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Autore: crissya    22/08/2012    0 recensioni
questa è la prima FF a capitoli che scrivo su loro due...spero che vi piaccia!
Steve la tastò e incuriosito dal contenuto che non sembrava essere cartaceo, la aprì. Dentro vi era una chiave. Piccola e piatta con attaccato un ciondolo a forma di maschera di Iron-man.
-cosa apre?- domandò Steve rigirandosi la chiave tra le mani.
-questo lo scoprirai domani-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! =) dunque, questa è la mia prima Fanfic a capitoli su questa coppia che, personalmente, ritengo che sia unica e piena di sfaccettature. Mi piace molto scrivere di loro ma ancor di più amo sapere che c’è gente a cui piace un po’ di romance (anche se non c’è solo quello) bè ok…mi sto dilungando troppo! Leggete la storia e fatemi sapere cosa ne pensate, se qualcosa non vi piace o posso modificare. Prometto che migliorerò di capitolo in capitolo (ovviamente con il vostro aiuto) buona lettura!! =)
ICE AND FIRE
-buon anniversario!-  Steve diede un bacio a Tony porgendogli un piccolo pacchetto rosso e giallo.
-cos’è?- chiese Tony scuotendo il pacchetto vicino all’orecchio.
-di sicuro non è un Rolex- scherzò Steve appoggiandosi al tavolo e guardandolo di sottecchi.
Tony scartò la carta rossa che celava una scatoletta. La aprì e vi era posato sul velluto nero un mini reattore fatto con la Fimo.
-l’ho fatto io…-ammise Steve abbassando lo sguardo ed arrossendo un poco.
-è bellissimo! Davvero, grazie!- il moro baciò il compagno con enfasi –ora il mio di regalo!- gli diede una bustina blu.
Steve la tastò e incuriosito dal contenuto che non sembrava essere cartaceo, la aprì. Dentro vi era una chiave. Piccola e piatta con attaccato un ciondolo a forma di maschera di Iron-man.
-cosa apre?- domandò Steve rigirandosi la chiave tra le mani.
-questo lo scoprirai domani- affermò Tony tronfio di ciò che aveva realizzato. Sorrise e gli accarezzò il viso. – prepara la valigia e metti vestiti pesanti!-
-oh..oh..-
 
Steve era nella sua stanza a preparare la valigia, aveva messo dentro pantaloni lunghi, calzettoni, una grande quantità di maglioni di lana, guanti, sciarpa e berretto di lana. Tutto in tinta. Chiuse la valigia soddisfatto e approfittò per farsi una doccia prima di dormire. Fece scorrere l’acqua calda che gli bagnava la pelle ambrata, scivolando ogni dove e trasportandolo in una bolla di tranquillità.
Tranquillità interrotta da Tony che era entrato nella doccia armato di sapone e spugnetta rosa.
-Tony! Ma che diamine stai facendo?-
-bè..sono in una doccia con del sapone in mano..se l’apparenza non mi inganna direi che sto per farmi una doccia, Steve- disse con una punta di sarcasmo.
-si da al caso che IO stia già occupando la doccia!- protestò il biondo la cui prestanza fisica era a dir poco notevole e occupava molto spazio.
-non per questo ho fatto costruire una doccia più grande-  prese ad insaponarsi per bene dando gomitate a Steve che si era ridotto a stare nell’angolo.
-sai che ti odio?!- borbottà il biondo tentando di incrociare le braccia.
-non è vero..-Tony si girò accarezzandogli il petto marmoreo seguendo con il dito la forma dei muscoli perfetti.
Piccole gocce d’qua trasparenti si impigliavano tra le ciglia di Tony e altre ricadevano sulle guance ricadendo come lacrime. Le labbra erano anch’esse bagnate ma morbide e calde, premevano su quelle di Steve che era rimasto immobile dinanzi quello spettacolo. Sorrise mostrando i denti bianchissimi e perfetti, ricambiò il bacio spostando i corpi di entrambi sotto il getto d’acqua calda che colpì la loro pelle aumentando l’adrenalina nel sangue.
Il bacio si fece più passionale, si moltiplicarono le carezze e le occhiate complici fino a portarsi oltre, uscendo dalla doccia verso la camera da letto. Ancora bagnati tra asciugamani e lenzuola, si rotolavano, si spingevano ma si baciavano dando vita a scintille tra i loro corpi.
La notte passò così e di sicuro la mattina dopo sarebbero stati stanchi per affrontare il viaggio.
 
Il mattino seguente Steve era già fuori casa appoggiato alla macchina carica di bagagli a braccia conserte. Indossava dei jeans scuri, un maglione rosso e un berretto beige.
-Tony!!! Per piacere!!- gridò per farsi sentire dal moro che camminava con tutta calma aggiustandosi il giubbotto nero sopra un maglione verde militare.
-la macchina è la mia quindi decido io a che velocità camminare!- fece finta di camminare a rallenty  per infastidire maggiormente Steve che scuotendo la testa gli andò in contro sollevandolo da terra e portandolo vicino lo sportello della macchina.
-Sali.-
Tony sorrise divertito e scavalcò mettendosi al posto di guida.
-hey! Ma che fai?!- protestò Steve
-guido io! Tu non sai dove dobbiamo andare e poi la tua patente credo sia scaduta da circa 70 anni-  accese il motore aspettando che Steve salisse e poi partì lungo la strada.
Il viaggio trascorse tranquillo. Tony inizialmente aveva messo la musica Rock a tutto volume ma quando si era reso conto che le lamentele di Steve erano più opprimenti delle note del chitarrista decise di spegnere.
Steve aveva trascorso il suo tempo guardando fuori dal finestrino e perdendosi con la mente su come l’America fosse davvero cambiata nel corso degli anni. Eppure il cielo, il sole, le nuvole e il verde erano sempre gli stessi. Era bello come almeno la natura non cambiasse ma rimanesse così meravigliosamente semplice. Dopo un’ora però i suoi occhi avevano iniziato chiudersi e a scivolare nel sonno.
Tony lo guardò amorevole e continuò a guidare con un sorriso steso sulle labbra.
Dopo altre 4 ore di viaggio arrivarono a destinazione e Tony svegliò Steve.
-hey bambolotto, siamo arrivati!-
Steve aprì gli occhi e si trovò davanti una distesa bianca con qualche pino qua e la e poco più infondo da dove Tony aveva parcheggiato la macchina vi era una piccola casetta di legno.
-Tony ma è… bellissimo-
-non vuoi esplorare?-
Steve uscì dalla macchina sentendo il freddo pizzicargli le guance che subito si arrossarono assieme alla punta del naso. Si diresse verso la casetta osservando la porta di legno chiusa.
-credo che sia arrivato il momento di usare la chiave….- disse Tony a voce bassa.
Steve la estrasse dal giubbotto, la inserì nella serratura e fece tre giri. La porta si aprì e…
  
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