*Lei cercava di Odiarlo.
.Lui cercava di Dimenticarla*
*.Ma alla fine erano legati dal loroAmore.*
*Unico Capitolo*
 

Avevi detto che saresti tornato.
Avevi detto che mi avresti protetta, sempre.
Mi hai fatto credere che eri cambiato, ma a quelle parole mi hai fatto spezzato le ali.
 

“Donna, vado via. E per sempre. Non ritornerò più, sei solo un intralcio per me e per i miei scopi. Sei stata solo uno svago. Una botta e via.”
 

Quelle parole, tutt’ora navigano nella mia mente.
Io lo so, non sono stata una botta e via. Io lo so, per te sono stata qualcosa di più.
Un qualcosa che ti ha impaurito.
Hà, al pensiero che il Principe dei Sayan viene spaventato da un misero sentimento rido nervosamente.
Hai spezzato le mie ali.
Hai spezzato il mio cuore.
Mai avrei pensato che un giorno mi sarei pentita delle mie azioni, si perché tu, Vegeta, mi hai fatto pentire di tante cose.
Mai avrei pensato di cedere la mia verginità ad un uomo che neanche mi ama.
Lo so, come detto prima per te non sono stata una botta e via ma non ho neanche minimamente pensato che tu mi amassi.
Anzi, forse solo una volta, quando mi donai a te.
Quel tuo modo di prendermi, non eri rude, ma non eri neanche dolce.
Eri giusto. Al punto perfetto, e i tuoi occhi, che ardenti mi fissavano, sembravano che mi amassero. Ho creduto che tu mi amassi.
Per quanto io prova ad odiarti, non ci riesco.
Mi sono innamorata di un principe.
Un principe delle tenebre.

 

Pensavo che disfarmi di te era un bene.
La tua presenza mi opprimeva, anzi.. ora che ci penso invece di opprimermi.. mi completava.
Mi riempiva.
Io sono in rude ed orgoglioso principe dei Sayan, non posso abbassarmi ai livelli di una misera donna terreste.
E pure non so spiegarmi perché, quando la tenevo tra le mie braccia, sentivo un calore espandersi per tutto il corpo. Tante volte ho desiderato di prenderti con la forza, e troppe volte ti ho preso con un modo che non mi appartiene. Per natura, non lo faccio.
Non so come si chiama quel modo, ma vedevo che ti piaceva.
Mi hai rammollito. Ora finalmente che sono solo, lontano da te, posso pensare a me stesso e a quella tanto attesa trasformazione.
E’ vero, mi hai rammollito, ma in qualche modo mi rendeva felice.
Ora che sono solo, mi sento vuoto.
Che strana sensazione.
Donna, che mi hai fatto?
Ti detesto.. ma allo stesso tempo provo un qualcosa di diverso.
Sarà questo quello che voi terrestri chiamate Amore?!
Bulma.. la prima volta che ti ho chiamata per nome è stato quando ti sei concessa a me.
E sapere che sono stato il primo, quella notte sono stato invaso da una strana sensazione, paragonata ad un qualcosa simile alla felicità!
Maledetta donna, dalle curve bellissime, e dall’intelletto sorprendentemente più alto di tutti gli scienziati dell’universo, perché nonostante io stia lontano da te, continui a torturare le mie memorie.!? Ogni notte, quando chiudo gli occhi rivedo te, quella notte, che combattevi con le lacrime, e io con quel ghigno arrogante ti guardavo. Aspettavo che tu parlassi.

"Sapevo che sarebbe successo. Quindi vai via, lurido bastardo."

Semplici parole, che anche se io risposi con una fragorosa risata, mi ferirono.
Non dimenticherò mai le tue lacrime.
La cosa che ho sempre odiato più di tutto.
Le tue lacrime.
Donna, sparisci dalla mia mente.
Solo allora potrò ritornare da te, magari.. per sempre.