne fossi andato già da un pezzo dopo che Katerina ti aveva liberato, considerato che il tuo tentativo di distruggere mio fratello e di conseguenza tutti noi è fallito; ma come vedo mi sono sbagliato, visto che sei ancora qui >>.
<< Non temere figliolo, l’ora di Klaus giungerà presto. Deve pagare per aver ucciso vostra madre, ma ora sono venuto per un altro motivo. Voglio parlare con te e con i tuoi fratelli per chiedervi di perdonarmi per quello che vi ho fatto. So di non essere mai stato un buon padre e di avervi tolto ogni possibilità di scelta con il mio comportamento, ma credimi, Elijah, l’ho fatto per proteggervi; non volevo che i licantropi uccidessero un altro dei miei figli come avevano fatto con Henrik. Il mio unico errore è stato quello di far trasformare anche Klaus, rendendolo un ibrido. È per questo che vostra madre mi ha tramutato in un vampiro che uccide i suoi simili: per liberarci di Klaus. Il mio solo obbiettivo era lui >>. 
Elijah guardò il padre incredulo. Non riusciva a credere che avesse detto una cosa del genere. Per secoli aveva tentato di scovare non solo l’ibrido, ma tutti i suoi figli nella speranza di poterli eliminare; e ora sosteneva il contrario, tentando di abbindolarlo come se lui fosse il più misero degli uomini.
D’ un tratto iniziò a ridere, profondamente divertito da quello che il padre gli aveva detto. Non credeva neanche a  una sola delle sue parole e se suo padre era sicuro di imbrogliarlo così si sbagliava di grosso.
<< Padre, non tentare di giustificarti per delle azioni che sai di aver compiuto consapevolmente. Ogni volta che hai voluto punirci lo hai fatto di tua spontanea volontà, anche se nostra madre tentava di fermarti. Hai persino osato picchiarla quando ha provato a  difendere me e Klaus! Sei sempre stato un uomo senza alcun sentimento paterno; l’unica della famiglia a cui volevi bene forse era Rebekah e un po’ anche a  nostra madre, ma per il resto sei sempre stato freddo. Hai compiuto ogni genere di abominio senza mai pentirtene, anzi ne andavi fiero perché il tuo orgoglio di guerriero si sentisse appagato, non ti interessava se i tuoi figli soffrivano come cani, a te importava  solo di te stesso! >>.
Mikael sorrise malignamente: sapeva benissimo a cosa suo figlio si riferisse, nonostante fosse passato tutto quel tempo, Elijah non era riuscito a dimenticarla. Sapeva che dopotutto suo figlio era un debole: la sua umanità e l’amore per quella donna lo avevano reso una marionetta. Continuando a scrutarlo gli rispose:
<< Figlio, so perfettamente cosa vuoi insinuare. Vedo che anche dopo secoli non sei riuscito a dimenticare quella donna. Incontrandola hai perso il lume della ragione; non sei stato più lo stesso. Ti sei perfino rivoltato contro la tua stessa famiglia per lei e le hai rivelato la tua identità, mettendo in pericolo tutti noi, pur sapendo che lei non era chi diceva di essere! Sono stato molto contento di liberarmene personalmente! >>.
Il viso di Elijah mutò in una frazione di secondo. In un solo attimo rivisse la morte della sua adorata Sibéal come un flash.


