Ne aveva vissute tante di emozioni. Sentimenti sempre diversi, ma alla fine sempre così maledettamente uguali. Si era arreso. Aveva abbandonato ogni speranza davanti a quell’immensa stupida omogeneità di cui aveva conosciuto solo un pezzetto. Una minuscola briciola di quell’oceano di persone prive di ogni sano principio, prive di Amore vero e senza una minuscola scintilla di originalità. In fondo però, cos’è l’originalità? Probabilmente, anzi, sicuramente, perché lui si era convinto di ciò, era una stranezza, una bella particolarità di quelle che, quando verranno notate saranno ricordate per sempre.
Aveva incontrato quella stranezza, e più di una volta, senza mai saperlo. Non avrebbe mai potuto immaginare che quella ragazza che sembrava così comune, nel senso più triste della parola, potesse avere ciò che lui cercava. Una ragazza semplice, di quelle che non sopportano il trucco, una giovane donna che di problemi ne aveva visti e vissuti. Una persona che non aveva mai pensato a sé stessa.
 
È così incredibile e ironico che proprio dopo che lui si arrese, scoprì in lei la magia che alimentava la speranza di trovare l’Amore. Ma non l’amore nel senso commerciale, nel senso che la società spenta e uguale dà a quel termine, ma l’Amore, quello con la 'A' maiuscola. Quello che è stato scritto e narrato per secoli da poeti e cantori.
Non era mai riuscito a immaginarsi la persona in cui l'avrebbe trovato, ma ora, che l’aveva davanti agli occhi, gli sembrava così chiaro, era come se lo avesse saputo fin dall’inizio, cercava Lei. Lei che su quel suo viso segnato delle lacrime e, allo stesso tempo, reso meraviglioso da esse, aveva due piccoli cieli in miniatura, pieni di sfumature che andavano dal colore del ghiaccio più freddo alla calda e rilassante tonalità del mare cristallino dei Caraibi.  E, come la criniera di un nobile e orgoglioso leone, aveva dei soffici capelli biondo miele che tanto si abbinano a quegli occhi azzurri. Al di sotto degli occhi e del naso di un tipo “celestiale” si presentava una bocca allo stesso tempo sottile e carnosa, da baciare. Strano, certo, che non fosse mai stata notata ma, a scuola andava di fretta per poi andarsene di fretta, senza salutare nessuno, perché alla fine, non conosceva nessuno.

Lo ‘specchio dell’anima’ di lui invece, faceva sognare foreste e mondi inesplorati, voli di grandi uccelli migratori e pensieri, quasi, poetici. Aveva gli occhi verde smeraldo con delle sottili sfumature sull’oro, quei suoi globi cambiavano migliaia di colori e tonalità, come migliaia erano i suoi desideri, talmente tanti che nella sua testa facevano un gran baccano, un enorme quantità di rumore che dava fastidio quando si trovava a dover prendere una scelta. Portava un taglio corto dotato di ciuffo, non perché quella era la moda, non gli importava ovviamente, erano color castano chiaro pieno zeppo di sfumature rosse. Al centro del suo viso squadrato c’era un attraente naso greco con una cicatrice che si estendeva fin sotto l’occhio sinistro. Se l’era procurata qualche anno prima e nessuno sapeva il motivo vero, erano nate un sacco di storielle al riguardo.

Erano di fronte, si fissavano così intensamente da far pensare che se qualcuno avesse distolto lo sguardo sarebbe rimasto colpito dall’Amore che gli occhi dell’altro gli inviavano. Non si conoscevano. C’era tutta una vita per conoscersi. Quello che ognuno però pensava era che l’aveva trovato. Aveva trovato l’Amore.