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Autore: A r a s h i    19/08/2012    6 recensioni
Rieccomi con la mia seconda one-shot, stavolta una Gruvia, il mio secondo pairing preferito dopo la Nalu :3
Gray, tornato da una missione, viene a sapere che Juvia ha lasciato la gilda. Come reagirà? Chi lo aiuterà a capire i suoi sentimenti? Cosa succederà con la 'donna della pioggia'?
Lasciando stare la mia orrenda introduzione, spero di avervi un minimo incuriosite e di non essere caduta nell'OOC con Gray xD
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena tornato da una missione, Gray Fullbuster entrò nella gilda di Fairy Tail tranquillo e senza vestiti.
Stranamente, quel giorno non vi era nessuna rissa, anzi tutti i suoi compagni sembravano avere un’aria avvilita e sconsolata, tanto che nessuno si accorse del suo ingresso, tranne Mira che gli si avvicinò e con un sorriso triste gli disse «Bentornato, Gray».
«Ehm, grazie», bofonchiò lui, confuso dalla mancanza di allegria dell’albina e da quella di tutti quanti.
Vide Lucy seduta a un tavolo con gli altri e decise di chiederle spiegazioni. «Ohi, Lucy, è successo qualcosa mentre ero in missione?».
La ragazza lo fissò con gli occhi castani colmi di lacrime e si fece sfuggire un singhiozzo. «Non te ne sei accorto?».
«Di cosa?». Ora era davvero confuso.
«Ohi, ghiacciolo, non far piangere Lucy!», esclamò Natsu, guardandolo truce.
«Stavo solo cercando di capire che sta succ-».
«Gray, andiamo fuori, te lo spiego io», Erza comparve alle sue spalle e gli fece cenno di seguirla; il mago del ghiaccio si affrettò a raggiungerla fuori la gilda ansioso di sapere la verità.
«Allora?», guardò Titania, aspettando una risposta.
«Stamattina Juvia ha lasciato la gilda», sussurrò Erza, anche lei triste.

Juvia se n’è andata?
Perché?

Quelle domande continuarono a echeggiare nella mente del mago, senza risposta.
«Cosa significa che Juvia ha lasciato la gilda? Perché nessuno l’ha fermata? Non siamo i suoi compagni?», sbottò lui, afferrando per le spalle la compagna e scuotendola.
«Lo ha detto al master stanotte e poi se n’è andata, lasciando solo un biglietto», rispose la rossa, abbassando lo sguardo. «Non abbiamo potuto fare nulla».
Sicuramente Erza si sentiva in colpa per aver lasciato andare Juvia, si sentiva impotente, esattamente come Gray in quel momento.
Il mago lasciò la presa su Erza e ora le sue braccia stavano immobili lungo i fianchi, lo sguardo spento e le labbra serrate.
«Voglio vedere il biglietto», disse, dopo un po’.
Titania lo tirò fuori da una tasca e glielo porse.
Cara Fairy Tail, a Juvia dispiace, ma non riesce più a restare in questa gilda, fa troppo male, sicuramente avrete capito perché. Juvia ha deciso di viaggiare e di stare sola, per dimenticare. Juvia amerà sempre Fairy Tail e non si scorderà mai di voi, grazie per aver accolto e per aver voluto bene a Juvia. Dite grazie soprattutto a Gray-sama, perché Juvia non ha il coraggio di dirgli addio”.
Serrò la mano attorno al biglietto, accartocciandolo.
«Gray?».
«Voglio restare solo», disse, semplicemente, per poi andarsene.
Juvia era una sua compagna, avevano vissuto insieme tante avventure, avevano combattuto insieme e anche l’uno contro l’altra e si era quasi abituato ad averla sempre intorno e ai suoi insistenti pedinamenti, anzi, era strano quando la maga dell’acqua non era nei dintorni.
Non era stupido o cieco, si era accorto dei sentimenti della ragazza, ma aveva sperato che dopo un po’ avrebbe lasciato stare, invece sembrava amarlo ogni giorno di più. La trattava come ogni compagno, forse non le bastava più, ma lui non poteva darle altro, lui non era il tipo da innamorarsi.
Eppure, ora che lei se n’era andata si sentiva…

Abbandonato? Solo?

Non sapeva definire il suo stato d’animo.
Lei che diceva di amarlo alla follia, che non l’avrebbe lasciato mai, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderlo felice, ora era sparita, senza neanche trovare la forza di dirgli addio.

Sapeva che se lei gli avesse detto addio, lui non l’avrebbe lasciata andare.

Ma era forse colpa sua se non riusciva a ricambiare i suoi sentimenti? Lei era un’amica, una compagna, la ragazza che non si allontanava mai da lui, che aveva combattuto per lui a Tenroujima, perché non morisse. Davvero lui valeva tutto quell’amore? Probabilmente no, ma Juvia lo amava lo stesso, e questo lo spiazzava.
Aveva perso i suoi genitori, Ur e ora anche lei.

