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Autore: irishsseyes    24/08/2012    5 recensioni
«Faccio un piccolo cenno con la testa, per dargli l'approvazione.Per dargli il permesso di creare, noi due insieme, una nuova vita. E' buffo. Perché durante la mia, io, non ho fatto altro che portare morte. 
Mi passa una mano tra i capelli, e rimane qualche secondo a guardarmi negli occhi. Riesco a tener testa al suo sguardo. Vuole darmi sicurezza. Dirmi di stare tranquilla. 
Poi mi bacia, dolcemente. 
Mi prende in braccio, e mentre io cingo le mie gambe attorno alla sua vita, comincia a salire le scale.
Le sue labbra sono calde, sanno di cioccolato.»
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Here is the place where I want to love you.
 
Là infondo al prato, all'ombra del pino
c'è un letto d'erba, un soffice cuscino
il capo tuo posa e chiudi gli occhi stanchi
quando li riaprirai, il sole avrai davanti.
Qui sei al sicuro, qui sei al calduccio,
qui le margherite ti proteggon da ogni cruccio,
qui sogna dolci sogni che il domani farà avverare
qui è il luogo in cui ti voglio amare.



Sono passati quindici anni. Della vita. Di noi. Dell' amore tra me e Peeta.
Torno ora a casa dopo aver passato un pomeriggio nei boschi. E' da un po' che non caccio qualcosa, ma non sono stata lì per questo motivo. E' stato solo per ricordare i vecchi momenti. Un pomeriggio per rievocare tutti i ricordi appartenenti a quell'ammasso di alberi privo di ogni singola foglia.
La roccia mia e di Gale;  una vecchia trappola di quest'ultimo sopravvissuta, non si sa come, agli anni;  il lago e la piccola casetta diroccata sul suo fianco;  l'albero dove nascondevo il mio arco.
Mi capita spesso, ultimamente, di oltrepassare la recinzione -la quale è stata tenuta a causa degli animali selvatici, ma resa innocua per l'uomo.
Soprattutto da quando Peeta mi ha parlato del suo voler diventare padre.
Così, in un secondo, mi passa per la mente il pensiero di quando ero ragazzina.
Non volevo sposarmi. Non volevo avere figli. Avevo paura di far soffrire le persone alle quali ero affezionata.
Ma, anche se le mie paure hanno avuto poi luogo in passato, ora tutto è cambiato. Tutto è migliore. Non c'è alcun pericolo adesso.
Me ne rendo conto solo ora. E' il momento.
Entro in casa che Peeta -impegnato ai fornelli- quasi non se ne accorge.
"Sono pronta" dico.
Lui ha già capito. Senza scomporsi, posa tutto ciò che ha in mano e si volta verso di me.
Sono passati anni, ma il suo viso è rimasto sempre lo stesso, così come il suo magnifico sorriso. E quel suo scostar leggermente un angolo della bocca, mi provoca ancora emozioni che neppure qualche parola messa lì a caso potrebbe descrivere.
Si avvicina a me, e mi sfiora la mano.
"Solo se ne sei davvero sicura".
E che diamine, ho affrontato cose peggiori. Su', Katniss, che sarà mai in confronto a quello che hai già passato?
Faccio un piccolo cenno con la testa, per dargli l'approvazione. Per dargli il permesso di creare, noi due insieme, una nuova vita. E' buffo. Perché durante la mia, io, non ho fatto altro che portare morte.
Mi passa una mano tra i capelli, e rimane qualche secondo a guardarmi negli occhi.
Riesco a tener testa al suo sguardo. Vuole darmi sicurezza. Dirmi di stare tranquilla.
Poi mi bacia, dolcemente.
Mi prende in braccio, e mentre io cingo le mie gambe attorno alla sua vita, comincia a salire le scale.
Le sue labbra sono calde, sanno di cioccolato.
Smette per un attimo di baciarmi, e mi scosta una ciocca di capelli distrattamente caduta sul mio viso. Poi mi prende per mano, apre la porta della nostra camera e si siede sul letto, facendomi cenno di posarmi sulle sue gambe.
Mi siedo in braccio a lui. Mi fido di lui. Devo smetterla di pensare troppo e lasciarmi trasportare.
Comincia a slacciare ad uno ad uno i piccoli bottoni della mia camicia. Poi mi bacia. Ancora, ancora, e ancora.  
Annego nel suo sapore, nel suo tocco, nel suo profumo.
E così ci ritroviamo in biancheria. In piedi. Uno di fronte all'altro.
La nudità, ormai, è l'ultimo dei miei problemi da molto tempo.
Mi mette un dito sotto il mento e mi fa alzare il viso, facendo in modo che i suoi occhi mi dicano, come poco prima, di stare tranquilla.
Poi mi bacia un'altra volta.  Ma con più passione.
In qualche modo mi trovo sdraiata sul letto, il suo corpo contro il mio. 
Con il dorso della mano mi accarezza il fianco. Dolcemente.
Non riesco a fare e dire altro, se non emettere un gemito sussurrato.
Assaporo il calore del corpo di Peeta, divoro i suoi baci al sapore di cioccolato, e inalo il suo inebriante profumo.
Tra baci e gemiti, questa notte io e lui diveniamo una cosa sola.
. . .