*******


Elijah e la sua famiglia erano sbarcati in Irlanda per cominciare una nuova vita, nessuno sapeva che erano vampiri e speravano che nessuno  se ne accorgesse, visto che Esther aveva incantato degli anelli di lapislazzuli per evitare che il sole li bruciasse. C’erano tutti tranne la loro madre e Mikael, che dopo la morte della moglie era fuggito chissà dove. 
Ormai era passata quasi una settimana dal loro arrivo in quella meravigliosa terra; Elijah stava passeggiando per i boschi quando a un tratto udì una magnifica voce che intonava un dolce canto.
Cercando di raggiungere quel richiamo si ritrovò ai piedi di un’ immensa cascata. Vicino a un tronco d’albero cavo vide una splendida ragazza la cui bellezza superava quella di un angelo. Aveva la pelle candida, le labbra rosse, i capelli biondo rossicci e gli zigomi alti. Incantato si avvicinò alla giovane, cercando di non far rumore, ma lei lo sentì ugualmente e aprì gli occhi di scatto.
Il vampiro si immobilizzò e si perse in quegli occhi color del cielo in tempesta, quella creatura lo aveva colpito dritto al cuore.
La giovane lo osservò per qualche minuto, gli sorrise e poi parlò:
<< Salve. Non l’ho mai vista da queste parti, è nuovo della città? >>.
Lui sentendo la melodia della sua voce si riscosse dal suo torpore e le rispose:
<< Sì, sono arrivato all’incirca una settimana fa con i miei fratelli. Molto piacere, il mio nome è Elijah >>.
<< Molto piacere, io sono Sibéal; mio padre è il sacerdote del villaggio. Cosa vi ha condotto qui? >>.
<< Stavo passeggiando e vi ho sentita cantare, siete molto brava. Mi dispiace di avervi interrotto >>.
<< Oh, no,  non preoccupatevi, avevo finito di esercitarmi. Mi dispiace, ma ora devo andare. Mio padre mi sta aspettando, spero di rivedervi presto. Arrivederci, Elijah. >>. Dopo quel loro primo incontro non smise di pensare a lei, ormai gli aveva rapito il cuore. Anche i suoi fratelli se ne accorsero e si rallegrarono per lui. I giorni passavano e il loro rapporto si faceva di giorno in giorno più stretto, fin quando Elijah non capì di essersi innamorato della fanciulla. Decise allora di confessarle i suoi sentimenti, ma ancora più importante, le avrebbe rivelato la sua identità. Le diede appuntamento alla cascata al calar del sole e appena la vide un moto di paura lo invase. E se lei non avesse ricambiato i suoi sentimenti? E se fosse già promessa ad un altro uomo?
Titubante le si avvicinò e lei appena lo vide gli sorrise con calore.
<< Ciao, Elijah, scusa se ci ho messo un po’ ad arrivare, ma mio padre aveva bisogno di me per sistemare i preparativi della festa di domani. Tu verrai, vero? >>
<< Non preoccuparti, Sibéal, io sono arrivato adesso. Certo che verrò alla festa, non potrei mancare sapendo che sarai presente anche tu. Ascolta, volevo parlarti di una cosa importante che ci riguarda…volevo parlarti di noi >>.
A quelle parole Sibéal arrossì visibilmente e imbarazzata gli rispose:
<< Certo, dimmi pure >>.
<< Vedi, Sibéal, io mi sono accorto di provare qualcosa di forte per te, qualcosa che va oltre la semplice amicizia e l’affetto fraterno. Io mi sono innamorato di te! Ma posso comprendere se tu non provi i miei stessi sentimenti. Se così dovesse essere, sarò pronto a esserti solo amico oppure scomparirò per sempre dalla tua vita >>.
Senza alcuna esitazione lei gli si buttò tra le braccia e con voce tremante gli sussurrò:
<< Non voglio assolutamente che tu te ne vada o che tu debba reprimere i tuoi sentimenti perché anche io provo la stessa cosa. Ti amo, Elijah, mi spiace di non avertelo detto prima.  Perdonami, se puoi >>.
Lui le prese il viso tra le mani, avvicinandolo sempre di più al suo, e fece combaciare le loro labbra in un casto bacio pieno di amore. Ora era convinto più che mai a dirle tutta la verità. Staccò le loro labbra per premetterle di respirare e guardandola negli occhi le disse:
<< Sibéal, ci sono tante cose che non sai di me, cose che potrebbero farti scappare maledicendo il mio nome, ma voglio essere sincero con te, fino in fondo. Io non sono un umano, o meglio, una volta lo ero, tanto tempo fa. Sono uno dei vampiri originali. Vedi, io e i miei fratelli siamo stati creati da nostra madre mediante un rito per salvarci la vita. Oltre a noi è stato trasformato anche mio padre con l’unico intento di uccidere mio fratello Klaus, che oltre a essere un vampiro è anche un lupo mannaro. Purtroppo dopo che nostra madre ci trasformò, nostro padre la uccise perché aveva scoperto che mio fratello non era suo figlio, quindi scappò. Ma io so che ci sta cercando e ho paura che possa raggiungerci un giorno o l’altro per farci del male, e sapere che tu potresti essere in pericolo mi tormenta. Se non vorrai più vedermi, capirò >>.
Lei lo guardò dolcemente e accarezzandogli le labbra parlò:
<< Sapevo che in te c’era qualcosa di speciale, l’ho sempre saputo. Avevo iniziato a sospettare qualcosa e ora ne ho la certezza. Sai, un paio di settimane prima che tu arrivassi, avevo iniziato a fare degli strani sogni. Vedevo mia madre che mi diceva che presto un uomo sarebbe arrivato da molto lontano, ma che quest’uomo non era chi diceva di essere e che io me ne sarei innamorata nonostante i suoi segreti. Ora so che quell’uomo sei tu, Elijah. Io ti amo per come sei e non m’importa che tua sia un vampiro. L’importante per me è poter passare la mia vita con te. Il resto può aspettare >>.
Lui la prese tra le braccia e la fece girare finché entrambi non caddero a terra. Ora sapeva cosa fare, la voleva accanto a sé per tutta la vita e oltre.
<< Sposami, Sibéal. Sposami e rendimi felice >>.
<< Sì, Elijah, ti sposerò. Niente potrebbe impedirmelo. Ma prima devi sapere una cosa. >>
<< Che cosa? >>.
<< Vedi, io non sono ciò che sembro. Il mio corpo è per metà immortale. Io sono una delle quattro sacerdotesse degli elementi, rappresento il fuoco e sono la fenice. Quando mio padre morirà, verrà il mio tempo di succedergli come guardiana del villaggio. Ho voluto dirtelo perché voglio che non ci siano segreti tra di noi, fin da ora >>.
Elijah la guardò rapito, sapeva che la sua energia era innaturale, ma aveva deciso di non indagare sulla cosa. Ora lei gli rivelava che era per metà immortale quindi sarebbero potuti stare insieme per sempre. La sua gioia era infinita. Tenendola stretta tra le braccia la cullò amorevolmente, fino a farla addormentare. La prese in braccio e la portò nella sua capanna, per poi dirigersi nella propria per dare la bella notizia ai suoi fratelli. Rebekah si offrì di preparare le nozze e disse al fratello che avrebbe fatto volentieri da testimone a Sibéal, mentre come suo testimone Elijah volle Klaus. 
Il tutto venne preparato il giorno seguente, e la sera stessa Elijah e Sibéal divennero marito e moglie.
I novelli sposi trascorsero mesi bellissimi amandosi e rispettandosi, ma la loro felicità non era destinata a durare a lungo. Un giorno infatti qualcosa andò storto.
Era pomeriggio inoltrato e Elijah stava ritornando a casa dopo una giornata di proficua caccia, quando a un tratto sentì la moglie gridare di dolore. Con uno scatto fulmineo si avviò verso casa. Quando arrivò, la scena che gli si parò davanti lo lasciò senza fiato: Mikael aveva spaccato la cassa toracica di Sibéal e le aveva estratto il cuore dal petto, ma  lei era ancora agonizzante a terra. Suo padre con il cuore della compagna tra le mani lo guardava, sorridendo maligno, e l’unica cosa che riuscì a fare Elijah, fu avvicinarsi e urlare il nome dell’amata.
<< Sibéal! Ti prego non lasciarmi. Amore, non andare via. Avevi detto che saremmo stati insieme per sempre, non puoi lasciami adesso. Perché lo hai fatto padre?! Perché?! >>.
Sibéal con le ultime forze rimaste inviò un messaggio telepatico a Elijah 
“Ti proteggerò sempre, amore mio, ovunque tu andrai mi avrai sempre vicina. Ti amo e così sarà per sempre.” E poi chiuse gli occhi senza vita.


