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Autore: isidrinne    23/08/2012    3 recensioni
Universo alternativo in più parti nel quale gli unicorni non pascolano più, nemmeno nelle fantasie dei fandom...
L'ultimo unicorno è ormai estinto da un pezzo per ADam Lambert e Sauli Koskinen...
E' un addio, nemmeno lungo, ma di certo pieno di amarezza, quello del biondo finlandese al suo sogno di fanciullo che sembrava divenuto realtà, invece…
Genere: Angst, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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The Last


Che dire? A parte buona lettura, non so proprio cosa mi sia successo per iniziare questa storia da far interpretare ai miei attori preferiti, Adam e Sauli…
In questa prima parte c’è molta amarezza… Tutto ha inizio dopo l'ennesima gelida accoglienza da parte di Adam nei confronti di Sauli...
Vien da sè che commenti e recensioni sono sempre moooolto ben accette e gradite!!!
Buona lettura e i miei soliti tre baci ^^
Isi

Disclaimer: le uniche cose che mi appartengono al cento per cento sono soggetto e trama della storia, e anche “Chase Of Dreams”, album totalmente fictional inventato da me, e i titoli delle canzoni ad esso collegate che compariranno nel proseguimento; per il resto Adam Mitchel Lambert e Sauli Koskinen e anche Drake Labry, che compare per brevissimi istanti sono gli unici proprietari di se stessi e non intendo scrivere di loro in modo veritiero né verosimile.
Non ho inoltre scopo di lucro nel nominare loro e la discografia di Adam.


 

Parte Prima: Addio



«No, no e NO!!! È l’ultima volta, non se ne parla di ripensarci.... BASTA!!!»
Il muto litigare fra sé e sé del piccolo finlandese dagli occhi di ghiaccio fa da silenzioso contraltare al suo convulso andirivieni dall’armadio al letto e dal letto all’armadio.
Ad ogni arrivo alla sponda del letto, le braccia di Sauli Eerik Koskinen debordano di abiti e prima di ripartire alla volta dell’armadio per un nuovo carico, il biondo entertainer finlandese si sofferma a piegare ogni capo con cura, come è sempre stato abituato a fare, fin da quando aiutava il padre nel negozio di abbigliamento di famiglia.
Ma a ogni capo si sofferma più del solito tempo in cui ripiega un pantalone o una camicia: sono i vestiti che ha comprato negli ultimi tempi, da quando si è trasferito a Los Angeles, e ogni giacca, ogni pantalone ogni tee-shirt è indissolubilmente legata a un ricordo...
La camicia nera del Little Door... Quanto hanno riso insieme dopo che quei paparazzi, ovviamente non invitati, hanno cercato di fargli raccontare cosa era successo all’interno...
Il completo del viewing party di Elton John la notte degli oscar... Così orgoglioso del successo del suo… di Adam Mitchel Lambert e di essere, allora, partecipe anche lui di quella felicità...
La maglietta color salmone, testimone di uno degli “attacchi” di... Adam Lambert a Londra e al suo esigentissimo mercato discografico, al Heaven G.A.Y. Club... con quel che ne è conseguito...
- Koskinen! Piantala coi sentimentalismi!!! -
Non puoi più permetterteli, ora...
E per una strana coincidenza la mente di Sauli vola a quella notte nel 2007, nella casa del Grande Fratello, in cui ha fatto lo scemo con Niko nel sonno...
- Bah!!!
Non ne voglio più sapere... il sogno rimane là... nella terra oltre l’aurora!!! –

