E' sera.
Sei fuori, sei in giro, sei ovunque.
La luna padroneggia nel cielo, i moschini ti si attaccano addosso, nemmeno fossi un leccalecca di Willy Wonka che rende immortale, e le zanzare banchettano sulle parti del tuo corpo che non hai coperto, causa dei 40° centigradi costanti.
Ma tu non te ne accorgi.
Tra le dita tieni la quinta sigaretta della giornata, e pensi.
Pensi che mentre il fumo ti raschia la gola, lei è da qualche parte, a magari piangere di ciò che le tue amiche, amiche davvero, le hanno scritto.
E perché l'hanno fatto?
Perché tu appari felice, ma loro se ne sono accorte.
No, non puoi fingere con loro.
Tiri ancora, e finisci nel mezzo della campagna.
Sei tra un campo e il cancello di casa di una delle due, e guardi la macchina che sta arrivano quasi fosse anni luce lontana, strizzando gli occhi e piegandoti in avanti.
Tiri ancora, e sei in casa.
Non hai voglia di tornare, ma il tuo cellulare suona da mezz'ora; tua madre.
I soliti 'sto bene', 'torno tardi', non servono a placarla, così spegni tutto e ti butti sul divano.
Ora tra le dita non tieni niente, e senti un vuoto nello stomaco.
Senti che hai bisogno di altra nicotina per colmarlo, e le mani tremano.
Ti alzi di nuovo, sotto lo sguardo preoccupato di quelle stesse ragazze che ti hanno rovinato la vita, nonché migliorata; il tutto in buona fede.
Esci.
Gli stessi moschini e le stesse zanzare, ora, ti stanno a distanza.
Tremante, infili la mano in tasca.
Pacchetto da 10 di pure cazzate, di puri bastoncini sbagliati, che ti distruggono tutto ciò che hai di sano, ma ti liberano la mente e tappano lo stomaco per quei cinque, sei minuti.
Una delle tue amiche esce con una birra, e tu l'afferri.
La butti giù, nello stomaco popcorn al cioccolato, e ne chiedi altre.
Le finisci, e la serata si annebbia.
Risate, fumo che si sperde nella notte, sigarette nel tombino del giardino, street fighter fino a notte fonda e torni a casa che sei barcollante.
Non ricordi come sei arrivato, come sei finito nel letto, come hai acceso e spento le luci.
Quello che ti ritrovi è solo la consapevolezza del mattino, del malditesta pungente e delle coperte puzzolenti di fumo e bava.
Ti alzi, scompigli i capelli, noti che ai piedi porti ancora le scarpe.
Ma te ne sbatti.
Arrivi in cucina, addenti una brioche calda e poi lasci lì il resto, raggiungendo il computer.
Lo stesso con cui l'hai conosciuta.
Lo stesso che ti ha cambiato la vita.
Apri SeaMonkey, il tuo browser preferito, e Firefox.
Facebook si apre, e la tua priorità è controllare se ti abbia risposto in qualche modo.
Non trovi niente.
Mentre si carica tutto, noti di aver lasciato aperto ASK.FM e guardi se qualcuno ti ha posto qualche domanda.
Due notifiche, Titanium - il cover dei Boyce Avenue - parte, e leggi le notifiche.
LEI ha messo mi piace a 2 tue risposte.
Proprio quelle che la riguardavano.
Afferri il cellulare, controlli in tutte le cartelle.
Vuoi un suo messaggio, vuoi un suo segno di vita, e l'unica cosa che ti ritrovi è una foto, la sua foto, come sfondo.
Non vuoi sapere come è arrivata lì, la cambi semplicemente.
La cambi e sembri calma.
Sembri calma, e capisci di essere un'ottima attrice.
Vorresti alzarti, spaccare tutto, sfogarti in lacrime, ma ormai le hai finite.
Ogni persona ha un budget limitato.
Può farti male/piangere solo un tot. di volte nella tua vita.
E anche se lei ha superato ogni limite, anche se quando le parli sembri distaccata e indifferente, sai solo tu che non lo sei.
Sai solo tu che vorresti fare la patetica, chiederle in ginocchio di tornare insieme, anche senza amore, giusto per averla come tua.
Ma il tuo orgoglio è troppo grande, e il tuo cuore troppo in pezzi.
L'hai capito, però.
C'è il lato positivo che l'hai capito.
Devi andare avanti, vedere altre persone, ampliare i tuoi orizzonti.
Solo che non vuoi farlo.