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Autore: EsseTi    23/08/2012    5 recensioni
E’ un po’ come quando da bambina ti raccontano le favole: probabilmente è proprio lì che nascono i problemi futuri di ogni donna al mondo. Dalle favole.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Donne che amano quanto basta
di EsseTi


Anche solo per stare insieme tra un uomo e una donna. È un lavoro.
All'inizio magari ti sembra proprio il contrario, ti sembra tutto istinto e caso, una specie di dono della fortuna.
Più facile e naturale di qualunque altra cosa nella vita. Invece non è facile per niente.
Se non cominci a lavorarci subito, va tutto in pezzi prima ancora che tu te ne accorga.

Andrea De CarloUto, 1995

 

Lui non avrebbe mai capito niente. E a lei non sarebbe mai importato.
E’ un po’ come quando da bambina ti raccontano le favole: probabilmente è proprio lì che nascono i problemi futuri di ogni donna al mondo. Dalle favole.
Da bambina ti insegnano ad essere brava, paziente e sorridente, che un giorno sarebbe arrivato lui: il principe azzurro.  Passi l’infanzia a sognarlo, l’adolescenza a cercare i suoi occhi nel belloccio della scuola e l’età adulta a borbottare contro l’uomo che hai sposato dopo esserti resa conto che il tuo di principe azzurro forse teneva la cartina al contrario.
Su questo punto credo di avere sviluppato rari complessi: non l’ho mai aspettato questo principe azzurro, mai cercato. Forse perché non leggevo poi così tante favole come le famigliole della Mulino Bianco.
Alla fine, come ogni donna, sono arrivata a concludere che quello che si chiama principe azzurro altro non è che uno stereotipo inesistente, un’utopia irrealizzabile: nessun uomo si sognerebbe mai di comportarsi in quel modo. Nessun uomo, anzi, si comporterebbe mai come la sua donna desidererebbe.
E allora perché tante coppie? Non è istinto femminile da crocerossina, che per altro è una piaga abbastanza pericolosa, ma semplicemente al principe azzurro non si dice mai di no: così, dall’inesistenza del principe azzurro, si arriva a concludere come invece esista, ma sia completamente diverso da quello delle favole. Non è l’uomo perfetto, ma lo è per lei. Anzi, avrà tutti i peggiori difetti del mondo: sarà asociale, anche un po’ irritante, ma lei sfodererà sempre tutta la sua pazienza. La farà innervosire, ma lei non dirà mai nulla. Non si farà sentire, aspettando che lo faccia sempre lei per prima, ma le risponderà sempre e comunque, anche se dovesse trovarsi in bilico sul bordo di un vulcano in eruzione. La porterà con i suoi amici, ma poi si rifiuterà di stare con quelli di lei.
E a lei, femminista convinta, testarda e un po’ viziata, andrà inaspettatamente tutto bene: lo metterà in prima linea, su tutto e tutti, trattandolo come un re. Ma nonostante tutti i suoi difetti, sarà l’unico che, quando lei arrabbiata scoppierà urlando e magari piangerà, non se ne andrà finchè non avrà ottenuto un suo sorriso. E questo, solo questo piccolo gesto, basterà a lei per tutta la vita.
Forse dopo settimana, mesi, anni, cambierà idea: magari finirà tutto, prenderanno strade diverse, finiranno con il non rivolgersi più la parola, si urleranno addosso e si insulteranno.
Lei sposerà un avvocato, un notaio, un otorinolaringoiatra o un radiologo, e vivrà in una bella casa, con dei bei figli, un bel lavoro e tutto in ordine, come aveva sempre sognato.
 Lui non cederà al tanto odiato matrimonio, non con una che non sia lei, e magari passerà la vita con un buon lavoro, gli amici e qualche relazione ogni tanto, che magari lo porterà a confrontare quelle donne con lei. O forse si sposerà anche lui con una donna meravigliosa, e a lei non penserà più.
Ma nonostante tutto, nel momento finale, nel momento dei bilanci, nella mente di quel principe azzurro resterà sempre soltanto il nome di lei.
 
Lui non avrebbe mai capito niente. Lui non è nato per capire. Forse lui è nato per incontrarla, renderla più forte e indipendente. E magari è nato per restare. Ma certamente non per capire.
Lei si arrabbierà, metterà il broncio come i bambini in quel modo che lui adora, si farà dare un bacio, la buonanotte e resterà tutta la notte nel letto a pensare. E prima ancora di addormentarsi, nel momento in cui lui risponderà alla buonanotte che lei gli ha mandato, lo avrà già perdonato.
 
Queste cose non le raccontano nelle favole: nelle favole non esistono le automobili, i cellulari, i computer. Esistono al massimo le lettere spedite da qualche volenterosa rondinella sorridente e cinguettante. Ma al giorno d’oggi nessuno scrive più le lettere.
Tranne lei, che adora scrivere.

   
 
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