Anime & Manga > Slam Dunk
Segui la storia  |       
Autore: Ruki    01/03/2007    5 recensioni
"Cos'è il Basket? E' la mia vita"
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LET THE RAIN FALL DOWN



Trascinandomi verso gli spogliatoi, a fine partita, mi perdo ad ascoltare il battito frenetico del mio cuore.
Non riesco ancora a crederci… abbiamo vinto.
Mi sembra di camminare in un mondo parallelo…in una realtà che non è la mia.
I piedi vanno da soli, la mente da tutt’altra parte… e il bruciante desiderio di vederti. Il bruciante desiderio di te, 
Kaede.
La voglia incontenibile di parlare di questa vittoria, con te. E di condividerla con te.
Non ho nient’altro in testa… né l’infortunio di Naromi Kitazawa, né la decisione di Kiran di andarsene non appena terminata 
la partita… decisione che non mi ha neppure permesso di complimentarmi con lei…
Ma non importa… null’altro importa ora, se non tu…
Ai…deve esserci Ai accanto a me. Ma non ne sono sicura. Ancora non riesco a sentire bene, ancora non riesco a comprendere 
bene.
Solo urla senza significato.
Ma eccola lì, la porta degli spogliatoi. Farò alla svelta, una doccia veloce, poi mi cambierò e verrò a cercarti.
Perché tu sei l’unico con cui voglia condividere la gioia di questo momento.
L’unico.
E la voglia di sentirmi fare qualche complimento, anche il più piccolo del mondo, mi spinge a catapultarmi per prima nelle 
docce, battendo sul tempo persino una sconcertata Nanaka.