Dove sei, Juvia?

«Ah, ghiacciolo, eccoti», esclamò una voce alle sue spalle.
«Che vuoi, fiammifero?», ribattè, infastidito.
«Erza mi ha costretto a cercarti», sbuffò Natsu.
A Gray sfuggì una risata, che poi diventò un sospiro. «Sto bene, devo solo… assimilare la notizia, credo».
«Non è vero, te lo leggo in faccia».
Lo guardò. Lui e quel braciere non andavano affatto d’accordo, ma si conoscevano da talmente tanti anni che a nessuno dei due sfuggiva niente sull’altro, dovette ammettere a malincuore.
Che fare? Poteva parlare con Natsu? Mah, in fondo non gli costava niente.
«E anche se fosse? Non cambierà le cose».
«In che senso?».
Poteva essere perspicace quando voleva, ma per il resto rimaneva sempre un idiota.
«Lei non tornerà», sospirò di nuovo.
«Ha deciso lei di andarsene, rispetta la sua decisione».
«Come ti sentiresti se Lucy sparisse all’improvviso?».
Vide l’espressione del dragon slayer cambiare da seria a spaventata. «Io… sarei distrutto, non lo accetterei, forse».
«Visto?».
«Però, proverei a riprendermela, con tutte le mie forze», affermò deciso.
«Io e Juvia però non abbiamo il legame che avete tu e Lucy», mormorò.
«Cosa provi per lei, Gray?». Se Natsu non lo stava insultando, allora la cosa era seria.
«Be’, lei è una mia compagna e…».
«Non intendevo questo». Il mago del ghiaccio lo guardò confuso. «Quando ti è accanto, quando ti sorride, quando non ha occhi che per te, cosa senti, idiota?!», aveva preso a gridare, infervorato. Gray lo guardò sorpreso: quello non era il Natsu che conosceva, ed era ancora sbalordito dal fatto che non si stessero picchiando.
Riflettè.
Juvia lo riempiva sempre di attenzioni, lo salutava allegramente ogni mattina appena entrava in gilda e il suo viso era sempre radioso quando era vicino a lui. Magari a volte diventava appiccicosa, ma la sua compagnia lo faceva stare bene, lo rendeva…

…felice.

Poi aveva quel sorriso, che rivolgeva solo a lui, quel sorriso estasiato e allegro, e innamorato, capace di riscaldare perfino il suo cuore di ghiaccio, anche se apertamente non lo dimostrava, era come un raggio di sole.

Un raggio di sole dopo una giornata di pioggia.

E dovette ammettere con se stesso che gli piaceva il fatto che lei amasse solo e unicamente lui, lo faceva sentire meno solo, lui che pur essendo circondato da compagni che tenevano a lui, non si era mai sentito così amato e importante. Sapere di esserlo per qualcuno era…
«Allora?», chiese Natsu, spazientito.

…bello.

«Forse… forse è un po’ più di una compagna, per me», distolse lo sguardo, per celare l’imbarazzo di quella confessione. «Ma lei non lo sa, non tornerà qui».
«Allora è semplice: vattela a riprendere e riportala qui», quel fiammifero gli rivolse un sorriso ferino e se ne andò, diretto alla gilda, lasciandolo solo.
Gray ripensò alle parole del suo più acerrimo rivale più e più volte, camminando avanti e indietro. Ne valeva davvero la pena? Lei gli mancava, ma l’avrebbe trovata? E se fosse stata con qualcun altro? Con Lyòn?
Fu proprio il pensiero del suo vecchio compagno a infervorarlo, non gli avrebbe permesso di portargliela via, così iniziò a correre verso la stazione di Magnolia.
Arrivò poco dopo, ansimante e in mutande. E ora che cosa poteva fare? Juvia di sicuro se n’era andata ore prima. Decise di andare alla biglietteria.
«Per caso ha comprato un biglietto una ragazza con lunghi capelli azzurri, molto vestita e che parlava in terza persona?».
La donna a cui si era rivolto, dopo avergli scoccato un’occhiata accigliata per il suo non-abbigliamento, riflettè poi disse «Sì, ha comprato un biglietto per Hargeon stamattina, molto presto».
«Quando c’è il prossimo treno per Hargeon?», chiese ancora, fremendo.
«A dire la verità, quel treno non è ancora partito a causa di un guasto tecnico».
«Davvero? La ringrazio!», esclamò e corse via.
«Binario 3!», gli gridò dietro quella. «E si rivesta!».
Gray correva a perdifiato verso la sua meta, chiamando a gran voce il nome della ragazza, facendo girare passeggeri e passanti, tutti si giravano a guardarlo tranne lei. Superò una madre che copriva gli occhi alla figlia e salì sul treno.
«Juvia? Dove sei? Juvia!», continuava a chiamarla, sbirciando in ogni scompartimento alla ricerca della ragazza.
Aveva quasi perso ogni speranza, quando tirò un calcio alla porta di uno scompartimento imprecando. «Maledizione, dove sei?».
Mentre il mago del ghiaccio passava oltre, quella porta si aprì e ne uscì una figura femminile. «Chi è che ha preso a calci lo scompartimento di Juvia?!», sbottò, guardandosi intorno. Il vagone era deserto, fatta eccezione per lei e un ragazzo che le dava le spalle.
I capelli scuri e il fatto che fosse in mutande non le diede alcun dubbio. «Gray-sama!», esclamò, sgranando gli occhi per la sorpresa; fece per tornare indietro, ma una mano la fermò.