Un paio di borsoni, la custodia del laptop e quella della telecamera...
Questo trova Adam Mitchell Lambert di ritorno a casa da un minitour diurno per le radio di Los Angeles, tanto per non farsi dimenticare e mantener vivo il fasto dell'ormai datato Trespassing.
- Shit! Speravo che se ne fosse già andato – pensa osservando quell’esiguo bagaglio ad occhi socchiusi, quasi fessurati come quelli di un serpente mentre annusa l’aria a colpi di lingua, perso in chissà quali ricordi o pensieri, e Sauli proprio in quel momento si affaccia alla zona living con l’ultimo pezzo del suo bagaglio, lo zainetto Barbapapà che sua sorella Sana, l’artista di famiglia, aveva ricavato da quel famoso pelouche azzurro quando era ormai evidente che stava esalando l’ultima imbottitura, riempito di documenti, biglietto aereo per Helsinki, sigarette, iPhone e iPod.
Appena focalizzato il padrone di casa, Sauli Eerik Koskinen non riesce a trattenere un sospiro che somiglia più al sibilo sordo di un felino arrabbiato, e nemmeno un pensiero che non credeva mai gli sarebbe potuto venire in mente su un suo ex.
- Vittu! Speravo di andarmene prima del suo ritorno -
Lo sguardo del finlandese rimane imperturbabile di fronte all’occhiataccia dell’altro, feroce anch’essa al punto da rendere l’atmosfera in quella casa ancora più rovente, se possibile.
Con lentezza esasperata, Sauli scende i pochi gradini che gli mancano e percorre i metri dalla scala alla porta, e non per mantenere un buon ricordo di quanto vissuto fino a quel momento fra quelle mura...
Il convulso seppur leggero tremore della mano
chiusa a pugno del cantante con cui fino all’altroieri aveva condiviso una relazione  strappa un sogghigno al biondo, cui nulla sfugge, mentre infila la porta: è riuscito nel suo intento...

 



Il rumore di una porta che si chiude sbattendo non è mai stato tanto gradito a Adam Lambert: finalmente, finalmente FINALMENTEEEEEEEEEE!!!
Il cantante si butta sul divano: non gli pare vero che quel soffocante importuno se ne sia finalmente andato…
Il … suo … ex …
Che sapore agrodolce, ma comunque dolce, ha il concetto espresso in quelle tre piccole parole…
Da così tanto non provava più il senso di libertà che si impossessa di te quando tronchi una relazione…
Già perché ha sempre troncato lui per primo… Qualcuno avrebbe detto codardo come non mai, per paura di impegnarsi a fondo… Per lui invece, Adam Mitchell Lambert, la popstar del nuovo millennio, troncare per primo ha sempre, sì SEMPRE, significato presa di possesso sull’altro anche nell’ultimo momento di una relazione.
Quindi perché non dovrebbe essere così anche in questa circostanza?
Il campanello suona:…
- NO CAZZO!!! Non esiste che già mi manchi quel… -
Adam Lambert si decide ad andare ad aprire dopo un lungo minuto di training autogeno: dopo cinque soli miseri minuti che l’essere spregevole se ne era andato, non poteva essere già  al primo giorno di scuola con il professore giovane e bello che ti porta i compiti a casa perché stai male.
Un minuto sufficiente a impedire al suo cuore di tuffarsi a peso morto nella delusione più cupa perché aprendo la porta viene investito dal cinguettio della neomamma Alisan con il piccolino in braccio.
- Oh meno male! - pensa tra se doppiamente sollevato, una volta perché non è il vermetto finlandese che torna strisciando, la seconda per non aver reagito come non voleva alla vista di Alisan.

Nel frattempo, all’aeroporto, Sauli si prepara all’imbarco senza nemmeno voltarsi indietro. Finalmente libero da quel’assurdo legame...
No, nessuno avrebbe mai scommesso un solo bucato su una relazione come la loro, così improbabile, priva di fondamento, così... senza senso...
Lui, finlandese, figlio del nord, freddo, razionale, con i piedi per terra, sempre consapevole di ciò che vale veramente la pena di considerare importante, di poche pretese, insieme a quell’ammasso di isteria, nervi e paranoie che si dà arie da spaccone ma poi se la fa sotto al punto da doversi circondare di amici che gli darebbero il culo anche senza gradire, altrimenti non si sente protetto...
Solo nei sogni delle fans poteva reggere... ma qui  nella realtà...
Sprofondato nell’abbraccio del sedile, Sauli Eerik Koskinen riassapora i dolci ricordi che ben presto toneranno ad essere realtà: il calore della famiglia, la sua gemella Sara, i nipotini che adora e di cui ha sempre sentito la mancanza, quella notte con Niko, nella casa del Grande Fratello...
Ecco, quello non potrà mai più tornare realtà, ma Niko sarà sicuramente ancora lì per lui, una delle poche certezze che ha nella vita... Ma perché ripensare proprio a quella notte in cui non riusciva ad addormentarsi se non avvinghiato a qualcuno...??
E con quel qualcuno... abbracciare una delle concorrenti, per quanto ce ne fossero un paio non del tutto male non è mai stato un’opzione, ma con Niko, anche se si erano conosciuti in occasione delle selezioni, era stata una grande amicizia fin da subito, e forse da parte sua qualcosa di più...

