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Autore: Fefy_07    22/08/2012    2 recensioni
Elena, Bonnie e Caroline, prima che tutta la faccenda sul soprannaturale irrompesse nelle loro vite, si ritrovano a fare una cosa perfettamente normale, giusta per delle ragazzine di 16 anni con tante speranze, sogni e soprattutto desideri: guardare il cielo stellato, aspettando le stelle cadenti, durante la notte di San Lorenzo.
Un semplice spaccato di vita, per tre ragazzine ancora piene di sogni e speranze per il futuro.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Elena Gilbert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta utilizzando un prompt proveniente dalla masterlist del The Vampire Geometry Fest!

Prompt: Bonnie/Caroline/Elena - "Stella cadente"

“Ne ho vista una!” L’urletto eccitato e infantile veniva dalla bocca di un’emozionata Caroline Forbes, che s’era messa a sedere di scatto dalla vecchia coperta sopra cui, fino a un momento prima, stava osservando il cielo con occhi sognanti. Era la notte di San Lorenzo e aveva deciso, insieme alle sue due migliori amiche, Bonnie ed Elena, di guardare le stelle sul prato sul retro di casa sua. L’aria tiepida della serata estiva le carezzava gentilmente le guance, mentre si girava verso di loro, per trovare una conferma che, questa volta, aveva davvero visto una stella cadente.

Ma Bonnie le uccise l’entusiasmo. “Penso fosse un altro aereo, Care,” cominciò, con una punta d’ironia, “a meno che le stelle cadenti, quest’anno, non siano molto lente e abbiano lucine rosse e verdi”. Il sorriso dell’amica scomparve com’era arrivato e venne sostituito da un’espressione contrariata, così buffa che Bonnie, vedendola, scoppiò a ridere.

“Che c’è di divertente?!” si lamentò la bionda “È già la terza volta che quegli stupidi aerei mi ingannano!” Poi, come colpita all’improvviso da un’idea geniale, proseguì “Secondo me dovrebbero mettere una legge per vietare agli aerei di volare la notte di San Lorenzo! Così nessuno si illuderebbe inutilmente!” e si rimise stesa, con un sospiro. “E tu che ne pensi Elena?” domandò un attimo dopo, notando solo in quel momento che la loro amica era stata molto silenziosa, fino ad allora.

“Cosa? Su che?” si riscosse lei, all’improvviso, persa in chissà quali pensieri. “Ma buongiorno!” esclamò allora Caroline “A che pensi? È da mezz’ora che siamo qui, ad aspettare una dannata stella cadente, e non hai detto una parola!” Elena non se n’era neanche resa conto, concentrata su problemi che, in quel momento, le parevano fondamentali per la sua serenità.

Ma ormai le due amiche si erano voltate verso di lei, con occhi attenti, e la ragazza non poté far altro se non confidarsi. Forse avrebbero saputo aiutarla. “Si, scusate, è che oggi io e Matt abbiamo avuto una discussione..” cominciò lei, trepidante, indecisa su come esporre loro la cosa. “Un’altra?!” scattò subito Caroline, prima di aggiungere, con schiettezza e ben poco tatto “Forse dovreste rompere. Insomma, non fate altro che litigare da due settimane a questa parte!”

Bonnie le lanciò un’occhiataccia ed esclamò “Grazie, Miss Sensibilità!” e, prima che lei potesse ribattere, si voltò di nuovo verso Elena “Vedrai che è solo un periodo. Insomma, lui ha i suoi problemi, ha appena trovato lavoro al Grill e c’è la sorella che sta passando del tempo con gente poco raccomandabile. Dev’essere per questo che scatta per niente, gli passerà!” e le fece un sorriso confortante.

Elena cercava di convincersi che sarebbe stato così, ma si sentiva inquieta. Non le era mai capitato di sentirsi così con Matt, si erano messi insieme da pochi mesi e le piaceva, ma vederlo tanto irascibile la preoccupava, e non poco. In fondo poteva capirlo, da una settimana la mamma era andata chissà dove col suo nuovo ragazzo e non sapeva quando e se sarebbe tornata. Però non era sicura di cosa potesse fare per aiutarlo, e lo sentiva fin troppo distante da lei, come non le era mai capitato.

Con un sospiro, cercando di ricambiare il sorriso dell’amica, si concentrò sul cielo stellato. Questa serata è una meraviglia si ritrovò a pensare la ragazza, mentre le sue amiche si rilassavano e riprendevano l’osservazione. La quiete e la calma che regnavano erano quasi palpabili e, per un po’, Elena dimenticò i suoi pensieri cupi e si rilassò.So bene che cosa vorrei in questo momento, ma non credo basti una stella per accontentarmi rifletté, dopo un certo tempo. Stava per dire qualcosa, quando una scia improvvisa attraversò il cielo, illuminandolo per un secondo di luce bianca e mozzandole le parole in gola.

La stella cadente più maestosa e luminosa di sempre! Le tre amiche saltarono letteralmente e si misero a sedere, estasiate, ancora col naso al cielo. Non si erano mai soffermate a San Lorenzo a guardare il cielo ed era la loro prima stella cadente in assoluto. “Esprimete un desiderio, presto!” urlò Caroline, la prima delle tre che si riprese dallo spettacolo “Non possiamo aspettare troppo!” E, detto questo, si ammutolì, stringendo gli occhi e formulando il suo.

Quando riaprì gli occhi, trovò le due amiche che la guardavano. “Allora, Caroline, cos’hai desiderato?” le chiese Bonnie, dopo un secondo, curiosa. “Oh, è semplice,” cominciò lei “ho chiesto che mio padre torni e mi porti con lui, ovunque sia andato. Lo vedo così poco! Lui mi capisce meglio di mia madre e mi manca. E tu invece, Elena?” domandò la bionda, ansiosa di spostare l’attenzione da lei.

