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Autore: lost in translation    19/08/2012    2 recensioni
C'è qualcosa che deve essere detto, che talvolta non può essere detto.
Ispirata alla canzone dei B2ST "Take Care of My Girlfriend (Say No)"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Taemin
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Say No 1

Rieccomi qua con una AU, non rossa come mio solito e soprattutto tragicissima T___T

Dietro questa traduzione c'è una piccola storia. Mi è stata consigliata da eos_92, che non solo ha avuto l'immensa pazienza di ascoltare tutte le mie lamentele, ma ha anche "betizzato" il testo. La mia prima traduzione riveduta e corretta, piangerei se non fossi troppo contenta per farlo! 


L'autrice di questa fanfiction è un'entità evanescente. Quando l'ha scritta l'ha pubblicata sul gruppo livejournal shining_minds e aveva come nome utente boopeep_achu. Purtroppo ha limitato la visione questo contatto ai suoi soli "amici" e di conseguenza anche la fiction. Per questo ringrazio eos_92 di nuovo, che è riuscita a recuperarla.
Se per qualche ragione vorreste contattare l'autrice, ha cambiato nome in divatudex. Ad ogni modo per leggere le sue fic, basta chiederle l'amicizia. Lei accetterà voltentieri. 


E' una storia... Agrodolce non rende molto l'idea, dato che è più agro che dolce. Cioè è una storia molto dolce, ma anche molto triste. Me ne sono innamorata subito e mi ha fatto piangere lacrime vere, non di quelle che ti bagnano gli occhi, ma di quelle che ti inondano le guance. 

Buona lettura  

~

Minho.

A quel punto era già finita. E comunque era colpa mia. E non ero la persona adatta a lui, alla fine. Tutto quello che facevo era obbedire a quello che diceva, riempiendo i vuoti nella sua vita con piccoli piaceri, facendogli i complimenti per ognuna delle sue mosse perfette. Ma non significava mai felicità; quello che facevo. Si sentiva in trappola, in trappola tra le mie braccia e soffocava ogni volta che entrambe le mie forti braccia circondavano la sua fragile figura. Lo odiava. Perché poi stavamo insieme? Per amore? Amicizia? Oppure era unicamente desiderio... Non mi ricordavo cosa c'era all'inizio.

I sentimenti che ancora fremevano dentro di me sono scolpiti per sempre sulle pareti del mio cuore. Tutte le volte che batteva, sprigionava un dolore fisico attraverso il mio corpo; e dovevo sopportarlo. Sopportare il modo in cui facevi brillare i tuoi sorrisi falsi mentre avevi le tue braccia attaccate alle mie. E quando eravamo a letto insieme, come piangevi ogni volta improvvisamente tra le tre e le quattro del mattino. Tiravi su col naso e singhiozzavi, mi svegliavi e non riuscivo a dormire se sentivo quei borbottii silenziosi che abbandonavano le tue labbra, mentre tiravi le ginocchia al tuo petto nudo.

Così ti ho salvato.

"Lasciamoci..."

E mi hai guardato; occhi spalancati, si erano allargati di quasi due centimetri quando nominai quelle parole in una delle tue classi di arte, dove le tue mani erano macchiate di creta (stavi facendo un vaso o altro durante la lezione).

"Cosa intendi per lasciarci?"

Smettila di agire come se non lo sapessi. In qualche modo dentro di te, scommetto che il tuo subconscio stia facendo i salti di gioia in questo momento.

"Non siamo mai stati fatti l'uno per l'altro. Mi dispiace Kibum-ah."

E così me ne sono andato, mentre tu abbandonavi le tue ginocchia sul pavimento. Non guardai indietro. Non sono corso da te questa volta. Lasciamo tutto così com'è, ora che la nostra storia è finita ufficialmente. Non è mai iniziata comunque. In un qualche modo ho sempre sentito che fosse così.

Ti amo, ti volevo; ma non sono riuscito a dirlo.

 

=======================================================

Jonghyun.

Mi sedetti di fronte al banco di iscrizione. Perché mi butterei in questo tipo di cose, poi? Dico sul serio... Quando mi sarei iscritto per fare una cosa del genere? Ah, giusto, è per un amico. Sospirai, facendo scattare la penna che avevo in mano diverse volte aspettando che i nuovi studenti finissero di iscriversi. Fino a che i miei occhi non si spalancarono, uscendo quasi fuori dalle orbite.