 



Sauli Eerik Koskinen in Niko, nel suo amico Niko, ci sperava, addirittura ci contava… forse…
Sì, con tutta probabilità ci contava su Niko, quando si è presentato davanti alla porta di casa sua con l’intenzione di chiedergli asilo, perché trovare Sofia, venuta ad aprirgli dal momento che Niko era sotto la doccia, lo delude profondamente.
Lo delude ricordandogli che Niko non aveva mai ammesso di essere omosessuale con lui, con il quale sarebbe risultato normale, lo delude cinguettandogli come solo le donne sanno fare, ovvero senza un minimo di delicatezza, di aver finalmente coronato il suo sogno d’amore, sventolandogli sotto il naso l’anulare sinistro fasciato da una fede nuziale.
«Congratulazioni signora Nousiainen» e il suono della sua voce pronunciando la frase di circostanza non risulta affatto finto. Essere felice per i suoi amici non gli risulta troppo difficile, nonostante il disappunto per il promemoria implicito: Non è open-minded, come direbbe... come si dice in inglese...
Almeno quel lato del suo carattere, che lo porta ad essere felice per gli altri quando li vede tali, non è stato intaccato da quanto accaduto in America.
Per questo anche quando Niko entra in salotto strofinandosi i capelli bagnati con un asciugamano l’abbraccio fraterno con cui si salutano e i complimenti tutti maschili con cui Sauli lo prende in giro circa il matrimonio risultano perfettamente sinceri e dettati dal cuore...
... Anche se in fondo al suo essere, Sauli sente una profonda delusione triturargli il cuore: neanche lui lo ha aspettato, neanche il Niko di quella notte al Grande Fratello, che era stato al suo gioco, seppur per una notte, era ancora lì per lui...
Solo un posto, gli sussurra il vecchio Sauli, sognatore, solo in un posto puoi rifugiarti senza timore e senza rischio di rimanere deluso...
Ma anche il Sauli Eerik di oggi, disilluso e ferocemente cinico, è consapevole che dovrebbe cercare conforto nell’unico posto dove è garantito che lo si possa trovare in momenti come questi, eppure proprio non se la sente di bussare alla porta dei suoi, o di sua sorella Sara, che, in quanto gemella, ma non per definizione, è sempre stata l’altra metà di lui, confidente, amica, porto sicuro nelle tempeste ormonali...
No proprio non se la sente, Sauli Eerik Koskinen, di trovare conforto e sollievo a quel sordo dolore che lo stritola a sangue divorandolo dall’interno; non se la sente, tanto da accettare un materasso nel salotto dei due novelli sposi, o comunque da poco tornati dal viaggio di nozze, e non si sente per nulla in colpa per violare la loro privacy matrimoniale.

