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Autore: MultiFlash96    19/08/2012    0 recensioni
PROLOGO:
La mia vita era già complicata cosi com’èra, ma con la sua partenza, tutto diventava ancora più difficile. L’estate dell’ultimo anno di superiori era passato velocemente, Gli esami erano gli ultimi dei miei pensieri, perché ora ero li, a fissare quel treno che stava portando via l’unica persona che aveva veramente reso la mia vita migliore e che ora stava lasciando il posto all’oscurità.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Universitario
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(Capitolo 1)

L’ultima estate& la nostra vita..

Lui.par.
Ormai sono passati due anni, chissà se sarà ancora lì ad aspettarmi, chissà se è cambiata, chissà se mi riconoscerà, chissà se ha risolto i suoi problemi e chissà se avrà trovato un altro al posto mio … Queste le mie domande per l’unica, l’unica Amica, che mi ha sempre capito e aiutato, anche se lasciandola nel suo periodo più oscuro non posso  giudicarmi un ottimo AMICO!. Scesi dal treno e presi un taxi diretto all’ospedale per raggiungere il motivo che mi trascinava di nuovo qui . .. MIA MADRE   . . .
Ormai erano 2 anni che beveva, 2 anni pesanti, che mi hanno costretto a trasferirmi da . . . MIO PADRE .                          ora la sua situazione stava peggiorando, il Dott. Meson, che per me era come un secondo padre, anzi il primo, anche se non biologico, mi aveva contattato a New York, circa una settimana fa, raccontandomi  che era stata trasportata di urgenza all’ospedale a causa dell’overdose procurata da varie sostanze e alcool.  L’alcool, quasi mi mancava quella parola che conoscevo dalla nascita.
 La vita di mia madre non e mai stata facile, il padre morto in guerra e la madre morta il giorno della sua nascita è cresciuta dagli zii a Urbino frequenta le lezioni ed entrando non so in quale gruppo inizia a bere e a trovare conforto in alcune sostanze. Mio padre la conosciuta all’età di 18 anni e di certo la sua vita non è stata molto difficile, poiché viveva tra il lusso e una famiglia molto unita . Quando i due si misero insieme mamma, finì di bere e lui, di andare con altre ameno per 7 o 8  anni poi cominciò a farsi la donna delle pulizie e l’amante (la segretaria ) dopo il lavoro.  Cosi mamma  ci ricasco in pieno lasciandomi mia sorella Milly di soli 3 anni da  crescere, Almeno fino ai suoi 10 anni dove ha deciso di seguire il padre a New York.
-Mi scusi signorina, mi potrebbe dire la camera 23, dove si trova?
- è in fondo al corridoio
-Molto gentile, grazie
L’odore dell’ospedale non è dei migliori e soprattutto non è un posto molto allegro, i muri erano bianchi, almeno una volta, ora sono ricoperti da una patina giallognola e un  po’ di umidità a creato agli angoli un po’ di muffa … Entro nella camera e la vedo li, ancora una volta immobile.
Chris? Sei tu? 
-Si, mamma, rispondo anche senza voglia.
Apre gli occhi è mi fissa, i miei riflettono i suoi  azzurri, che diventavano sempre più lucidi..
 
Chris, quando mi sei mancato! si cerco di alzare ma fu inutile, i fili della flebo e il suo fisico non glielo permettevano.
 
-Non alzarti! Non vedi che sei debole?!
 
Mi chinai e le diedi un bacio sulla guancia sinistra e una stretta alla mano destra, con delicatezza, perché troppo fragile era il suo corpo per subire anche l’abbraccio più delicato.
Alle mie spalle la porta si aprì e né usci il Dott. Mason  che appena mi vide, mi abbraccio e poi mi diede un piccolo scossone, come per riportarmi alla realtà.
 
-Oh! Figliolo! Quando mi sei mancato! Non vedevo l’ora di vederti! Da quando tempo, che saranno . . . mm!..  poggiandosi la mano sul mento e ticchettando con il dito, 4?
 
 
-2
 
-Ah! Davvero? Sembravano di più, disse sbattendo le mani in un tonfo rumorosissimo
 
 -Comunque, passiamo a cose più serie,disse tirandomi in un posto più riservato, le condizioni di tua madre sono stabili anche se il suo uso di droghe è aumentato, soprattutto dopo la tua partenza (COLPITO)..
 
