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Autore: Pineapple_    21/08/2012    1 recensioni
Chiara e Daniele sono amici da tantissimo tempo, ma forse lei vorrebbe qualcosa di più, ed è finalmente pronta a lottare per ottenere ciò che vuole. L'occasione sembra presentarsi all'inizio dell'estate, ma quando mai la vita è come la aspettiamo? Forse non utto può andare come previsto..
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In your arms
 


Una nuova estate, un nuovo inizio. È così che spesso si inizia, no? Ed è così che ho pensato di iniziare anche io, per una volta.
 
Vederti per la prima volta dopo quasi un anno è stato sconvolgente, così come lo è stato accorgersi in pochi secondi che il dolce ragazzo che avevo imparato a conoscere se n’era andato, lasciando il suo posto ad un bel giovane che a stento riconosco.
 
Sei rimasto lo stesso, e allo stesso tempo sei cambiato moltissimo: i tuoi tratti da bambino si sono affilati, sei diventato alto, hai fatto palestra, ti sei tagliato i riccioli che io segretamente adoravo.
 
Hai cambiato atteggiamento: si capisce da come ti muovi, da come parli, che hai acquistato nuova fiducia in te stesso, che forse non vedi più la vita come prima.
 
L’unica cosa di te che non è cambiata sono i tuoi occhi: nocciola, dolci ed espressivi, che mi hanno sempre fatto capitolare.
 
Eppure, nonostante mi sia accorta di tutto ciò, mi rendo conto altrettanto in fretta che ti voglio, ancora, forse più di prima, e la cosa assurda è che non riesco nemmeno a capirne il motivo.
 
Quanto può durare un amore segreto e mai ricambiato, Daniele?
 
Un mese, due? Forse. Non avrei mai pensato che il mio potesse durare sei anni.
 
Sei anni di amicizia, di risate, di scherzi. Sei anni di abbracci, di calore di affetto.
 
Se prima queste cose sembravano bastarmi, ora non più. Pensare a ciò che era successo l’estate scorsa mi dava la forza di sperare in un noi, in qualche modo. Ed era un noi per il quale avrei combattuto.
 
“Chia, vieni qui” mi disse dolcemente Daniele, invitandomi a sdraiarmi con lui sul letto a una piazza e mezza al centro della stanza.
 
Mi limitai ad annuire, per poi stendermi accanto a lui, appoggiando la testa sul cuscino e inebriandomi del suo profumo.
 
Mi circondò la vita con le braccia e mi strinse a sé, forte. Lo sentii giocherellare con un ricciolo ribelle che era sfuggito alla stretta dello chignon, per poi togliermi l’elastico, lasciando liberi i miei lunghi capelli.
 
Sentivo il mio cuore battere all’impazzata, il sangue pompare furiosamente nelle orecchie, tutto intorno a me iniziava ad essere più caldo. Cercai con i miei piedi i suoi, fino a far combaciare le nostre gambe. Appoggiò il  petto alla mia schiena, azzerando così lo spazio che ci separava.
 
Sentii le sue dita percorrermi un braccio, tracciando invisibili disegni sulla mia pelle. Alla lieve pressione del suo tocco mi voltai, portando le mani sulla sua schiena.
 
Eravamo vicinissimi, i nostri nasi si sfioravano, il silenzio creatosi intorno a noi era surreale. Non esisteva nulla fuorchè noi due, soli in quella stanza.
 
“Chia…” chiamasti il mio nome, con voce bassa e roca, facendomi venire i brividi. Chiusi gli occhi, sentendolo avvicinarsi ulteriormente a me. Il tempo di realizzare quello che stava per succedere e si udì un secco bussare alla porta.
 
Come per incanto, l’idillio si ruppe. Mi misi a sedere di scatto, rassettandomi la maglietta un po’stropicciata, con le guance in fiamme, mentre il mio corpo sembrava reclamare la stretta di Dani, che in quel momento stava borbottando uno svogliato “avanti”. Aspettò che la porta si aprì e mi cinse la vita con le braccia, facendomi sdraiare di nuovo con lui, nella posizione iniziale.
 
Entrò in quel momento Stefano, migliore amico di Daniele, che, un po’ confuso, ci squadrò con aria assorta.
 
Dopo qualche secondo di silenziosa contemplazione, ci disse semplicemente: “Perché non vi mettete insieme? Siete adorabili. Sareste un bella coppia!”
 
“Già, perché non vi mettete insieme?” urlava una vocina nella mia mente.
 
Sentii Dani scostarsi leggermente e ridere piano, per poi rispondere: “Noi due insieme?Non possiamo, siamo amici”
 
Mi guardò, e mi costrinsi ad aggiungere, con voce malferma: “Già, solo amici”
 
“Solo amici? Ma vaffanculo” protestò la vocina nella mia testa. E, forse per la prima volta, non potei fare a meno di trovarmi perfettamente d’accordo con lei.
 
 
 
Ed eccomi qui, pronta a tutto, a lottare per averti. Una battaglia però persa in partenza, purtroppo. Perché quest’anno, nelle tue braccia, c’è già lei.
 
Arianna. Carina, ingenua, piccolina, insomma, un batuffolo. È adorabile, e mi sta simpatica. Vi siete messi insieme quando io ancora non ero in montagna, quando ancora ero a casa, fantasticando su di te, su quello che sarebbe potuto accadere, su di noi.
 
Un noi destinato a non esistere, a quanto pare. In questi giorni passati con voi e gli altri ragazzi della compagnia mi rendo conto di quanto siate dolci insieme, sempre vicini, alla costante ricerca dei vostri sguardi, i vostri movimenti.
 
Sarebbe tutto più facile se la odiassi. Potrei darle la colpa, convincermi che è colpa sua se io e Dani non stiamo insieme, trattarla freddamente, con disprezzo, trovarle milioni di difetti, ma non posso.
 
Mi convinco che è solo una cosa estiva, che non durerà certo una vita, e più volte, me ne vergogno, ho sperato che ti facesse soffrire, per poi vergognarmi come una ladra subito dopo.
 
Non posso essere così egoista da mettere il mio desiderio di vendetta davanti alla tua felicità. Devo accontentarmi di vederti il sorriso sulle labbra, anche se non ne sono io la causa.
 
Devo abituarmi a vederti con lei e a soffocare la gelosia, a reprimere le lacrime che minacciano di sgorgare, a soffocare i singhiozzi nel cuscino nel silenzio della mia stanza.
 
E piano piano ci riesco. La gelosia è lì, sempre presente, ma è sempre più facile ignorarla, come è sempre più facile intrecciare una bellissima amicizia con Arianna, riconoscendo di non poterla incolpare per il fatto che tu l’abbia preferita a me.
 
Vado avanti con la mia vita, mentre i sorrisi diventano mano a mano più veri, le lacrime meno amare.
 
Eppure, nonostante tutto ciò, ogni volta che vi vedo insieme, mano nella mano, abbracciati, o semplicemente vicini, continuo a sperare con un pizzico di invidia di poteri essere io, al suo posto, nelle tue braccia.
 
 
 
 
Spazio Autrice:
 
Saaalve! E’ da un po’, lo so, che manco dalla scena(ma che hai bevuto? Nulla, ma è una domanda lecita).
 
Passando alla storia, come al solito è puramente autobiografica. Tutte le sfighe capitano a me. Yeah! A parte gli scherzi, la pubblico ora perché domani parto e al ritorno mi piacerebbe scoprire se qualcuno l’ha letta e apprezzata, o ha desiderato comunque lasciare un commento, cosa che come sempre spero succeda.
 
Alla prossima!
 
Un bacio,
Pineapple_ 
  
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