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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    22/08/2012    4 recensioni
[LussFluffCentric][VariaFamilyTime]
Le giornate "no" capitano a tutti, anche al Sole dei Varia.
Ecco a voi i goffi tentativi dei suoi compagni per tirarlo su di morale.
"Fu in quel momento che un raggio di sole entrò nella stanza attraverso il vetro, allontanando gli ultimi pensieri tristi e rendendolo consapevole che tutto il Cielo al completo sarebbe sempre stato pronto ad entrare in azione.
Per far brillare un singolo raggio di sole."
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lussuria, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Katekyo Hitman Reborn
Rating: Per tutti
Personaggi/Pairing: Lussuria, Varia
Tipologia: OneShot
Avvertimenti: Fluff
Genere: Sentimentale, Malinconico
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Akira Amano e della Shonen Jump, che ne detengono tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro ed è ispirata a un paio di deliri con la mia beta ufficiale _Kurai_ Passate a trovarmi qui -> http://www.facebook.com/ShunDiAndromedaEfp

§§§
 

PER FAR BRILLARE UN SINGOLO RAGGIO DI SOLE

Che stai facendo qui in cucina a quest'ora, feccia?”

Malgrado il tono duro e arrabbiato, a Xanxus non era sfuggita la serie di singhiozzi che scuotevano il corpo del Varia del Sole, seduto al tavolo, nel buio.

Anche perchè erano stati proprio quei singhiozzi ad attirare la sua attenzione.

Subito, una lieve luminescenza, gentile dono delle Fiamme del Sole, illuminò la stanza, accecando per qualche secondo Xanxus che, in un lampo, vide Lussuria rimettersi gli occhiali da sole che indossava sempre e rivolgergli un sorriso gentile come al solito: “Ahhh! Boss! Che bella sorpresa!” esclamò con tono allegro e felice, o almeno i più lo avrebbero interpretato in quel modo... Ma Xanxus era certo di ciò che aveva visto, e comunque la voce del suo sottoposto, pur se mascherata abilmente, recava ancora una lieve incrinatura dovuta al pianto.

Ti ripeto la domanda. Cosa fai qui, feccia?” chiese di nuovo il Boss, sfregandosi un occhio e trattenendo uno sbadiglio.

Oh, nulla. Nulla davvero! Stavo facendo un tea perchè non riesco a dormire.” e volteggiando fino ai fornelli, agguantò il bollitore in metallo e ne versò il contenuto nella tazza del Boss, la prima che faceva bella mostra di sé sulla mensola lì vicino, decorata con un grugno irritato: “Tieni, ci ho già messo lo zucchero! Bevilo finchè è caldo!” esclamò, prima di raccogliere le sue carabattole, la sua maschera da notte abbandonata sul pavimento di marmo e agitare una mano nella sua direzione mentre usciva dalla cucina.

Con calma, benchè questa non fosse proprio la sua più visibile virtù, Xanxus svuotò in un solo sorso il contenuto della tazza, poi strascicò i piedi fino alla madia in fondo alla stanza, da cui ne tirò fuori una bottiglia piena di whisky, che svuotò per metà in un paio di sorsi.

Poi, un'altra discreta quantità di liquore andò a riempire il contenitore vuoto che stringeva tra le mani.

A parte la quantità spropositata di zucchero che Lussuria metteva sempre nel tea, che gli faceva venire la nausea, l'alcool era servito al Boss dei Varia soprattutto per snebbiare la mente dai fumi del sonno e concentrarsi su ciò che aveva visto.

Lussuria piangeva, ne era certo.

E doveva ammettere che la cosa lo rendeva pensieroso e non poco.

Forse ancora rintronato per la sveglia poco gentile che il suo corpo gli aveva riservato - bisognoso di una gitarella fuori dalla stanza fino in bagno - Xanxus uscì dalla cucina che ancora stringeva tra le mani la tazza piena di liquore e raggiunse la propria stanza quasi meccanicamente, così come meccanico fu il gettare giù dal letto uno Squalo ancora placidamente addormentato e con le gambe per metà fuori dal materasso.

Svegliati, feccia!” gridò Xanxus, rovesciandogli addosso il liquido ambrato: “Alza il culo e vai a chiamare Levi. E se svegli o attiri l'attenzione di Lussuria, è la volta che ti ammazzo.”

§§§

La mattina giunse fin troppo presto sull'HQ dei Varia ma fu solo verso le nove che, nel corridoio che separava le stanze private dei membri d'elitè della squadra dalla zona giorno della grande base, fu visto Lussuria, trafelato e ansante mentre correva in un trionfo di piume volteggianti dovunque.

Subito, i pochi sottoposti in giro si scansarono, lasciandolo passare mentre borbottava poche parole sottovoce e i suoi movimenti erano più lenti e scoordinati del normale.