Quando finalmente riesco a lasciarmi alle spalle i complimenti e le grida delle mie compagne di squadra, raggiungo 
l’uscita il più velocemente possibile.
Un passo fuori… solo un passo.
Il sorriso di Hana è la prima cosa che vedo, il primo dei complimenti a me rivolti. La prima delle soddisfazioni.
-Complimenti, piccola!…- mi dice una radiosa Yuki, venendomi incontro, abbracciandomi forte. Il profumo forte che si è messa 
mi avvolge completamente, acre, un po’ fastidioso, ma cerco di non farci caso e la abbraccio a mia volta, contenta del fatto 
che lei sembri così fiera di me. 
Quando Yuki decide finalmente di mollare la presa, anche mio cugino si avvicina, e, come un po’ mi aspettavo, mi scompiglia i 
capelli.
Non credere Hana, mi da fastidio anche oggi… 
-Sei stata bravissima Ucchan! La più brava di tutte! Lo sapevo che non avresti deluso il Tensai! D’altronde, non 
dimentichiamoci che sei una Sakuragi!!!- mi ricorda con la sua tipica espressione gongolante –E la classe non è acqua!-
Scoppia a ridere mio cugino, molto prevedibilmente. Ma sono felice di sentirlo ridere così. Perché questa risata me lo 
ricorda. Mi ricorda che finalmente è tutto finito… la partita è finita, e ci siamo portate a casa una vittoria sofferta. 
E proprio quando riprendo a guardarmi intorno,alla tua disperata ricerca, è proprio allora che vengo aggredita da quello che 
mi sembra un grosso babbuino in preda ad una crisi mistica.
-Urikoooooo!!!! sei stata immensa!!!!- urla l'ignota creatura, che poi riconosco essere Haruko in "adorazione-mode". 
-Ha..Haruko..- balbetto io,cercando di staccarmela di dosso. Maledizione, la odio quando fa la piovra!
-Sei stata fantastica, Uriko, dico davvero! Avreste potuto vincere sicuramente anche senza Kiran, non credi anche tu? E' 
stata una bella fortuna che la Kitazawa si sia infortunata, non trovi? E quel passaggio sullo scadere del tempo...una vera 
prodezza..io non so propr..-
-Haruko- la zittisco io, cercando di sorridere. -calmati..-
Lei scoppia a ridere di una risatina scema e non controbatte. Fortunatamente.
Ora è arrivato il momento di inventare una scusa per togliersi di torno l'esagitata sorellina del coach.
Scusa che trovo immediatamente.
-Va a cercare Chiyako..mi sembra volesse parlarti..- le dico, ed è con immenso piacere che la sento ringraziarmi e voltarmi 
le spalle, avviandosi alla ricerca della mia ignara ed ancora infortunata compagna di squadra, che in questo momento non 
invidio proprio. Già, povera Chiya-chan... ma almeno mi sono tolta Haruko dalle scatole, e la mia ricerca frenetica 
ricomincia.
Prendo a farmi largo tra la folla che si è radunata davanti alla palestra, parenti e amici dei membri di entrambe le squadre, 
incappando in Ayako, Ryo-chan e Mitchi, tutti intenti a fare i complimenti ad un'imbarazzatissima Nanaka, paonazza in volto. 
Non ci credo, allora anche lei è in grado di arrossire!
Li saluto tutti di sfuggita, non posso proprio fermarmi. Devo trovare una certa volpe sempre in coma...
E quindi riprendo a cercarti, incontrando, uno alla volta, tutti quanti.. Akira, Misa, Kiyota, intento a consolare una 
disperata Naromi, Mito..
Si, in tutti quanti. Ma non in te. Di te non sembra esserci neppure l'ombra.
Con una strana pesantezza alla bocca dello stomaco ritorno sui miei passi, raggiungendo nuovamente Ayako e gli altri.
-mh.. Aya.. hai visto Kaede?..- domando alla manager della squadra maschile, un po' titubante. 
Si, titubante. Ho paura...paura di una sua risposta negativa.
Risposta negativa che, purtroppo, non tarda ad arrivare. -No, non l'ho visto..-
Il mio cuore perde un battito.
Due.
..Tre.
Deglutisco, un po' scossa. Non me l'aspettavo.
-Qualcosa non va, Uriko?..- mi domanda Ayako, guardandomi apprensiva. -non hai una bella faccia..- aggiunge, squadrandomi.
E io mi sforzo di sorridere, di apparire naturale, quando le rispondo..-E' tutto a posto..forse..forse sono solo un po' 
stanca..-
Ma non è così... non sono stanca. Non sono stanca per niente. No..
-Non è il caso che tu vada a casa allora, piccina? vedrai che dopo una bella dormita ti sentirai subito molto meglio!-
Una dormita. -Uh..si, si..andrò a cas..- provo a dire, ma non riesco neppure a terminare la frase.
Quel peso fastidioso si è spostato dallo stomaco alla gola, e minaccia di scoppiare da un momento all'altro.
Di liberarsi da un momento all'altro.
Per questo, senza neppure salutare, do le spalle ad Ayako e mi allontano di corsa.
Non voglio più guardarmi indietro.


Smetto di correre solo quando le gambe non mi reggono più. Un forte dolore al cuore, e le lacrime che ancora minacciano di 
scendere a rigarmi il viso da un momento all'altro, mi lascio cadere su una panchina sul lungomare, lo stridire dei gabbiani 
nelle orecchie e la voglia di scomparire, di sparire per sempre. 
...Non posso crederci.
Non riesco a credere che lui non fosse alla partita. Sapeva quanto ci tenessi alla sua presenza...era una partita 
importante...
Era la finale.
Era il mio scontro decisivo con la mia avversaria numero uno, Naromi Kitazawa.
E lui lo sapeva. 
Lo sapevi, Kaede.
E il mio desiderio più grande era quello di vincere per te, di dedicarti la vittoria dello Shohoku.
Non riesco a credere che tu abbia deciso di non venire...
Ancora prima di rendermene conto, scoppio a piangere. Scoppio a piangere senza ritegno, fregandomene dei passanti, 
fregandomene di tutto...
Perchè dev'essere sempre tutto così difficile con te, Kaede? Perchè la mia felicità dura sempre un attimo, un attimo che dura 
un sogno, un sogno che dura un attimo...?
Porto le gambe al petto, proprio mentre un lampo squarcia il cielo, e un tuono lo segue a ruota.
Un tuono forte. Potente.
Mi spaventa, si mescola alla mia angoscia, al mio dolore.
Ennesima pioggia gelata dentro di me, ad annegare implacabile la mia anima, la mia vita.
Quando avverto un leggero pizzicore alle braccia, me ne accorgo.
Anche il cielo sta piangendo.
Non ci penso due volte... mi rialzo, mi allontano sotto la pioggia. 
E' incredibile, sembra poter piovere per sempre...


