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Autore: gattapelosa    20/08/2012    2 recensioni
Figlia di due ex vincitori degli Hunger Games.
É stata estratta.
E ne è quasi contenta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Figlia di chi ha sofferto






Tu non soffrirai.

Fandonie.

Non lo permetteremo.

Bugia!

Non passerai quello che abbiamo passato noi.

Menzogne, menzogne! Orribili menzogne!

Braccata nella mia gabbia di vetro! Schiacciata dai racconti sulle vostre mirabolanti avventure negli Hunger Games! Ogni giorno, ogni singolo giorno ho pianto i vostri giochi. Perché? Perché siete stati estratti?

Perché avete vinto?

Perché sono nata?

Per non far soffrire me mi avete distrutto l’esistenza. Ogni mio passo tenuto d’occhio, ogni mio sorriso consumato.  

Non avevo amici, e la colpa era vostra! Voi che di ogni bambino che portavo a casa non riuscivate a tollerarne la vicinanza! Ma di cosa avevate paura, che m’uccidesse? Gli Hunger Games vi hanno annientato l’anima, siete diventate bestie, guidati dall’istinto.

E non potevo mai uscire di casa, perché il mondo è pericoloso, dicevate.

 

Tu non soffrirai, non lo permetteremo, non passerai quel che abbiamo passato noi.

 

Balle. Tante, abominevoli balle.

Prima mi avete impedito di vivere come un essere umano, ora non siete stati nemmeno in grado di garantirmi la più inutile sopravvivenza!

Sono stata estratta per i cinquantaseiesimi Hunger Games. Sono morta nei cinquantaseiesimi Hunger Games. Morta, morta!

Ho sentito il mio nome pronunciato da quella vacca dell’accompagnatrice. Sono stata portata sul palco, poi in treno fino a Capitol City, poi in un’Arena ai confini del mondo, poi nella tomba di un cimitero.
E se da una parte odio essere stata estratta, dall’altra ne sono felice.

Ora sono libera.

Morta, ma libera.

 

E se da una parte rimpiango la mia morte, dall’altra l’apprezzo, l’agogno, la bramo.

Sono caduta nei miei Hunger Games.

Morta, sì, ma almeno non vivrò mai come voi.

 

Non sarò mai morta davvero, come siete morti voi.



 

Bacheca dell'autrice

 

Ecco, sì, questa è la cosa più deprimente che ho mai scritto.

Povera ragazza, che vita triste! Spero comunque che vi piaccia, se sì lasciate un commentino, se no lasciate un commentino, se forse lasciate un commentino. Se non lasciate un commentino sappiate che verrete inghiottiti da una piovra al cioccolato. 

Ma che sto dicendo? Ok, sono pazza. Me ne vado prima di creare problemi. 

 

 

 

 

 

  
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