Digimon, 'Genesi' di Tarlo Viola su EFP Fanfiction

-Principio-

-Ma cosa diavolo vogliono fare?-

John era lì. Nonostante non avesse la stessa età di tutti quei generali e alti graduati, lui era lì, e conosceva molti dei segreti che si celano nel governo americano. Non fatevi strane idee, non era una spia, ma semplicemente un addetto alle comunicazioni, uno della “nuova generazione” che aveva avuto modo di conoscere sin da piccolo le tecnologie che il padre, militare, gli mostrava nell’infanzia. Praticamente tutti quelli che erano più grandi di lui avevano solo conoscenze grossolane di quello che lui stava al momento armeggiando, a tal caso john li era ben superiore, tuttavia, si diversificava pure dai suoi coetanei.
-Sono russi, che vuoi che facciano- Aahh le opinioni dei veterani, non facevano che spuntare qua e là come conigli, sempre a giudicare e a dar opinioni, e mai contestate! Guai a chi si pronunciava in contrasto a loro, i soldati che hanno affrontato la grande guerra contro la Germania, il rispetto per loro era troppo grande, nonostante molti dei presenti si siano limitati a dar ordini ai sottoposti, come del resto, stan facendo ora.
La guerra fredda era un gran grattacapo; ormai il mondo si avvicinava al duemila, e tutto, un passo alla volta, stava cambiando.
Ma nonostante tutte le nuove armi, solo una, la più antica, riusciva a ergersi dal mucchio: la paura. I conflitti tra Russia e America non avvenivano, ma intanto i due giganti si preparavano, ognuno con i mezzi di cui disponeva, e nessuno avrebbe mosso piede senza una vera possibilità di vittoria.

Ma tralasciando quello che successe agli umani, voi, vi chiederete chi sono io. Eh, come dire… ah ecco, io sono il Principio.

E ora che vi ho illuminato, continuiamo il racconto, eravamo rimasti a John, mentre stava mandando le informazioni ricevute ad un’altra sede, usando il sorprendente computer, meraviglia dell’epoca, e attraverso una segretissima rete, che un giorno si rivelerà al mondo col nome di Internet.
-Comunicato inviato signore- Inizialmente, nei sui primi giorni, usava giustamente un tono ossequioso nei confronti degli altri, ma poi, a lungo andare, quella voce iniziò a rilassarsi, per poi diventare la stessa parola che il ragazzo rivolge al reverendo del paese.
-Ottimo, per il momento puoi andare in pausa figliolo-
Nel caso di John c’era un forte rapporto tra lavoro e vita privata, già perché infatti stava lavorando, all’oscuro di tutti, ad un progetto che avrebbe svolto un ruolo fondamentale per la salvaguardia del suo mondo. Così, nel tempo libero, chiedeva di poter stare ad un computer non in uso, dove, anche ora si era messo tutto eccitato…

-Ciao piccolino-

Tarlo Moment

Spero che questo prologo vi incuriosisca e vi spinga a seguirmi e recensirmi^^
Per il resto, goodbyeeeeeeeee