Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
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Autore: Hey_Ashes    22/08/2012    2 recensioni
Io con le shot faccio schifo. E queste sono addirittura 10. Ma non importa, enjoy!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Regole:
1. Scegli una coppia di personaggi (artisti musicali, attori, personaggi appartenenti a libri);
2. Fai partire la riproduzione casuale sul tuo lettore mp3;
3. Scrivi una storia per le prime dieci canzoni che il lettore farà partire;
4. Smetti di scrivere al termine della canzone. Nessuna aggiunta.



1 - Bulletproof Heart – My Chemical Romance (dehehe)

Gerard sarebbe potuto restare per sempre sdraiato su quel tetto.

Coi piedi penzoloni, a guardare la gente che passava sotto.

Paura di cadere? Non ne aveva. Per lui la gravità non era così importante.

Sopattutto, quando a passeggiare sotto quella tettoia c'era Frank Iero.

Gerard lo osservava mentre faceva il giro dello stabile per raggiungere le scale antincendio che l'avrebbero portato in cima.

Da lui.

-A volte penso che dovremmo scappare.- Era solito dire il più grande, lo sguardo perso verso un'orizzonte abbastanza promettente

Un orizzonte fatto di sogni, promesse e tanto altro.

-Si, e credi che nessuno verrebbe a cercarci? Mi immagino già mia madre che mi chiama dicendo "Frank, sicuro di non voler tornare a casa?" mio dio, ho i brividi solo a pensarci.-

E Frank rideva. E Gerard rideva. Frank parlava, Frank si grattava un braccio, Frank starnutiva. E Gerard lo guardava.

Lo guardava quando faceva le più piccole cose, lo guardava quando facevano l'amore e Frank gli diceva che potevano farlo di nuovo, tutte le volte che volevano, quando volevano e dove volevano. Quando leggeva, quando dormiva, quando mangiava.

Lo guardava sempre. Sempre.

E non si stancava mai.

E lo amava. Incondizionatamente.

Perchè ormai, dopo tutti gli urti della vita, non aveva paura che anche Frank gli facesse male:

perchè ormai, dopo tutti gli urti della vita, il cuore di Gerard Way era definibile antiproiettile.

 

2 - Love you more – Eminem

Era un rapporto malato, il loro.

Si odiavano, si odiavano a morte. Litigavano ogni giorno, si tiravano cose, urlavano, sbattevano porte e poi si dedicavano ad un pianto più o meno disperato ogniuno nella propria stanza.

Non passava giorno che nel loro appartamento di Belleville non volassero spintoni, parole e rimpianti.

Eppure, quei due non riuscivano a staccarsi. Avrebbero pagato chissà cosa per vedere l'altro morto, probabilmente. Ma se avessero visto l'altro morto, sarebbero morti a loro volta.

Si sarebbero appartenuti, sempre. Complementari e inscindibili, a dispetto della loro volontà.

Quella complementarità che arrivava ad essere una costrizione in grado di scatenare una guerra.

Perchè quella era una guerra, sì.

Era una guerra a chi amava di più.

 

3 - Superman – Joe Brooks

Gerard non si spiegava com'era che Frank avesse quell'idea di lui nella propria mente.

Era fermamente convinto (e aveva conferma dell'altro) che il più piccolo lo vedesse come uno dei supereroi che comparivano nei fumetti che tanto amava.

Gerard che è bravo in tutto, Gerard che sa tutto, Gerard che non sbaglia niente.

Sorrideva se ci pensava. Sorrideva perchè era perfettamente consapevole di non essere la metà di quanto Iero lo considerava.

La cosa lo lusingava, a dire la verità: essere venerati come una specie di dio fa piacere a tutti, ma quando il panico si insidiava nel suo cervello non c'era il verso di farlo uscire:

E se sbaglio tutto con lui?
E se non so dargli le risposte che cerca?

Gee era consapevole del fatto di non essere certo Superman. Oh, assolutamente no. Chi potrebbe pensarlo? Solo un pazzo. E lui era mentalmente instabile, ma non ancora pazzo.

L'unica cosa che poteva augurarsi era che Frank continuasse ad amarlo in qualunque modo lui fosse.

 

4 - Shine On – James Blunt

Quando Gerard l'aveva chiamato, Frank aveva immediatamente intuito che qualcosa non andava.

Ne ebbe la conferma una volta aperta la porta: solo guardandolo negli occhi, potè leggervi le parole che da mesi sperava di non udire mai.

-Frank, io mi sposo.-

Bam! Tra capo e collo.

