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Autore: Kyara_wisteria01    18/08/2012    1 recensioni
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Sulla pietra è comparso uno strano simbolo illuminato di verde: una foglia di edera.
La sfioro e si apre: all’interno c’è... >
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Yaaaaawn… >>
Stupida sveglia. Giro il capo, strascinandomi nei bei miei capelli castano-smeraldini e nel mio ciuffetto verde: le SEI E MEZZO... accidenti a quello stupido test di scienze… proprio oggi che avrei voluto dormire un po’ di più…
Eeeeeh… fa’ nulla… tanto ormai sono sveglia…
Mi trascino in piedi e vado a buttarmi sotto la doccia. Finita questa, mi vesto, di fronte allo specchio, osservando attentamente ogni singolo movimento dei miei occhi di smeraldo. Quando sono pronta, con l’uniforme blu, composta da gonna, giacca e camicia bianca sotto questa, inforco gli occhiali e sento un buonissimo odore.
Mi guardo l’orologio: le sette men’ e un quarto… sghignazzo; tre, due, uno…
<< Papààààà, hai fatto i pancake?? >>
<< Sì, tesoro! Ivy! Scendi! >>
Mia sorella e, sì, mio padre. In famiglia è lui che prepara la colazione.
Scendo, seguendo il profumo. Amo i pancake che fa mio padre. Mi siedo a tavola e divoro le frittelle, dopodiché mi precipito fuori dalla porta con il mio borsone a tracolla.
Percorro la solita strada sotto il ponte, ma inciampo, imprecando.
<< Ma chi cazzo ha messo qui ‘sto sasso?!? … mmm?? Cos’è questo coso? >>
Sulla pietra è comparso uno strano simbolo illuminato di verde: una foglia di edera.
La sfioro e si apre: all’interno c’è una bellissima collanina in argento, con un pendente di smeraldo a forma di katana contenuta in uno splendido fodero color selva
Estasiata, rimiro per un po’ la collana, dopo di che la infilo e continuo per la mia strada. Ma non faccio nemmeno tre passi che sento della gente urlare, così mi metto a correre verso quella direzione, e vedo un enorme pipistrello che appena m’inquadra mi spara contro un laser, che prontamente schivo buttandomi su un lato, rimbalzando su un muro, e, piombandomi sul mostro, sfioro la collanina, che istantaneamente diventa una katana a dimensioni naturali fra le mie mani. . La tiro fuori e la osservo alla luce del sole: è bellissima, ha dei bassorilievi in smeraldo sull’elsa color prato –nella qual è incastonato uno smeraldo -  i quali magicamente prendono vita a formare una specie di solida impugnatura attorno alla mia mano, e la lama è di un verdino che rispecchia la mia immagine, manco fosse uno specchio.
<< E’… è… meravigliosa >>
Mi viene un’idea un po’ folle.
Mi metto a correre verso il mostro. Quando sono poco lontana da lui, alzo la spada e la infilzo dentro di lui; la spada si illumina di verde, e sprigiona dall’elsa dei tralci d’edera striati di viola. Tralci velenosi.
Essi avvolgono il mega-pipistrellone, e faccio in tempo a udire le sue parole
<< Che tu sia maledetta, Samurai Leggendaria! >> Quando esplode.
Spaventata, butto via la spada e mi metto a correre verso la mia scuola. Quando arrivo, la mia amica Hikari mi saluta con calore agitando la mano, gli occhi azzurri che brillano quasi quanto l’apparecchio:
<< Ehi, ciao, Ivy! … che cosa ti è successo, sembra che tu abbia appena visto un fantasma! >>
<< A…anche peggio… >> E le racconto tutto.
<< E così, quel mega pipistrello ti ha chiamato “Samurai Leggendaria”, eh? >>
Annuisco
<< Secondo te che può significare? >>
<< Proprio non lo so. Ma ora dobbiamo entrare, c’è lezione. >>
<< Già… già… >>
La lezione è piacevolissima: abbiamo arte e storia, fatte entrambe dalla stessa professoressa, che ci deve spiegare l’ultimo capitolo del libro di storia delle leggende giapponesi
<< Allora ragazzi, l’ultimo capitolo parla della Samurai Leggendaria.
Essa è una forte guerriera della nostra mitologia, e l’unica samurai femmina nella nostra storia.
Si racconta che la sua katana… >>
Si sentono dei fischi dai banchi addietro. Giro il capo, infastidita, e osservo i ragazzi cretini fantasticare come degli idioti sulla Samurai Leggendaria con una scintilla omicida negli occhi.
