Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: AriiiC_    19/08/2012    7 recensioni
Katniss non è più sotto controllo. Vive con Peeta e i due bimbi accanto.
Haymitch può ricominciare a bere. Bere per dimenticare.
Ma non ci riesce: il ricordo torna ogni notte e rimane ogni mattina coi postumi della sbornia. Ogni giorno, monotono.
Doloroso.
Troppo, perfino per lui.
(Ambientato dopo l'epilogo; probabile OOC)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Maysilee Donner
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Capelli biondi e ibridi rosa.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 


Quello di cui Haymitch ha paura sono gli incubi.

Quei sogni che gli riportano alla mente i vissuti, i ricordi. Ecco il suo vero terrore: ricordare.
 

Fa freddo sul tavolo in cucina. La neve fuori scende incessantemente. Il Prato è coperto di bianco. Un altro sorso, parlando alla bottiglia come se fosse una sua amica. Non gli servono maglioni, nonostante la finestra aperta. Il wisky incendia la gola mentre passa, e successivamente anche lo stomaco. Ma non il cuore. Il suo cuore ormai non esiste quasi più, da quando è morta Maysilee. Da allora è stronzo più di prima, anche con sé stesso.
 
«Mi manca, sai? - Parla al nulla, o forse l'acool gli ha materializzato qualcuno accanto. - Ricordo i suoi capelli biondi ogni giorno.» 
Maysilee amava Haymitch. Haymitch ama Maysilee. Non ha mai smesso, e teme non ci riuscirà mai. Non gliel'ha detto, perchè è sempre stato troppo ottuso, e ora piange per questo. Pensava che innamorarsi fosse una debolezza. E forse lo era, dove stava andando. Ma non lo saprà mai, come lei non ha mai saputo che era nel cuore di qualcuno. E' morta pensando di essere sola, lasciando sua sorella a piangerla. 
«Forse così ha sofferto meno» pensa lui per giustificarsi.