Quando raggiungo la mia destinazione, casa Rukawa, i vestiti bagnati, le scarpe zuppe, i capelli fradici, incollati al viso, 
e la voglia di scappare il più lontano possibile, mi fermo a fissare la finestra della camera di Kaede, cercando di calmarmi, 
di fermare le lacrime che continuano imperterrite a sfuggire ai miei occhi.
Non mi sono mai sentita più delusa di così in tutta la mia vita.
Ora, Kaede, spero che, suonato il campanello, tu non verrai ad aprirmi. Spero tu non sia in casa... perchè se tu lo fossi, 
come spiegheresti la tua assenza alla partita più importante in assoluto per me?
Non voglio sentirti dire...che te ne sei dimenticato...
Ma mi faccio coraggio, risalgo il vialetto, mi fermo davanti alla tua porta.
E suono il campanello.
Una, due volte.
Ti prego,non venire ad aprire...
Ti prego...
Ma, forse troppo presto, mi trovo davanti la tua figura, alto, i capelli mai del tutto in ordine, abbigliato nel solito modo.
Bello.
Bello e semplice come sempre.
Trattengo il respiro. Vorrei che tu parlassi, ma non lo fai...
...perciò mi decido.
Prendo in mano la situazione.
Ho il coraggio di farlo, anche se sto tremando, non tanto per il mio essere completamente fradicia da capo a piedi, quanto 
per la paura di sentirti rispondere la cosa sbagliata, Kaede.
La cosa che mi ferirà.
-...perchè non eri alla partita,Kaede..?- ti domando, il cuore in gola, sfregandomi le braccia per scaldarmi.
Il corpo in tensione, tremori freddi e la solita voglia di piangere, mi costringo a studiare la tua espressione.
E'...strana.
Non sono ancora riuscita a decifrarla quando ti sento rispondere uno svogliatissimo..-Non mi andava-
E sono quelle le ultime parole che sento, prima che il mondo mi crolli addosso, e il freddo s'impossessi definitivamente di 
me.
Prendo a battere i denti, cerco di non darlo a vedere, ma è difficile. In questo momento, non mi sento più viva.
Non mi sento più reale.
Mi sento come se non esistessi più, come se fossi scomparsa...come se non fossi mai vissuta.
Mi sento così...sola.
E dolore, rabbia, delusione si mescolano in me, esplodono dentro di me, mi fanno piangere, mi fanno gridare... -Come sarebbe 
a dire che non ti andava!? ..Io..io pensavo che ti interessassi Kaede, almeno un po'!!...- Un singhiozzo più violento degli 
altri mi scuote, mi uccide dentro, mi costringe a smettere di urlare.. -..pensavo che ti importasse.. di me..-
Quasi ridotte ad un sussurro le mie ultime parole, parole impregnate del dolore che ho dentro. Che mi consuma.
Dolore che sembra diventare ancora più forte quando, alzando lo sguardo, ti ritrovo a guardarmi, impassibile come non lo sei 
mai stato, quasi distratto.
Come se non ti importasse davvero nulla...
Come se vedermi piangere non ti ferisse affatto...
Come se...
Come se non mi conoscessi.
E le tue parole, le peggiori, le pronunci con ancora quella per me insostenibile aria indifferente dipinta sul volto...
-..Era solo una stupida partita... avete vinto lo stesso,no?- 
Barcollo, mentre tutto si spegne attorno me, mentre tutto va in frantumi.
Mentre una rabbia intensa prende possesso di me.
E solo quando mi ritrovo a fissare il palmo rosso acceso della mia mano, me ne accorgo.
Ti ho schiaffeggiato, quasi senza rendermene conto.
Tu sei rimasto immobile, non hai detto niente, non hai fatto niente.
Non mi stai neppure guardando, Kaede...
Ed è per questo che mi rivolgo a te per l'ultima volta -..non hai capito proprio nulla!..- prima di scappare via, la seconda 
volta in una giornata, senza neppure cercare di nascondere le lacrime.
Voglio che tu sappia, Kaede...
che tu ti accorga...
Di quanto sto soffrendo.