*******



I ricordi accecarono la sua mente e il suo cuore ormai morto si spezzò in tanti piccoli pezzi. Come una furia impazzita si scagliò contro suo padre che parò con maestria i colpi infertigli dal figlio. Elijah allora decise di tentare il tutto per tutto, poco importava se ci avrebbe rimesso la vita, avrebbe raggiunto Sibéal e finalmente sarebbe potuto rimanere per sempre con lei.
<< Mi hai portato via l’unica cosa bella della mia vita. Non ti perdonerò mai per questo! Oggi pagherai, te lo garantisco! >>. E così dicendo, piantò un braccio nel cuore del padre che strabuzzò gli occhi per la sorpresa. 
Finalmente avrebbe liberato lui e i suoi fratelli da quella piaga che li assillava da secoli. Improvvisamente, però, Elijah udì la voce di Sibèal. “Elijah non farlo! Tu non sei come lui, non sei un assassino. Fermati finché sei in tempo.”
Udendo la sua voce, il vampiro si fermò, guardò il padre con occhi di ghiaccio e gli disse:
<< La tua buona stella veglia su di te oggi, Mikael. Vattene finché te ne è data la possibilità. Ma ricorda che se ti rincontrerò di nuovo sulla mia strada potrei non essere così clemente>>.
Mikael se ne andò e Elijah rimase solo. Ora ne era certo. Lui era solo  e lo sarebbe sempre stato, ma il dolce ricordo di lei lo avrebbe accompagnato per sempre nella sua eterna solitudine.

