Angolo dell’autrice : premetto che questo primo capitolo l’ho scritto un po’ di getto…ma si sa…quando viene l’ispirazione bisogna cogliere l’attimo! XD Inoltre è la prima volta che scrivo qualcosa in cui le vicende non vengono raccontate in prima persona da un personaggio, quindi non so cosa posso aver combinato! ^^ Ci saranno molti personaggi però e quindi non potevo prediligerne uno o due solamente. Bene, a questo punto non mi resta che augurarvi una buona lettura! :-) 

 
Derek sapeva che stavano arrivando, lo sapeva da parecchio ormai, eppure aveva perso la cognizione del tempo ed era arrivato a questo momento del tutto impreparato. C’erano stati troppi eventi uno dietro l’altro e non aveva avuto modo di pensare a tutto. Forse non era portato a fare l’Alpha. Avrebbe dovuto lasciare che Scott, quella notte uccidesse suo zio Peter così forse sarebbe tornato normale e lui non sarebbe diventato un Alpha incapace. Non era nemmeno riuscito a tenersi i suoi Beta. Solo Isaach gli era rimasto fedele, con il risultato che adesso il suo branco, se ancora così si poteva definire, era formato da lui, il giovane Beta e quello psicopatico di suo zio Peter. Sempre che quest’ultimo ne facesse davvero parte. Non avrebbe dovuto fidarsi di lui, ma purtroppo per ora non aveva scelta. Gli Alpha erano arrivati ed ora erano proprio li, di fronte a quella che un tempo era la sua casa, che li guardavano con aria di sfida. I tre Alpha che aveva davanti erano parte di un branco composto da circa dieci membri. Non era numerosissimo, ne aveva conosciuti di molti più numerosi, ma essendo composto da soli Alpha, nessuno avrebbe potuto fargli concorrenza. A fargli visita erano venuti l’Alpha per eccellenza, Colbart, un uomo grosso, dalla carnagione olivastra e i capelli nerissimi, con un espressione ancora più dura e cupa della sua, accompagnata però da un ghigno sadico e soddisfatto. Con lui c’era un certo Seth Coleman. Aveva sentito parlare di lui qualche volta. Era di una decina di anni più giovane di Colbart, era noto per la sua forza e agilità, nonché spietatezza, ma di certo non brillava di intelligenza. Era il lupacchiotto di Colbart, il suo servetto, ma non se ne rendeva nemmeno conto. Infine con loro c’era Caris Evans. Quando l’aveva vista aveva avuto un tuffo al cuore. Non era possibile che lei facesse parte del loro branco. Caris una volta viveva a Beacon Hills, e la sua famiglia e quella di Derek erano amiche da moltissimo tempo. Aveva un anno meno di lui e quindi avevano passato l’infanzia insieme, finché quando erano da poco entrati entrambi nell’adolescenza, la famiglia Evans si trasferì e da allora non ne aveva avuto più notizie. Fatta eccezione per quando aveva letto sui giornali di una strage familiare, tutti della sua famiglia erano deceduti, “a causa di un animale” , così diceva l’articolo, tranne Caris. Derek non poteva immaginare che da li a poco tempo anche a lui sarebbe toccata la stessa sorte. Non la vedeva da moltissimo tempo, eppure non era cambiata per niente. Beh, se non si consideravano l’altezza e le…curve che con il tempo si erano formate. Aveva sempre la carnagione chiarissima, quegli occhi nocciola che gli piacevano tanto, e i capelli biondi, leggermente arruffati. L’unica cosa che gli sembrava diversa era l’espressione sul suo volto. Caris era sempre stata allegra, divertente, buona…adesso invece…sembrava portare una maschera di indifferenza. Possibile che non le facesse nessun effetto rivederlo dopo tutti questi anni? Con loro c’era anche un’altra ragazzina. Doveva avere l’età di Isaach, Scott e gli altri. La cosa che lo aveva colpito era che…non era un’Alpha. Strano. Era risaputo che Colbart non facesse entrare nessuno che non fosse un Alpha nel suo branco. E non vi entrava nemmeno qualsiasi Alpha. Bisognava avere qualcosa di speciale. La ragazzina dagli occhi di ghiaccio e i capelli castani dal taglio sbarazzino aveva qualcosa di strano…sembrava un po’ fuori di testa. Derek non ricordava da quanto tempo fossero li a fissarsi. Gli sembrava un’eternità ma probabilmente era passato solo qualche secondo.
-          Allora Derek, Peter…è  da un po’ che non ci si vede… come vanno le cose? - la voce di Colbart era sempre la stessa. Profonda e spaventosa.
-          Prima di vedere la tua faccia io e il mio avvenente nipote ce la passavamo alla grande… -
-          Non sei cambiato per niente vedo! Comunque non mi risulta che va la passiate così bene…non sei riuscito neanche a crearti un branco…un po’ scarsetto come Alpha, non credi Derek? – Derek iniziò a sentire la rabbia che gli ribolliva dentro.
-          Ce l’ho un branco… - riuscì a dire digrignando i denti.
-          Oh…ti riferisci a tuo zio, questo qui, - disse indicando Isaach – e questi altri due? – Seth fece spuntare da dietro di lui Erica e Boyd e li spinse verso Derek.
-          Sai…volevano che li prendessi con me…ma io non so davvero che farmene. – contnuò Colbart – per me puoi pure tenerteli… -
-          E allora lei perché è con voi? – disse Derek riferendosi alla ragazzina di prima.
-          È una beta è vero…ma chissà che non potrà diventare anche lei un Alpha…magari potrebbe prendere il tuo posto…non credi? – Derek in risposta gli ringhiò contro. – Comunque tranquillo giovane Alpha…per ora non vogliamo farti niente…diciamo che siamo qui in villeggiatura… e gradiremmo che ci ospitassi in casa tua. –
-          Non se ne parla. Andatevene da qualche altra parte! –
-          Non credo tu sia nella posizione di dare ordini ! – Colbart ignorò del tutto Derek e fece cenno ai suoi seguaci di seguirlo nella casa.
-          Davvero sicuro di voler abitare qui? Insomma, guardala… - disse Peter Hale indicando la casa dall’interno. – Cade a pezzi…immagino che tu sia abituato  a ben altri lussi… -
-          Grazie Peter, ma ci accontenteremo … -
-          Ragazzo, io c’ho provato… -  commentò Peter posando una mano sulla spalla del nipote,che in risposta la scansò malamente.
-          Bene, io e Seth ora andiamo a farci un giro. Voglio vedere se questa inutile cittadina è ancora come la ricordo… voi due potete pure restare qui… - disse rivolgendosi a Caris e alla ragazzina.
Una volta che Colbart e il suo seguace furono usciti Erica si avvicinò a Derek.
-          Mi dispiace…noi… -
-          Non mi interessa… - la interruppe lui – fate come volete. Se volete andarvene andate. Se volete rimanere siete liberi di farlo. Adesso ho cose più importanti da fare. – si avvicinò a Caris e l’afferrò per un braccio. – dobbiamo parlare… -
-          Non ho niente da dirti! – rispose secca lei.
-          Beh, io si…quindi vieni con me! –
 
 
Ooook, questo ovviamente è solo un assaggio. Nel prossimo capitolo verranno spiegate un po’ di cose e verrà inserito anche un nuovo personaggio. Fatemi sapere che ne pensate…^^
Sto scrivendo anche un’altra fan fiction, “New girl in Beacon Hills” e non ero sicura se iniziarne un’altra, però non ho resistito. Spero almeno che il risultato sia stato quantomeno decente!
Xoxo Hazel92