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Autore: MenMen    17/08/2012    2 recensioni
Senza senso veramente.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senzasensosenzasenso

Te lo dico a mezza voce che la lettera a luglio non ci stava, che poi l'abbia aperta è un altro conto. La colpa è tutta lì, nei messaggi che ti formuli in testa, come una maledizione e quella prima o poi arriva. Soprattutto se la chiami.
Ma io sono abituata a non dire niente, a vedere le cose accadere e non mi serve nè in male, nè in bene. Di questi tempi credere nel destino è banale, piuttosto so
no belle le coincidenze. Se poi è più di una, come le chiami? Non mi pongo il problema, una coincidenza regolare è solo un fatto. Ti conviene prepararti, fare respiri giusto un po' profondi e decidere che sei pronto, bello o brutto pace, amen, ti tocca. Così non ti stanchi, sennò sarebbe facile se fosse tutto sempre uguale, no?
Noioso, come se fosse sempre estate, le hanno inventate apposta le stagioni. Allora uno dice che è giusto che stai un po' all'inferno, sennò come lo riconosci il paradiso?
Se passi dalla pentola alla brace in qualche millessimo di secondo non sei sfigato, sei un atleta, e un po' di allenamento è sano. Dovresti ringraziare? Massì, che non ti costa niente in ogni caso. E se l'hanno notato tutti che ti manca un bottone alla camicia, sorridi affabilmente e dì loro che è la moda, e tu la segui e basta. Magari ti credono.
Un simpaticone ti direbbe quella solita frase "va come dici tu", e essenzialmente non ha capito una mazza di come va. Se per lui è stato così, tanto di cappello. 
Nel mondo, disgraziatamente, non ci sei solo tu. Se vuoi una cosa, un altro ne vuole un'altra e va pure bene finchè a te non importa di lui e viceversa. Ma in caso contrario c'è qualcosina che si innesta, e quello che vuoi nemmeno più lo sai, ma da qualche parte c'è, e dici di volere quel qualcos altro, quell'altro fa lo stesso. In teoria, è figo così, in realtà è un bordello. Di cosa che volete ce ne sono mille, e diverse, e forse non ne avete nemmeno una in comune, ma si dice "voglio quello che vuoi tu" solo per farsi piacere. 
Fai fatica, ma ti metti in gioco e ci provi, partecipi alla gara per poter dire che c'eri. Ma puoi anche non provarci per niente, se proprio non ti va, e te della competizione non hai mai visto nemmeno l'ombra.
Quello che vuoi tu e un po' diverso dallo scalare l'Everest, diverso dalle giostre, diverso dal doppio bypass al cuore. Tu sei più per le sedie a dondolo, sei più "portami il tramonto in una tazza", più da sera tranquilla davanti alla televisione.
Tu non sei l'atleta, al massimo pratichi la sfiga, e lei corre più veloce di te, a dirla tutta credi più nel destino che nelle concidenze. Ma più che altro non credi a niente, ti fasci come gli zombie, e non solo la testa; hai paura di farti male.
Ti ha sempre detto che i fiori che crescono sui marciapiedi non sono belli, e pure li trovi adorabili, qualche volta ti senti giallo come quelli all'incrocio.
Altro che pasticcini e torte, a te piace inzuppare il dito nel sale, il ketchup sulla pasta il patè di olive. 
Qualche volta pensi "sono una stella", giusto per le sue dimensioni microscopiche e ti rendi conto che di puntini siete due. Non sai per quanto, non sai perchè, eppure ti piace, è più bello così. Cambia angolazione, due stelle nel cielo, cambia se la vedi così bene. Forse che sei pronto? Forse che far l'atleta è sempre stato il tuo ruolo? Magari le montagne russe non sono così male, magari si vive lo stesso con il bypass al cuore, magari se ti fai un po' di muscoli impari ad amare.
Se togli le bende vedrai che sei giovane, e di tempo per giocare ne hai.
  
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