Altro luogo altri personaggi, stesso dolore, o perlomeno dolore dello stesso genere, di quello che dilania da dentro, ma derivato dalla delusione, non dalla rabbia sorda per l’abbandono.
La circostanza però è la stessa: il matrimonio, di uno dei migliori amici di Adam Mitchell Lambert con la fidanzata quasi storica, di cui Adam non aveva mai pensato un gran bene.
Ma tant’è: far buon viso a cattiva sorte non gli riesce difficile, in fondo ha fatto dell’intrattenere la sua arte fin da quando era bambino… E poi il suo amico, tra l’altro anche collega di lavoro, meritava di meglio di un Glambert incattivito dall’esperienza… negativa? No non può dirlo, in effetti, non del tutto, che sesso il sesso con quella carognetta finnica… Regola numero uno della guida di Adam attraverso i casi della vita: prendere il bello tralasciando il brutto in ogni cosa che accade… Bé di certo le scopate memorabili sono il bello di quella relazione, lo sono tuttora, nonostante il realizzare, dolorosamente, che era una relazione assurda quella che avrebbe dovuto legarli.
Lui, famoso, iperfamoso, strafamoso, e quell’altro, famoso, è vero, a modo suo, nel suo paese, ma al di fuori? Era “il fidanzato di”, poco da fare, e se non si è voluto rassegnare, cercando di diventare qualcos’altro, peggio per lui…
Ma poi, come poteva funzionare… Fanculo, ma solo se è etero, chi pensa che gli opposti si attraggono! A volte, anzi quasi sempre, gli opposti sono incompatibili, e lo sono SEMPRE nel dorato mondo dell’entertainment! Illuso lui che… No un momento! Se per un’ipotetica, assurda ragione,  fosse vero che un’infinitesima parte di Adam Mitchell Lambert il Glamagnifico, lo sciupacazzi per eccellenza, e le donne che potrebbe avere ai propri piedi non parliamone, si sia mai illusa di poter avere una relazione spirituale e pura con quella troia dal corpo perfetto, seppur in miniatura, e dal cazzo pneumatico, bé… Ragazzi, siamo realistici, la vita non è un racconto di fantascienza ambientato in chissà quale galassia sperduta nell’universo: qui sulla terra contano i cazzi, non i sogni.
Questo pensava Adam Mitchel Lambert mentre si preparava per il matrimonio del suo migliore amico, e continuò a pensarlo durante la cerimonia, al rinfresco, mentre intratteneva ospiti e sposi con quel sorriso, talmente finto da sembrare vero, uscito insieme al resto di lui trent’anni prima dall’utero materno, come se stesse su un palco.
Un sorriso tutto per il suo amico, forse degno di lui, cinico, privo di sensibilità, disincantato nei confronti del mondo, che, come lui amava sentenziare, è una merda da cui è meglio non farsi ricoprire, se si vuole respirare…
E dopo l’ennesima serata a tasso alcolemico fuori scala da doversi arrampicare sulla Harrowhead Drive a piedi per non finire in gattabuia, facendosi recuperare l’auto da Neil il giorno dopo, iniziata con i soft drink del ricevimento, e proseguita e conclusa con gli shots di tequila tracannati a mitraglia fino a sfinirsi, Adam Mitchel Lambert si ritrova nel letto da solo, a ripensare a quel cazzo dolce, sempre pulito e quasi perfettamente glabro intorno, dal sapore di freddi polari e muschio bianco…
Ci pensa quasi con rimpianto, prima che l’alcool lo accompagni nel sonno profondo dell’ubriaco… Togliamo il quasi… Lo rimpiange quel cazzo, e rimpiange come si irrigidiva al risucchio delle sue labbra… E vorrebbe pentirsene.


 



Dall’altro capo di uno dei sette oceani del pianeta, Sofia Nousiainen osserva il fagotto di coperta e Sauli Koskinen adagiato sul materasso in salotto che da un po’ è diventato parte dell’arredamento.
Lo osserva indecisa se parlargli o meno, dal momento che la privacy è il bene più prezioso che si può possedere in Finlandia; tuttavia, non riesce ad impedirsi di essere preoccupata: anche se all’apparenza era il solito Sauli, gentile, simpatico, divertente che conosceva, un guizzo nel suo sguardo le faceva pensare che ci fosse qualcosa che non va, qualcosa di storto, di triste che gli sta togliendo serenità.
«Huomenta, Madam Nousiainen. Mitä kuuluu?»
...Buongiorno signora Nousiainen, come sta?...
«Kitos, hyvin» Sofia gli risponde allegra, bene, grazie, rimandando un eventuale chiarimento a dopo aver onorato tutti i doveri di padrona di casa che si impongono ad una moglie, e alla moglie di un migliore amico...

