La sua punta dorata accarezzò il foglio bianco in una serie infinita di scritture corsive , dando vita a certe emozioni che l'animo umano di una ragazza potesse esprimere.
"Ti scrivo quà... su una lettera , ormai esistono tantissimi modi per comunicare , ma sono timida e impacciata , non oso o meglio ho paura ad avvicinarmi a te , a parlarti o anche solo a guardarti per me viene difficile. Ho cercato consiglio ma non ho ricevuto risposta se non un'idea da parte mia... scriverti una lettera mi sembrava l'opzione migliore. Sei distante da me , tu fai la scuola superiore statale mentre io invece faccio un istituto magistrale nella parte opposta dalla città , ma oltre al cielo condividiamo anche l'autobus che ci porta a scuola... , io prima prendevo la linea 8 , ora prendo la linea 7 , lo faccio solo per te , dannata linea 7 piena di gente e non si riesce mai a sedersi , ma poco male... ci sei tu.
Sei seduto accanto a delle persone che non ti parlano mai , che anzi prendono ogni occasione per prenderti in giro , io so il perchè , ed è dovuto alla tua diversità , alla tua dolcezza , alla tua bontà. In giro dici che nessuno ti ama , ma tu non sai quanto ti sbagli realmente , soltanto che le persone che ti amano hanno il tuo stesso carattere e tu sai quanto possa essere difficile avvicinarsi con questa paura di essere respinti.
I tuoi occhi color nocciola spenti mi fanno star male , non merita un ragazzo come te di soffrire... anche quella volta che inciampai facendo cadere tutti i libri e tu allungasti quella mano per sollevarmi delicatamene e mi dicesti : "Va tutto bene?" e poi senza ricevere nessun ringraziamento te ne andasti così , senza farmi sapere nulla , solo perchè avevi paura che ti rifiutassi.
Dammi solo un'opportunità di trasformare quegli occhi tristi nella loro naturale vivacità , sono sicura che potremmo andar daccordo.
Mi sento ridicola a scrivere una lettera , ma mi sento ancora più ridicola non voler far niente , quindi spero che mi risponderai e che apprezzerai almeno lo sforzo e la difficoltà che ho fatto per scriverti di mio pugno queste mie sincere emozioni. Se non altro spero che potremmo diventare amici.
Ciao da Silvia."
Chiuse la stilografica con estrema calma e con altrettanta calma rilesse la lettera... , rileggendola si sentì un pochino imbarazzata anche per i suoi 18 anni , dove le sue coetanee si esprimevano in modo molto più semplice , in meno parole su qualche ovvio social network. Per lei era diverso , anzi voleva dimostrare che ci teneva veramente... , per questo avrebbe fatto qualsiasi cosa , anche essere derisa , "chi non prova perde" era un suo motto a cui teneva tanto , che sua nonna gli aveva gli insegnato e che aveva intenzione di rispettare anche per un onore personale. Che fine avrebbe fatto ora quella lettera? L'avrebbe imbucata? No assolutamente , ha solo intenzione di dargliela a mano , affrontando così le sue paure.