Era in piedi di fronte al banco opposto. I suoi capelli erano tinti di marrone, un po' rossicci, il corpo era magro come prima. Forse un po' più paffuto di prima. La mia mascella cadde quasi per la sorpresa e lui mi notò quando si girò. Oh, cosa devo fare? Sta camminando verso di me adesso. Sentii i miei occhi ritirarsi dentro le rispettive cavità e aspirai respiri profondi, cercando di mantenermi calmo e di darmi un contegno.

"Hyung, sei tu?"

Chiese. Alzai lo sguardo, cercando di tenermi impegnato con gli esami di iscrizione e altri fogli (insieme ad altre inutili scartoffie sul tavolo) e infine alzai lo sguardo dove tu eri in piedi.

"Taemin?"

Finsi un tono di sorpresa, non volendo farti sapere che ti avevo riconosciuto già prima.

"Hyung", sorrise di nuovo, gli occhi che formavano quella dolce, sincera mezzaluna. "Non ci vediamo da un anno."

"Eh già…", guardai in basso. In qualche modo quei ricordi dolce-amari presero a ripetersi nella mia testa. Come ci incontrammo tre anni fa; come iniziammo a frequentarci due anni fa e come ci lasciammo un anno fa. Accadde tutto così in fretta. Ed è stato un anno da quando ti ho lasciato, sai. Chissà perché il mio cuore cominciò a battere più forte e faceva così tanto male al mio corpo che mi sentivo di abbracciarti. Abbracciarti così forte tra le mie braccia da romperti ossa e tendini. Sono ancora innamorato pazzo di te, ma abbiamo preso insieme la decisione di intraprendere strade diverse. Era una tua decisione dopotutto e se ti rendeva felice, allora non avevo ragione di fermarti. Ho rinunciato a tutto per te. Ma ti volevo ancora.

"Hyung...?"

Il filo dei miei pensieri fu interrotto e la nube dei ricordi si diradò quando mi hai interrotto di nuovo.

"Scusami, cosa hai detto?"

"Ehm, niente... E' solo che non riesco a credere di riuscire a frequentare la tua stessa università." Hai sorriso di nuovo ed io spostai il mio sguardo via da te, temendo che se avessi fissato per troppo tempo quelle tue morbide labbra piene, avrei potuto scontrare le mie sulle tue.

"Sì… Che bella coincidenza, eh?" La mia voce si abbassò di colpo. Ahh, che me ne frega come suonava. Dovevo sembrare patetico in quel momento. La mia aria triste e sconsolata. Il sudore veniva prodotto dalle mie ghiandole sudoripare e bagnò la mia fronte e poi ci fu quel momento di silenzio imbarazzante, che riempiva il vuoto tra di noi.

"..."

"..."

"..."

"... Hyung?"

"- S-Sì Taemin?"

"Siamo ancora migliori amici, vero?" Ti sporgesti più vicino ed io deglutii in fretta la saliva che inondava la mia bocca.

"C-Ce-Certo", balbettai. "Siamo ancora migliori amici." Chissà come la mia mano percorse la via verso la tua testa e passai dolcemente le mie dita attraverso le tue ciocche marroni. I tuoi capelli erano più corti. E sorrisi. Forse essere amici non era una cosa così brutta, dopo tutto. Finché potevamo stare insieme, tutto andava per il verso giusto, o almeno pensavo.

Tu frequentavi il corso di danza in questa università, mentre io stavo approfondendo i miei studi in musica, naturalmente. Quindi i nostri campi d'interesse non erano gli stessi e l'avrei dovuto saper bene già da me. Eppure il nostro campo era lo stesso, entrambi alla facoltà d'arte. E per questo ci incontravamo spesso e sentivo sempre quella sensazione, hai presente quando le persone dicono che hai le farfalle nello stomaco? Come sentivo l'amore. Alcune frasi le ho prese talvolta guardando film sdolcinati con Minho e Key (che, parlando di loro, non li sto vedendo da parecchio tempo). E come i giorni passavano con Taemin che stava vicino a me, sentivo la stessa felicità che mi inghiottiva come durante il periodo di tre anni fa. Anche se non sei più il mio amante, questa vicinanza sembrava come se tu fossi mio di nuovo.