Let's go back,
Back to the beginning..





E quando torno a casa, non trovo il conforto che speravo di trovare. Hanamichi non c'è, chissà dov'è. Con il fiatone, e il 
mondo che ancora rovina sotto i miei piedi, mi rendo conto di non potermi sfogare con nessuno. Di non poter raccontare niente 
a nessuno.
Di non poter piangere davanti a nessuno.
Per questo esco di nuovo, esco, sotto la pioggia.. anche se non sono bene dove andare, cosa fare..
Nella mia mente solo lui.
Lui. Ed io. All'inizio.
Quando ancora eravamo così distanti... quando per lui ero solo una mocciosa qualunque.
Pensavo che fosse cambiato qualcosa...

Qualcosa.

Ma non è cambiato nulla...




'Cause different
Doesn't feel so different
And going out is better
Then always staying in
Feel the wind





I miei passi che mi riportano ancora al lungomare. Vorrei non doverlo vedere mai più, questo posto.
Vorrei ritornare a Tokyo, alla mia periferia.
Vorrei ritornare alla mia vecchia vita.
Alla mia vecchia casa, al mio campetto in disuso.
Vorrei andarmene via...
Mi costringo a sedermi sul parapetto affacciato sugli scogli, come sempre, ignorando la pioggia, il vento, i tuoni, il 
temporale che non si placa. 
Non riesco a credere di essermi seduta qui innumerevoli volte...
Le gambe penzoloni nel vuoto, vengo scossa dall'ennesima crisi di pianto. 
Odio questa luna. Odio questo tratto di mare. Odio questo posto...
Non mi sono mai sentita così...disperata.
E non ho mai pianto così tanto in vita mia...



Let the rain fall down
And wake my dreams
Let it wash away
My sanity
'Cause I wanna feel the thunder
I wanna scream
Let the rain fall down
I'm coming clean, I'm coming clean




Vorrei solo poter urlare.
Vorrei solo potermi mescolare al temporale.
Sfogarmi insieme al cielo.
Questo cielo nero che mi ricorda così tanto te...
Ed è quello che provo a fare, ma il pianto mi costringe a rinunciare ancor prima d'averci provato. Mi chiedo quando finirà 
tutto questo, quando questa tristezza se ne andrà, così com'è venuta...
Abbasso il capo, lascio che il mio sguardo si arrenda, prendo a fissarmi le scarpe con gli occhi appannati dalle lacrime, 
sconfitta...


-Sakuragi?-


Mi volto. La vedo.
Non riesco a crederci.
La mia migliore amica, la mia migliore confidente.
Si, è ancora tutto questo, nonostante tutto.
-Kiran...- 
Non penso, corro semplicemente ad abbracciarla. Come se fosse la cosa più normale del mondo, come se non avessimo mai smesso 
di parlarci.
Come se il tempo non fosse trascorso.
L'abbraccio, e dopo un attimo di esitazione, lei fa lo stesso con me.
Non voglio spiegazioni, ora...
Non voglio sapere perchè si è allontanata così tanto da me...
Quando vorrà dirmelo, me lo dirà.
-...Che è successo?..- la sento domandare, nonostante lo scroscio della pioggia stia diventando insopportabile per le 
orecchie. 
Così pesante...
-..Kaede.- rispondo semplicemente, tra le lacrime.
E lei sembra capire.
Lei sembra comprendere.
E rimaniamo così, sotto la pioggia.
Una pioggia che non posso evitare di far cadere.

Un dolore che non posso scacciare.

 

 

 

 

Commentucci: Behhh, che dire? Finito capitolinooo^^ Volevo ringraziare il mio amore che mi ha suggerito parte della battute (quel che è giusto, è giusto!!..) e invitarvi a commentareee!!! >_< GRAAAAAACCIE!!!

Ruki

Note: La canzone usata per questo capitolo è "Let The Rain Fall Down" di Hilary Duff.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Ruki