Salii in macchina salutando le mie 'amiche' che mi augurarono buona fortuna. Come primo cliente non poteva capitarmene uno peggiore. La sua macchina puzzava di sigaro proprio come lui e le sue rughe rispecchiavano la sua età. E pensare che quell'uomo sicuramente avrà avuto una moglie e dei figli e anche dei nipoti. Mi sentii uno schivo, un completo schifo. Stavo per distruggere una famiglia e tutto per soldi. " Allora piccola. Quanti anni hai? " mi domandò. " 18 " risposi con un certo disgusto nella voce " Bene. Allora, il programma è questo: Prima facciamo qualche preliminare tipo bocchini e cose simili e poi passiamo al sesso vero e proprio " " va bene " Mi stavo vergognando sempre di più di me stessa. Facevo schifo, ma quell'uomo faceva più schifo di me. " Ho una casa tutta mia proprio per queste cose così non verremo disturbati " " Benissimo. Non vedo l'ora " Dovevo mettermi di impegno. Dovevo fare la vera puttana. " Ei. Ehm senti. Quanto ce lo hai lungo? " Mi facevo schifo da sola. " Oh. Più di quanto immagini piccola. Vuoi vederlo? " Stavo per rispondere che non ci tenevo molto ma lui già si era slacciato i jeans e già lo aveva tirato fuori. Dio che schifo. Sarei voluta scappare via subito. Ma ormai era troppo tardi. Perchè mi era venuta quella cazzo di idea?! La sua casa era enorme. Aveva addirittura una piscina. Mentre salivamo le scale per andare in camera da letto mi palpò il sedere e mi sussurrò all'orecchio " Che bel culo che hai. Mi divertirò molto con te, lo sento " Dovevo reggere il gioco. " Anche io mi divertirò con te. Vedrai " Salimmo in camera e ci sdraiammo sul letto. Iniziammo a spogliarci a vicenda. Iniziai a fargli un bocchino ed una sega poi lui continuò con un ditalino fino a quando passammo al sesso vero e proprio. Che schifo! Pensare che avevo perso la verginità con un vecchietto di 60 anni. Alla fine della prestazione mi pagò. " Sei stata brava piccola. Oh, il mio nome è Joseph. " " Senti Joseph potresti ospitarmi qui per una notte? Sai non ho un posto dove dormire " " Certo piccola. ma tu che mi darai in cambio? " " Il mio corpo. Che ne dici? Accetti? " " Oh, certo che accetto. Sesso gratis. Evvai! " La notte la passammo a scopare. Che schifo di vita che stava diventando la mia. Basta. Basta. Mi misi a piangere per il disgusto ma Joseph non se ne accorse perchè continuò a toccarmi come prima. Alle 9 di mattina del giorno dopo ero di nuovo sulla Pontina ad aspettare un nuovo cliente. Stavo lì, seduta ll'ombra di un albero quando mi si avvicinò una macchina. Ecco un'altro cliente. La stessa offerta. La stessa cosa. Fino a quando sarei andata avanti così?