Rose
[ Control your poison
babe,
roses have thornes they
say
tonight we'll dance away the pain ]
Lenzuola
strappate.
In mezzo
a quel manipolo di seta sgualcita, il sorriso di Anna sembrava
ritrovare vigore e gli occhi accendersi di una luce più candida che mai.
Dio.
Ancora più del riflesso smeraldino della foresta, la penombra della camera da letto le rendeva giustizia; vederla alla
luce delle candele, incredibilmente fragile posata sul suo petto con
i boccoli neri languidi sulle spalle, allontanava ogni altro pensiero.
Guardava
Enrico mentre gli faceva scorrere pigramente un dito lungo il collo,
tracciando i contorni delle ossa appena sporgenti.
“Sapete,
mio signore, ieri ho appreso una cosa curiosa.”
Lui,
incuriosito, sollevò un braccio per prenderle il mento fra
pollice e indice.
“Rendetemene
partecipe, allora.” mormorò, tendendosi appena per sfiorarle
le labbra.
“La
rosa dei Tudor...” sorrise lei, ad occhi chiusi, sottraendosi piano
al tocco del re “Il vostro stemma. E' l'unione della rosa bianca di
York e quella rossa di Lancaster. Conferendo alle due casate posto
nel proprio cuore, sua maestà crea qualcosa di nuovo. Di mai
osato prima.”
Mai, prima d'ora...
Erano parole che gli piacevano, entrambi lo sapevano bene.
E fu con quella precisa idea in mente, far piacere al suo re, che la
nuova regina d'Inghilterra scese a posargli un bacio sulla bocca.
“Tuttavia,
mio signore, le rose hanno le spine.” aggiunse, appena più
flebilmente.
Non era difficile capire dove volesse arrivare. Enrico le prese il viso fra le
mani, guardandola con quella consueta, confortante tenerezza che
usava nel trattare con lei.
Come se stesse maneggiando un cristallo prezioso.
“Non
intendo farvi del male, Anna.” le disse.
Lo aveva ripetuto così tante volte da farlo diventare
scontato, ma era un voto che ogni giorno si riprometteva di mantenere
vivo.
La
amava.
E non sembrava mai abbastanza ripeterselo ad ogni ora del giorno,
della notte, nella veglia o nel sonno. Era una realtà
incancellabile, e lei era sua moglie e nessuno avrebbe più
potuto frapporsi fra loro.
Fra lui e quel sorriso malizioso, un po' da bambina, sincero.
Davanti a quello sguardo carico d'aspettativa e sentendo il suo peso
contro il proprio corpo, Enrico si sentì obbligato a
continuare, accarezzandole una guancia con il pollice.
“Abbiamo
già fatto qualcosa di mai osato prima, voi e io. Ma, con
queste spine, giuro solennemente di non aver intenzione di
ferirvi...e se lo farò, Dio mi punisca, poiché non sarà
intenzionale. Io vi amo.”
Anna sorrise.
Un po' triste, un po' fiduciosa.
Solo davanti al patibolo comprese, però, quanto quel cespuglio di rose assomigliasse in realtà ad un covo di rovi.
-- Note ♥:
[410 Words]
Credits: Just dance cover-Gary Go ft Mr Dialysis
Beh, c'è poco da dire. Arrivata al primo episodio della seconda stagione era mio preciso dovere scrivere qualcosa. Voglio dire, parliamone: Anna e Enrico. Sono meravigliosi. E, ok, sono anche due fra i miei attori preferiti ma sono dettagli *?*Eee niente, ecco. Conosco poco il fandom, quindi ogni critica è più che bene accetta u.u
Mi raccomando, non siate timidi e bastonatemi <3
Lots of Love