Era la loro ultima notte insieme, il loro ultimo ballo.

Fecero l'amore. Lo fecero forte, disperato, sperando che quei movimenti veloci potessero cancellare l'infausto destino che li attendeva.

E Frank guardò Gerard quella notte: si impersse i particolari nella retina.

Il suo sorriso dolce, luminoso come il sole. I capelli neri come la notte a fare contrasto col giorno del suo sorriso. La sua pelle bianca come la neve a fare da contrasto al nero dei capelli.

Era tutto un contrasto. Ed era meraviglioso.

Per un attimo il più piccolo s'illuse che chiudendo gli occhi tutto sarebbe sparito. S'illuse di ritrovarsi sul proprio divano, esattamente dov'era quando Gee l'aveva chiamato, leggendo un buon libro.

E invece, una volta riaperti era sempre lì: con Gerard che dormiva accoccolato sul suo petto, e le lacrime negli occhi di entrambi.

 

5 – What a Wonderful World – Armstrong

 

Frank era seduto sulla panchina all'ombra della grande Magnolia del parco: delicati raggi di sole accarezzavano i suoi capelli, scompigliati dalla tiepida brezza primaverile.

Con il naso sprofondato nel suo libro, veniva ogni tanto interrotto dalle risate di Gerard e Noah, che giocavano nella sabbia della zona dedicata ai bambini.

Alzava gli occhi, li guardava: e non vedeva niente di più meraviglioso.

 

6 – Last Call – Plain White 'ts

 

Sbattè il cellulare sul tavolo, forse con troppa veemenza.

Era tutto il giorno che tentava di chiamarlo e lui, come al resto delle atre venti chiamate, non aveva risposto.

"Un ultimo tentativo – Si disse – Uno e poi basta."

Compose il numero che conosceva a memoria, trovandosi di nuovo a parlare con la segreteria telefonica.

Iniziava a detestare quella voce preregistrata come niente al mondo.

 

"Frank, sono io. Gerard. - Cercò di essere calmo, ma non funzionò.- Cristo, che cazzo ti prende? Non risolverai niente scappando dai problemi, porca puttana!

Ti avverto Frank, questa è l'ultima chiamata che ti faccio. Dopodichè, se entro domani non avrò avuto tue notizie mando a puttane tutto. Giuro che lo faccio.

Quindi prenditi pure tutto il pomeriggio e pensaci.

Ciao."

 

Attaccò, col fiatone: aveva rovinato tutto.

 

7 – Non ti voglio fermare – Mauro di Maggio

 

"Vorrei scriverti qualcosa che ti faccia capire che ti penso sempre, Gee. Sempre.

Che ti penso mentre faccio sesso (si, sesso, perchè non è amore.) con Jamia, che molte volte ho paura di chiamare il tuo nome mentre è dentro di lei che sono.

Quante volte te l'ho detto? "Dormirai con me solo se vorrai".

E tu non vuoi più, Gee. Non vuoi più dormire con me. È con lei che vuoi passare le tue notti.

È lei che vuoi abbracciare.

E io non posso, e non voglio fermarti.

Però venderei l'anima per poter passare con te anche solo un giorno come eravamo soliti fare.

Eri la mia meraviglia, sai? Il mio orgoglio. Il mio unico, vero orgoglio.

Eri l'unica cosa che mi fosse venuta bene, in tutta una vita.

Ma devo lasciarti andare, ora. Non è come con Eliza. Non posso dirti "O con me o senza me". Perchè tu lei te la vuoi posare, non solo portartela a letto.

Quindi ti lascio andare, con questa lettera senza senso, con queste parole buttate giù a caso.

Tanto non la leggerai. Lo so: quando riconoscerai la mia grafia sul foglio lo accartoccerai e lo butterai nel cestino della carta straccia, assieme ai -pochi- disegni venuti male.

Hai deciso di stare senza di me. E fa male. Tanto male.

Ti amo, Gerard.

 

Frank."

 

8 – What makes you beautiful – One Direction

 

-Sai, Frank...non capisco perchè tu sia così insicuro.-

Era così che era iniziata la conversazione che li aveva portati a stare insieme: Gerard non riusciva a spiegarsi come Frank non potesse rendersi conto di essere così meraviglioso.

Lo mandava ai pazzi con il minimo movimento. Seriamente. Anche solo spostandosi i capelli dal viso.

Lo voleva in un modo così disperato che a volte avrebbe voluto urlargli contro e chiedergli se per caso fosse pazzo, a non vedere quanto fosse bello.