L’aveva trovata.

«Juvia! Eccoti finalmente!».
«Gray-sama, ehm… ecco, Juvia…».
Non ebbe il tempo di dire altro perché lui la strinse a sé.
«Meno male che sei ancora qui», sussurrò, contro i capelli della maga, che aveva assunto un colorito scarlatto.
«Gray-sama stava cercando Juvia?», domandò lei, stupita.
Il ragazzo, a quel punto, si accorse di starla ancora stringendo tra le braccia e la allontanò delicatamente, guardando ovunque tranne che verso di lei.
«Sì, non potevo permettere che te ne andassi, tu sei… importante», bofonchiò, imbarazzato. «Perché volevi andare via?».
«J-juvia è stanca di soffrire per il suo amore non corrisposto… Juvia ama tanto Gray-sama, però… però…», singhiozzò.
«Però?», la incoraggiò lui.
«Però Juvia sa che lei non rende felice Gray-sama», un altro singhiozzo.
«Cosa ne sai tu di cosa mi rende felice?», ribattè lui, scuro in volto. «Hai idea di come mi sono sentito quando ho saputo che eri andata via? Credevi di rendermi felice? Ti sbagliavi, stupida».
«Gray-sama…», sussurrò lei, colpita da quelle parole che mai immaginava avrebbe sentito uscire dalle labbra del suo amato.
La prese per le spalle e la costrinse a guardarlo negli occhi. «Ascoltami bene, Juvia, prova di nuovo ad allontanarti da me e sappi che non ti perdonerò mai», disse, deciso.
Quello era il massimo che poteva dirle per esprimere i suoi sentimenti, sperava che avrebbe capito, in un modo o nell’altro.
La donna della pioggia aveva le lacrime agli occhi.
«Che c’è? Perché piangi?», chiese bruscamente.
«Juvia… è felice», sorrise.
Dopo essersi lasciato sfuggire un mezzo sorriso, Gray prese la valigia della compagna e scesero dal treno.
«Andiamo a casa, gli altri saranno felici di vederti», disse lui, mentre oltrepassavano la fiumana di gente, Juvia annuì e lo seguì.
«Né, Gray-sama, di solito nei film, in scene come questa, i due protagonisti non si baciano?», chiese, arrossendo, e abbassò lo sguardo.
Il mago del ghiaccio ruotò gli occhi. «Non cambierai mai, baka», ridacchiò, mentre le prendeva la mano.
















Scleri di Arashi (?)
Eccomi tornata per la vostra (spero) gioia *autoconvinzione mode: on*
Comunque, stavolta mi sono cimentata in una Gruvia, che ho scritto e riscritto non so quante volte per evitare l'OOC con Gray, cosa molto difficile per questo pairing, vi prego, ditemi se ce l'ho fatta!
Il finale mi fa schifo, ma secondo me un bacio non ci stava, non sarebbe stato da Gray ù.ù - sempre la storia dell'OOC - perciò mi sono limitata alla 'battutina' di Juvia e a una specie di tenerezza (?) del nostro mago del ghiaccio.
Be', che altro dire? Ringrazio coloro che recensiranno e che la leggeranno e basta, spero di non avervi annoiate, disgustate e cose simili D:

Gray: Ohi! Io non prendo per mano nessuna donna della pioggia! *ghiaccia Arashi*
Juvia: Gray-samaaaaaaHH *piange*
Natsu: Ohi, nudista, sappi che io non ti consolerò mai! 
Gray: E CHI VUOLE ESSERE CONSOLATO DA TE, FIAMMIFERO!
Natsu: CERCHI ROGNE, MUTANDONE?! KARYUU NO TEKKEN!
Gray: ICE MAKE LANCE!
Juvia: GRAY-SAMAAAAAAH, Juvia fa il tifo per te!
Gray/Natsu: AUTRICE, NON SCRIVERE MAI PIU' SCENE DEL GENERE SU DI NOI!
Arashi: GOMENASAAAAAI *piange dentro il ghiacciaio*
(?!?!?!?!?!?!?)

Grazie per l'attenzione e la pazienza!
Arashi :3


  
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