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Autore: Emily Kingston    24/08/2012    5 recensioni
Quando gli afferro il volto con le mani lo vedo sgranare gli occhi. Le sue labbra hanno il sapore dell’acqua di mare.
“Stai attento, Testa d’Alghe.”

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La Battaglia del Labirinto, pagina 196: l'inaspettato bacio di Annabeth e il suo punto di vista.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le parole non dette di Annabeth'
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Bacio quello stupido di Percy Jackson

 
“Rimettiti il berretto. Scappa!” Ecco a voi Percy Jackson, il vincitore del premio Il più idiota dell’Olimpo.
Quanto mi piacerebbe prenderlo a pugni in faccia in questo momento!
Ma ovviamente lui ha un piano. Ovviamente, lui si aspetta che io me ne vada di qui, lasciandolo alle prese con una classe di telchini in gita scolastica e un mare di lava fumante. Ovviamente!
“Ho un piano,” appunto, lui ha un piano! “Li distrarrò. Tu puoi usare il ragno magico…forse ti ricondurrà da Efesto,” certo, mandiamo Annabeth nel Labirinto al seguito del ragno magico! “Devi dirgli quello che sta succedendo.”
Cerco di farlo ragionare, dicendogli che questa volta ci lascerà la pelle, per davvero. Ma Percy è la persona più testarda che abbia mai conosciuto, e anche la più altruista.
“Me la caverò. E comunque, non abbiamo scelta.”
Già, e intanto quella che sta morendo di paura sono io!
Secondo la testolina annacquata del mio amico io dovrei infilarmi il mio berretto degli Yankee e tornare nel laboratorio di Efesto, dirgli che la sua fucina sotto al Sant’Elena è stata invasa dai dei pesci-barra-cani che intendono usarla per produrre armi celesti per l’esercito di Crono, e poi aspettare pazientemente il suo ritorno alla Collina Mezzosangue, senza avere la minima idea se sia vivo o morto. Perché è così idiota?
Quando ho conosciuto Percy avevo una mega cotta per il mio amico Luke della casa di Ermes e credevo che mi piacesse davvero. Poi lui ha deciso di liberare Crono dalle viscere del Tartaro e scatenare una guerra per disertare gli dei e prendere il possesso dell’Olimpo e questo…be’, ha cambiato un po’ le cose.
Voglio bene a Luke, ne abbiamo passate tante insieme – io, lui e Talia intendo – e continuo a sperare che prima o poi rinsavisca e torni dalla nostra parte.
Percy, probabilmente, pensa ancora che io abbia una cotta per lui, ma ha la testa annacquata, come ho già detto.
Sospiro, cercherà di mandarmi via ad ogni costo e qualcuno deve davvero far sapere a Efesto dei telchini e delle loro intenzioni. L’impresa deve continuare.
Mi sforzo di pensare ad una soluzione alternativa, un modo per fuggire entrambi, ma le pareti di roccia del vulcano ci tengono in trappola. L’unica uscita è la galleria dalla quale siamo entrati e provare a crearne una alternativa è troppo rischioso, l’intera parete potrebbe crollare.
Fare un salto nella lava bollente non mi sembra l’idea migliore e i telchini sono troppi per essere affrontati.
Guardo Percy in cagnesco, reprimendo a stento la voglia di prenderlo a pugni. Lui mi guarda con un po’ di paura e si prepara ad incassare il colpo. Ma non lo colpirò. Per quanto io voglia fargli male per tutta la preoccupazione che mi sta per procurare, penso al fatto che potrei non rivederlo mai più. Penso a tutte le cose che abbiamo fatto insieme e a tutte le volte che mi ha salvato la vita – anche se io ho dovuto salvare la sua più volte di quanto lui abbia fatto con la mia.
Quando gli afferro il volto con le mani lo vedo sgranare gli occhi. Le sue labbra hanno il sapore dell’acqua di mare.
“Stai attento, Testa d’Alghe.”
M’infilo il berretto degli Yankee e m’inoltro nella galleria. Mi volto indietro solo un istante e lo vedo che osserva la lava, imbambolato.
Mi scappa un sorriso e appoggio la schiena alla parete.
“Se muori, giuro che ti uccido, Percy Jackson,” e sorridendo tra me sparisco nel buio.



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Ieri sera stavo beatamente leggendo La Battaglia del Labirinto, quando Annabeth ha deciso di baciare Percy. Sapevo che tra i due ci sarebbe stato un bacio alla fine dell'ultimo libro (La Battaglia Finale) e credevo che la loro fosse la tipica storia d'amore che rimane platonica fino all'ultimo minuto. Invece, Rick Riordan mi ha piacevolmente sorpresa. 
La cosa assurda è che sono estremamente felice del gesto di Annabeth, ma sono rimasta talmente scioccata dalla cosa che quasi ci sono rimasta male. 
Però ho pensato di dare anche il suo punto di vista della vicenda e questo è il risultato! E' la prima volta che scrivo su Percy Jackson, perciò spero davvero che questa storiella possa piacervi. 
Grazie a tutti, 
Emily. 
 
   
 
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