La
principessa ribelle.
Capitolo
1: Un
problema
da risolvere.
Il
cielo, si era improvvisamente tinto di grigio,il sole era ormai
imprigionato dietro le spesse nuvole e tutto lasciva presagire
L’imminente
arrivo di una burrasca.
Dall’ampia
vetrata del soggiorno Bra, osservava il grande albero
nel centro del giardino, che si piegava inesorabilmente al volere del
vento.
Era
così strano, che anche lei si sentisse parte di quella
tempesta, i grandi occhi azzurri divennero lucidi e lentamente una
lacrima le
bagnò il viso andando a sciogliersi tra le sue morbide
labbra.
Proprio
quel giorno, dopo una furiosa lite, aveva lasciato il suo
ragazzo un compagno di liceo al quale era legata da qualche mese.
Una
parte di sé era consapevole di aver avuto torto.
Ma il sangue Sayan che
scorreva nelle sue vene la rendeva orgogliosa, sicura e la faceva
sentire superiore
agli altri, c’era davvero tanto di
suo padre in lei. “Non mi importa !!
”Urlò
colpendo il primo oggetto che sfortunatamente le capitò a
tiro : l’angioletto di ceramica bianca si
sfracellò in svariati pezzetti ai
suoi piedi. “Kevin non mi merita .. non sarò certo
io a cercarlo..!” Disse
parlando ad alta voce.
Bulma
era appena rincasata, aveva trascorso
la giornata nel laboratorio, mettendo a punto nuovi esperimenti, si
sentiva
stanca e in cuor suo sperava di potersi immergere in un caldo bagno
rilassante.
Le
sue aspettative restarono deluse, appena vide i cocci
dell’antica porcellana
sparpagliati sul pavimento.
La
ragazzina, non disse una parola, si
limitò a fissarla senza far trasparire nessuna emozione.
Bulma
sapeva bene come addolcire i caratteri difficili, si
avvicinò, le
sfiorò il viso delicato, era
stupefacente quanto fosse fisicamente simile a lei,
per un istante le parve di
trovarsi di fronte ad uno specchio.
“Che
succede cara?” Si tratta di Kevin forse?”chiese
dolcemente,
Bra la fissò negli occhi, il suo sguardo le
ricordò quello prepotente di
Vegeta.
“Non
mi importa di lui !”
”Urlò,
stringendo i pugni “E non ho bisogno di consolarmi con te
!” Bulma sentì un nodo stringerle la gola, le
forze, la stavano abbandonando,
era difficile tenere testa a quella ragazzina ribelle...
Si
arrese, si lasciò cullare da un dolce pensiero, mentre Bra
si
allontanava dal soggiorno, la ricordò bambina tenera e
paffuta con i lunghi
codini turchini..
Si
lasciò cadere sul morbido letto, stringendo a sé
il cuscino,
Bra sentì che il cuore aveva preso a palpitare forte, un
pensiero si era
insinuato nella sua mente, incideva come fosse uno spillo.
Mancavano solo tre giorni,
..Solo
tre giorni ripeteva dentro di sé senza darsi pace.
Aveva atteso a lungo quel
momento …Il ballo di fine anno al liceo.
Era
la prima volta che veniva invitata, essendo sempre stato un
privilegio degli studenti più grandi...
Con
chi ci sarebbe andata?. ..Da sola ?
Immaginò
i risolini delle amiche e quanto l’avrebbero derisa.
“Io
sono la figlia del principe dei Sayan,”
Nel mentre si sollevò, lanciando il cuscino
sul pavimento, pose entrambe le mani sui fianchi
“Troverò
qualcuno che mi accompagni al ballo!!”
Cominciò a
riflettere per
diverso tempo, eppure non le veniva in mente nessuno,
poi all’improvviso un piccolo sorriso
tornò
ad illuminarla.
Scattò
velocemente, in meno di un secondo si trovò davanti alla
porta della camera del fratello.
Trunks
era seduto di fronte alla scrivania, intento a leggere un
contratto riguardante una fornitura di capsule ad un importante
società.
“Avanti”
disse udendo
bussare con forza.
Fecero
capolino, due grandi occhi azzurri, “Ciao
fratellone” disse
dandogli uno squillante bacio sulla guancia. Trunks la
osservò, quel modo
troppo gentile e il sorrisino malizioso “Sei venuta a
chiedermi qualcosa?”
Chiese
con tono ironico.
Bra
sprofondò sulla poltroncina accanto, sospirò,
quindi
rapidamente raccontò al fratello l’accaduto e
concluse dicendo “Di Kevin non
voglio più sentire parlare!”.
Trunks
trattenne a stento una risata, pensando che nessuno sarebbe
mai riuscito a sopportarla, le voleva un gran bene, anche se a volte
era
davvero difficile non arrabbiarsi con lei.
La
osservò serio “Vedi Bra io ti accompagnerei con
piacere, ma per
quella serata ho già un impegno da diverso tempo.”
Volse
verso il basso lo sguardo sentendosi in colpa…Mentre lei lo
travolse con una risonante risata.
“Che
hai da ridere?”Chiese Trunks sorpreso, Bra aveva le lacrime
agli occhi e non riusciva a smettere … “Non volevo
che mi accompagnassi tu”
disse asciugandosi le gote “immagini quelle smorfiose ? Al
ballo con mio
fratello”
“E
Allora ? Come posso
aiutarti?”Il giovane continuava a non capire.
Bra
lo cerco con gli occhi …. “Ecco io pensavo
…Mi accontenterò
…di Goten!!”
Trunks
quasi non cascò dalla sedia, si tenne ai due braccioli e
con il viso turbato fissò incredulo la sorella
“Quel Goten?” Chiese speranzoso
che non si trattasse di lui.
“Certo”
sbotto la ragazzina “E quale altro ? Tu e lui siete amici
da sempre.... E
anche se io lo trovo
estremamente antipatico, vedrò di sopportarlo!”Non
ti rifiuterà un favore ne
sono sicura.
“Lo
sai che è fidanzato”, non mi sembra giusto
”proseguì il
fratello.
Bra aveva già la
risposta
pronta “Si tratta solo di qualche ora
..Nessuno lo scoprirà sarà il nostro
segreto!
Detto
questo uscì facendogli l’occhiolino.
Trunks
prese a passeggiare intorno alla stanza, sicuro che prima o
dopo avrebbe prodotto un solco nel pavimento se non si fosse calmato.
“Piccola
testarda” pensò quindi alzò il
ricevitore e lentamente
compose quel numero che conosceva bene!
Continua….Ma
solo se inserite delle recensioni
altrimenti cancello tutto!!!!
Una
minaccia?? NO! Una supplica.
Accetto
consigli, critiche e qualche complimento….(non me lo merito!)
Grazie
da Lorigeta.