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Autore: ClaireBlahblah    17/08/2012    2 recensioni
"«Vieni qui» Rispose lui, posando la chitarra, per poi addentare un pezzo di torta, appena comprata. Sam gli si avvicinò, sbuffando. «Vuoi che ti racconti un po’ della mamma, Sam?» Chiese il maggiore, lasciando il fratello senza fiato per un attimo".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Mary Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Autore: claireomashee
Fandom: Supernatural
Titolo: My Little Angel.
Personaggi: Dean, Mary
Pairing: Nessuno. :') [CON ACCENNI AL...] XD
Raiting:  G
Genere: Missing moment, Angst
Avvertimenti: One Shot
Note: Questa One Shot ha partecipato al contest Sono ciò che scrivo, ma non basta [
http://nakarui.livejournal.com/21557.html#cutid1] sulla canzone Simple Man - Lynyrd Skynyrd. E' ambientata tra la fine della quinta stagione e l'inizio della sesta.
Disclaimer: Supernatural non mi appartiene,
purtroppo, e, no, non ci guadagno una cippa.

«And be a simple, kind of man.
Oh be something, you love and understand.
Baby be a simple, kind of man.
Oh, won't you do this for me son,
If you can?»

 
«Dean! Quando la smetterai di cantare questa maledetta canzone, si può sapere?» Sbottò Sammy.
Da quando quel cazzone di suo fratello aveva imparato a suonare la chitarra, non ricordava una dannatissima sera in cui non si era addormentato con quella canzone nelle orecchie. Iniziava a detestarla.
«Vieni qui» Rispose lui, posando la chitarra, per poi addentare un pezzo di torta, appena comprata.
Sam gli si avvicinò, sbuffando.
«Vuoi che ti racconti un po’ della mamma, Sam?» Chiese il maggiore, lasciando il fratello senza fiato per un attimo.
Non parlavano mai di Mary, a meno che non ce ne fosse davvero bisogno.
«C-Che...»
«Mi ha fatto pensare.. Sai, quando eravamo in Paradiso e la mamma non ti ha visto, perché non avevi suoi ricordi. Voglio parlarti di lei».
 
 
«Buongiorno, angioletto», miagolò Mary, chinandosi a baciare il piccolo Dean, seduto a terra a giocare con una statuetta di porcellana, raffigurante un angelo. Ce l’aveva da una vita, era il suo giocattolo preferito.
«Hai fatto colazione, amore? Vuoi un po’ di torta?» Chiese la donna, godendosi, subito dopo, il sorriso che illuminava il viso di suo figlio.
«Certo!» Amava la torta.
«Vieni qui».
Il ragazzino le gattonò vicino, finchè lei non riuscì a prenderlo in braccio, e a posarselo sulle ginocchia con un mezzo sbuffo.
«Sei diventato proprio un ometto, ragazzino!» scherzò lei «Hai quasi quattro anni, e sei sempre più pesante. Di questo passo sarai tu a dover prendere in braccio me».
Gli porse un piatto con una fetta di crostata, e lo abbracciò.
 «Buona! Papà?»
«Papà non c’è, cucciolo. Sarà via per.. un paio di giorni» Rispose, deglutendo rumorosamente. John era uscito di casa, su tutte le furie, sbattendo la porta e giurando che non sarebbe più rientrato.
«Amore, voglio che ascolti un attimo la mamma» Iniziò, dondolandoselo al petto.
«Voglio che tu cresca bene, mio piccolo angelo.
Sii un uomo semplice, un bravo ragazzo, sii il tipo di persona che riusciresti ad amare.
Puoi farlo, per me, amore?
Prenditi il tuo tempo, mi raccomando, non cercare di crescere troppo di fretta, i problemi arriveranno ma in qualche modo li supererai sempre».
Sorrise, ricacciando in dentro le lacrime, osservando lo sguardo confuso di quello scricciolo biondo che stringeva fra le braccia.
«Un giorno troverai l’amore, e sarà bellissimo, ometto mio».
«Che vuol dire?»
«Vuol dire che quando conosci una persona, e ti piace, e non vuoi staccartene mai più, allora quello è amore» Spiegò, sorridendo.
«Come io con lui?» Chiese ancora il ragazzino, un po’ confuso, indicando il suo angelo, ai piedi di Mary.
La donna rise, divertita ma anche sconcertata, e si chinò per raccogliere il pupazzo, per poi porgerglielo.
«Esatto, proprio così! Un giorno troverai il tuo angelo».
     
 
–      CRISTO, DEAN, PERCHE’ MI STAI RACCONTANDO QUESTA COSA?! NON POTEVI SEMPLICEMENTE.. OMETTERE QUESTO PASSAGGIO?
–      ANNA, SAM! PARLO DI ANNA!
–      DEAN, TE LA SEI SOLO SCOPATA. E NON ERA NEANCHE UN ANGELO A TUTTI GLI EFFETTI.
–      E CON QUESTO? COSA VORRESTI INSINUARE, SCUSA?
–      NIENTE, NIENTE…
–      …
–      …
–      … STA’ ZITTO!
 

«Dimentica la brama di denaro, tutto ciò di cui hai bisogno è qui dentro» Disse, solleticandogli il petto.
Dean rise, senza capire davvero ciò che Mary stesse dicendo.
Rise anche lei, stringendolo ancora, poi si fece seria, pensierosa.
«Tutto ciò che desidero per te, figlio mio, è che tu sia felice».
«La torta mi fa felice» rispose il ragazzino, come fosse la cosa più naturale del mondo «E tu». E così dicendo si era allungato a baciare il collo della mamma.
Era una donna fortunata, Mary.
  
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