Un lieve fastidio. Seguito da un immenso piacere. E poi ancora dolore.
Sono passate tre settimane da quella notte, e da qualche giorno non faccio altro che stare male. Ho una nausea costante. Mi ritrovo spesso chiusa in bagno a vomitare. Delle fitte lancinanti attaccano il mio ventre. 
Ieri mi sono accorta di un particolare che avrebbe dovuto essere fondamentale: ho un ritardo. Mi trovo a scoprire che un'ipotesi, che poco mi era passata per la testa, si è realizzata.  E il dottore mi ha confermato ciò a cui Peeta e io aspiravamo.
Aspetto un bambino. ..O una bambina.
Il problema è che non pensavo avesse funzionato.. sì, ecco.. la prima volta. Non mi aspettavo di trovarmi nel giro di qualche settimana dalla mia decisione, a dover tener conto di un altro essere vivente che cresce dentro di me.
Poi come glielo dico?
Non che sia una cosa brutta, ma è pur sempre molto importante. E mi spaventa dover comunicare una cosa che cambierà radicalmente le nostre vite.
In questo preciso istante qualcuno bussa alla porta.
"Katniss, posso entrare?"
Peeta. E' il momento giusto per dirgli tutto.
Inspiro ed espiro rumorosamente. Come se quel gesto mi avesse trasmesso il coraggio necessario. 
"Certo.."  rispondo.
Mi appare sulla soglia con in mano un vassoio. A prima vista non capisco cosa c'è sopra. Nell'istante in cui me lo appoggia piano sulle gambe, mi accorgo che vi sono deposti una ciotola con brodo di pollo caldo e del pane.
"Stai meglio?" mi domanda. C'è tenerezza nelle sue parole. Come sempre.
Che poi lui possa soltanto immaginare io abbia una lieve influenza, però, è un altro conto.
"In realtà non proprio.." 
Non mi lascia finire. "Vuoi un impacco fresco da mettere sulla fronte?"
Cerco il suo sguardo, e lui lo accoglie volentieri.
"Peeta, credo che non basterà."
Ora mi guarda quasi spaventato. Ma senza lasciarlo parlare, proseguo: "Sono incinta".
I suoi occhi brillano. Diventano lucidi. Poi le lacrime che cercava di trattenere si riversano e scorrono dolcemente i lineamenti del suo bellissimo volto.
Mi abbraccia e poggia delicatamente le sue labbra sulle mie.
Ricordo il nostro primo bacio; nell'arena. Ma non in modo negativo.
Cerco di ricordare solo il calore delle sue labbra. Sempre lo stesso. Come il suo vigoroso abbraccio. Che tutte le notti, ma come anche ora, m'infonde sicurezza.
Comincio a piangere anch'io. Per quanto non volessi esternare esageratamente i miei sentimenti, non ci riesco. Sono lacrime di gioia. Lacrime di due futuri genitori; felici.
Quando finalmente ci calmiamo, ci ritroviamo seduti uno affianco all'altro con la schiena contro la testiera del letto. Abbracciati.
Fissiamo la parete bianca davanti a noi. In silenzio. Ma sorridiamo.
"Come si chiamerà?" mi domanda Peeta, rompendo quella strana -ma al contempo, in un certo senso magica- situazione.
Rifletto un attimo, mentre prendo la sua mano e la poggio sul mio ventre.
"Prim.." rispondo. Poi prendo un grosso respiro.
"La chiameremo Primrose" continuo.
Lui si gira verso di me. Mi sorride, stringendomi ancora di più a sè, e mi bacia la fronte.
 
 





fake writer's corner.
 
Ehy! 
Innanzi tutto volevo ringraziarvi infinitmente anche,
 solo per essere arrivati a leggere fin qui.
Questa OS mi è affiorata nella mente qualche secondo dopo aver letto l'epilogo.
Volevo provare a descrivere le emozioni provate da Katniss 
durante la sua prima volta.
Quando i due scoprirono di avere la loro prima figlia.
Se ci aveva messo tutto questo tempo a scoprire che colui che amava realmente era Peeta,
mi chiedevo che sensazioni potesse provare avendo la loro prima bambina.
Chiedo anche scusa, perché so che questa mia seplice OS è una bestemmia
in confronto alla maniera perfetta in cui scrive Suzanne Collins.
Però mi sarebbe davvero di grande aiuto un vostro parere.
Quindi se state ancora leggendo, cosa vi costa lasciare una piccola recensioncina?
*fa la faccia da cucciolo*
Accetto tutti i suggerimenti.
Anche le critiche, ovviamente.
Purché siano costruttive, e non si limitino ad un 'Questa OS fa schifo.Scrivi da cani'.
perché di questo già me ne rendo conto.c:
Detto questo vi lascio.
Un bacio, 
Irene.
 
 

   
 
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