INIZIO SOGNO
"Non farlo, ti prego." un urlo disperato proveniva da una bambina seduta
in un angolo di quella stanza appena illuminata da una lampada.
"Tesoro, scappa. Fuggi via da qui. Corri, bambina mia, corri." le urla di una madre, mia madre.
Mi alzai di scatto e corsi più che potevo. Lontano da li. Piangevo, piangevo e non
smettevo, mentre correvo.
Il mio pianto era come pioggia che batteva violenta al suolo, le mie urla come una
tempesta nel buio della notte. E poi l'immagine di quell'uomo che credevo fosse
mio padre; che credevo mi volesse bene; che credevo mi avesse sempre protetta.
Continuavo a correre senza una meta precisa. Poi un urlo di una donna, poi buio.
FINE SOGNO
"Drin, drin, drin" mi svegliai di colpo. Ancora una volta ho sognato loro, i miei
genitori. Ormai ero abituata, li sognavo sempre. Sognavo sempre quell'orribile
giorno di 9 anni fa.
"Ronnie, tesoro, svegliati altrimenti farai tardi a scuola" mia zia mi chiamò, ma io
non feci caso alle sue parole. Pensai e ripensai a mia madre e a quando si sacrificò
per me, quella notte.
"Ronnie, Ronnie" continuava, ma io non ascoltavo.
"Hei! Ancora quel sogno? Ronnie, non è facile per nessuno di noi e tu lo sai, ma
dobbiamo e sopratutto devi essere forte. Lei vuole vederti felice e lo sai. Fallo
per lei, Ronnie. Fallo per tua madre." cercò di consolarmi, di farmi capire che la
vita va avanti, ma e come se io non riuscissi ad essere forte. Non posso o per meglio dire,
non ne sono capace.
Mi faccio schifo da sola per questo.
Mi alzai e mi preparai per andare a scuola. Abito a Stretford in Canada. Frequento la
Canadian High School, scuola di perfetti idioti, come la chiamo io.
Come in tutte le scuole ci sono le oche delle cheerleader, i menomati di cervello dei
giocatori di football, i secchioni e i perdenti. Io, non faccio parte di nessuna di
queste, in pratica sono una ragazza normale e molto fiera di esserlo.
Feci colazione e mi incamminai verso scuola.
Ecco che l'incubo aveva inizio.
Arrivata davanti al cancello, entrai correndo per non incrociare nessuno. Ma...
"Ronnieeeeeeee...Finalmente, ti ho cercata dappertutto ma non c'eri. Cos'hai alla prima
ora?" Tess è la mia migliore amica, mi fa sempre sentire bene. La amo. Ma oggi non
sono dell'umore giusto per nulla.
"Teeeeeess...Ho biologia e tu?" le domandai felice. Se così potevo definirmi.
"Anche io! Cavoli non potevo sopportare di starti lontana senza averti raccontato della
festa di ieri sera." era euforica questo vuol dire, sbronza tosta. Fortuna che non mi
sono presentata alla festa.
"Già...la festa...si...bhe..." balbettavo e non sapevo il perchè. Ma che bella giornata.
"Si, Ronnie. La festa, a cui tu ieri non hai voluto partecipare perchè ti fanno semplicemente
tutti schifo. Si, Ronnie quella." disse piuttosto arrabbiata.
Ci avviammo verso la classe. Entrammo e già tutti erano dentro a parlare della festa. Che
umiliazione dovevo subire adesso?! Dannazione, uccidetemi ç_ç
"Ma guarda qui chi si vede. Ronnie Lilian Moore." ci mancava solo lui, accidenti.
"Ohoh! Bieber in arrivo!" già Tess, Bieber in arrivo.