-Cosa mi consigli?
 
-Per ora la teniamo sotto osservazione, sai potrebbe avere una crisi di astinenza poi vedremmo di..
La sua faccia si fece più seria e preoccupata,
 
-E poi vedremmo se è il caso di portarla in un centro di disintossicazione.
La notizia non mi provoco  nessuna reazione, ormai ero abituato, un colpo in più non mi avrebbe ucciso.
 
 
Lei.par.
 
I compiti erano finalmente finiti, quelli di scuola, ma la cena era ancora da preparare. Mamma era uscita e Allys, mia sorella, era a un appuntamento con il suo nuovo ragazzo, di cui non sapevo ancora il nome, ma una cosa la sapevo, lo faceva per  ingelosire Alex, che amava da quando aveva solo 7 anni, ma lui la evitava!! Dice che lei e come una sorella e quindi tra sorella e fratello non ci può essere niente! Questo rende Allys vendicativa e cattiva cosi da architettare uno dei suoi piani malefici.
Scesi le scale e iniziai a pelare le patate, pensando che forse Sam aveva appena finito il turno e stava tornando a casa, chissà se vuole cenare con noi? lasciai le patate ma appena varcai la soglia della cucina mia mamma gridò e mi dette delle buste pesanti che dovetti correre e appoggiarle al tavolo per non far cadere le uova e il resto. Lasciai mamma all’ingresso e Sali in camera mia e chiamai Sam, era irraggiungibile, cosi lasciai stare tanto l’avrei dovuto vedere dopo mangiato.
 
Arrivata nell’ingresso, andai in cucina e continuai a pelare le patate.
Amy, dove sei?

-in cucina, sto preparando la cena.
 
Arrivò in cucina è si appoggiò al lavabo della cucina sorridendomi, il suo volto era migliorato, il labbro era meno gonfio, l’occhio era più aperto e il livido sulla guancia meno visibile, ogni volta che la guardo inizio a provare un odio profondo verso quell’essere che non poteva essere definito uomo e tanto meno padre.
 
I miei non erano la tipica coppia innamorata, ma quella che si forma per interesse, i genitori di lei volevano un po’ della ricchezza di lui, quindi quale altro modo se no un matrimonio combinato?, lei comunque si era innamorata e sperava che anche lui cedesse al matrimonio e al suo amore, in realtà, lui non l’accetto mai. La picchiava con tutta la rabbia che provava per quella decisione che lui non aveva potuto cambiare, poi tocco a noi, due femmine non potevano dare vita a un maschio e lui da quel matrimonio obbligato si aspettava almeno quello, forse come riconoscenza del suo sacrificio,  ma con l’arrivo di Allys e i problemi del parto mamma non poté avere più figli e cosi quell’odio cresceva.
 
I miei pensieri d’odio furono interrotti da una goccia di olio bollente sulla mano.
-Cazzo! Che male!
Lasciai la spatola per girare gli hamburger cadere nel lavandino e aprì l’acqua fredda per evitare che rimanesse qualche segno.
 
-Amy! Cosa?

-niente mamma ! solo un piccolo incidente  (uno dei tanti!), misi il broncio, ero cosi distratta che tutto il mio corpo era coperto di segni, guardai la mano poi lei si avvicinò e sorrise, forse per la mia espressione da bambina.
 
-Niente di ché! Se vuoi, ti do un bacino?
Dopo questa frase si mise a ridere sempre di più, poi spostò gli occhi sul frigo, dove C'era l’ultima foto del marito.

-ah! Tesoro mio, come vorrei cambiare il passato e ridarti quello che avresti voluto, senza vedere cose, che una bambina non deve né vedere né subire, io.
I suoi occhi uguali ai miei si stavano rabbuiando, quindi spensi il gas e l'abbracciai e sorridendo.
 
-Mamma basta con il passato! L’importante è il futuro e quello nessuno può portarcelo  via!
 
Per una volta la mia forza aveva dato dei risultati ottimi, con mio stupore, riuscì a toglierli un po’ di quel velo scuro dagli occhi, poi lei sobbalzo e disse velocemente.
 
-Stasera abbiamo un OSPITE!
  
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