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Autore: Marguerite Tyreen    24/08/2012    8 recensioni
"Le cose non durano per sempre, nemmeno le amicizie."
John sospirò pensantemente, raccogliendo tutta la pazienza che ricordava di possedere: "Robert Plant, sei un coglione. Oh! - lo scosse con decisione – Io voglio che duri. Voglio che tra venti, trent'anni ci si trovi ancora a bere birra e a raccontarci fesserie. E voglio che i miei figli crescano con i tuoi."
***
"Lui è qui, nella mente, nella pioggia, nella musica. Cercalo, Percy. Non se n'è andato del tutto. Resterà. Ci sono persone che restano, fino alla fine."
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A R.
per gli anni passati, per gli anni a venire.

 

When you're through with life
and all hope is lost
Hold out your hands 'cos friends
will be friends right till the end.
(Queen, Friends will be friends)

 

 

Somewhere in the rain, somewhere in the mind


 

 

 

Los Angeles, 1969. Estate.

-Spegni la luce, Rob. Non riesco a dormire, cazzo! - protestò Bonham, rigirandosi nel letto.
-Un momento, sto leggendo.
-Leggendo che? Non sarà uno dei libri di Page, vero?
-No, no. I giornali.
-Quelle che scrivono i critici sono tutte cretinate. Io non voglio essere il migliore batterista del mondo. Voglio solo rendermi conto di aver suonato al meglio. - si mise a sedere, scalciando le lenzuola e stappando la birra che aveva sul comodino.
Seguì un lungo momento di silenzio, con Robert che si torturava un ricciolo biondo e John che contemplava il liquido, altrettanto biondo, riposare nella bottiglia.
-Bonzo?
-Sì?
-A che pensi?
-Che questa birra è calda come il piscio.
-Profondo.
John gli lanciò un cuscino, colpendolo in pieno, tanto per farlo ridere: - Per le filosofie, rivolgersi alla camera 206, chiedere di Mr. Page.
-Bonzo?
-Sì?
-Perchè tu e Jonesy mi nascondete sempre i giornali? Ieri sono sceso io a comprarli e sai che dicono? Che sono un cantante da operetta, eccessivo e lezioso. Avrei il diritto di saperle, queste cose. Per voi invece hanno solo parole buone: siete dei geni e tu sei il migliore batterista degli ultimi tempi. - rimase a fissarlo con quei suoi occhi grandi, azzurri, un po' arrossati e un po' smarriti – E' vero che Jimmy vuole farmi fuori dalla band?
Bonzo tappò la bottiglia e gliela passò: - Ma va'! Ti è affezionato, non ti pugnalerebbe alle spalle.
-Ma gli affari sono affari. Bonzo, mi manderete via? - si morse il labbro inferiore, prima di alzarsi, scostare le coperte e infilarsi a lato di Bonham nel letto.
-Ehi, ehi, che diavolo fai?
Plant si passò il braccio dell'altro attorno alle proprie spalle, raggomitolandosi contro il suo petto e abbracciandolo ai fianchi.
-Io non sono all'altezza, John.
-Ma porca puttana, che cosa mi tocca sentire a quest'ora della notte! Rob, - cercò di addolcire il più possibile il tono – ascoltami bene. Se tu te ne vai via, io vengo con te. Me ne sbatto di essere ricordato come il più grande batterista degli ultimi tempi se il mio amico Plant si dimenticherà poi di me. Mi hai capito?
Robert scrollò la testa, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo: -No, sarai tu a dimenticarti di me quando mi avranno mandato via e sarai diventato famoso, ricco e stimato. Le cose non durano per sempre, nemmeno le amicizie.
John sospirò pensantemente, raccogliendo tutta la pazienza che ricordava di possedere: - Robert Plant, sei un coglione. Oh! - lo scosse con decisione – Io voglio che duri. Voglio che tra venti, trent'anni ci si trovi ancora a bere birra e a raccontarci cazzate. E voglio che i miei figli crescano con i tuoi.
-Dici davvero? - gli rivolse uno sguardo speranzoso.
-Te lo prometto. E adesso vattene nel tuo letto, fai più caldo di una stufa. - ma intanto se lo strinse più forte, stampandogli un bacio tra i capelli.
-Non posso restare?
-E resta. - gli sfregò vigorosamente la spalla, sentendolo rilassarsi sotto le sue dita. Il respiro si era fatto più lento.
-Bonzo... - gli sussurrò con la bella voce impastata di sonno – Lo sai? Anch'io voglio che i nostri bambini crescano insieme. E che dormano vicini, quando hanno paura. Proprio come noi.

 

Rushock, 1980. Ottobre.

La pioggia aveva cominciato a cadere fitta, ma lui sembrava non accorgersene. Se ne rendeva conto il terreno, scavato di fresco, che sprofondava sotto il peso della lapide in una fanghiglia tetra.
John non avrebbe più sentito nulla, adesso: né l'acquazzone, né l'addensarsi cupo delle nubi su di loro, né il rombo del tuono che li opprimeva.
-Robert... - gli sussurrò Page, posandogli la mano sul braccio – Andiamo via, ti prego. Vieni con me.
-Me lo aveva promesso. - gli rispose, senza voltarsi. La sua voce era controllata al limite della freddezza, come se l'avesse svuotata di ogni sentimento per non soffrire, per non soccombere - Mi aveva promesso che sarebbe rimasto. Che avrebbe fatto di tutto per restare, che non saremmo arrivati qui.
-Non sono cose che si scelgono. - sospirò, guardando i corvi volare basso tra gli alberi – E non è venuto meno alla parola. Solo questo avrebbe potuto dividervi.
-Mi ha lasciato solo, Jimmy. - il dolore aveva calcificato la sua figura in una silhouette rigida, impassibile, assorta e lontana, stagliata contro il livore della sera.
-Non è vero. - Page lo afferrò saldamente alle spalle, facendo aderire la sua schiena contro il proprio petto - Chiudi gli occhi.
-Pagey, non...
-Fa' quello che ti dico. Chiudi gli occhi. Respira la pioggia. Ascolta. Cosa senti, Robert?
Un brivido lo scosse violentemente, mentre le lacrime si gelavano nell'aria di inizio ottobre.
-Lui è...
Jimmy gli sfiorò la fronte: - Lui è qui, nella mente, nella pioggia, nella musica. Cercalo. Non se n'è andato del tutto. Resterà. Ci sono persone che restano, fino alla fine.



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Angolo della scribacchina:

Un'ispirazione al volo: è una sciocchezza, davvero, ma la posto comunque, perchè in un momento come questo le sono particolarmente affezionata ^^'
Ringrazio caramente Nefthi, perchè l'idea di scrivere qualcosa su questi due è nata parlando con lei, ma anche per tante altre ragioni.
E niente: grazie di cuore a chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui :)
Un bacione,
Marg.


Desclaimer: Come al solito, fan fiction scritta per mero intento intrattenitivo e senza scopo di lucro: non intendo dare rappresentazione veritiera dei personaggi citati, che non mi appartengono in nessun modo (ahimè!) u.u

   
 
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