Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |      
Autore: Eleonora999    19/08/2012    9 recensioni
E se fosse Strawberry ad essere innamorata di Ghish dal primo impatto?
E se Ghish nei confronti della ragazza-gatto provasse solo un attrazione fisica e niente più?
Ecco, questa è una breve One-Shot su come, secondo me, in una notte di passione l'amore di Strawberry confonda maledettamente le gesta di Ghish.
Spero vivamente con tutto il cuore che vi piacerà, baci Eleonora999

Dal Cap:
- “Piano ti prego.” Le guance si erano rigate di lacrime.
Non gli aveva dato spiegazioni. Lui si era fiondato li, nella sua camera e lei che lo aveva accolto.
Chissà se aveva capito di essere il primo? [...] Perché non riusciva a farle del male come si era proposto?
Perché muoveva lentamente in proprio corpo contro il suo, frenando le sue spinte, sollevandosi e abbassandosi con ardore, ma attento a non arrecarle dolore? -
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

*Che Stregoneria è mai questa,
Strawberry?*

*Unico Capitolo*







Gli occhi dell’alieno si accesero come due meteoriti incandescenti.
Stavolta se la sarebbe presa senza troppa delicatezza, 
penetrandola tanto da farle rivoltare gli occhi, tanto da farla urlare com’era sovente fare lui nell’atto sessuale. Fin dal primo giorno che l’aveva vista, sentiva un desiderio anomalo dentro se. Voleva averla.


Non gli importava di infliggerle dolore anzi, questo lo eccitava ancora di più. Si era sempre comportato così con tutte le donne che aveva avuto. Anche lei era come loro, il fatto che ne sentiva un disperato bisogno era influenzato dal fatto che lei era umana. Lei era diversa.. non è forse così?!


Ciononostante sembrava indugiare sui lineamenti lattei tesi e impauriti.  


Ora poteva contemplarla, alla luce della luna, che lievemente dava luce alla stanza, donando un riflesso argenteo alla pelle nivea e liscia come seta.


Mai nelle sue braccia v’era stata una creatura così bella. Eppure lui di ‘creature’ ne aveva conosciute a bizzeffe.



Ghish la stava bramando, e Strawberry si irrigidì, quando Ghish chinò il capo e le posò la lingua sul collo, era fuoco sulla pelle.
Bruciava quel contatto, oh si che bruciava.. quasi togliendole il fiato.


“Aspetta io…”  il cuore le batteva fortissimo, com’era possibile che in poco tempo si fosse innamorata fino al punto, tanto da donargli tutta se stessa? Com’era possibile innamorarsi di una creatura come lui? Lui che brama solo il suo corpo, lui che non accenna minimo interesse per i suoi sentimenti, lui che la userà e poi getterà. Come era possibile!?


Si staccò da lei sollevando appena il capo, guardandola con quegli gli occhi d’ambra, felini e maliziosi puntati direttamente nei suoi. 
  

“Aspettare? Ti sei offerta di tua spontanea volontà. Dovrei anche aspettare? Sai che non si scherza col fuoco ?”  domandò tagliente.


A quel punto risentita prese coraggio e pronta a colpirlo alzò una mano senza neppure sfiorarlo.


Era un maledetto arrogante, ma questo non cambiava niente, Strawberry non riusciva a tenere a bada il crescendo di emozioni che sentiva dentro di sé.


Non sapeva come sarebbe finita, non sapeva se mai avrebbe avuto l’onore di riscaldare il suo animo.. e magari chissà se sarebbe riuscita ad occupare un piccolo posto nella sua cupa esistenza.. Sapeva solo che lo amava e ciò le bastava per adesso.


“Sei un prepotente e un …” 



La zittì con un bacio, furono labbra calde ad unirsi, a volersi e a continuare fino a togliersi il respiro con un bisogno disperato di scoprirsi.


Quando si staccò, la vide sorpresa.
Non era stato brutale e non poteva essersi sbagliata, era sicura che quel bacio fosse più di un bisogno corporeo, qualcosa di più intenso. Qualcosa di più intimo.


Ghish deglutì per nascondere il brivido che lo aveva colto, quell’umana lo stava facendo impazzire, e sarebbe impazzito.. prima o poi.
Improvvisamente il suo sguardo si fece feroce. 
      

“Non mi dire che sei nuova a queste cose, quel babbeo di Mark non ti ha insegnato niente?”  chiese con strafottenza.


“Sei un lurid…” 


Basta, era stufo di ascoltarla, afferrò con la mano la stoffa sottile del vestitino di seta che indossava, strappandolo e gettandolo a terra.


Ghish ora guardava la sua nudità.
I capelli rossi scarlatti lunghi scarmigliati sul cuscino e gli occhi lucidi come gemme, sarebbe stato facile perdersi in quelle fattezze, era innegabile che fosse splendida.


La sensazione di quel corpo bollente stretto al suo era inspiegabile, non poteva più trattenere quell’erezione che stava diventando insopportabile, stuzzicata dal sesso caldo e bagnato che stava sfiorando ormai con la mano.


Aveva un disperato bisogno di farla sua, di entrare dentro di lei.


Senza necessità di parole si avvinghiarono e fu come una tempesta.
Ghish si sentì percorrere da un brivido selvaggio, si premette contro di lei, avvertendo la morsa delle sue gambe intorno alla vita. Bastò quel semplice gesto a confonderlo. Ma cosa c’era da essere confusi? Lui lo faceva sempre, tutte gli circondavano la vita con le proprie gambe, perché con lei era così spiegabilmente diverso? Era convinto dal fatto che lei era diversa, lei era umana, ma pensandoci bene c’era qualcos’altro sotto. Un qualcosa che non riusciva a spiegarsi.


Strawberry chiuse gli occhi e l’alieno incapace di trattenersi un solo istante di più la penetrò a fondo, fermandosi al primo gemito di dolore.


“Piano ti prego.”  Le guance si erano rigate di lacrime.
Non gli aveva dato spiegazioni. Lui si era fiondato li, nella sua camera e lei che lo aveva accolto.
Chissà se aveva capito di essere il primo?


Era una visione che non avrebbe mai dimenticato, il suo volto, pallido, fiero e bellissimo per la prima volta sembrava aver ceduto alle emozioni, anche se era molto abile a controllarsi non riusciva a nasconderle quella luce intensa nei suoi occhi. Quell’oro, quella notte era più vivo che mai!
 

Ghish non riuscì a parlare, adesso guardandola era invaso dallo stesso pensiero che l’aveva tormentato nei giorni trascorsi.


Perché non riusciva a farle del male come si era proposto?
Perché muoveva lentamente in proprio corpo contro il suo, frenando le sue spinte, sollevandosi e abbassandosi con ardore, ma attento a non arrecarle dolore?


Perché gli piaceva sentirla godere? Affondava ripetutamente dentro di lei e la sensazione era esaltante, non riusciva a pensare ad altro, mentre il cuore gli batteva forte e i sospiri gli sfuggivano dalle labbra.
 

 

 “Che stregoneria è mai questa.. Strawberry?”

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Eleonora999