Caro diario,quaderno... qualsiasi cosa tu sia!
Qualsiasi cosa che riesca a far placare le mie insicurezze,paure,difficoltà,tra le onde di una nuova dimensione,a cavallo tra la realtà e l'inverosimile.
Sì! chiunque tu sia,accudirai ogni mia minima percezione tra le brame delle tue pagine,come neonati nudi alla difficoltà che questo mondo ci preserva. Nudi allo squallore di molte mentalità chiuse... vulnerabili.
Sì caro Ivan,è giusto che sia così. Ivan? Ah sì,giusto. Dimenticavo... il tuo nome sarà Ivan. Un qualcosa di Sovietico,in fin dei conti,ci vuole sempre,no? Immagino che tu adesso,stia scrutando il mio sorriso da ebete e ti stia dicendo: «bene,non era questo il nome che volevo,ma capirai.» - «Suvvia Iv! cerca di essere ragionevole... non è poi così male,su!» Credo di essermi letteralmente fusa il cervello,se adesso arrivo persino al punto di conversare con un raccoglitore di fogli di carta,dalla squadratura piccola a quadretti di ventinove file su cinquantaquattro. Ho bisogno di parlare con qualcuno,ecco tutto. Qualcuno che sappia solo confortarmi,non criticarmi come ben pochi sanno fare,del resto.
Qualcuno che... qualcuno che non sia come lui. Preferisco di tutto,davvero.
Michele - sei lettere,duemilaquattrocentocinquanta gradi di bastardaggine. Sì esatto. Chi se ne infischia della scurrilità. E' così superficiale,graciale... brrr! inizio a sentire davvero i brividi.

- L'angolo dell'autrice:
Very normal people. Seh,come no. Dopo aver letto questi miei pensieri,potrete dedurre che non sono poi da così 'Very normal people'. Onestamente,non so neanche da quale parte del mio cervello,sia saltata fuori l'idea di pubblicare queste mie baggianate. Ah sì,molto probabilmente per la gloria di una mia cara amica,a cui tengo davvero tanto. Diciamo che se adesso trovate queste quattro paroline qui,il merito è soltanto suo. Oh yup. (?)
Bene guys,spero vivamente che vi piaccia. Oh beh,ovvio: i commenti negativi sono sempre i benvenuti,non temete.
Alla prossima,molto probabilmente.
- Emily.