Angolo autrice: Allora, la storia come vi è sembrata? Lo so il finale è piuttosto triste ma a me è sembrato perfetto! Non fraintendetemi non avrei mai voluto fa soffrire Elijah, ma visto che il prompt comprendeva anche Mikael non me la sono sentita di scrivere un finale tutto rose e fiori.
Fatemi sapere un vostro parere!!!!! A prestooooooooooooooo. Sotto trovate le recensioni dei giudici!!! Grazie alla fantastica Aqua Efp per il banner!!!!

Acqua Efp:


Innanzitutto perdona il ritardo, sono stati mesi piuttosto movimentati e ancora ora a stento trovo il tempo per scrivere, figurarsi per leggere e recensire.
Ho pensato che essando la tua storia l'unica inviata al contest era inutile seguire la scaletta del punteggio e ho pensato, invece, di darti un commento meno schematico.
La storia è molto carina e scritta bene, ti ho "corretto" solamente due virgole, una che avevi dimenticato di inserire e un'altra che invece io non avrei messo in quel punto; per quanto riguarda la correttezza grammaticale non mi pare ci siano problemi, difatti non ti ho segnato nulla.
La storia scorre via liscia, usi un linguaggio semplice e piuttosto diretto che fa arrivare subito al lettore l'idea che vuoi dare del rapporto tra i personaggi. Avrei indugiato un po' di più sui sentimenti di Elijah sia verso Sibéal che verso il padre, piuttosto che sulla conoscenza dei due innamorati ma credo che la tua scelta sia stata anche una questione di lunghezza, essendo questa una OS.
Per quanto riguarda i prompt, invece, sicuramente sei riuscita a utilizzare bene il secondo personaggio ma avrei preferito che dessi un po' più di spazio alla rosa, l'hai citata è già questo può essere considerato un utilizzo ma speravo avesse un ruolo un po' più importante, magari anche usandola come metafora.
Non è una storia particolarmente originale ma è comunque una lettura piacevole!
In definitiva, dovendo dare un voto da uno a dieci come valutazione mia personale sarebbe un 7.5, ma è solo un numero indicativo non avendo seguito una vera scaletta.
Spero, di aver detto tutto, ma non esitare a contattarmi se vuoi sapere qualcosa di più particolare =)
Un bacio e grazie per aver partecipato!

 _DarkLady_90:

Prima cosa, perdona il ritardo. Quando dicevo che non trovavo dove era finito, era vero >.< Ho talmente tante cartelle e sottocartelle che alla fine mi sono dimenticata di dove l'avevo messo, eppure l'avevo inserito in un contesto facilmente trovabile... mah, dovrò fare un po' di ordine nel portatile XD

Comunque tornando a noi fanciulla... vediamo cosa dire sulla storia.
Bella storia davvero racchiuso molto in queste poche pagine.
Descrizioni brevi e scorrevoli per niente pesanti, anzi una lettura piacevole. Elijah è sempre stato uno dei miei Originali preferiti, dopo Klaus, e veramente mi è piaciuto leggere di lui in versione leggermente diversa dal suo solito carattere cupo e ordinato. Il concetto di rosa, ad essere sincera mi sarebbe piaciuto vedere con Mikael, sarebbe stato davvero divertente, ma comunque va bene anche nel contesto come l’hai messo tu.
Ho rivisto le tre stagioni di The Vampire Diaries e veramente l’ultima stagione mi è piaciuta semplicemente ed esclusivamente per la presenza degli Originali che davano un po’ di azioni al telefilm, non il solito monotono rapporto triangolare tra Damon Elena Stefan. Damon non mi è piaciuto per niente ma Elijah ha fatto la sua parte perfettamente.
Ho notato che in certi posti hai usato un sinonimo per non ripetere, o forse è una mia impressione, ma comunque certe volte vanno bene anche parole semplici per un testo scorrevole e ritmico nella lettura, non distaccando tiene l’attenzione del lettore.
Ultima cosa, non sono critiche ok? solo suggerimenti… comunque il pezzo che hai scritto al passato, a parte che è bellissimo per come l’hai reso riassuntivo e breve ma abbastanza esplicativo, avrei usato del ‘Voi’ nei dialoghi tra Elijah e Sibèal dato che i tempi in cui li hai fatto ambientare in teoria dovrebbero essere lontani, poi dipende che come li hai immaginati.
Quasi inesistenti errori ortografici, lessico a posto. Trama rispettata e il concetto trattato con maestria.
Nel complesso direi che sei a metà tra 7.5 e 8 ma lascio volentieri un 8 solo per il tuo sforzo. Credo che tu abbia le capacità di fare anche di più quindi continua così!
Complimenti per la storia!

darky

 


   
 
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