Era arrivato fin lì solo con la forza della sua volontà.
Si era messo in fila con gli altri ragazzi e si era fatto prelevare il sangue, sempre con un unico pensiero in testa.
"Se dovessero scegliermi, tornerò"
Perchè Peeta era deciso a non arrendersi, era deciso a tornare al 12 e lì, in quella piazza non sentiva nient'altro se non la forza di quell'unico pensiero.
Non si accorse nemmeno che Effie Trinket aveva iniziato a far girare le sue dita smaltate nella boccia contenente i nomi delle ragazze e ne aveva tirato fuori un biglietto.
"Primrose Everdeen"
Solo il suono di quel nome lo risvegliò e il suo unico pensiero andò in frantumi.
No, non sarebbe più tornato.
Sarebbe morto nell'arena pur di far tornare a casa SUA sorella.
E mentre pensava a un modo per far uscire sana e salva Prim dall'arena, un'altra voce risuonò nella piazza.
La SUA voce.
"Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come Tributo!".
Il cuore di Peeta mancò un battito.
Katniss. katniss nell'arena. Katniss a combattere per la sua stessa vita.
E allora per la prima volta in vita sua desiderò che il biglietto che ora effie teneva in mano contenesse il suo nome.
Peeta Mellark.
impassibile salì sul palco.
La guardò negli occhi, occhi da giacimento, occhi grigi, occhi che amava e cercò di farle capire che LEI sarebbe tornata indietro, che non avrebbe permesso le capitasse nulla di male, che LUI sarebbe stato al suo fianco a proteggerla , che sarebbe morto pur di saperla viva.
Avrebbe dato la sua vita. PER LEI.