Quei pochi, poi, che ebbero la fortuna - o la sfortuna, dipende dai punti di vista – di intravederne il viso, notarono senza ombra di dubbio le guance arrossate e, in alcuni punti, anche luccicanti di lacrime.

Ma nessuno chiese nulla e neppure si azzardò a fermarlo per avvertirlo che Xanxus-sama non lo voleva tra i piedi in cucina almeno fino all'ora di pranzo.

Troppo tardi.

Buongiorno tesorini!” flautò il Sole, entrando nella stanza ancora in vestaglia e convinto di trovarci unicamente i cuochi intenti a preparare la colazione per i suoi compagni.

Ciò che non si sarebbe mai aspettato di trovare era Squalo intento a tagliare il pane con grida belluine, Belphegor che sogghignava mentre spalmava la marmellata sulle fette che la Pioggia preparava, Fran e Mammon che biascicavano in un angolo sulla macedonia che stavano preparando mentre Levi armeggiava coi fornelli e uno Xanxus con il sopracciglio aggrottato esaminava quella che sembrava...

Una torta appena uscita dal forno...? Ma Boss, perchè? Se volevi qualcosa di dolce, avrei potuto cucinarlo io!” si offrì il Sole, piombando sul gruppo ignaro della sua presenza.

Colti sul fatto come bambini con le mani nella marmellata, per un attimo, i Varia restarono immobili, nelle posizioni più strampalate...

Poi Squalo, mollando il pane, si scagliò su Lussuria, lo prese per il colletto della vestaglia e se lo caricò in spalla: “VOOOOOOOOOOOOOI! Lussuria!! Cazzo ci fai in piedi!? Lo stupido Boss ha detto che stavi male!!! Torna in quel cazzo di letto e restaci!”

Levi gli ficcò poco gentilmente il termometro in bocca mentre Belphegor, con Mammon sulla spalla, ridacchiava nel mettergli una borsa dell'acqua calda in testa.

Bel-senpai, non dovresti metterla così.” fece notare Fran, che trasportava un primo vassoio traballante con la tazza e la teiera traboccante, che sporcava la tovaglietta di gocce di tea che sfuggivano dall'interno: “Stupida ranocchia, la balia del Principe gliela metteva così quando aveva la febbre.” lo rimbeccò il biondo, “Allora la balia di Bel-senpai era una deficiente.”

Se non tacete voi due, giuro che vi uccido con le mie mani.”

Con la teglia fumante ancora sul tavolo, Xanxus si unì al gruppo vociante di sottoposti, depositò un piatto con la fetta di torta più grossa accanto alle biscottate, e fece segno a Squalo di uscire. Il drappello di sbandati lasciò la cucina in religioso silenzio, rotto di quando in quando dalle flebili proteste di un Lussuria a testa in giù, e raggiunse la stanza di quest'ultimo, che venne depositato poco gentilmente sul letto sfatto. In un turbinio di voci, Levi poggiò il vassoio sulle ginocchia del Sole, Mammon e Fran, con Bel, sparirono nel bagno privato attiguo e, dal rumore che si sentiva, probabilmente ne stavano riempiendo la vasca mentre Squalo guardava verso Xanxus, che si era fermato sulla porta, come in attesa di una sua parola.

Fai colazione, poi fatti un bagno e vedi di non farti più vedere piangere in giro come una donnicciola, feccia.” esclamò, prima di uscire dalla stanza, seguito dal suo luogotenente.

Ancora frastornato, e con le lacrime che minacciavano di uscire, Lussuria addentò una delle fette di pane spalmate di burro e miele che aveva intravisto fare dalla Pioggia e a fatica udì la voce preoccupata di Levi che lo incoraggiava a stare meglio prima di seguire Xanxus.

Pur se era stato un suo piccolo momento di debolezza, non avrebbe mai immaginato una reazione simile da parte degli altri.

E la cosa lo rendeva a dir poco felice.

Luss-senpai, il bagno è pronto.” annunciò un Fran tutto zuppo da capo a piedi mentre, dall'interno del bagno, si sentiva Bel ridacchiare e Mammon che lo rimproverava.

A quel punto, Lussuria non potè più trattenersi e scoppiò sonoramente a ridere mentre lacrime di gioia scendevano da sotto gli occhiali e andavano a mischiarsi con la dolcezza del miele e della crema che farciva la torta che il Boss aveva preparato.

Fu in quel momento che un raggio di sole entrò nella stanza attraverso il vetro, allontanando gli ultimi pensieri tristi e rendendolo consapevole che tutto il Cielo al completo sarebbe sempre stato pronto ad entrare in azione.

Per far brillare un singolo raggio di sole.

   
 
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