Oppure l'avrei dovuto immaginare.

"Hey... Quel ragazzino magro con i capelli marroni, quello che sta sempre insieme a te. Chi è?"

E Minho sentiva semplicemente il bisogno di immischiarsi.

"Un amico di scuola. Perché?"

"Non è male, il ragazzino. Siamo nello stesso corso di danza, storia e inglese." Tirò su gli angoli della bocca, formando un sorriso sghembo. Tsk... E come migliore amico sento già che questo tizio nutre un interesse per Taemin, adesso.

"Sì, e quindi?", chiesi, le mani che si affaccendavano su certe carte che mi stavano davanti. Cadde a peso morto sul divano vicino a me e accese la televisione, girando diversi canali.

"Non lo so. Mi sento quasi attratto."

Le mie mani si fermarono, il cervello che interpretava le sue parole e poi continuai a scrivere il mio brano.

"Pensavo stessi con Key. Che è successo?"

"E' finita. Sembrava come se... Non c'è mai stata quella chimica fra di noi dall'inizio."

 Sentii il sangue sgorgare a fiotti nel mio cervello mentre le sue parole penetravano lentamente le mie orecchie. Era palese che volesse Taemin e chissà perché aveva lasciato Key. Mi chiesi come fosse successo. Adesso che però l'aveva accennato, effettivamente lui e Key non erano compatibili tra di loro. Mi ricordai di quando tornavo a casa; Key era seduto al suo posto sul divano, le gambe piegate sul suo petto, e guardava quei drama sdolcinati che scaricava da internet. Mentre Minho faceva i fatti suoi da solo. Erano ciò che le persone definiscono come coppie tranquille. Quando erano insieme, nessuna parola veniva scambiata, e comunque sembravano fisicamente spenti. Forse Key non lo sopportava più e così aveva lasciato Minho. Feci spallucce. La cosa più importante adesso è come Minho era attratto da Taemin...

-----------------------

Quindi, è così, Taemin ed io non ci frequentammo più così tanto spesso. Key si assentò dal lavoro e dichiarò che doveva finire il suo progetto d'arte ed è per questo che ho dovuto sostituirlo nei suoi lavori. Quindi mi tenni impegnato con gli affari di Key e appoggiai la mia faccia sui miei palmi, mentre guardavo tutte quelle persone felici dal bancone. Sia Taemin che Minho sedevano l'uno di fronte all'altro, sorseggiando il loro latte e riempiendo le loro bocche con i dessert che avevano ordinato (fatti da me, naturalmente). Sospirai di frustrazione. Sì, lo ammetto. Ero nei fatti geloso e invidioso dei due. Taemin sembrava così più felice con Minho, rispetto a quando stava con me.

E così, mentre alcune settimane sono passate, (tipo quando delle volte il tempo passa così velocemente e non te ne accorgi nemmeno) Minho finalmente confessò, uscendo dal bagno, con un asciugamano appeso alla sua vita che arrivava fino alle ginocchia e sbucò fuori dietro di me (che stavo guardando la televisione in tutta tranquillità).

"Bu!"

" -spaventato- YAH!"

Minho sorrise soddisfatto, infilandosi una maglietta così come i boxer, lanciando l'asciugamano in una cesta proprio dietro la porta del bagno. Prese una mela dal cestino della frutta nel tavolo basso davanti a noi e collassò sul divano vicino a me, le gambe appoggiate sul tavolo, la bocca che mordeva la mela a grandi morsi.

"E allora? Non stai con Taemin oggi?", gli chiesi, prima o poi avrei dovuto tirar fuori l'argomento. (E dato che stava sempre con Taemin invece che con me, e senza considerare che mi stessi comportando molto bene come compagno di stanza).

"Ha una lezione extra da fare oggi. Quindi ci siamo messi d'accordo che io sarei tornato a casa prima." Sgranocchiò la sua mela.

"Hyung..." Continuò. Aspettai, gli occhi concentrati sulla televisione.