Elena non rispose subito. “Non si dice, è la regola,” affermò, poi “Se lo dici ad alta voce, il desiderio non si avvera.” Si pentì un secondo dopo aver finito di parlare, notando l’espressione inorridita e afflitta di Caroline. “Ma come?! Perché a me nessuno ha detto niente?!” prese a urlare, con la voce più alta di un’ottava “E adesso come faccio?! Io l’ho già detto ad alta voce!! Ora non accadrà mai!!”

“Andiamo, Care,” disse Bonnie, conciliante, “ne cadranno altre duemila, dobbiamo solo aspettare. Alla prossima, non dirai nulla, d’accordo?” e si girò verso Elena, facendole un’espressione esasperata, rivolta più al comportamento infantile dell’amica, che a lei. Insomma, avevano pur sempre 16 anni!
Elena le fece un sorrisino, a mo’ di scuse, e l’amica ricambiò con un occhiolino. Poi si ristesero, tornando a guardare il cielo e attendendo pazienti un’altra stella per i loro desideri.

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Sembra passato un secolo, altro che un anno! stava pensando un’Elena diciassettenne, sdraiata col naso verso le stelle. Era la notte di San Lorenzo e la sua vita era stata completamente stravolta, ora non era più una ragazzina che credeva alle stelle cadenti e ai desideri, anche se a volte le piaceva pensare di esserlo. In realtà era maturata molto, e aveva scoperto più cose di quanto avrebbe mai immaginato.

In quel momento si trovava in una radura, in un bosco, e poteva guardare perfettamente il cielo, che sembrava veramente immenso e luminosissimo quella sera. Non aveva paura perché non era sola, lì. Ce l’aveva portata lui, a cui aveva raccontato di tutta la calma e la pace che aveva provato, guardando il cielo l’anno prima.

Ora tutto era cambiato, probabilmente più cose di quante pensava fosse in grado di sopportare, invece era ancora qua. Aveva un’amica strega e una vampira, aveva affrontato mille pericoli e forse tanti altri erano giusto dietro l’angolo. Ma in quel momento, nella quiete perfetta della dolce serata estiva, pensò che si trovava esattamente dove voleva essere, e che non doveva preoccuparsi di niente, almeno per ora.

Non aveva scambiato una parola con la persona che aveva di fianco, mentre si abbandonava ai suoi pensieri, almeno fino a quel momento, quando una stella lasciò una timida scia dietro di sé, che si sarebbe persa facilmente, se non fosse stata attenta, per quanto era stata rapida. Non era paragonabile alla stella vista l’anno precedente, certo, ma era comunque uno spettacolo suggestivo, ed era certa che anche lui l’avesse notata.

“L’hai vista? Hai espresso il tuo desiderio?” e si girò a guardarlo, forse per la prima volta da quando l’aveva condotta lì. “Elena,” cominciò lui, col suo solito tono ironico, inarcando un sopracciglio e guardandola dritta negli occhi “sono un vampiro da 145 anni…Pensi che sia il tipo che esprime desideri vedendo una stella cadente?!” E le fece un sorrisino. La ragazza lo ricambiò prontamente e, senza rompere il contatto visivo tra il ghiaccio dei suoi occhi e il cioccolato dei propri, ribatté “Che ne sai? A volte..” e fece una pausa, ripensando al desiderio dell’anno precedente, mentre il suo sorriso si allargava “A volte anche i desideri chiesti a una stella possono avverarsi” concluse, serena.

Ed era vero. Vorrei ritrovarmi sotto questo stesso cielo, in compagnia di una persona che mi faccia sentire serena e al sicuro, senza troppi pensieri per la testa. Un desiderio forse stupido, ma che, in quel momento, si era avverato.

Angolino dell'autrice :)

Ok, ragazze, sono incorreggibile xD Il fatto è che adoro troppo Elena e Damon, e dovevo mettere un momentino Delena, qui!! Ok, chiedo perdono per quello, e comincio a spiegarvi un po' questa mia pazzia :P Praticamente avevo da parte questo prompt e, dalla sera di San Lorenzo appunto, guardando le stelle con le mie amiche, mi sono trovata a formulare un desiderio simile a quello che ho fatto formulare a Elena. Da lì, mi è venuto in mente il momento tra lei e Damon e vabbè, tutta la situazione era abbastanza simile, dato che eravamo in tre, sdraiate su una trapunta, a casa di una di noi. Insomma, ho quasi preso un pezzo della mia vita e ho usato loro xD La prima parte si colloca quando Elena ha da poco compiuto sedici anni e, secondo la mia mente, si è appena messa con Matt, che però sta passando un brutto periodo, come potete notare. Ho inserito quella puntualizzazione intanto per far capire un pò la situazione in cui si trovano le ragazze e poi perché il desiderio di Elena è dettato anche, in parte, dal fatto che le cose con Matt non vadano troppo bene. Che altro? Il momento con Damon è successo tipo durante l'estate che hanno passato insieme a cercare Stefan, sempre secondo la mia mente non troppo normale. Diciamo che qua, invece, Elena cerca di scordarsi per una sera di tutti i brutti pensieri, aiutata dal vampiro. Non le ho fatto esprimere il desiderio di trovarsi con la persona che ama, perché non volevo recidere il legame tra lei e Stefan, semplicemente amo lei e Damon insieme e volevo metterli in una situazione romantica, anche se fino a un certo punto :) Ok, basta, ho scritto decisamente troppo xD Spero mi lascerete un commentino, come sempre, e ringrazio fin da ora chi leggerà!! ^^
  
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