Parallelismo tra sogno e realtà
Tutto ha un prezzo,
ma nulla vale quanto un
tuo bacio.
Mi ritrovai dentro una stanza, era piena di cose tue, libri, CD, poster e poi c’era quell’ ipod, te lo ricordi? Io si, ricordo tutto.
Ricordo che ascoltavamo sempre la musica assieme, ricordo la prima volta che te lo chiesi e tu mi dissi -Prendilo, ma non so se ti piace ciò che ascolto- e mentre me lo dicevi diventasti rosso come un peperone.
Andai verso il letto e trovai la tua felpa, quella rossa. La felpa che tu mi desti quel giorno al fiume quando si mise a piovere, io chiesi se qualcuno aveva una felpa in più dato che avevo freddo, ma nessuno rispondeva poi arrivasti tu, ti tolsi la felpa e la diedi a me.
Mi girai e ti vidi, eri proprio dentro quella stanza, davanti a me. Ti chiamai, ma non risposi allora urlai, gridai, mi agitai, sbattei i pugni al muro ma fu tutto totalmente inutile.
Mi sentivo strava, eravamo così vicini, ma allo stesso tempo così lontani come se fra noi si fosse interposto un muro per dividerci. Improvvisamente la vista iniziò ad annebbiarsi, tutto ciò che mi circondava iniziava a sparire, spariva tutto tratte ciò che provavo per te. Poco dopo mi sentii risucchiata, come se un vortice mi stesse portando via, lontano da te poi mi svegliai.
Era solo un sogno, ma rappresentava esattamente la pura realtà.