"Posso uscire con Taemin?"ì

Continuò alla fine. Il mio pugno si chiuse stretto sul tessuto vellutato del divano e morsi l'interno delle mie guance. Era il mio amico. Non solo un semplice amico, ma anche un buon amico, e soprattutto il mio compagno di stanza. Non potevo cedere di fronte a lui. Non in quel momento e non ancora. Non voglio sembrare debole.

"Certo, perché--"

"Non ti devi sforzare, hyung", mi interruppe Minho. Cosa? Sforzarmi?

"Perdonami, hyung", continuò. Adesso sono confuso. "Perché adesso stravedo per il tuo ex."

Faceva male come fece uscire quella parole dalle sue labbra. Sembrava uno di quei drama sdolcinati che io e Key guardavamo prima. E adesso la realtà mi è piombata addosso come capita ad uno di quegli eroi nei drama.

"Taemin mi ha raccontato della vostra relazione. Abbiamo solo parlato di tutto. Ho provato davvero a non innamorarmi di lui, ma lui è semplicemente... Irresistibile."

“…….”

"Ma ti prometto di essere adatto a lui; lo proteggerò sempre e anche per te. Così che non dovrai più preoccuparti per lui."

Scoppiai a ridere un attimo dopo e ancora non ne so il perché.

"Va bene. Perché ti senti colpevole? Tra Taemin e me è tutto finito. L'abbiamo superata quindi non c'è bisogno che tu ti scusi o che altro. Puoi averlo se anche tu lo vuoi. Sempre se lui ti voglia."

Il mio corpo prese il controllo sulla mia mente e sulle emozioni e non sapevo cosa avevo appena detto. Mi alzai e mi avviai verso il cesto della biancheria e lo presi.

"Solo, sai... Ti prego, sii un bravo fidanzato per lui", dissi prima di avviarmi alla lavanderia e buttare tutti i vestiti nella lavatrice. Le lacrime salate e familiari, quelle che avevo trattenuto nei miei occhi per quasi un anno ora stavano quasi per cadere non appena pensai sul serio alle circostanze in cui mi trovavo.

Sentii bussare alcune volte sulla porta dietro di me e asciugai rapidamente le lacrime dalle mie guance.

"Hyung, va tutto bene? Non fa niente se non vuoi che io stia con-"

"No, no. Va bene così. Non mi importa, già l'abbiamo superata. Solo promettimi che lo amerai." Lo interruppi. Fortunatamente la porta era chiusa a chiave e lui si trovava dall'altro lato della porta.

"Solo ti prego non finirla come abbiamo fatto noi e poi ferirlo dopo."

Continuai, quando avvertii che non c'era più nessuno dall'altra parte della porta.

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"Taemin odia l'odore delle sigarette, quindi non fumare. Non riesce a sopportare più di un bicchierino d'alcol. Morirebbe se ne bevesse dell'altro. Taemin odia essere lasciato da solo, quindi assicurati di stare sempre con lui. Ricordati il suo compleanno e fagli delle sorprese. Gli piace questo." Quindi dissi a Minho tutto quello che mi ricordavo di Taemin. E ci volle un giorno intero per raccontargli del ragazzo minuto che scioglieva entrambi i nostri cuori. Qualche volta Minho si sarebbe scusato e io l'avrei picchiato sulla testa. Sì, stavo cercando di fare il figo davanti a lui, mostrandogli che non mi importava più di quello. E' colpa mia comunque alla fine. Meritavo di soffrire in questo modo.

Ti diedi a lui, sperando che saresti stato felice con lui per sempre. In verità il mio cuore non era pronto per lasciarlo andare. Il 99% del mio cuore e del mio corpo fremeva all'idea di mettere sotto Minho e di tirarti per il tuo piccolo polso, rapirti e portarti in qualche posto dove saresti stato mio, mio, mio e per sempre mio. Solo quel rimanente 1% mi tratteneva saldamente e mi faceva sentire i piedi intorpiditi ogni volta che mi alzavo. La mia testa che mi ricordava il peccato che commisi su di te una volta. Mianhae, Taemin-ah... Non sono riuscito a renderti felice.

Minho può. Lo spero...
   
 
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