 Ma chi vuole morire senza che la persona che ha sempre amato si dichiari?
 L'ha lasciata volare via senza un ricordo felice a cui aggrapparsi, senza un sorriso come portone per l'aldilà. Non l'ha neanche salutata quando lei ha deciso di andare. Era troppo preso dalla ricerca della fine dell'arena per badare a lei. Ma le ha tenuto la mano negli ultimi minuti. Col senno di poi si rende conto che non era abbastanza. Si alza barcollando, urtando la bottiglia e facendosela cadere sul piede. Tira giù una bestemmia mentre il sangue esce a fontanella dalla ferita. Quel rosso gli ricorda altre cose, forse peggiori dei rimorsi.
 C'erano tanti fiori colorati, scoiattoli carinissimi che sapevano diventare letali, tanti alberi e poca pioggia. C'erano ibridi. Troppi ibridi. Degli occhi azzurri sorridevano pochi minuti prima, e un attimo dopo erano spenti nell'oblio dell'ultimo respiro. Un uccello rosa dal becco aguzzo e lungo le impala il collo lasciandola per qualche secondo a penzoloni. Un cannone, delle lacrime. Rosso vivo, troppo per un corpo che non lo è più. Si sforza di correre al piano di sopra, per quanto difficile sia salire le scale mentre si è brilli. Entra nel lussuosissimo bagno, apre l'armadietto dei medicinali e prende una garza. L'avvolge morbosamente attorno al taglio finchè non vede più sotto di essa. E' più tranquillo, ora, gli deve solo passare il fiatone. Vive nella casa più bella del Distretto, nel villaggio dei vincitori, da ormai venticinque anni. Ma non è come sperava. Voleva tornare lì solo per sua mamma e suo fratello, morti durante il suo Tour della Vittoria. Era nell'1 quando lo chiamarono per dirglielo. Ma non poteva ribellarsi: non aveva abbastanza popolarità tra il pubblico. Con Katniss però c'è riuscito, vendicando quel poco che restava del suo orgoglio. Ha ucciso colui che ha ucciso tutti quelli a cui teneva. Indirettamente, anche Maysilee. L'immagine di quella bellissima ragazza gli ripiomba in mente. Un flashback, ma così concreto da parere reale. C'è lei, con le trecce e il vestito della mietitura. C'è lei, col vestito da minatore della sfilata. Renderebbe orrenda ogni ragazza, ma non lei.
 Haymitch si trova lo specchio davanti. Si fa schifo: è solo un alcoolizzato frustato. E' patetico. Nessuno penserebbe mai il contrario. Ma un tempo non era così. E vorrebbe tornare come prima, se i suoi vissuti non l'avessero così cambiato. Tira un pugno allo specchio: ora ha altri vetri in corpo. Stessa storia del piede, un'altra bestemmia ma niente con cui medicarsi.
 Apre l'acqua, si bagna la ferita e piange. Non piange mai in pubblico, ma ora non ci sarà nessuno a venirlo a controllare. E' solo in questa casona che, per una persona senza famiglia, non è mai andata bene. A maggior ragione per lui.
 Si alza, barcolla e cade. Ci riprova, pochi passi e cade ancora. Così finchè non arriva alla camera da letto. Si corica, in preda ai ricordi. Maysilee gli è accanto. Sembra di nuovo vera.
 Ha paura che scappi, e forse accadrà a breve. Ma per ora si addormenta tranquillo, anche un po' sorridente con quella visione di lei accanto.
 La mattina arriva, i postumi della sbornia sono insopportabili. Il fantasma della sera prima è scomparso. Prevedibile, ma comunque doloroso. L'immagine nitida dell'ibrido rosa si sovrappone alle pareti bianche della stanza in ogni angolo. Haymitch s'è rotto le palle di questa finzione, dei suoi 'va tutto bene' e di chi lo illude di crederci.
 «Alza il culo da 'sto cazzo di letto e vai a dare un senso alla tua fottutissima vita. - Si odia, si maltratta. Non sa che altro fare. Un'altra bestemmia, ma meglio non trascriverla. - Tanto 'sta volta non ci sarà Chaff che regge l'alcool meglio di te e ti verrà a svegliare! Dovrai riuscirci da solo!»
 Si fa una doccia fredda cercando di tornare lucido, si aciuga e si mette un qualcosa di comodo addosso. Sta male. Scende nel pollaio, le oche lo aspettano come ogni mattina. Da' loro dei chicchi di grano e torna dentro. Vorrebbe fare colazione come quand'era giovane. Apre il frigorifero. Niente latte, niente cacao, niente brioche o caffè. Solo vodka, e un paio di whiski. Anche volendo, non può rimanere sobrio. Meglio non ritardare l'inevitabile. Prende una bottiglia e butta giù due enormi sorsi di qualsiasi cosa ci sia dentro. Per un momento sta meglio, si sente energico. Ma poi crolla di nuovo.
 Si sveglia, Katniss gli è accanto.
 «Che ci fai qui, dolcezza?» Un tono acido come poche volte gli è riuscito in una vita intera.
 «Che c'entra Maysilee? - La domanda lo lascia interdetto, sconvolto. - Se hai scritto il suo nome tutte queste volte un perchè ci sarà.»
 Gira il viso e trova tantissimi fogliettini imbrattati dalla sua brutta calligrafia. Una sola parola, sempre la stessa, sempre con l'inchiosto sbavato dalle lacrime in un punto o nell'altro: Maysilee. Haymitch non ricorda, ma quante volte gli è capitato? Ogni giorno, quando beve. Non può fare altro che dimenticare, è per questo che si ubriaca.
 Ma ora serve fare un salto indietro nel tempo, provare a raccontare a qualcuno si cui si fida ciò che lo tormenta. E magari svanirà.
 «Non so se nella replica dell'arena, quella che avete visto tu e Peeta, si vede. - Prima che la ragazza possa chiedere cosa, lui è già andato avanti. - Io la amavo, ma ancora non lo sapevo. Me ne sono reso conto mentre lei stava morendo, mentre tutto ciò che in quell'arena contasse, stava andando via. Non avevo motivo di uccidere quella stronza del Distretto 1, sai? L'ho fatto solo perchè lei avrebbe voluto così. Era innamorata di me. - E' la prima volta che lo racconta a qualcuno. Kat inizia ad avere gli occhi lucidi. - Ho vinto per dare valore alla sua memoria, e mi hanno tolto tutto. Non solo lei.»
 Haymitch inizia a singhiozzare quando arriva un abbraccio inaspettato. Era da parecchio che non sentiva un calore del genere. Di solito era l'alcool a donarglielo, ma è diverso. Non è vivo, non è umano.
 Ma questo lo è, ed è una sensazione meravigliosa. Un qualcosa che ti da' la voglia di vivere.
 «Zuccherino, me ne daresti un altro?» Una risata si dipinge sul volto di lei mentre le sue braccia gli avvolgono le spalle. E' ancora sbronzo, ma ora i ricordi sono un po' più lontani.
 Anche se Maysilee non lo abbandonerà mai.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: AriiiC_