Solo dopo colazione Sofia trova il coraggio di parlare all’amico.
«Ehi!... Forse sono stata un po’ troppo indelicata a sbatterti in faccia la fede nuziale.. Scusami, non voglio giustificarmi, ma ero così su di giri per poter condividere la mia gioia col migliore amico di mio marito, che ho perso di vista la creanza...».
Sofia esordisce prendendola alla larga e Sauli le sorride: «Ma dai... Non importa, davvero!... Non ho mai pensato che Niko potesse essere una scelta, tranquilla»
Ma è più che evidente che, nonostante il Sauli di oggi intenda troncare il discorso in quel modo cortese,  rispettoso e un po’ scanzonato, soltanto un po’, Sofia sta seduta sulle braci, cercando un modo di continuare il discorso...
E di questo il “nuovo” Sauli è più che consapevole, ma rimane in attesa degli eventi, esattamente come quello “vecchio”, che lasciava che le cose semplicemente gli accadessero, sicuro che avrebbero portato qualcosa di buono.
«Hai avvisato Sara del tuo arrivo o hai intenzione di farle una sorpresa?»
Una domanda innocua di quelle che normalmente fai ad un amico quando sai che la sua gemella è   molto legata a lui...
Aha!!
Ecco dove volevi andare a parare... Una parte di Sauli si intenerisce di fronte alla premura dell’amica preoccupata ma in ogni caso rispettosa della sua privacy, ma è la parte che soccombe al nuovo Sauli, cinico, disincantato e frustrato...
Quel Sauli Eerik Koskinen che accampando un ritardo bestiale la pianta lì in sospeso con tutti i dubbi che aveva prima, senza porsi il problema di far preoccupare un’amica...
Quel Sauli Eerik Koskinen che, una volta per le strade di Helsinki, pianta gli occhi divenuti rapaci e vogliosi su ogni bel bacino stretto che passa, che inevitabilmente gli ricorda un altro bacino stretto... Uno in particolare, spostata l’attenzione dal lato b a quello a, il viso lo fa sussultare, provocando una reazione nelle parti basse: le labbra di quel ragazzo, moro, prima stranezza per un finnico, tendenzialmente biondo o castano, e così carnose da sembrare un bocciolo di carne, gli ricordano delle stupende sveltine tra un hotel e l’altro, quando riuscivano miracolosamente a incontrarsi.
Le vacanze a Bora Bora e Parigi?
Belle, per quella lingua enorme, polposa, che gli avvolgeva il cazzo, che come quella di un formichiere, dava l’assalto alla sua verga provocandogli spasmi e gemiti di a volte doloroso piacere...
Questo ricorda Sauli Erik Koskinen di quel ragazzone ex roscio, ex ciccione, ex... fidanzato, e anche lui, a un continente e un oceano di distanza, vorrebbe non farlo con rimpianto.

 



Helsinki, esterno giorno, giornata umida, seguito di una notte temporalesca…

Ma che me l’ha fatto fare… Di dargli retta e seguirlo a quel live…

«Dai Baby! Non è lontano ci arriviamo in macchina, guido io»
E il vecchio Sauli, entusiasta e ingenuo, ha accettato…
Ci teneva, il suo ora ex, ad averlo vicino, a fare il cretino davanti ai suoi occhi per essere rassicurato che non gli dispiacesse che si vendesse sul palco a intrattenimento del pubblico…
E quel Sauli, ormai ridotto a silenzioso spettatore del cinismo del nuovo, aveva accettato addirittura di buon grado di sottoporsi a un viaggio quando avrebbe preferito starsene a casa, a scrivere post per i blog, guardare gli streaming dei programmi finlandesi e chattare i tutka con la sua “mogliettina” Katri..
Invece no… Eccolo là in prima fila a sostenere il “suo rakas”. Hah, come suona assurdo ora, il suo amore, quale amore? Quello carnale, che era senza dubbio qualcosa di memorabile?
Nessuno lo chiama amore….
Altro sentimento però non c’era… Ora il nuovo SAuli ne è perfettamente consapevole, ma allora….

Allora vicino a lui c’erano dei Glamberts, i fan di Adam, alcuni fan anche della storia zuccherosa e poeticamente perfetta, tanto da essere assurda e rasentare il ridicolo, del cantante gay con il suo fidanzato ufficiale e colpo di fulmine di una fredda notte di novembre con troppo alcool in corpo…
E poi c’era anche lui… Quella domanda nemmeno l’aveva sentita, perso com’era dalle esecuzioni perfette e piene di pathos del suo  uomo…
«Ehi che ne dici, se glielo chiedi tu, un bacio me lo dà?»
Non l’aveva sentita, no, sul momento, ma una volta terminato il live, avendo necessità di trovare una toilette ed essendosi allontanato più del dovuto, a quanto pareva, da Adam, intento a pavoneggiarsi in foto e autografi, ne ha subito le dolorose conseguenze, disastrose per il suo io di allora.
Conseguenze fatte di vestiti strappati di dosso in malo modo, per cercare quella pelle abbronzata, di parole alterate e astiose:  brutto finnico di merda, non sono abbastanza per chiederti qualcosa?
Conseguenze fatte di dolore, acuto, straziante, umiliante, quando, trovata l’apertura, il cazzo di quell’esaltato si era fatto brutalmente strada in lui perforandone ano e cuore, mente, io…
Conseguenze fatte di umiliazione, cercata, voluta e trovata da quel fan un po’ troppo convinto di possedere un burattino, non di ammirare un cantante, e subita, dolorosamente e quasi silenziosamente, da un ragazzo la cui unica colpa era amare qualcuno.
Conseguenze subite quasi in silenzio, affogando nel dolore fisico e mentale, finché solo una parola affiorò alla sua coscienza, un nome, Adam, ripetuto a raffica prima nel cervello sotto forma di pensiero, e poi come urlo lancinante, per lui, ma totalmente inudibile per il proprietario di quel nome, evidentemente troppo innamorato dei suoi fans per considerare il proprio fidanzato…