<< Silenzio!! Come stavo dicendo prima di quell’interruzione, si racconta che la sua katana di smeraldo fosse in grado di controllare i tralci dell’edera, facendoli crescere a piacimento anche avvelenati, e per questo era chiamata anche principessa della natura: poiché anche lei aveva questo mirabolante potere. Inoltre la sua katana, la cui lama rifletteva l’anima degli avversari, era legata indissolubilmente a lei, e perciò, anche se la perdeva, la katana tornava sempre al suo fianco. Essa rappresentava i Tre Tesori: in quanto spada è il coraggio, la lama a specchio rappresenta la saggezza, e lo smeraldo di cui è composta la spada, che è una gemma, è la compassione, o la saggezza. Esistono molte storie su di lei, favoleggiate in bilico fra realtà e fantasia e, se uno di voi ha dei nonni molto vecchi, sicuramente avrà potuto udire qualcosa al riguardo. Come compito in classe, voi dovete fare un ritratto della Samurai leggendaria. Avete 20 minuti. Via! >>
In 20 minuti posso far tutto, e il mio cervello ultradotato ha cominciato a lavorare subito. Dopo 20 minuti il mio disegno è inchiostrato e colorato. Consegno il mio disegno insieme a tutti gli altri, in fondo alla pila.
La prof.ssa Mari fa scorrere i disegni sullo scanner digitale, e appaiono sulla lavagna.
Il mio è l’ultimo, ma prima del mio c’è quello di Kaoro Itsuki, un biondino altamente rincitrullito che pensa solo a sé stesso. Il suo disegno rappresenta una donna bionda, formosissima e dagli occhi verdi, che indossa una tenuta da samurai piuttosto piccola, la quale lascia intravedere generose porzioni di pelle.
La prof., che fornisce  commenti e recensioni, resta un pochino interdetta e si lascia sfuggire un commento piuttosto tagliente:
<< Beh… suppongo che le ragazze della classe lo abbiano considerato come un affronto… >>
Sì, l’abbiamo considerato un affronto. E Kaoro riceve molte occhiatacce dotate di mascara e ombretto. Anche da parte mia e di Hikari.
Poi c’è il mio disegno. Rappresenta una ragazza, simile a me, ma senza occhiali e con i capelli mossi, che indossa una tenuta da samurai verde smeraldino. Acclamato da ragazzi e ragazze ed elogiato dalla prof.ssa  Mari, che in seguito mi chiama per riconsegnare i fogli.
Neanche il tempo di alzarmi in piedi, che la terra trema, e sentiamo un forte boato: il vetro delle grandi finestre si fracassa, noi veniamo sbalzati via  ed entra una gigantesca nube di pipistrelli che si piombano su Karinha, una mia compagna russa, e la avvolgono; dopo essersi staccati da lei, non ne è rimasto che un mucchietto di ossa e un paio di trecce bionde legate da un nastri rossi che si accascia tristemente a terra. Tutti si attaccano alle pareti, e Hikari mi sussurra all’orecchio, spaventata:
<< C-Cos’ è q-quel-quello? >>
<< Non ne ho idea… >>
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<< E come, scusa? >>
<< Che ne so, avvelenalo, usa la spada… insomma, inventati qualcosa!! >>
<< Uff… e va bene… ci proverò… >>
In effetti… Solo ora me ne rendo conto…
La collanina mi è riapparsa al collo!
Non vista da nessuno, scivolo dietro a quell’enorme massa brulicante. C’è un pipistrello più grosso degli altri. Indecisa, poggio la mano su di esso, e, immediatamente, dalla mia mano fuoriescono dei tralci d’edera striati di viola, che avvolgono il pipistrello, il quale caccia un urlo agonizzante, subito seguito dagli altri.
Io mi getto verso il muro, accanto ad Hikari, anche se nessuno sembra essersi accorto della mia assenza.
La nube informe si disintegra, e la prof., dopo 1 o 2 minuti di silenzio, ci invita ad uscire con questa scusa:
<< Ehm… ragazzi, è davvero tardi!! Su, forza, tutti fuori! >>
Io ed Hikari ci dirigiamo a casa mia discutendo di quel che è successo
Arrivate a casa, ci fiondiamo in camera mia per state indisturbate.
Ma entra dalla finestra uno strano pipistrello, con gli occhi fucsia e striature sul pelo dello stesso colore.
Entrato in camera, il pipistrello assume una forma umana.
Una ragazza dagli occhi di ghiaccio, benché dolci ed espressivi, la palle bianchissima e i canini lucidissimi che sporgono dalle labbra piegate in un sorriso, mi saluta senza calore.
<< Salve… >>
 
 
 
 
 
 
 
  L’angolo dell’edera


Salvesalve a tutti quanti, sono arrivata persino qui. Presto inquinerò tutto Efp.* si sente realizzata =D *
Questa va dedicata alla mia Naru-sama, che spero verrà a recensirmi, e a Juliet_Capulet, che mi ha consigliato il nome per Kaoro Itsuki.
Un grande bacio al prossimo capitolo!!
   
 
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