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Autore: Artemisia17    22/08/2012    2 recensioni
Ned si sentiva oppresso, schiacciato. Perchè tutto doveva andare a Brandon. Tutto quello che lui amava doveva andare a Brandon. Ma Brandon era morto. E questa certezza lo devastava.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eddard Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ned Stark aveva sempre trovato sollievo nel parco degli dei a Grande Inverno.
Forse perché non lo aveva trovato la prima volta. Non era mai stato molto religioso, ma si inginocchiava diligentemente davanti all’albero diga quando suo padre pregava tenendo una mano sulla spalla di Brandon. Già, Brandon. Durante i cupi pomeriggi d’inverno i tre fratelli minori di casa Stark si confessavano i propri desideri e le proprie paure, aiutati da dolcetti ai mirtilli e calde tazze di cioccolata. Benjen voleva già a dieci anni diventare primo ranger nei Guardiani della Notte e Lyanna una guerriera in calzamaglia. Eddard dall’alto dei suoi dodici anni sapeva che probabilmente Benjen sarebbe diventato davvero un comandante dei Guardiani e Lyanna, a dispetto dei suoi desideri, moglie di un qualche lord o alfiere di suo padre. Ma quando veniva il suo turno nel raccontare, c’era il vuoto più completo. Non riusciva a immaginare un qualche futuro che gli piacesse. Era bravo a combattere ma non abbastanza. Non era particolarmente portato nella preghiera. Aveva una buona memoria ma di certo non sarebbe diventato un maestro. Era discreto nelle corse a cavallo ed era alto e prestante, con i freddi occhi degli Stark . Al sicuro nel suo letto, il secondogenito si rendeva conto di non essere poi tanto male rispetto ai suoi coetanei e molti padri sarebbero stati orgogliosi di lui. Ma non Richard Stark .
Come biasimarlo, lui aveva Brandon. Alto, forte, bello, con una folta e curata barba rossa. Splendente e aggraziato nel combattere, imbattibile nei tornei, con una voce forte e baritonale che si udiva in tutto il castello era l’idolo dei ragazzini, il desiderio delle fanciulle, il campione in battaglia, l’erede di Grande Inverno. Ned avrebbe voluto odiarlo, che almeno fosse crudele nei suoi confronti, che gli desse qualche motivo di ripicca. Ma lui era amabile con tutti, pronto ad aiutarlo in ogni occasione. Fu lui ad insegnargli a combattere e a tirare con l’arco, a complimentarsi con lui e a confortarlo. Voleva trovargli assolutamente qualche difetto ma non ci riusciva e col tempo finì per amarlo. E a odiarsi segretamente per questa sua invidia. Quando suo padre gli annunciò senza un minimo di tatto che sarebbe andato a Capo Tempesta, lui lo consolò. Per anni accanto a Robert Baratheon, cercò di assomigliare a lui : nell’onore, nel dovere, nel combattimento, nel rapporto con i suoi uomini, in tutto. Eppure quando si guardava allo specchio capiva di essere solo una sua pallida imitazione. Così quando gli arrivò la notizia della morte di suo padre e di suo fratello, Eddard Stark si rifugiò nel pardo degli Dei. Solo loro potevano vederlo per quello che era veramente, potevano distinguerlo dal fratello, sentire i suoi sentimenti sinceri.
Ma soprattutto potevano vederlo.

Più che dolore provava un cocente e insopportabile senso di colpa. Brandon meritava tutto. A Brandon doveva andare tutto. Compresa Catelyn Tully. Non doveva essere sua moglie, così bella e radiosa, non la meritava. Così durante i banchetti in suo onore Ed sentiva un persistente e amaro bruciore, che a tratti non gli permetteva di respirare e, dopo che finalmente ci riusciva, vedeva distintamente il fantasma di Brandon, sorridente e imponente, e del padre con una mano posata sulla sua spalla : gli occhi di disapprovazione lo trapassavano. In alcuni momenti si rinchiudeva in una stanza con l’usuale voce roboante ad angosciarlo. Ma era proprio il senso di colpa a non fargli mancare nessuno dei suoi compiti : si addestrava, confortava le truppe, lodava la moglie e brindava con Robert. Ma tutto ciò era una farsa.
Durante uno di questi attacchi Catelyn aprì le porte di botto, entrò con passo di marcia, si piazzò davanti a lui come un esercito schierato e gli annunciò di essere incinta. La voce e il bruciore svanirono e Ned si ritrovò a guardare con un sorriso ebete la pancia di sua moglie.
Dopo tanti anni Eddard guardava i suoi figli con orgoglio, sua moglie con amore, i suoi sudditi con dolcezza. Finalmente, a mente lucida, riuscì a capire che suo fratello non era perfetto : bello, piacente, forte questo sì. Ma aveva la sgradevole abitudine di bere molto, fare il gradasso a danno dei più deboli, che aveva il dovere di proteggere, non aveva mai rispettato le truppe e i suoi sottoposti, semplicemente, lo seguivano.
Eppure quando il suo re, il suo migliore amico, Robert gli chiese, anzi, gli impose di diventare il suo Primo Cavaliere e imparentare le loro casate, Eddard Stark sentì di nuovo quel bruciore mentre la statua di Brandon lo squadrava severa.
  
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