West Hollywood, interno mattina, seguito di una notte di bisboccia

Ma chi me l’ha fatto fare… Di volerlo a tutti i costi a quel live...

Adam Lambert, di ritorno nel mondo dei vivi nella sua stanza, in casa sua, con il suo teschio di bufalo a strizzargli l’orbita vuota, le sue candele, il suo letto, il teschio dipinto alla parete, il suo…
Cazzo, no… Quello non c’è più, per fortuna…
Quel finlandese in cerca di fortuna, convinto di averla trovata con lui, e poi… Insomma quello è sparito dalla sua vita, finalmente…
Ma chi gliel’ha fatto fare, di pregarlo, implorarlo, quasi, e di riuscire a convincerlo ad andare con lui a Fantasy Springs…
Come era stato ingenuo, fesso, idiota, a volerlo vicino per sentirsi sicuro di non fare qualcosa di sbagliato nei suoi confronti.
E sì che la storia con Labry avrebbe dovuto insegnargli qualcosa, invece… Bam!!! Liquefatto perso dentro quegli occhioni dolci… Di nuovo!!!
Per ottenere che cosa? Che il primo fan che gli ha fatto gli occhi dolci è riuscito a farmela, in tutti i sensi, sotto il naso, quella puttana infojata???
Si era distratto un attimo per fare contente alcune Glamberts, con una foto, un abbraccio e un autografo, e…?
Andandolo a cercare lo ha trovato sotto quell’energumeno più muscoloso di lui, alto quanto lui, moro come lui, magari con un cazzo più… bè no più grande è improbabile, almeno quello se lo concede tra un emicrania da sbronza e una doccia bollente per cercare di smaltire…
Di fronte allo specchio si fissa, Adam Lambert il cantante sempre più famoso, dalla voce possente e angelica, con cui sa fare di tutto e di più, e che credeva di aver trovato anche l’equilibrio sentimentale che pare essere fondamentale per non svalvolare…
Invece, ha trovato soltanto due occhi sgranati per la sorpresa…
Pensavi di finire in tempo prima che venissi a cercarti eh?
E quel braccio tatuato proteso davanti alla faccia… Ridicolo…
E ancora più ridicole sono quelle lacrime che vede spuntargli dal volto, ma la storia con l’artistucolo Drake non ti ha insegnato nulla, Adam Mitchel Lambert, mollaccione di corpo e di cuore???
UUUUUUUUfff… Lambert oggi si lavora, LA-VO-RA! Capito?…
Hai un disco da produrre e Trespassing è stato un tale successo che ripeterlo sarà un’impresa titanica…
Con questo pensiero in testa, e la tazza di caffé mattutina in mano, Adam Lambert si prepara a voltare definitivamente pagina anche su quel periodo della sua vita...



Chiacchiere a posteriori...

Chi mi ama ancora dopo tutto ciò?
Chi mi odia?
Domande esistenziali cui solo chi legge può dare una risposta...
Vi prego fatelo, recensendo, thank you, thank you^^

Qui ovviamente si conclude una parte della storia, e nella prossima, saltando tutto il periodo di produzione del nuovo disco,
nel caso di Adam sempre troppo lungo, inizierà tutto il percorso promozionale di Chase Of Dreams che porterà sviluppi anche nel cuore inaridito di Glambert?
Chissà?
Alla prossima e tre baci
Isi

 

   
 
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