Non capiva come potesse essere così timido, come potesse arrossire vistosamente ogni volta che qualcuno lo guardava negli occhi: a suo parere, sarebbero dovuti essere gli altri ad abbassare lo sguardo quando lui li guardava. Perchè per Gerard, Frank era 1000 volte superiore rispetto a tutte le altre persone nella stanza.

Gli faceva venir voglia di cantare solo guardandolo, era come se irradiasse una luce che illuminava il suo mondo tetro in un modo che nessuno riusciva ad eguagliare.

La discussione si protrasse per un'ora buona, tra lo sconcerto di Frank ed il sollievo di Gerard nello sputare fuori tutte le cose che si teneva dentro da anni.

-...E questo è ciò che ti rende bellissimo.-

 

9 – Buon Compleanno – Irene Grandi

 

Gerard era rimasto sconvolto quando, per il suo diciottesimo compleanno aveva trovato Frank completamente nudo sul suo letto.

Completamente nudo e con quello sguardo timido da cucciolo che decisamente stonava con l'erezione che subito aveva sentito risvegliarsi nei boxer.

-Buon compleanno...- Sussurrò mordendosi il labbro inferiore

Il più grande si avvicinò lentamente al letto, si sedette sul bordo e accarezzò dolcemente la pelle nuda del fianco del suo ragazzo.

-Ma tu sei qui per me?- Abbozzò un sorriso – Non me lo merito mica.-

Frank scosse la testa con fare rassegnato: gli stava regalando la propria verginità!

-Sei felice?- Chiese soltanto

-Se sono felice? Sì!-

-E allora questo è il mio regalo, buon compleanno.- Ripetè arrossendo leggermente -Ora...prendimi.-

Gerard lo guardò per un istante e lo baciò dolcemente, lasciando che il più piccolo lo spogliasse.

Fu una cosa dolce. Lenta. Perfetta, come entrambi lo avevano sempre immaginato.

-Ti amo.- Ansimò il moro ancora dentro di lui

Frank spalancò gli occhi -Dici...sul serio?-

-Volevo dirtelo per il mio compleanno. È un regalo che...volevo farmi, ecco.- Arrossì

-Fammi tutti i regali che vuoi.-

 

10 – Jetset life's gonna kill you – My Chemical Romance

 

Quando Frank entrò nel piccolo bagno dei camerini vide una cosa che non avrebbe voluto mai vedere.

-Gerard, no.- Disse soltanto, inginocchiandosi accanto all'amico e strappandogli di mano la bustina contenente una polvere bianca fin troppo familiare -No.- Ripetè – Basta con questa merda.-

Gerard piangeva. Non rispose neanche, restò accoccolato con la schiena accanto al muro, singhiozzando.

-Avanti, piccolo.- Sussurrò il più giovane, aiutandolo ad alzarsi -Andiamo a dormire, mh?-

-Posso...posso dormire con te?- Sussurrò il biondo platino tirando su col naso, come a cercare la sostanza bianca che non sarebbe mai arrivata in contatto con il suo setto

-Solo se la smetti di sniffare l'aria.-

 

-Devi essere forte, Gee.- Disse Frank, seduto a gambe incrociate dall'altra parte del letto rispetto a dove Gerard si trovava – E' solo la parte più difficile del vivere. Tutti abbiamo dei problemi, ma tu hai me. Non ti lascerò cadere, Gee.-

-Io...sto cercando di essere forte, Frankie.- Mormorò -Ma a volte devo solo staccare la spina, e quello è l'unico modo...-

Il più piccolo restò in silenzio per alcuni secondi, per poi alzare lo sguardo ad incontrare quello dell'amico -Non lo è, e lo sai bene. E se stai tenendo duro, io terrò duro con te, tesoro.-

L'altro abbozzò un sorriso che sembrò più una smorfia che altro -Grazie, Frank. Ti voglio bene, davvero. Se...se non ci fossi stato tu, chissà dove sarei adesso.-

-Sempre qui, forse un pò più rincoglionito a causa delle piste chilometriche che continui a farti.- Scrollò le spalle il più basso

-Ti voglio bene, Frank.-

-Ti amo, Gerard.-


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Allora, io ho voluto provare a fare 'sta roba nonostante non abbia una gran inclinazione per le shots.
Devo dire che in realtà, di dieci me ne piacciono soltanto un paio, che sono la 2, la 4 e la 9 (che comunque avrebbe dovuto essere scritta meglio, stupide canzoni corte e_e), il resto mi sembrano abbastanza cose senza senso...
Vabbè.
xoxo
Ash

  
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